La premier al forum sulla crescita demografica di Budapest ribadisce lo slogan del “Dio che va difeso in questa società insieme alla famiglia”. Poi mostra “ammirazione per l’Ungheria, modello contro denatalità”

(dal nostro inviato Antonio Fraschilla – repubblica.it) – BUDAPEST – Torna la presidente del Consiglio dell’“Io sono Giorgia, madre, cattolica e donna”. E davanti ad un platea di ultraconservatori riuniti al forum sulla crescita demografica di Budapest ribadisce lo slogan del “Dio che va difeso in questa società insieme alla famiglia”.
Dopo la benedizione dei rappresentanti delle confessioni religiose ortodosse invitate al forum sostenuto dal primo ministro ungherese Viktor Orban, introduce la presidente del Consiglio italiana la presidente ungherese Katalin Novák: “I bambini e le bambini devono essere liberi di crescere con la loro identità sessuali di maschi e femmine senza paura e ideologie – dice – e sono felice di avere qui la mia amica Giorgia”.
Meloni interviene quindi con parole di elogio alla leader ungherese Novák e allo stesso Orbán: “Sono entrambi miei cari amici – dice – io credo che oggi abbiamo una grande opportunità non solo per la nostra nazionale ma per tutta l’agenda europea per le sfide demografiche: noi in Italia stiamo difendendo la famiglia, e stiamo avviando un cambiamento culturale. Purtroppo la situazione attuale è frutto di scelte passate e non solo dei normali cicli demografici: c’è un sentimento cresciuto contro la famiglia nonostante la crescita in Italia dei bambini nel dopoguerra. E i bambini sono stati il cuore della crescita . Ma oggi se diciamo che i bambini sono sempre di meno vuol dire che siamo nella strada del crollo economico e sociale. Ci vorrebbero due figli in media a famiglia in Italiana per evitare il declino”.
Meloni continua sul tema della famiglia : “Il futuro del nostro Paese è molto preoccupante per i pochi bambini. Dobbiamo riflettere sui media sulla comunicazione e su come viene rappresentata la famiglia . Ora esistono solo individui e consumatori. Individui separati da legami con la famiglia. Mi hanno criticato perché ho detto che sono Giorgia, sono madre e sono italiana e sono cattolica. Mi hanno attaccato ma invece la gran parte delle persone ha ritenuto giuste le mie frasi. Dobbiamo difendere la nostra identità, religiosa e familiare. Dobbiamo difendere i nostri diritti , senza la nostra identità, senza famiglia, siamo numeri e basta. Dobbiamo difendere Dio e gli elementi della nostra civiltà. Ci vogliono convincere che non siamo al passo con i tempi, ma si sbagliano di grosso. Dobbiamo sostenere la famiglia vera come ci chiede Papa Francesco e come state facendo qui in Ungheria. Qui si è fermato il calo demografico e l’economia sta migliorando. Sta migliorando anche l’occupazione delle donne : io sono contro la teoria di alcuni uomini che più bambini tolgono le donne dal lavoro . Non è così e l’Ungheria lo dimostra. E ci dico che io mi sento più forte dopo la nascita di mia figlia. Mi dà la forza anche nel lavoro perché so per chi sto faticando, per il suo futuro. Comunque sappiate che la famiglia è libertà non costrizione. Lo dico qui in Ungheria che nel 1956 si è liberata contro il comunismo sovietico che voleva oppure me la famiglia e l’individuo. Come qualcuno vorrebbe anche adesso per ideologia contro la famiglia “.
Poi parla del governo italiano: “Sono presidente da un anno e vi assicuro che dureremo anni, come mai è accaduto in Italia per un governo. E avvieremo azioni per la crescita demografica e per aiutare la famiglia con figli. Stiamo cercando di aiutare le coppie giovani per comprare una casa. Ma è fondamentale trovare equilibrio tra famiglia e lavoro e stiamo cercando di creando un nuovo clima culturale. Non si risolvono questi problemi con l’immigrazione”.
Per dare comunque una idea del clima del forum al quale ha partecipato Meloni, basta l’introduzione di Jordan Patterson psicologo clinico che mette sul tavolo i temi chiave per questo incontro di conservatori sponsorizzati dal 2015 dal governo ungherese: “I bambini possono essere cresciuti solo da un uomo e da una donna. Il resto non è sano. Divorziati , omosessuali stanno attorno ai bambini ma dobbiamo preservare l’ideale di crescita del bambino . La tolleranza non significa sacrificare l’ideale e la responsabilità che abbiamo. Non possiamo dire ai nostri adolescenti e bambini che tutto è possibile. L’individuo sta bene nella coppia matrimoniale e nella famiglia. E come dicono negli Stati Uniti : una nazione sotto Dio”.
Presenti i rappresentati delle confessioni religiose ortodossa, cattolica ed ebraica: Ignác Efrem, Patriarca della Chiesa siro-ortodossa, Péter Erdő, cardinale, arcivescovo di Esztergom-Budapest, Chiesa cattolica ungherese, Zoltán Balog, vescovo, pastore presidente del Sinodo, Chiesa riformata ungherese, Péter Kondor, vescovo della Chiesa evangelica ungherese e Slomo Köves, rabbino capo della Congregazione Israelita Ungherese Unita.
Magari avessimo anche un premier come Orban. Il nostro paese sarebbe più ricco e più orgoglioso delle sue origini, della sua storia, della sua cultura e delle sue tradizioni alla faccia di chi vuole cancellare tutto questo.
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Saresti in una dittatura come quando c’era il caprun pattriottico orgoglioso ma con le pezze al culo come gli ungheresi oggi
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Ma perché, per essere delle brave persone bisogna credere per forza in Dio🤔
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perchè, la famiglia?, la patria?
1800nteschi!!!
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Sei ancora qui?
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dio famiglia ed parenti
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Ci vorrebbero due figli in media a famiglia in Italiana per evitare il declino.
E daje sbrigate che l’orologio biologico non aspetta
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