I costi di riparazione delle auto elettriche sono in media più elevati tra il +18% e il +30% rispetto alle auto a motore termico: pesano maggiore elettronica, patentini e procedure più lunghe e complesse

Auto elettriche: costo riparazioni ben più alti dei modelli tradizionali

(Marco Giuliani  – today.it) – Diversi fattori stanno rendendo più lenta del previsto la transizione dai veicoli alimentati dai tradizionali motori a combustione interna a quelli elettrici. Quelli che incidono di più sono il prezzo (nonostante l’orientamento da parte di più case automobilistiche sia stato quello di ritoccare i listini al ribasso) e motivi infrastrutturali e logistici come la diffusione ancora non capillare delle colonnine e l’impossibilità per molti di ricaricare la vettura a casa. 

Tra i motivi che potrebbero ulteriormente scoraggiare gli acquirenti italiani ci sono anche i costi di riparazione in caso di sinistro, che per le auto elettriche sono in media più elevati tra il +18% e il +30% rispetto alle auto a motore termico. Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, commentando i dati sui costi delle e-car in Italia.

Riparazione auto elettrica: i costi più alti spiegati

Ne abbiamo parlato con Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, che ci ha spiegato quali sono gli elementi che rendono costoso riparare i veicoli EV. “In Italia c’è ancora poca informazione su questo argomento. Il futuro elettrico ma dobbiamo mettere in guardia il consumatore: per il momento in Italia e in Europa, i grossi brand cinesi e americani, stanno consolidando il rapporto con il cliente direttamente in concessionaria e questa è la prima voce di costo importante. Se c’è un danno su una Tesla, siamo tentati di andare a ripararlo in Tesla. Un riparatore indipendente, che non ha un brand alle spalle ma risolve problemi di qualsiasi natura da sempre, si trova oggi a non poter lavorare per Tesla, o a riparare una Tesla. I costi in concessionaria sono diversi, poiché qui vi sono tariffe più alte rispetto a quelle dei riparatori indipendenti. Ci dobbiamo mettere a disposizione, se ci sarà una vendita esponenziale di vetture elettriche è evidente che non potranno essere riparate solo dalle officine delle concessionarie, noi saremo di supporto e a quel punto riusciremo a calmierare il prezzo della manodopera”.

“Altro aspetto importante che fa lievitare il prezzo delle riparazioni per le auto elettriche sono le competenze. Servono patentini (nello specifico il patentino PES PAV, corso di formazione necessario per poter lavorare in presenza di rischio elettrico ed è rivolto a tutto il personale che opera su impianti elettrici in tensione o fuori tensione ndr), corsi e momenti di momenti di formazione, che sono importanti ma hanno dei costi. Sono specializzazioni che non sono per tutti e che limitano il bacino di riparatori che sono in grado di ripristinare vetture elettriche. Essendo di meno, tendono ad avere costi più alti, non alla pari delle concessionarie ma più alti della media”. 

“A questo – prosegue Galli – va aggiunto il costo delle attrezzature che sono importantissime poiché solo attraverso di esse possono essere eseguite le verifiche di riparazioni a regola d’arte. Quando c’è un sinistro, infatti, devono essere ricalibrati gli ADAS (i sistemi di assistenza alla guida) i sensori devono essere ricalibrati. Servono strumenti di diagnosi precisi e aggiornati che hanno costi e che al momento sono soprattutto appannaggio delle concessionarie. Le officine la devono acquistare, qualcuno la acquisterà, altri no”.

Infine, c’è un altro fattore che influisce, più legato al marketing: “Le auto elettriche che vengono prodotte sono più simili a degli elettrodomestici, degli smartphone. Devono essere desiderabili al di là della loro forma. Le case realizzano colori particolari inseguendo il forte desiderio di personalizzazione degli acquirenti. Si tratta di colori che hanno costi elevati perché non sono le classiche verniciature pastello o metallizzato, ma colori perlati o triplo strato, che costano anche 15-20% in più, sul costo solo della verniciatura”.

Da parte di Federcarrozzieri c’è una richiesta precisa al Governo ossia quella di “intervenire per tutelare la categoria, anche attraverso interventi mirati tesi a combattere illegalità, abusivismo, e attività improvvisate che, specie sulle auto elettriche, eseguono lavori “low cost” non a regola d’arte che mettono a rischio la sicurezza stradale e l’incolumità degli automobilisti”.