
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ogni volta che apre bocca il consigliere-portavoce di Zelensky, l’ex giornalista Mychajlo Podoljak, già fedelissimo del presidente filo-russo Yanukovich e poi del filo-Usa Poroshenko, già nemico del partito zelenskiano (“Servitore del Popolo è un altro raduno di cinici piccoli e arroganti”) e poi amicissimo, già capo-delegazione ai negoziati di pace coi russi di marzo-aprile 2022 […]
Che bell’alleato
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ogni volta che apre bocca il consigliere-portavoce di Zelensky, l’ex giornalista Mychajlo Podoljak, già fedelissimo del presidente filo-russo Yanukovich e poi del filo-Usa Poroshenko, già nemico del partito zelenskiano (“Servitore del Popolo è un altro raduno di cinici piccoli e arroganti”) e poi amicissimo, già capo-delegazione ai negoziati di pace coi russi di marzo-aprile 2022 e poi fiero avversario di ogni negoziato coi russi, molto vicino ai servizi ucraini e non solo, si capisce perché gli oligarchi di Kiev e i loro mandanti d’oltreoceano hanno scelto l’ex comico come frontman. E s’intuisce che potrebbe accadere quando Biden, per nobili ragioni elettorali, decreterà il “tutti a casa”. Prima di dichiarare guerra al Papa e all’Onu, questo nazistello s’era segnalato per un’escalation di deliri che gli “atlantisti” han sempre finto di non sentire, autorizzandolo ad alzare vieppiù il tiro e la posta.
Il 30.9.2022 interferisce nelle trattative del governo Meloni dicendo a Repubblica: “In Italia i partiti filo-Putin hanno preso soldi dal Cremlino. Possediamo elementi su chi è stato finanziato e con quanto, ma non possiamo fare nomi. Non vogliamo interferire”. Non sarebbe da lui. L’8.10 un Tir-bomba fa esplodere il ponte di Kerch in Crimea (tre morti) e lui rivendica l’attentato: “Il ponte è l’inizio: tutto ciò che è illegale dev’essere distrutto”. Poi fa retromarcia: “Il camion è arrivato dalla Russia. Chiaro chi ha causato l’esplosione”. Verrà smentito prima dagli Usa, poi dai suoi. Il Nobel per la Pace, oltreché al Centro Libertà Civili ucraino, va a un dissidente bielorusso anti-Lukashenko e a un’Ong russa anti-Putin; lui insorge: “Premiano i rappresentanti di un Paese aggredito e dei due Paesi aggressori”. Il 20.10, due giorni prima che nasca il governo Meloni, elogia la premier e insulta B. (“è sotto effetto della vodka russa”). L’8.11 la Casa Bianca svela negoziati con Mosca “per scongiurare una catastrofe nucleare” e lui la zittisce: “Parlare di negoziati non ha senso”. Il 15.11 un missile caduto in Polonia uccide due persone: lui parla di “lanci deliberatamente pianificati dalla Russia e mascherati da errori” e chiede l’intervento delle truppe Nato; peccato che il missile sia ucraino. Il 19.12 dà dell’asino a Kissinger: “Non ha capito la natura della guerra. Un sacrificio territoriale in cambio di garanzie di non aggressione sarebbe un accordo col diavolo”. Il 27.12 insulta il cancelliere Scholz che sta armando Kiev: “È ora che smettiate di tremare dinanzi a Putin”. Ora dice che il Papa “è filo-russo e non può essere mediatore”, accusa il Vaticano di farsi finanziare da Putin e insulta pure il segretario generale dell’Onu. Un giorno qualcuno dovrà spiegare come il “mondo libero” abbia potuto consegnarsi mani e piedi a simili figuri.
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Ogni Stato ha il suo Renzi. O in alternativa il suo Fassino. Consoliamoci.
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vero, ma i nostri sono ancora peggiori,
perchè nessuno li costringe con una pistola dietro la nuca
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X Davide:
Hai un messaggio da Zio Vlad:
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È soltanto un giornalista, che vuoi
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Questo cialtrone di Podoljak che appare ogni due per tre sui nostri tg troverà pace solo alla prossima geniale mossa della Nana, allorquando offrirà l’invio dei ns marines (battaglione San Marco) per aver cura dei nostri confini lontani oltre mille km (detta prevenzione lunga). Gli italioti saranno i primi a soccorrere di pirsona pirsonalmente i filonazisti ucraini in memoria dell’antica alleanza, e così riscattare il “tradimento” dell’8 settembre ’43. L’ardita Nana sarà la prima premier a ricevere la medaglia con croce celtica o uncinata con sfondo a stelle e strisce.
Vuoi mettere la “bella morte” ottenuta in battaglia rispetto al rdc e salario minimo?? Non c’è paragone! Eia Eia Alalà!
PS
Lo disse il Duce alla vigilia dell’ingresso in guerra: “Mi bastano alcune migliaia di morti italiani per sedermi al tavolo delle trattative di pace”. In questo caso saranno in palio gli appalti per la ricostruzione dell’Ucraina. Salvo poi crollo di ponti, case e infrastrutture per eccesso di sabbia sul cemento e risparmio di tondini di ferro. Come nella migliore tradizione ingegneristica dell’Italia postmoderna.
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Se nazistelli, Pi-duisti e tangentari gravitano attorno a certi ambientini editoriali un motivo ci sarà ..
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A parte il Tom Cruise dei poveri (ucronazi), aggiornamenti dal fronte:
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Un consigliere portavoce non parla per se ma per conto di chi gli ha affidato tale funzione. Evidentemente la diplomazia non rappresenta il punto forte dell’amministrazione ucraina ma questo lo sapevamo da molto tempo ,almeno da Maidan.
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Sempre più insopportabili sti ucraini
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Quando il papa, giustamente, cita la “martoriata popolazione ucraina”, si riferisce anche alla popolazione ucraina del Donbass, martoriata per ben 8 anni prima dell’invasione russa?? E’ questo il dubbio iperbolico che mi assilla! Se lo dicesse esplicitamente aumenterebbe le nozioni storiche della folla che lo osanna all’Angelus.
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Nei primissimi giorni seguenti all’invasione, il “giudizioso” Zelensky è apparso in tutti i tg del Belpaese dicendo (con traduzione in sovraimpressione), rivolto a Putin, queste esatte parole: “Noi dobbiamo incontrarci e discutere le questioni”. Il giorno successivo era del tutto sparito l’invito. Immagino avesse avuto qualche difficoltà a insistere nella richiesta… con un una pistola puntata sulla tempia da parte del comandante del battaglione Azov, il più fedele esecutore della volontà di Biden. “Combutta di americani e filonazisti??”. ORRORE, ORRORE! La ragion di Stato… pardon, volevo dire IMPERO, non conosce ritegno. (Non ditelo a Severgnini sennò quello sviene a ricordare certe cose. Alla Gruber aveva detto: “Tanto vinciamo noi! “ sotto il mezzo sorriso beffardo di Trav. Propongo un sodalizio con Fassino).
Anche qualche giorno prima, in previsione dell’invasione, Scholz aveva chiesto allo stesso Zelensky di impegnarsi in tempi brevissimi nel dare seguito agli accordi di Minsk per scongiurare lo sconfinamento dell’armata rossa (poi chiamata rotta). Come rispose il guitto di Kiev? Con un semplice e definitivo NIET, sempre su “suggerimento” dello stesso capo Azov, e immagino con l’intermediazione di cotanto portavoce Podoljak. Questi dev’essere un grande ammiratore dell’Italia, dove lo sport preferito da politici e statisti di vaglia è il servile SALTO DELLA QUAGLIA (vedi caso Meloni)! Poi dicono che l’Italia non conta un caxxo, nel Pensiero Europeo.
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“quando Biden, per nobili ragioni elettorali, decreterà il “tutti a casa”.”
Il fatto è che qui l’alternativa del diavolo per Sleeping (cioè l’alternativa dello Sleeping) è:
1. Rimango in Ucraina e mi faccio asfaltare dai russi (e dagli elettori).
2. Scappo e mi faccio asfaltare dagli elettori e basta.
In compenso sarò accolto con un sorriso fino alle orecchie da tutti i venditori d’armi del mondo, e anche da quelli di gas e petrolio, compresi i russi.
Diavolo di uno Sleeping!
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Hmmm, Mychajlo Podoljak, praticamente un Renzie dell’est, uno che oggi dice e domani disdice (e dopodomani disfà). Ognuno ha il proprio sc3mo-del-villaggio, la propria croce, il proprio Bin Rignan con cui fare i conti (anche se il reegnanese i conti se li sa far benissimo da solo, al massimo assieme a qualche fenomeno arabo). Tutto il mondo è paese.
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