Roma, alla vigilia del vertice a Palazzo Chigi, i ministri di Fratelli d’Italia, i sottosegretari, tutti i deputati e i senatori si sono ritrovati ieri nella «luxury location» di Palazzo Brancaccio

Meloni e FdI, la cena a Palazzo Brancaccio «per serrare i ranghi»

(di Monica Guerzoni e Adriana Logroscino – corriere.it) – Tutti a cena da Giorgia. O meglio, nella «luxury location» di Palazzo Brancaccio, proprio dietro la storica sezione del Msi di Colle Oppio. Ieri, alla vigilia del vertice di oggi a Palazzo Chigi, i ministri di Fratelli d’Italia, i sottosegretari e tutti i deputati e i senatori — qualcosa come 200 persone — hanno fatto il loro ingresso nei pomposi saloni affacciati sua via Merulana, in genere cornice di feste e matrimoni.

Chi in taxi, chi a piedi, chi guidando la sua auto, come Fazzolari, i ministri sono arrivati quasi tutti con le scorte, uniche auto ammesse. L’intero stato maggiore di FdI è arrivato a Palazzo Brancaccio per la cena con la presidente. Solo lei, Giorgia Meloniha dribblato i fotografi entrando da un ingresso secondario.

La cena è stata organizzata dai capigruppo del partito Lucio Malan e Tommaso Foti. Il cartoncino d’invito ha un obiettivo tutto politico: serrare i ranghi del primo partito del Parlamento italiano, alla ripresa dopo la pausa estiva e all’inizio di un autunno cruciale per il governo della leader della destra e dare l’avvio con un momento conviviale, alla nuova stagione politica.

La serata si è aperta con un brindisi e un aperitivo all’esterno. Per proseguire poi con la cena. Nella sala che spesso ha accolto grandi eventi come il party-finto matrimonio dei Maneskin alcuni mesi fa, tutto è pronto per servire i quasi duecento ospiti. Ma non c’è microfono: un dettaglio che sembra confermare l’intenzione di una serata conviviale in cui la premier si soffermerà con i suoi per singoli gruppi.

La compagine governativa è praticamente al completo: Carlo Nordio, Salvatore Musumeci, Raffaele Fitto, Guido Crosetto, Adolfo Urso, Eugenia Roccella, Luca Ciriani, Andrea Abodi, Gennaro Sangiuliano, Marina Calderone, Daniela Santanchè (abile anche lei a evitare i fotografi). E poi i sottosegretari, i volti del parito. Tra loro Giovanbattista Fazzolari, Andrea Delmastro, Giovanni Donzelli e Giulio Tremonti. A cena inoltrata è arrivato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. Non si è visto, invece, il ministro Francesco Lollobrigida a Cordoba in Spagna per la riunione informale del Consiglio Ue Agricoltura.

Giorgia Meloni si è intrattenuta con i commensali, concedendosi anche per un selfie di gruppo. «Mi mancate», la premier avrebbe salutato così, secondo quanto apprende Adnkronos, la truppa di parlamentari a fine cena.

Il menù a Palazzo Brancaccio ha visto: calamarata di Gragnano con pomodoro Pachino, burrata e pistacchio, guancia di manzo, Fassona piemontese brasata con verdure di stagione e insalata di cavolo viola e per concludere il tiramisù.

E il conto? Alla romana. Alla fine vanno via alla spicciolata.

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Il menù a Palazzo Brancaccio