Bandecchi si fa la milizia privata pagata dalla sua Unicusano. Il sindaco di Terni, al centro delle cronache dopo la rissa sfiorata in comune con l’opposizione, porta in città guardie giurate. “I soldi per la sicurezza della città ce li metto io. Conflitto di interessi? Nel caso sposteremo il progetto a Roma o a Perugia”

(Antioco Fois – repubblica.it) – PERUGIA – Stefano Bandecchi, il sindaco che aveva auspicato cecchini contro il degrado porta in città i “suoi” vigilantes. Dopo avere sfilato sotto il palazzo comunale, a Terni ha preso servizio un plotone di guardie giurate private. Dieci autopattuglie, in livrea bianca con una pantera disegnata sulla fiancata, che di notte stazioneranno nei luoghi sensibili della città, contro microcriminalità e atti vandalici. La particolarità inedita è che i poliziotti privati saranno finanziati con 870mila euro da Unicusano, l’università telematica fondata dal primo cittadino. Per essere più chiari, i soldi per la sicurezza cittadina, come ha rimarcato lo stesso Bandecchi, “ce li mette il sindaco”. “Le proprietà del comune di Terni sono luoghi più sicuri”, ha celebrato l’evento sui propri social il primo cittadino ed ex paracadutista, con un filmato della sfilata delle auto che si posizionavano nel parcheggio del palazzo comunale. “Ventiquattro occhi in più” a disposizione della sicurezza cittadina, che per un anno saranno puntati dalle 22 alle 7 su “cimiteri, fontane, borghi, palazzi storici, monumenti” e risponderanno alle indicazioni della centrale operativa dei vigili urbani, in attesa che l’amministrazione Bandecchi riesca a integrare l’organico della municipale con nuove assunzioni.
In pratica, oltre ad essere finanziati dal sindaco, i vigilantes saranno anche comandati dal sindaco. Bandecchi, infatti, aveva rimarcato che la polizia municipale dovesse rispondere direttamente ai suoi ordini, in forza della delega alla sicurezza che ha mantenuto per sé. Una sorta di milizia privata del sindaco, che avrà il compito di vigilare e segnalare alle forze dell’ordine spaccio di droga, furti o situazioni di degrado.
La sperimentazione a costo zero e il conflitto d’interessi
La sperimentazione, approvata dalla giunta cittadina con una delibera firmata dal vicesindaco Riccardo Corridore, – col sindaco e patron dell’università telematica finanziatrice assente dalla seduta – consiste in un progetto pilota per “una attività di ricerca – si legge nell’atto numero 78 dell’esecutivo – finalizzata ad analizzare l’impatto sulla sicurezza urbana e sull’ordine pubblico, attraverso iniziative di partecipazione da parte di terzi alla tutela dei beni e degli spazi pubblici”.
I “terzi” sono le guardie giurate, che saranno impegnate in un servizio di “vigilanza gratuito”, per una non meglio precisata ricerca universitaria interdisciplinare, mirata “ad acquisire dati scientifici”, si legge in uno stringato allegato dell’ateneo telematico. Il fine della ricerca sarà “contribuire ad eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità, pur nel rispetto delle superiori competenze di pubblica sicurezza da parte degli organi preposti”.
Vantaggi diretti per Unicusano? Nessuno, ammette lo stesso sindaco. “La mia università spenderà 870mila euro per fare questa ricerca – commenta Bandecchi a Repubblica – e il beneficio che avrà è praticamente zero. Lo stesso vale per me. Invece il beneficio per la città di Terni è mille”.
Sul possibile conflitto di interessi, di un sindaco che finanzia il controllo del territorio, Bandecchi allarga le braccia. “Non so se ci sia un conflitto di interessi, nel caso sposteremo il progetto a Roma o a Perugia”, replica il capo della giunta ternana, che assicura nessuna invasione di campo nei compiti delle forze dell’ordine. “Già da quando Roberto Maroni era ministro – dice – le guardie giurate possono contribuire al servizio della sicurezza, coordinandosi con la questura”.
I vigilantes di Bandecchi non saranno, invece, presenti al consiglio comunale, dove in seguito alla bagarre di lunedì scorso il sindaco aveva annunciato “addetti” per portare fuori i consiglieri che avrebbero interrotto i lavori dell’aula con interventi non autorizzati. Sarebbe stato troppo, da colpo guatemalteco, ma il sindaco avverte comunque che dal prossimo consiglio comunale “il primo che parlerà fuori dal suo tempo, compreso il sindaco, sarà accompagnato fuori dall’aula”.
Rissa in comune, indagati anche i consiglieri FdI
Intanto, dopo lo scontro di lunedì scorso in consiglio comunale, ad essere indagato dalla procura di Terni non è più soltanto Bandecchi, che in quell’occasione si era fatto minacciosamente contro gli avversari politici, annunciando “cartoni” anche ai vigili urbani che avessero provato nuovamente a placcarlo. In un altro fascicolo, infatti, figurerebbero i nomi dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Massimo Cecconi e Orlando Masselli, che erano stati al centro della bagarre in aula.
Atti dovuti, dopo le denunce incrociate tra sindaco e avversari politici, ma che raccontano il clima di tensione che si respira nel palazzo comunale. Dal canto suo, Bandecchi, dopo avere raccontato di essere stato minacciato di morte da un soggetto che, pistola alla mano, gli intimava di dimettersi dalla propria carica, ha formalizzato la richiesta per avere la protezione della scorta, depositando la richiesta al prefetto di Terni per attribuire i compiti di polizia giudiziaria ai suoi bodyguard che lo seguivano in campagna elettorale.
Ossignòre
La Gambadilegno Patrol
Ci mancava anche questa
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Camerata Bandecchi in tre possiamo soffermarci all’angolo dopo le 22,oo per continuare la chiacchierata anche se sprovvisti di tessere?
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se non sono “fassisti” non li vogliamo
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