(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – A Caivano, una volta tanto, la Meloni ha detto poche parole impeccabili, diversamente dalla catastrofica trasferta a Cutro. Anche se ha tenuto distanti i residenti e i giornalisti. E, come sempre, è stato perfetto Mattarella a Brandizzo. Né la premier né il capo dello Stato potevano far nulla per evitare gli stupri e la sciagura ferroviaria. Ma rappresentano lo Stato: era doveroso che fossero lì […]
infosannio 
La Repubblica di Farò
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – A Caivano, una volta tanto, la Meloni ha detto poche parole impeccabili, diversamente dalla catastrofica trasferta a Cutro. Anche se ha tenuto distanti i residenti e i giornalisti. E, come sempre, è stato perfetto Mattarella a Brandizzo. Né la premier né il capo dello Stato potevano far nulla per evitare gli stupri e la sciagura ferroviaria. Ma rappresentano lo Stato: era doveroso che fossero lì e parlassero così. Il guaio è che ormai, dinanzi a drammi tanto terribili e ricorrenti, anche le parole più appropriate suonano vuote e inutili. I cittadini non credono più a nulla e a nessuno per i troppi proclami, promesse e moniti seguiti dal nulla. Infatti votano (se votano) per la novità del momento, nella speranza (se ce l’hanno) che sia meglio della novità precedente. Ci sarà un motivo se dal 1994 in Italia (nel resto d’Europa non è così), a ogni elezione, la maggioranza di governo perde e la minoranza vince. Ieri Maddalena Oliva ha raccontato l’eterna ri-scoperta del buco nero Caivano ogni volta che qualche vittima ci finisce dentro. Lo stesso si può dire di disastri ferroviari, terremoti, alluvioni, incendi, frane e altre sciagure “naturali” aggravate dall’incuria politica e mediatica. I giornali parlano di “disastro annunciato”, le autorità vengono contestate (o applaudite dalle loro claque), ammettono con aria contrita che “lo Stato ha fallito”, promettono che “non si può morire così”, “non accadrà più”, “non abbasseremo la guardia” o altre frasi fatte, salvano la faccia (e spesso pure la pelle), poi spariscono dai radar.
Trovare le parole in tanto dolore non è facile per nessuno. Ma non è detto che si debba trovarle: per cambiare un po’ le liturgie funebri di Stato si potrebbe anche invertire l’ordine consueto e non parlare proprio. Anziché dire “farò”, parlare solo quando si è fatto. E intanto ascoltare i cittadini. Poi, se proprio si deve parlare, confessare qualche errore. Per esempio ammettere che l’abolizione del Reddito di cittadinanza non c’entra nulla con gli stupri a Caivano, ma c’entra molto col baratro che attende quei disperati senza lavoro né speranza, che dal 2019 sentivano la presenza dello Stato perché avevano visto un governo occuparsi di loro in quanto persone, non numeri o categorie burocratiche (gli orrendi “occupabili”), chinarsi sul loro dramma, renderli protagonisti e cambiare in meglio le loro esistenze. Ecco, se la Meloni si fosse battuta il petto per quella scelta sciagurata impegnandosi a rivederla, sarebbe uscita da Caivano in trionfo. Come Mattarella da Brandizzo, se avesse promesso di non firmare mai più privatizzazioni di beni comuni, tagli ai servizi pubblici e “semplificazioni” di appalti e subappalti che ingrassano ricchi, potenti, corrotti ed evasori e ammazzano la povera gente.
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nelle prime righe li definisce impeccabili ma poi li bastona, i due ipocriti.
La colpa di Brandizzo sono i prenditori-evasori da una parte (elettori dei fratellastri) e i parashatali fankazzisti e corrotti dall’altra (elettori della sinistra ma ora anche dei fratellastri). Quando questi due (im)mondi si incontrano e inciuciano, questo è il risultato, la gente muore (ponte morandi?). Lo sappiamo tutti come si vincono gli appalti nel parastato.
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Jerry il COPIONE. ARRETRATI!
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Grazie Raf…e buona giornata
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Ottimo Travaglio. Chapeau.
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Hai ragione Trava’
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Mattarella, però, la Meloni l’ha accettata come PdC e ha accettato anche la nomina dei suoi orripilanti ministri, stranamente stavolta non ha fatto obiezioni tipo Paolo Savona.
Lasciamo poi perdere un particolare degno di nota: nella Costituzione NON è previsto il bis, a differenza dei presidenti marca PD che invece vengono rieletti come se niente fosse.
Se la Melona non è il mio PdC, tanto meno posso pensare che il politico siculo sia il mio PdR.
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Mattarella? Quello contrario al doppio mandato presidenziale che in meno di un secondo ha cambiato idea e si è fatto rieleggere?! Almeno il suo predecessore, pessimo, quasi obbligò i rappresentanti dei vari partiti a genuflettersi al suo cospetto pregandolo di accettare , quest’ultimo invece…
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@ Mentecatto: ma quindi, come costituzionalista, non eserciti solamente di domenica.
Potevi dirlo quando te l’ho chiesto, timidone…
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Articolo 85
Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.
Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati [cfr. art. 63 c.2] convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali [cfr. art. 83 c.2], per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove [cfr. art. 61 c.1]. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica.
Persino un iDIOta come te potrebbe arrivarci: il NUOVO PRESIDENTE della repvbblica.
Nuovo.
Capito il concetto che volevano portare in auge? Sennò con 3 mandati replicava il ventennio fascista (1922-1943) senza battere ciglio, cosa che ovviamente i babbi costituenti non volevano in nessun modo.
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Articolo 84
Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici.
Persino un iDIOta come te potrebbe arrivarci: OGNI CITTADINO.
Non “tranne quelli che l’hanno già fatto”.
Certo che le differenze tra un’eventuale seconda rielezione di Mattarella e il ventennio fascista sarebbero veramente sottili, quasi indistinguibili (lo portano via).
La verità è che esistono persone molto più qualificate di me (e quindi certamente anche di te, che hai già fornito ampie dimostrazioni di crassa ignoranza generale) che sono chiamate a decidere cosa è costituzionale e cosa non lo è, alle quali (a differenza tua) non mi permetto di dare lezioni, e si sono espresse tutte a favore della costituzionalità della rielezione.
Che poi non sia “prassi”, è un altro discorso: le prassi possono cambiare.
Forse ci sono dei motivi, se nessuno ha mai presentato ricorso contro questa decisione (e ti ricordo che in Italia abbiamo avuto un intero governo dichiarato illegittimo, in quanto eletti in base ad una legge elettorale incostituzionale).
Il primo è che chi l’avesse fatto si sarebbe reso ridicolo, esattamente come stai facendo tu.
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D’accordissimo. Sul politico siculo poi, già solo l’abbinamento nominativo/aggettivo è sintomo di inaffidabilità disonestà
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Travaglio sontuoso!
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io avrei omesso le prime righe di premessa
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Però in qualità di vassalli gli ammeri-cani ci danno l’ombrello, per ripararci da chi non lo sappiamo, visto che ad eccezione degli ammeri-cani non abbiamo nemici ai confini, però quest’ombrello lo stiamo subendo perché ce lo stanno infilando ben bene nel retto, volenti o nolenti con sommo gaudio dei loro mafiosostenitori,
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LA REPUBBLICA DELLE BANANE , 52° stato VASSALLO degli USA, QUESTI SIAMO.
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Mattarella nn ha potere di non firmare. Può farlo una volta ma se gli ritorna uguale deve firmare. Un minimo di preparazione in diritto costituzionale nn guasterebbe prima di sputare sentenze
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È vero, ma spesso gesti istituzionali come quello fanno molta differenza. Se chi li fa ha le palle e la coscienza pulita
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E quindi? Siccome il testo torna uguale tanto vale firmarlo subito?
L’hai compresa bene la Costituzione tu che dai lezioni agli altri!
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La Piccola Italiana ha comprato casa a Caivano (con piscina?)
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Neanche la villa le regalerà quell’aria schic che tanto le manca!
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A Travaglio…un sentito GRAZIE….!!! aggiungere altro è inutile….
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Opprimere e depredare un popolo diviso è il compito più facile del mondo. Ed è quello che sta accadendo nel nostro paese da almeno una trentina d’anni.
La perversa commistione tra politica, sistema mediatico e potenti clientele sta distruggendo vite e speranze; tutti gli indicatori segnalano che stiamo precipitando in un buco nero: stipendi da fame, neo schiavismo- precariato, nascite zero, stragi impunite (ponti che collassano, morti sul lavoro), erosione del risparmio, immigrazione fuori controllo, astensione record ecc.
Gli unici ad ingrassare come 🐷🐷🐷 sono per l’appunto le classi dirigenti e i delinquenti.
Liberate i vecchi partiti e flagellate il moVimento (quello vero, non la ciofeca di oggi) !!
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I francesi usano l’espressione “épater le bourgeois” per proteggersi dall’uso ambiguo e truffaldino di parole altrui. A parte il titolo travagliano giustamente evocatorio, il Nostro non deve mai dimenticare che le parole “impeccabile” e “Meloni” non possono, anzi non devono mai stare nella stessa frase! Quando l’astuta pennivendola afferma che “lo Stato ha fallito” spera che tutti abbiano dimenticato che lei stessa ha fatto parte per lunghi anni di quello stesso Stato, come sottosegretaria e pure come ministra guarda caso della gioventù. La stessa gioventù oggi ormai perduta e vagante senza guida e protezione nella selva di insidie a cui proprio quello Stato infìdo l’ha spinta a forza in 30 anni di B., e non solo. Dallo sdoganamento del neofascismo a Draghi, da via delle Olgettine – passando per la nipote di Mubarak – al “pizzo di Stato”, dalle stragi di regime alla demolizione della spazzacorrotti ecc. ecc…. questo Stato affamatore continua a mostrarsi per quello che è: il nemico principale da cui difendersi. Quando l’etica pubblica viene stravolta, anche la morale individuale ne risulta gravemente vittima assieme alla più elementare sussistenza degli ultimi.
Per me è ancora valido l’universale motto francese ma con un’avvertenza iniziale: Nouveau Socialisme ou Barbarie! In risposta al micidiale neoliberismo senza freni del tempo presente.
La pestilenza l’abbiamo avuta, la guerra è ancora in corso… cosa ci aspetta ancora? Ah… la carestia!
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Si vocifera di ulteriori privatizzazioni per fare cassa (e continuare a inviare armi in Ucraina). Cosa dice la Furbona nella nuova versione affranta di Caivano?? LO STATO SIAMO NOI si dice. Ma ce l’ha tutto in mano lei!
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Non sono d’accordo con Travaglio quando inizia scrivendo “parole impeccabili”.
E’ solo in copione std per questi eventi. Un copione scritto e recitato milioni di volte, con facce diverse ma sempre con le stesse parole. Un copione che evidenzia quanto siamo fermi, statici, refrattari al progresso.
Un copione che senza il contraddittorio della conferenza stampa, trasforma un evento drammatico in un evento promozionale.
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Ed al solito copione del titolo, seguirà il solito copione del nulla di fatto.
Nei secoli dei secoli…
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E cosa avrebbe detto Travaglio di diverso?? Parole anche corrette ma vuote e in più aggiunge pure che sarebbe meglio tacere e fare non ” farò”.. Più chiaro di così…
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il titolo è già un articolo. Grande.
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Intendevo non il titolo di Travaglio ma il solito copione del fare. Prima delle elezioni si mette a posto il mondo, tanto non costa niente.
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Ha già dato il meglio di se nella passerella in Romagna, si vede lontano un miglio che recita una parte anche male.L’ipocrisia è il suo mestiere.
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Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.
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Ipocriti!
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