I vertici di Fratelli d’Italia presentano un esposto. Il Pd incontra il ministro dell’Interno Piantedosi: «Problema di democrazia». Ma il primo cittadino (ed ex parà) non frena, né ritratta

(di Claudio Bozza – corriere.it) – «Il Pd dice che non posso più fare il sindaco? Se ne vadano a fare…». Il vulcanico sindaco di Terni Stefano Bandecchi, dopo l’aggressione sventata durante il Consiglio comunale ai danni del capogruppo di FdI Marco Cecconi, conferma toni durissimi . E lo stesso esponente di Fratelli d’Italia, reo di aver incalzato Bandecchi sui numeri del bilancio comunale, racconta che una delegazione del partito ha incontrato il prefetto di Terni Giovanni Bruno: «Abbiamo segnalato quanto accaduto in Consiglio comunale. Ci sono numerosi video che testimoniano la condotta antidemocratica di Bandecchi — spiega al Corriere Cecconi —. Inoltre abbiamo presentato un esposto ai carabinieri: c’è materiale per cui l’autorità giudiziaria può procedere d’ufficio contro il sindaco». E poi: «Se chiediamo di farlo rimuovere? No. La via giudiziaria verso potere non mi interessa, io mi misuro con i cittadini. Ma le autorità devono essere al corrente». A Terni c’è quindi un asse politico del tutto inedito, visto che anche una delegazione di parlamentari del Pd ha incontrato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dicendo appunto che «Bandecchi, dopo quando accaduto, non può certo fare più il sindaco».
Lunedì, in aula, era dovuta intervenire la polizia locale per evitare l’aggressione da parte di Bandecchi, che si professa di centro. Il sindaco aveva più volte ripetuto ai consiglieri di FdI di «vergognarsi nel dire che oggi servono i soldi» e invitando con forza l’esponente meloniano Masselli di smettere di ridere, «altrimenti gli volano via tutti i denti dalla bocca». Una frase, quest’ultima, che aveva fatto andare su tutte le furie Cecconi, il quale ha richiamato Bandecchi a un linguaggio più moderato. A quel punto la situazione è degenerata e sono arrivati i vigili per evitare lo scontro fisico.
«Mi sono avvicinato a Cecconi, è vero, ma certo non gli volevo dare due crocche…», assicura il primo cittadino all’AdnKronos. E poi: «Cecconi? L’ho solo avvisato che se succede un’altra volta che non mi fanno parlare gli fracasso la testa sul tavolo», aggiunge però subito dopo il leader di Alternativa popolare. Il sindaco, ed ex parà, su quanto accaduto lunedì in Consiglio aggiunge poi: «Penso che le persone prima di parlare devono collegare il cervello, l’ordine dei lavori è che ci si prenota e poi si parla, parlano tutti, io ho ascoltato tutte le corbelleria del centrodestra, ma quando poi ho iniziato io a parlare, hanno iniziato a ridere, a inveire, a colpi di “pagliaccio”, “imbecille”, e tanto altro». Infine: «Dimettermi? Non ci penso nemmeno».
A quanto ho capito voleva menare tutti i rappresentanti delle opposizioni a partire dai fratellini italiani fino ai piddini perché lui ha vinto le elezioni da solo.Che spettacolo👏👏 dieci cento mille bandecchi.
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