Nel Lazio i consiglieri regionali del M5S Della Casa e Colarossi cambiano casacca. Forza Italia in forte difficoltà ormai imbarca tutti.

(di Stefano Rizzuti – lanotiziagiornale.it) – Mancava solo l’ufficialità, ma la notizia era nell’aria. A poco più di sei mesi dalle elezioni regionali del Lazio, due consigliere del M5S passano nel gruppo di Forza Italia. A lasciare i pentastellati sono Roberta Della Casa, ex presidente del Municipio Roma IV durante la sindacatura di Virginia Raggi, e Marco Colarossi (nella foto), il più giovane consigliere mai eletto alla Pisana.
I due hanno comunicato ufficialmente al presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, il loro passaggio al gruppo azzurro, che ora diventa il più numeroso della maggioranza dopo quello di Fratelli d’Italia. Inevitabile la dura reazione del Movimento 5 Stelle, che parla di una “giravolta ideologica” e chiede le dimissioni dei due consiglieri. Nella giornata di venerdì 1 settembre si terrà una conferenza stampa per presentare i due nuovi ingressi in Forza Italia, in pieno stile calciomercato.
L’appuntamento con i giornalisti è nella sede nazionale del partito, a piazza San Lorenzo in Lucina, proprio nella stessa giornata in cui alla Pisana si terrà il Consiglio straordinario, richiesto dalle opposizioni, sul ruolo del responsabile Comunicazione della Regione, Marcello De Angelis, dopo le sue parole sulla strage di Bologna e i suoi testi di vecchie canzoni, oltre all’inneggiamento al nazista Himmler.
Il passaggio dei due consiglieri a Forza Italia non cambia più di tanto i rapporti tra maggioranza e opposizione, considerando che i partiti di centrodestra hanno già un ampio margine in Consiglio. Varia, invece, l’equilibrio interno alla stessa maggioranza, con Forza Italia che diventa così il gruppo più numeroso dopo quello di Fratelli d’Italia: cinque consiglieri contro i 22 del partito di Giorgia Meloni. La Lega, invece, si ferma a quota tre. Nell’opposizione non cambia molto. Il Movimento 5 Stelle, però, passa da quattro a due consiglieri: alla Pisana a rappresentare i pentastellati restano solamente Valerio Novelli e Adriano Zuccalà.
La conferma del passaggio di Della Casa e Colarossi al gruppo di Forza Italia arriva anche dal gruppo M5S in Regione: “Prendiamo atto della loro decisione e rispettiamo la scelta di lasciare il Movimento se i valori e i principi che lo rappresentano non vengono più sentiti come propri, ma ci aspettiamo coerenza con gli impegni presi con i cittadini che li hanno votati”. Il che si traduce in una richiesta di “doverose” e “immediate dimissioni da consiglieri regionali”. Nella nota si sottolinea come venga ritenuto sorprendente che “Della Casa e Colarossi abbiano scoperto di non ritrovarsi più nel Movimento 5 Stelle, solo dopo e non prima essere eletti con il simbolo che oggi abbandonano”.
Allo stesso modo, prosegue il gruppo pentastellato in Regione, “fa riflettere che nessuna ipotesi di lasciare la casacca del M5S era trapelata durante la visita che il presidente Conte ha fatto al Gruppo Consiliare poco più di due mesi fa: sarebbe stata senza dubbio l’occasione migliore per esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità, se davvero la critica o la dissonanza avessero avuto finalità costruttive”. Viene quindi ritenuta “sospetta una giravolta ideologica di tale portata in soli sei mesi. Se al contrario, l’insoddisfazione si fosse sedimentata da tempo, bene avrebbero fatto a candidarsi, già a febbraio scorso, con Forza Italia piuttosto che con il Movimento 5 Stelle”. Il rammarico è evidente: “Cambiare idea è legittimo, ma correttezza vuole che chi lascia il M5S, lasci anche tutti gli incarichi che ha ottenuto grazie ad esso, per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale con il partito verso il quale sente maggiore affinità”. E il timore di molti è che la campagna acquisti di Forza Italia, magari non solamente all’interno dei 5 Stelle, non sia finita qui.
Merdine così meglio perderle che tenersele. 😁
Tal Roberta Della Casa diceva di non trovarsi più bene nel M5S perché, tra le altre cose, europerista(sigh!); e poi che fa? Si accasa con Forza Italia, il partito più europeista, insieme al PD, d’Italia. 😂
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Questa è un ulteriore sintomo perchè Conte debba stare attento alle spalle e verso pure certe alleanze programmatiche!
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Ho letto da qualche parte le dichiarazioni di uno dei due,
mi sembra Colasberna,
che ha detto testuali parole:
” mi è apparso Silvio in sogno”
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C’è ancora gente nel M5s …che era salito sul carro per propri interessi? Azz.. e poi mi dite perchè la raggi aveva difficoltà a roma grazie alla regione a conduzione PD e M5s!
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Un problema per il M5S che ci sarà sempre. L’essere umano è questo e di imbarcati per interessi personali, purtroppo, ce ne saranno sempre. Questa è una delle ragioni per le difficoltà incontrate dal M5S nel portare avanti la propria azione politica, l’altra è sempre legata ai difetti dell’essere umano. Si pretende tutto e subito privi di quella visione lungimirante necessaria per cambiare le cose complesse con i tempi che servono. Come giustamente hai scritto sono gli stessi problemi incontrati dalla Raggi, oltre a tutti gli attacchi esterni che ha subito per frenarne l’azione politica. L’ignoranza e l’ignavia imperano e solitamente generano mostri e il governo attuale ne è la massima espressione. Come ho già scritto serve un cambiamento antropologico che è ancora ben lungi dal vedersi, anche perché, se non si sostiene il M5S, le cose, come è palese, non fanno altro che andare di male in peggio. Adesso aspettiamoci anche la modifica della costituzione.
Un grazie anche agli “astensionisti” che amano soltanto lamentarsi senza fare niente.
Amen!
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Chiarisco….. e Ms5 per i fatti odierni.
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Non è che per caso sono i nuovi poraborse di Di Maio nei paesi del golfo?
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Oramai il m5s illude solo i CIECHI…
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Se ci fosse una legge che impone, a chi lascia il partito che lo fatto eleggere, di lasciare anche lo scranno del Parlamento, del consiglio regionale o comunale eviteremmo di conoscere questi saltimbanchi e ci sarebbe una morìa di camaleonti che non si vergognano.
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Se vieni eletto in un partito che vuole cambiare l’Italia e poi ti ritrovi un partito che vuole diventare ruota di scorta di quel partito che più vuole perpetuare la situazione esistente, che fai?
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A forza di … “meglio perderle…”, però…
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Purtroppo come si distingue un militante per interesse da uno convinto?
Sono rischi che si dovranno sempre correre salvo obblighi di dimissioni probabilmente poco costituzionali.
Ci vuole pazienza… tanta.
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Semplicemente un atteggiamento: V O M I T E V O L E…….!!!
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Purtroppo ai tempi in cui è stata scritta la Costituzione non si immaginava che nel futuro l’onore e la dignità avrebbero perso valore nella società.
Comunque è meglio che siano approdati a F.I., così almeno evitiamo la solita telenovela dei “martiri” che lasciano il M5S per presunti motivi etici e morali.
A mio parere i posti di chi viene espulso o lascia la forza politica con cui è stato eletto dovrebbero rimanere vacanti.
In questo modo si lascia la possibilità all’eletto di punire il partito/movimento che, a suo dire, avrebbe fatto qualcosa di scorretto, ma almeno non gli si da la possibilità di rafforzare le forze politiche avversarie.
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Sono anni che leggiamo di parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri comunali del M5s che abbandonano il Movimento per accasarsi in altri Partiti. Avviene, è vero, anche per altre forze politiche, con passaggi, ad esempio, omogenei da FdI a Lega o viceversa, o eterogenei da Forza Italia al PD. Ma per i “grillini” c’è una peculiarità. Nessuno mai passa da un altro Partito a loro. Il M5s “cede” suoi esponenti a tutti, da Forza Italia al PD, da FdI alla Lega, pure a Calenda o Renzi ne hanno “regalato”. Non mi risulta un parlamentare ( o altro eletto) esterno ai pentastellati che si avvicini a loro e cambi gruppo scegliendoli. È una questione di Statuto grillino che lo impedisce? Non lo so. Ad ogni modo ciò significa tanto. E andrebbe analizzato profondamente.
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Questione di tempo e anche gli altri due andranno. Sono passati dai dieci del 2018, stampella di Zingaretti, a due. Questo sarebbe stato il numero degli eletti se il partito cinquantino si fosse presentato alle elezioni come stampella del PD.
Cari pidini camuffati da falsi 5S, che vi piaccia o no, il grillismo non era né di destra né di sinistra. Che vi piaccia o no, appena Conte penserà, insieme al suo compare Grillo, che sia giunta l’ora di un accordo organico con il PD il partito cinquantino diventerà un partitino che oscillerà intorno al 3%.
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Anche meno. E se si continua a tenere mare facendoci i conti, rimarranno solo i parenti e le innamorate di Conte.
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Tentennare
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