LA SOCIOLOGA – “I poveri non possono permettersi la famosa dieta mediterranea, quella che credo avesse in mente il ministro”

(DI LEONARDO BISON – ilfattoquotidiano.it) – Chiara Saraceno, sociologa dell’Università di Torino, si occupa di povertà da decenni, è autrice di decine di studi e pubblicazioni sul tema. Ha ascoltato le dichiarazioni del ministro Francesco Lollobrigida e, raggiunta dal Fatto, non esita a commentare laconicamente. “Mi sembrano solo frutto di superficialità e ignoranza. Se non le avesse dette un ministro, sarebbe una perdita di tempo commentare simili stupidaggini”.
I poveri quindi non mangiano spesso meglio dei ricchi?
Guardi, ma neanche nel passato contadino, quando le città erano molto più piccole, i contadini mangiavano meglio: coltivavano e vendevano. C’erano malattie, come la pellagra, indice di cattiva alimentazione. E oggi? I poveri non possono permettersi la famosa dieta mediterranea, quella che credo avesse in mente il ministro. Che non è fatta solo di pastasciutta, ma anche di carne, olio, proteine nobili. La frutta e la verdura sono ormai carissime.
Perciò il ministro ha detto una falsità.
Tecnicamente sì, basta guardare le mappe della diffusione dell’obesità infantile, sono sovrapponibili alle mappe della povertà. Per necessità, e a volte anche per cattiva informazione, statisticamente chi ha meno mangia peggio e quindi sta peggio, lo dicono tutti gli indicatori, anche quello sulla durata della vita. Se hai poco è complicato, soprattutto in città: ci si sfama con cose che riempiono, che ti fanno sentire sazio, e che costano poco.
Per Lollobrigida in Italia c’è un’educazione alimentare interclassista.
Su che base lo dice? I bambini al nido, poi alle scuole elementari, vengono educati a mangiare bene? Il tempo pieno con una mensa di qualità dove si fa anche educazione alimentare è garantito a tutti? Non mi risulta, solo a una minoranza, con grandi differenze territoriali. Siamo nello stereotipo. Forse aveva in mente l’educazione familiare, ma ancora una volta dipende anche dalle risorse disponibili. Guardi, questo governo, sui poveri…
Che idea si è fatta?
Ha una visione strana. I poveri sono imbroglioni, nullafacenti, non vogliono lavorare, però mangiano bene. Sembra che in Italia sia meglio essere poveri, anzi tagliamogli la sanità che non ne hanno bisogno.
Ignazio La Russa ha difeso il ministro: “La pasta alla norma è più buona e salutare di pietanze costose”.
Come se i poveri potessero mangiare sempre pasta alla norma. Se fosse come dicono loro, saremmo pieni di ricchi con la gotta a causa di un’alimentazione peggiore. Non mi pare però.
Di cosa ci sarebbe bisogno, per quanto riguarda l’educazione alimentare?
Anzitutto di asili nido e almeno un pasto di qualità garantito per tutti durante l’infanzia. E invece questi servizi spesso non vanno ai più poveri e al nido ci si porta spesso gli omogeneizzati, mi risulta. L’educazione alimentare dovrebbe essere parte integrante dell’istruzione, spiegare alle famiglie ad esempio che la pasta due volte al giorno sia da evitare. E dare un reddito familiare accettabile. Sono tutti piccoli mattoncini.
Il governo non sembra avere chiaro il problema.
No, però ha preso decisioni dure per le classi più povere, per questo dobbiamo commentare queste parole, che sarebbero sennò solo sciocchezzuole da bar. Una dieta sana è difficile da tenere e a oggi costosa. Lo dicono i dati.
“Guardi, questo governo, sui poveri… Ha una visione strana. I poveri sono imbroglioni, nullafacenti, non vogliono lavorare, però mangiano bene.”
Solo questo dovrebbe far capire agli italiani in che mani siamo. Uno come Lollobrigida farebbe danni pure come spazzino (con tutto il rispetto per gli “operatori ecologici”), figuriamoci se può fare il ministro!
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Ora, non è che ad ogni peto neuronale di Gino, detto scroto d’Italia, dobbiamo dare attenzione.
Non riesce a trattenersi, lui è fatto così.
Soffre di aerofagia.
Lui non pensa, scorreggia.
Una prece
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😂😂
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Purtroppo siamo costretti a dare attenzione perché questi sono ancora poco sotto al 30% nei sondaggi, nonostante tutte le porcherie combinate. Il che, francamente, è drammatico
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L’ignoranza è uno dei principali mali da estirpare, da nord a sud. Gli ignoranti pensano di migliorare le cose con l’autonomia differenziata mentre non si accorgono che già ora, con le materie di competenza regionale, gli stanno togliendo la sanità. La chiusura di ospedali e pronto soccorso sono scelte dei governatori regionali alla zaia, solinas e compari. Gli ignoranti pensano al ponte sullo stretto di Messina per strizzare l’occhio agli “amici degli amici”, i soliti favori a determinate categorie, sempre quelle, ai cittadini niente, tolgono soltanto. E il popolo ancora più ignorante o li vota o si astiene pensando di fare un dispetto, a chi? Come il marito che pensando di fare dispetto alla moglie si taglia gli zebedei. Chi si è astenuto ha ottenuto lo stato attuale, è come se avesse votato per questo governo, quindi, di fatto non si è astenuto. Alla mafia frega niente del vostro voto, lei è organizzata, i suoi voti, il suo zoccolo duro, ce lo ha già, tranquillo e sicuro, anzi l’astensione gli fa un favore. E ancora c’è gente che si astiene diventandone, inconsapevolmente, complice. Gli “astensionisti” si considerano il più grande “partito” italiano, ma dove sono, come sono organizzati? Qual è il loro programma? Quali le loro azioni a favore dei cittadini? Un enorme bluff altro che “partito”, complici di questo stato di degrado, di questa malapolitica e senza alcuna speranza di recupero. Continuano a togliere diritti e garanzie, aumentando impunità e privilegi per delinquenti e criminali. I continui tentativi di modificare costituzione e codice di procedura penale sono hanno tutti un unico scopo: comprimere e togliere diritti ai cittadini e accentrare sempre di più il potere ad una ristretta élite. C’è questo disegno dietro le loro bieche azioni politiche supportate dall’ignoranza e dall’ignavia dei cittadini che inconsapevolmente, votano per i propri aguzzini. Pensare di starsene a guardare tutto questo degrado sperando in una deflagrazione non fa altro che agevolare i loro piani, perché anche nel caso dovesse verificarsi ed esplodere, a guidarla e a prenderne le redini sarebbero sempre loro, i maggiordomi del sistema.
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Il tuo commento (fuori tema), come quelli di altri comuni cittadini e anche di opinionisti un tanto al chilo, si basa su un’equazione in cui si afferma che chi non è andato a votare ha fatto mancare i voti al partito/i che hanno perso. Forse è così. Tuttavia l’equazione è tutta da dimostrare.
Infatti nel 2018 c’è chi sosteneva la stessa tesi e che gli astensionisti avevano fatto vincere il Movimento 5 stelle. https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/10/28/elezioni-politiche-marzo-2018-non-voto-anti-politica-veri-vincitori/
Che cosa avvalora la tesi per cui chi si è astenuto nel 2018 non avrebbe votato M5S e chi si è astenuto nel 2022 lo avrebbe invece votato?
Detto en psssant piacerebbe anche a me pensare che senza astensioni il M5S avrebbe vinto, ma temo che le cose non siano proprio così semplici.
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Quando Gino fece marcia indietro, dopo aver parlato di sostituzione etnica, disse testualmente “Non sono razzista, sono ignorante”.
Ha ribadito ancora una volta di esserlo, non lo ha ancora ammesso in merito a questo secondo caso, ma lo è.
Però è il cognato, di lui ci si può fidare e quindi resta al suo posto
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Giuseppe,
Anche se resta al suo posto, secondo me avrà ricevuto un tale shampoo dalla illustre cognata , che da allora non parl…cioè non espettora più nulla , almeno pubblicamente.
Sulla sua pagina fb mi
Dicono che i quattro gatti che lo seguono lo hanno ricoperto di improperi e di meme ironici, nemmeno uno era con lui .
Se con i sondaggi di lunedì questi non si schiodano dal 30% con quello che hanno combinato solo in questi giorni, Chiedo la cittadinanza al Burkina Faso.
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E gli va pure in soccorso quell’emerito imbecille del presidente del senato. Provi lui a mangiare a colazione, pranzo e cena gli spaghetti alla norma. Una dieta giocoforza a base solo di carboidrati (costano poco) assicura obesità e altri disturbi e poi malattie fin da bambini. La carne e il pesce, specie se freschi, sono privilegio delle classi alte che non hanno certo la necessità del RdC che anzi viene tolto a chi ne ha bisogno.
Un esempio questo di ignoranza abissale installata al governo. Perdono accuratamente tutte le occasioni per tacere e non fare la figura di emme che giornalmente si auto infliggono, come se la stupidità fosse una virtù. Ma che abbiamo fatto di male per meritarci questi coglioni al governo?? Vivono ancora con la testa rivolta al periodo più miserevole e ignobile del secolo scorso.
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Complimenti a Bitlejuice
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Ma dai ha raggione Lollo…. avete mai visto un bambino povero , grasso?
I poveri tengono la linea,hanno una dieta ferrea,cosa che i ricchi non riescono ad avere, stringono la cinghia e non sprecano!
hahahha…che ignoranza,,,ed è pure ministro!
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