Dopo il discorso del presidente russo in occasione dello schianto del jet nel quale sarebbe morto il capo di Wagner, c’è chi parla di uno stile che ricorda “una scena del film il Padrino”

(di Enrico Franceschini – repubblica.it) – LONDRA — Praticamente nello stesso momento in cui sulla rotta tra Mosca e San Pietroburgo le fiamme bruciavano i resti dell’aereo privato di Evgenij Prigozhin, qualche centinaio di chilometri più a sud, nella città di Kursk, Vladimir Putin parlava di devozione alla madre patria tra solenni sinfonie d’orchestra e fiamme perenni al milite ignoto.
A qualcuno è parso di notare un sorrisetto malamente represso sul volto del presidente russo. Forse il motivo si è capito il giorno dopo, quando Putin, tornato al Cremlino, è andato in tivù per esprimere pubbliche condoglianze ai familiari del suo ex-alleato e definirlo «un uomo d’affari di talento», promettendo un’inchiesta sulle cause del disastro. «Un finale che sembra preso direttamente dal Padrino», commenta Oleg Ignatov, esperto di Russia del think tank Crisis Group, alludendo alla famosa scena del film di Francis Ford Coppola in cui i capi delle famiglie mafiose rivali, dopo avere sparato a don Corleone, baciano la mano al figlio Michael.
Se è così, si tratta di una coreografia attentamente studiata. Non una morte misteriosa, inspiegabile. Non l’operato di killer sprovveduti, come per eliminare l’ex-agente del Kgb Aleksandr Litvinenko con il polonio radioattivo o cercare di uccidere con il gas nervino la spia doppiogiochista Sergej Skripal. Nemmeno una sentenza carceraria da protrarre quanto si vuole, come per il petroliere Mikhail Khodorkovskij, oggi in esilio a Londra, o l’avvocato Aleksej Navalny, condannato a vent’anni dopo un fallito avvelenamento.

Quelli erano pesci relativamente piccoli. Per un “traditore” come Prigozhin, colpevole di avere tradito non tanto la patria quanto il proprio capo, ci voleva una morte esemplare, spettacolare, dal messaggio inequivocabile.
«Lo hanno ammazzato così per inviare un segnale all’élite», dice un anonimo ex-alto funzionario del Cremlino al Financial Times, ossia affinché nessun altro che complotta nell’ombra osi riprovarci. «Per due mesi non è stato chiaro come mai Prigozhin veniva lasciato libero di volare dove voleva», afferma una fonte vicina al ministero della Difesa russo, «adesso capiamo il perché»: quella libertà era la trappola in cui è cascato il capo dei mercenari della Wagner.
Dopo la sua clamorosa marcia su Mosca era stato perfino invitato al Cremlino per una chiacchierata di tre ore con Putin: il modo migliore per farlo sentire intoccabile. Del resto, non è la prima volta che la fine dei nemici di Putin assume contorni simbolici: nel 2015 Boris Nemtsov, ex-vice premier con Boris Eltsin, quindi leader dell’opposizione, fu assassinato a colpi di pistola sulla Piazza Rossa, davanti al Cremlino che ambiva a conquistare. I dissidenti lo considerano uno Stalin 2.0.
Ma se è stato lui a dare l’ordine di lanciare un missile, come fa intendere Joe Biden, quello di Putin sembra piuttosto il metodo Corleone. Una vendetta servita fredda, con fiori alla vedova ed elogio del defunto.
Ora Stampubblica ci martellerà per due mesi con queste news fintanto che saremo tutti convinti che HA STATO PUTIN ??
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Tu credi a lui, no?
“Una menzogna assoluta”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito le “molte speculazioni in Occidente” circa il coinvolgimento del Cremlino “nella tragica morte dei passeggeri dell’aereo” che si è schiantato mercoledì nella regione di Tver, “tra cui Evgenij Prigozhin”, il fondatore della Wagner.
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A mio avviso, le probabilità che sia stato proprio Putin sono apri a quelle che lo vedono responsabile dell’esplosione che ha distrutto il gasdotto.
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A tuo avviso??
Ah ah ah ah ah ah!!!
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Se ne intende di mafiosi l’americana Repubblica…
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E dimmi fijo di pootteeen, com’è morto Prigozhin?
Un raffreddore lo ha fatto starnutire così forte da provocare un cedimento nella struttura dell’aeroveivolo?
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Allo stessoto modo di come doveva morire Dugin, ma è toccato per “disgrazia” alla figlia.
Pooteeen non ha nulla da imparare dello Zio Scem.
SQUINTERNATO DI UN C0GLI0N3!
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Certo che sfruttare un’occasione per tacere, mai eh..
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* dAllo
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Sorvolo sul tuo insulto tanto gratuito quanto sciocchino.
Non so come è morto.
Ma credo che Repubblica dovrebbe vergognarsi di aver titolato “La vendetta di Putin” a poche ore dal fatto. Senza uno straccio di prova.
Fossi un lettore di Repubblica scriverei una lettera al direttore con poche parole scritte: cialtr one, non giornalista.
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Te lo dico io come è morto. Stava portando con l’aereo una zuppa avvelenata a Pooteen e, per sbaglio, ha voluto controllare se era giusta di sale.
Sai, deformazione professionale.
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“£Ma se è stato lui a dare l’ordine di lanciare un missile, come fa intendere Joe Biden, quello di Putin sembra piuttosto il metodo Corleone. Una vendetta servita fredda, con fiori alla vedova ed elogio del defunto.” e ridai con’ sto missile, l’ esplosione è stata interna alla ‘aereo: Ma da rimbambiden . che si addormenta a Maui, non c’è da aspettarsi nient’ altro che idiozie…
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Ha le idee parecchio confuse sulle scene del Padrino. Che non promette molto bene pure per la lettura della realtà attuale.
Per il resto, vuoi mettere la delicatezza estrema usata per accoppare Gheddafi o Saddam Hussein? O per togliere di mezzo JFK facendogli saltare la calotta cranica?
Lo stile è stile.
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Ma anche quella usata per accoppare Toro Seduto.
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La solita repubblica delle banane, pura STAMPA IGENICA.
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