(Alessandro Di Battista) – Per convincerci che mandare armi fosse la strategia vincente ci hanno bombardato per mesi con ignobili fake-news da regime. “I russi combattono con le pale”, “Il Cremlino ha finito i missili”, “i soldati di Mosca sono tutti pronti alla diserzione”.

Per convincerci dell’efficacia delle sanzioni hanno fatto altrettanto. “La Russia presto sarà al collasso”, “a Mosca mancano le patatine fritte”, “possibili gli scaffali vuoti come negli anni ‘90”.

Per convincerci che l’Occidente fosse il bene assoluto e tutti gli altri il male ci hanno raccontato per mesi di una Russia isolata. Io da oltre un anno ho parlato dell’allargamento dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e dell’assoluta crisi europea. Ebbene oggi il gruppo Brics ha annunciato un incredibile allargamento. Dal 1 gennaio 2024 entreranno a far parte del gruppo Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati arabi. Il blocco così rappresenterà quasi la metà della popolazione mondiale. “La Russia è isolata” ci hanno detto per mesi questi sicari della libertà di informazione. Gli stessi che non aprono bocca su Assange o sulla mattanza di palestinesi in Palestina.

Per convincerci poi che la strategia sull’energia europea fosse meravigliosa ci hanno parlato delle riserve di gas piene e dell’inutilità dei Nord Stream 1 e 2. Ebbene occorre ricordare che per fare fronte alla crisi energetica (provocata dalla guerra, dalle speculazioni, dalle sanzioni e contro sanzioni e dalla folle strategia europea) i paesi europei hanno speso oltre 850 miliardi di euro, una cifra superiore a quel che hanno stanziato con il Next Generation Ue, o Recovery Fund, ovvero il fondo europeo approvato per far fronte alle conseguenze del Covid.

Miliardi spesi, arsenali ormai vuoti e pronti ad essere riempiti e inflazione galoppante (chi parla solo del 6% evidentemente non fa la spesa). Ecco i risultati della destra che ancora osa definirsi sovranista e di una certa ipocrita sinistra sua migliore alleata. Si tratta di partiti che neppure provano a capire il mondo che cambia ma che in compenso si mettono sull’attenti se parla Biden. Preferiscono esser schiavi degli USA che pensare agli interessi nazionali. Che vergogna!