Nelle rilevazioni, che comprendono anche le vendite nei bookstore tradizionali, il pamphlet contro gay e immigrati del generale quasi doppia l’ultimo volume firmato da Michela Murgia

(repubblica.it) – E alla fine – dopo lo sdegno, le mille polemiche, gli scontri anche interni alla maggioranza – arriva il dato ufficiale: Il mondo al contrario, ovvero il pamphlet del generale Roberto Vannacci contro immigrati, gay, femministe e minoranze varie, è di gran lunga il libro più acquistato d’Italia.
Lo certifica la più affidabile delle società di rilevazione del mercato editoriale, la Gfk, che fornisce a varie testate giornalistiche, compreso il nostro Robinson, le classifiche settimanali di vendita. E quella relativa al periodo che va dal 14 al 20 agosto non lascia spazio a dubbi: al numero uno c’è il volume del militare. Che quasi doppia le copie di Tre ciotole, la raccolta di racconti pubblicata poco prima della morte da Michela Murgia, in grande crescita eppure ferma al numero due. Malgrado l’intensità e la partecipazione con cui tanta parte del pubblico ha vissuto la sua scomparsa. Detto a spanne, le tabelle di Gfk dimostrano che per ogni 100 copie vendute da Vannacci, ce ne sono 55 vendute da Murgia: il gap è notevole.
Gfk non si pronuncia sul dato assoluto relativo a Vannacci: le sue classifiche rivelano solo la posizione rispetto ai libri concorrenti, oltre che la proporzione tra le copie dell’uno o dell’altro volume. Ma visto questo arrivo a razzo ai primi posti le ventiduemila copie rivendicate dall’entourage del generale suonano realistiche, oltre che probabilmente destinate ad aumentare.
All’exploit di un’opera di questo genere ha contribuito naturalmente il clamore mediatico, che è scoppiato giovedì 17 agosto e non si è fermato più. Ma anche il momento ferragostano e dunque particolarmente depressivo delle librerie fisiche, con le vendite ridotte al lumicino: circostanza che ha permesso a Il mondo al contrario – autopubblicato su una piattaforma Amazon, in forma solo cartacea – di prendersi tutto senza rivali.
Dov’e’ Stefano Mencarelli?
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Ho tarato GPTChat sulla tara di SM e mi e’ venuto fuori questo:
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! Vannucci e’ primo in classifica e invece* la Murgia e’ terza! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!”
Il mio analogico dice che Accabadora e’ del 2009.
…
* aspettarsi un “mentre” vuol dire chiedere troppo
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A me, invece, tarata su di te, viene fuori questa:
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Ammiocugggino dice sempre
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SM, Stefano mencarelli , quello con la station wagon blu, quello che cercava di guidare il pullman di Berlusconi passando dai con/venti
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Mauro Forghieri,Clay e Niki
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Ci voleva il coraggio di un incursore, per mettere in piazza (ed a carriera in corso) e rappresentare quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani..
Nessuna omofobia, sessismo, razzismo a detta di chi lo ha letto, anche insospettabili di parafascismo, solo la genuina volontà di un onesto e pluridecorato servitore della patria di mettere in fila le proprie legittime idee di destra, persino banali nella loro lapalissiana semplicità.
Fondi un partito, e vediamo quanti voti prende.
Sarebbe addirittura un augurio, data la destra che invece ci ritroviamo.
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