(Stefano Rossi) – Nell’ennesima violenza sessuale, avvenuta a Palermo, la Rai permette che gli stupratori abbiano spazio per spiegare, per chiedere scusa, per dimostrare la loro sensibilità.

Così i “giornalisti” del TG1 cominciano il servizio: “Le lacrime davanti al giudice, mi sono rovinato la vita. Così le sue parole, piange il 19enne che si dice addolorato e chiede scusa alla ragazza e alla sua famiglia… Mi avevano detto che era consenziente…”.

Questo l’ignobile servizio andato in onda ieri sera alle ore 20!

A nulla serve ricordare che la ragazza, mentre veniva trascinata come un agnello in mezzo ad un brano di lupi, cercava aiuto.

A nulla serve ricordare che tutti i partecipanti di questo scempio hanno filmato le scene e postato on-line la vittima mentre veniva violentata.

Perché per certa gente si tratta solo di un momento di svago e ricreazione. Una fuga da una vita vuota e inutile.

Ma tutto questo, al TG1, non lo possono sapere.

Ma mi chiedo, tutti i partiti politici, non solo le opposizioni, perché non fanno sentire il loro disprezzo e la loro indignazione?

Esiste una Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.?

Esiste un’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni?

Possibile che fatti così gravi che minano il senso comune, la privacy della vittima, distorcono la realtà al punto che il carnefice trova spazio per le lacrime e la vittima rimane un’entità astratta, muta, quasi un riflesso del branco di orchi.

Che schifo!!!