
(ANSA) – “Nella garanzia dei diritti non ci sono gerarchie. Abbiamo visto che è riconosciuto legittimo dai vertici dell’Esercito il matrimonio di due persone dello stesso sesso. È un affare privato ma si consente che l’unione si compia in divisa.
Non lo discutiamo ma, parimenti, dev’essere consentito non in divisa, ma in un libro, scrivere le proprie idee, tra l’altro legate a profondi principi cristiani senza patire sanzioni”.
Lo afferma il sottosegretario alla Cultura, nonché storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi. “In caso contrario, come è avvenuto, non si fa altro che confermare le idee e i pensieri che si intende punire – osserva in una nota -. Ogni posizione e ogni libertà garantita dalla Costituzione non può essere censurata.
Il pensiero progressista non può autoritariamente mortificare e spegnere il pensiero conservatore. Dopo il trattamento subito il Generale Vannacci potrà ancora scrivere e parlare o dovrà essere umiliato dalla dittatura della minoranza attraverso l’autorità dello Stato? Questo è regime”.
Giustissimo
E la libertà di pensiero…
Sgarbi, sei una mer..ccia
P.s. e ti pago pure
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Alìmortacci!!! Valente Generale Vannacci mandato pè stracci per reato di opinioni…Mècojoni!!! W sta’ democrazia? Ma pussavia!!! AmenCosìNonSia
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La libertà di opinione e di espressione della stessa o si applica oppure no. Anche se è diretta a difendere scemenze più o meno gravi. In Francia, ad esempio non esiste: è divenuto un reato affermare che la strage di 6 milioni di ebrei è un’invenzione della propaganda antiebraica. È evidente che il negazionismo è una enorme, tragica scemenza, eppure non si è liberi di passare volontariamente per scemi. Tutti abbiamo condannato la strage di Charlie Hebdo perché quei giornalisti avevano il diritto di ironizzare sul Corano e su Maometto senza subire conseguenze. Perché su altri fatti si deve imporre il ” politicamente corretto” ?
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“Tutti abbiamo condannato la strage di Charlie Hebdo perché quei giornalisti avevano il diritto di ironizzare sul Corano e su Maometto senza subire conseguenze.”.
Bella questa: TUTTI CHI?
Proprio bella…
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hai scritto una cretinata sesquipedale
il generale Buttiglione non è un cittadino qualsiasi, è un servo dello stato che ha giurato sui principi della Costituzione, sui quali, scrivendo le scemenze contenute nel libro, ha sputato.
Capita le differenza? o hai bisogno dell’insegnante per le ripetizioni??
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In realtà no.
I militari POSSONO esprimersi liberamente anche se molti non lo capiscono o credono il contrario, salvo un’importante eccezione: la trattazione di argomenti di interesse per la sicurezza nazionale, per cui devono avere autorizzazione dai loro comandi superiori.
Quindi, piaccia o no, il generale in questione non ha scritto contro la Costituzione, ma ha espresso opinioni condivisibili o meno, ma a questo servono le democrazie, altrimenti stiamo per davvero in Corea del Nord.
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altra caxxata, i principi costituzionali valgono ANCHE per i generali BUTTIGLIONE
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Inoltre: “È evidente che il negazionismo è una enorme, tragica scemenza…”.
Quello che è evidente è che non hai mai letto un rigo degli autori “negazionisti”, quelli seri ovviamente, non i Napalm 51 di turno.
Infatti, quello che negano non è affatto l’olocausto, o come meglio si crede chiamarlo, ma altre cosucce di contorno che lo hanno “pompato” ad uso e consumo.
C’è un titolo di un libro, credo di Mutti se non vado errato, che è tutto un programma: Dallo sfruttamento NEI lager, allo sfruttamento DEI lager!
La storia fa il paio con il Covid, e con chissà quante altre storie, passate attuali e future che si vorrebero mettere a tacere, appiccicando il solito bolso e comodo spauracchio infamante del NOquesto, NOquello.
Non sono d’accordo con quello che dici, ma mi batterò sino alla morte perché tu lo possa dire… a meno che tu non dica ca22ate!
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Rettifico: è uno scritto, tratto da un articolo, di Cesare Saletta, uomo non di destra come Mutti (che pure ha avuto a che fare con il revisionismo storico), ma di sinistra.
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Egregio Adriano58, la ringrazio della sua precisazione e dei termini cortesi e affabili con cui ha voluto manifestarla. Li terrò presenti a futuro ammonimento. Mi permetto solo di farle osservare, con rispetto, che nel mio scritto non c’è una sola parola che lo riferisca o si riferisca al generale…Buttiglione Se così lo ha inteso non può che attribuirlo alla sua interpretazione.
Un saluto
p.s.
La P.A. è composta da servitori dello Stato, non da “servi”. Posso chiederle in quali scuole ha studiato ?
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non fare il maestrino,
hai postato sotto l’articolo che parla del generale, e sostieni che ha il diritto di esprimere la sua opinione secondo i principi costituzionali.
Ma la Costituzione non è un menu à la carte, devi rispettare tutti i suoi principi.
Riguardo al servo o servitore (dello stato) vai a cercare le differenze in un buon dizionario,
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Egregio Adriano58, temo che il caldo la stia disturbando. La invito a rileggere, se ci tiene e se vuole, il mio post:
– mai scritto di …Buttiglione
– mai scritto di Costituzione
Preciso di non essermi mai occupato di insegnamento.
Ho seguito la sua indicazione e sono andato a documentarmi sul Dizionario Treccani: illuminante lettura che mi ha confortato.
Sono sicuro che un buon sonno le farà recuperare la sua lucidità e serenità abituali.
Pertanto, buonanotte.
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bah!
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X Paolo:
Devi capirlo, Metropolis va a valvole termoioniche, il caldo e l’umido non lo agevolano certo 😀
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vatti a leggere almeno la prima parte della Costituzione italiana almeno fino all’articolo 12
e se hai tempo una divagazione sui doveri dei militari
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_militare
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X Metropolis:
Quando hai tempo trovami un motivo probante dell’impossibilità per il generale in questione di scrivere libri.
Ripeto: l’unico vincolo SICURO è quello delle informazioni relative alla sicurezza nazionale e ai segreti militari, lì non puoi parlare senza autorizzazione. E non penso proprio che il generalissimo non sappia dove siano questi limiti.
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con il granito si fanno delle bellisime soglie,
non ci ragioni
per cui
o sei di granito
o lo fai apposta a non intendere
o sei scemo
in ogni caso dimenticami
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Ho fatto, purtroppo, il servizio militare.
Durante quei lunghissimi 15 mesi, l’ordine che ci veniva ripetuto, come un mantra, era di “mostrare gli attributi” e di “tirare fuori le palle”…
Per la rozza subcultura dei miei ufficiali, la comprensione, la tolleranza, l’affetto e la gentilezza erano considerate debolezze, tipiche dei comportamenti femminili.
A me, questo Vannucci, come la quasi totatlità dei suoi colleghi di allora, ( e forse anche di oggi), più che un omofobo sembra un misogino.
L’esaltazione retorica e fascista della virilità italica, il bellicismo fallico, il dileggio per tutto ciò che è femminile, il ruolo della donna ridotto a madre, fattrice o badante…sono una autentica perorazione mmasturbatoria di tipo omosessuale, un esplicito invito al culto di Priapo, e alla venerazione de del Capo.
Nel caso del Generale Vannucci, del Caput mentulae.
Un generale….omosessuale a sua insaputa.
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E’ un po’ troppo comodo liquidare la questione con la solita fiacca accusa di misoginia. In questo modo hanno tentato di liquidare Dante, Spengler e tanti altri, ottenendo l’effetto contrario.
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Come in ogni questione dirimente che sobbalza a gran voce attraverso i mas media la virtù dovrebbe sedere nel mezzo e sedare le angherie e riottosità estreme di due questioni invero secolari, come la giusta visione di come una persona debba vivere la propria sessualità e attraverso la propria esperienza sessuale, sublimare alle leggi morali. Il generale pone al centro una questione di virilità e di rappresentazione di un maschile che poco si presta alle virtù e al coraggio del vecchio milite. L’obiezione di coscienza a quanto sembra, aveva in sé forme di maschilità femminilizzata, educata a colloquiare con le una ragazze e con una donna, non a prenderne il posto , anche ai fornelli senza poi voler farsi vedere a rigovernare o a dare lo straccio (?), A questo estremi vi è l’altro, la virilità di una macchina da guerra, con cui giocare, potrebbe anche divenire pericoloso (?) ; ma questi erano appunto estremi su cui s’innesto’ l’ obiezione di coscienza, che dove funzionò nel complesso del quadro di legge, (?) fu incanalata verso un servizio civile. La destra militare distanzia anni luce da ciò che oggi si percepisce come essere agli ordini di.. ; le gerarchie hanno almeno il pregio di apparire ordinate a differenza di un tuffo in discoteca, per esempio, dove l’ordine della scaletta musicale ha sempre seguito i balli in pista con l’ascesa del clamore , del disordine, della confusione e del livello di alterazione psico fisica. Eppur si muove, ma credo ad un livello immateriale, un livello dove la sostanza si è resa immagine . Quello che è stato non può ripetersi e l’accettazione di coppie militari gay , non dovrebbe suscitare scalpore come non dovrebbe ormai suscitarli un’intera famiglia con la divisa o due coniugi o fidanzati etero entrambi in carriera. Ciò che indigna è il livello pubblico, pubico/pudico, che si pone come il filtro e la lente di interpretazione logica, con la quale molto popolo è stato avvezzo, un filtro di immagini e PENSIERI IN PAROLE, un taglio interpretativo da donnicciola di borgata con le quali vengono ormai suffragate alcune questioni di ordine sociale e oggi anche militare.)?) Era il povero Petrarca che andava spinto allo scranno scolastico più alto, non il sempiterno Dante, con i suoi cerchi fissi, statici, in vortici di antiche storie maledette, rimaste a suffragare un sacro, più maledetto di loro perché oggi ancora vivo. Vero @ Bourla? 🐈? La confusione massima non si ha nella scelta del vestito ma nella scelta del compagno o della compagna, in quanto noi teneroni , dal cuore umano, non potremmo mai e poi mai , agire sull’onda dell’istinto , che tanto ci fa vergognare in quanto sempre più simile a bestie, coniglio o leone , poi, sai che differenza!
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” Era il povero Petrarca che andava spinto allo scranno scolastico più alto, non il sempiterno Dante, con i suoi cerchi fissi, statici, in vortici di antiche storie maledette, rimaste a suffragare un sacro, più maledetto di loro perché oggi ancora vivo. Vero @ Bourla? 🐈?”
Ciao Francy: solo perché sei tu, ma non approfittarne 🙂
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La legge morale ben si concilia con il fervore della fede e l’aderenza ai precetti della Cristianità e dei suoi culti, rigorosamente segretari nella Bibbia e nei vangeli, ma secondo un principio incarnato maschile, almeno come è la tradizione nei paesi cattolici del Mediterraneo, Italia, Spagna e Portogallo. . Quindi, @gatto, una tradizione che si completa con le altre tradizioni e vene popolari di, matrimoni, balli, canti ma anche nelle forme del sapere; così immensamente rese tali sotto la Cristianità che avrà il dividi et impera, nello scettro del Papa, invece che nello scettro Imperiale, a modo suo ancora sempre uguale a se stessa come mille anni fa, no Ho sbagliato, è sempre uguale a come era settecento anni fa o forse meno? Il culto del potere papale in terra si struttura Nel medioevo e guarda come gli stivali stanno ancora nel fango ! Mentre Popolare e populista potrebbero sembrare superficialmente sinonimi se la fama di un cantante o di un calciatore possa essere eguagliata a quella di un politico o di un generale o di un onorevole o un colonnello qualsiasi passato in rassegna degli annali storici, o presente, nella sola misura di adorazione , o per coercizione normativa che delega nelle prassi burocratiche lo sfaccendate delle pratiche; quindi modalità di potere e comando istituzionale, militare, sociale e teologale, in sincresi variabili , come oggi accade in Nigeria, dove un commando militare ha usurpato l’assetto più civile che presiedeva le aule governative, del presidente in carica. Il politico non potrà mai essere amato come un idolo qualsiasi perché si pone come interlocutore delle innumerevoli forme di Stato e il cittadino di un determinata area elettorale, scandendo le possibilità di lavori, spesa e risparmio complessivo , sui servizi erogati, che è diverso dall’imparare a memoria una canzone , per volerla ricordare, il politico è quindi l’interlocutore prediletto nell’immaginario popolare, interposto tra un cittadino e le sue articolazione di servizi e funzionalità. Populista è il politico popolare, ma anche una filosofia, un modo di essere o sentirsi dalla parte degli ultimi, quegli ultimi da cui lo stesso politico si distacca sempre di più, mano a mano che la sua longevità politica cresce, ma che continua e persevera nella recita di colui che si dovrebbe amare perché fa il bene del popolo o a prescindere, per essere glorificato alle urne? Non vorrei approfittare, ma è lo stesso discorso che porta naturalmente a determinate conclusioni, a seconda del (scusate il termine) imprinting che il ragionamento reca con se sin dall’inizio; imprinting, come parole e qualità immaginifiche, in spazi interiori e mentali, oppure come Eco, nella dimensione esterna di tutti, come nel caso di un gong, anche se quel tutti , dovrà essere ridimensionato a meno che non si tratti del gong del Buddha in persona? L’incarnazione del Cristo è il viatico della fede cristiana e il suo simbolo sacro per eccellenza, la genesi della simbologia della croce: la morte di un giovane pensiero e quindi ideale , fanciullo, mezzo zefiro mezzo madre, foriero di amore e carità , ma anche avuto e intelligente verso il povero, il disabile, l’umile, gli offesi, le prostitute , il lazzarone che ha espiato con la morte e la sua bellezza potenziale, la sua potenzialità maieutica. Il giovane e le sue capacità che, insieme al corpo dei dogmi e leggi ferree con determinanti educativi e quantitativi precisi ne dovevano determinare la posizione nell’ordine delle cose celesti, dopo che la stessa anima avrà ben interpretato la catechesi, nemesi con l’esoterismo dantesco, dell’inferno e del paradiso , passando per il purgatorio, fino alla massima gloria della contemplazione di Colei , la donna amata, il simbolo della Madonna incarnata a cantarne le lodi insieme al grande coro degli angeli, dove, per stare in assise accanto all’Arcangelo Gabriele, chissà cosa si doveva e si dovrebbe essere stati in vita,…
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