Quando scoppia una grave crisi internazionale guidata dalla Casa Bianca, Corriere, Repubblica e la Stampa, coprono le informazioni seguendo cinque fasi concatenate. La fase dell’attesa, della propaganda, della […]

(DI ALESSANDRO ORSINI – ilfattoquotidiano.it) – Ho analizzato gli articoli pubblicati da Corriere della Sera, Repubblica e la Stampa, nel periodo 24 febbraio 2022-10 agosto 2023. Questi sono i risultati della mia ricerca d’archivio.
Quando scoppia una grave crisi internazionale guidata dalla Casa Bianca, Corriere, Repubblica e la Stampa, coprono le informazioni seguendo cinque fasi concatenate. La fase dell’attesa, della propaganda, della sacralizzazione, della demonizzazione e dell’autocelebrazione.
Nella fase dell’attesa, Corriere, Repubblica e la Stampa, non elaborano idee originali, non propongono strategie di fuoriuscita e non indagano le cause della crisi. Attendono che la Casa Bianca fornisca la sua versione dei fatti e le linee guida per l’azione.
Nella fase della propaganda, Corriere, Repubblica e la Stampa, recepiscono e diffondono la versione della Casa Bianca senza critiche o integrazioni. La Casa Bianca afferma che la Russia invade l’Ucraina per invadere l’Europa? Questa diventa la versione dei tre quotidiani. La Casa Bianca dice che la guerra dev’essere risolta con una nuova espansione della Nato ai confini della Russia e che la pace in Ucraina arriverà investendo soltanto nella guerra? Questa diventa la posizione dei quotidiani succitati.
Nella fase della sacralizzazione, la politica della Casa Bianca diventa la verità assoluta verso cui i cittadini devono avere lo stesso rispetto dei credenti verso i dogmi di fede. Il ricorso alle scienze storico-sociali per sottoporre a verifica empirica i fondamenti epistemologici della sacralizzazione conduce alla demonizzazione, la quarta fase.
La fase della demonizzazione è la più complessa perché causa scontri e resistenze. Corriere, Repubblica e la Stampa, demonizzano e insultano coloro che criticano la sacralizzazione avviando la macchina del fango che produce un attacco concentrico mediante il coinvolgimento di tutti i media dominanti. L’attacco che questi tre quotidiani riescono a scatenare è particolarmente virulento per la sua ampiezza e pervasività. Occorre infatti distinguere la dimensione qualitativa e quantitativa della demonizzazione. L’attacco qualitativo riguarda la “qualità”, o autorevolezza, della fonte demonizzante. L’attacco quantitativo, invece, riguarda la quantità e la sovrapposizione degli attacchi. Un esempio di attacco qualitativo demonizzante è l’articolo di Fiorenza Sarzanini intitolato “La rete di Putin in Italia: chi sono influencer e opinionisti che fanno propaganda per Mosca” (Corriere della Sera, il 5 giugno 2022). Tuttavia la “qualità” non è decisiva senza l’effetto massivo prodotto dalla quantità. Ecco perché Corriere, Repubblica e la Stampa, operano in sincrono.
La qualità e la quantità degli attacchi pongono il bersaglio in una situazione stressogena che riduce le sue capacità di difesa e di reazione. La quantità degli attacchi crea disorientamento direzionale (troppi colpi da troppe direzioni), mentre la qualità dell’attacco crea intimidazione psicologica giacché le fonti autorevoli controllano il sistema dei premi e delle punizioni (carriere, licenziamenti, ecc). Fonti d’attacco differenti richiedono strategie di difesa differenti. Il bersaglio deve proteggersi da troppe direzioni elaborando un linguaggio specifico per ogni “bocca” diffamante. In una campagna di demonizzazione, la strategia per difendersi dai rettori è diversa da quella per difendersi dagli speaker radiofonici o dagli hater sui social.
Nella fase dell’autocelebrazione, Corriere, Repubblicae Stampa bersagliano la stampa dei regimi autoritari per nascondere che criminalizzano il dissenso politico. Ritraendo il regime di Putin in modi aberranti, Corriere della Sera, Repubblica e Stampa si ritraggono implicitamente in una luce positiva nascondendo le loro analogie con l’oggetto dell’esecrazione.
Analizzando con metodo scientifico i contenuti di Corriere, Repubblica e la Stampa nel tempo della guerra, possiamo verificare empiricamente la tesi secondo cui questi quotidiani difendono la società libera. I risultati delle ricerche negli archivi di questi quotidiani sono lontani dalle rappresentazioni rassicuranti dei media dominanti.
One men one world! La voce del padrone , controlla la stampa e controllerai il mondo e vincerai ! In tasca a tutti che è sempre qualcuno che guadagna e sono sempre gli stessi !
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Vince facile, il profe, stavolta. Cita i tre peggiori quotidiani di sinistra (?!?) del paese, i tre più vomitevoli in assoluto, oggi come oggi (lasciamo stare quelli destrorsi, e caliamo un velo peloso (!!).
Una volta, tanto tempo fa, (in una galassia lontana lontana)… quelli nominati da Orsini erano un po’ più seri, ma oggi valgono nel complesso lo zero assoluto. Ognuno da solo, così come il trio. Zero moltiplicato per tre dà sempre zero, appunto.
A meno che, si intende, non si voglia leggere la loro verità, che per puro caso coincide sempre con le grandi opere di bene che fa un governo in un dato momento. Fuorché quello dei Cinquestelle, ma vabbè: anche questa è una pura coincidenza per quanto possa apparir incredibile. Tuttavia, se uno vuole questo, cerca questa verità qui, è servito e questi son i quotidiani giusti, direi perfetti.
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👍
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Il Corriere di sinistra?
Sia chiaro, nessuno di questi quotidiani è di sinistra, ma il Corriere, almeno, non ha mai finto di esserlo.
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Cecco il mi nonno l’era di S.Giovanni alla vena!
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In pratica funziona così, fissano un principio, cosa deve essere detto e pensato, quindi bombardano con quel messaggio per un certo tempo con ogni media, l’informazione e l’industria culturale, l’invasamento è completato quando tutto ciò che è contrario viene percepito come sbagliato, irricevibile, quindi scatta la punizione e il pubblico dileggio. Il reato di eresia è implicito e adotta metodi diversi dal rogo.
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Hanno messo a punto il “rogo civile”.
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Qualsiasi regime, per prima cosa, si impossessa del sistema mediatico.
Udo Ulfkotte è diventato celebre nel 2014 con la pubblicazione del libro Gekaufte Journalisten, «Giornalisti comprati» in cui ha rivelato di essere stato per 17 anni al soldo della CIA, e quindi degli USA, e di come 👉la CIA stessa ed altre agenzie di servizi segreti (tra cui la BND, l’intelligence tedesca) paghino soldi ai giornalisti occidentali👈 per porre talune notizie in una luce a loro favorevole, quando non apertamente propagandistica o pro-NATO ..
(Wikipedia )
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Un’altra infornata di soggetti che, quando si ritireranno dal servizio attivo (imbottiti di denaro), potranno ammirare da una confortevole terrazza le macerie fumanti lasciate in eredità ai posteri .
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Ormai non è più una lotta destra contro sinistra,c’è un elite di poche persone che vuole comandare sul popolo,o si combatte queste elite oppure tutto il resto è fuffa politica
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I tre guardiani dell’informazione e gli altri si accodano.
Il gregge è ben guidato,oggi teleguidato e webbizato.
Una volta tosato e munto ritorna disponibile nuovamente per altra mungitura e tosatura.
E’ da 70 anni che il sistema funziona così Atlasntismo e capitalismo ringraziano foraggiando.
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sono d’accordo, ma io li seguo solo per la cronaca nera.. e per chi piu’ ne ha, piu’ ne metta…
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Solo l’applicazione del metodo scientifico rende liberi
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