Il governo scarica il compito di affossare il salario minimo al Cnel: la misura potrebbe essere ristretta a solamente 60mila lavoratori.

(di Stefano Rizzuti – lanotiziagiornale.it) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affidato la pratica al Cnel. Sul salario minimo l’intenzione è prendere tempo e poi far affossare la proposta delle opposizioni da un altro ente, non assumendosi direttamente tutta la responsabilità.
Perché, infatti, la posizione del Cnel sembra già chiara, come evidenzia una memoria consegnata al Parlamento l’11 luglio. Il Cnel divide i lavoratori tra i 14 milioni di dipendenti che usufruiscono di contratti firmati dalle organizzazioni sindacali e i 387mila che si vedono applicati contratti pirata.
I CONTRATTI DI LAVORO
Per quanto riguarda i primi, il 97% di loro vede rispettare le condizioni di lavoro previste dalle associazioni più rappresentative, ovvero Cgil, Cisl e Uil. In tutti questi casi i minimi superano la soglia dei 7-9 euro l’ora delle proposte sul salario minimo che erano state depositate in Parlamento prima dell’arrivo del testo unitario.
I contratti pirata riguardano invece 387mila lavoratori. E l’intenzione del governo è di dare una risposta immediata, proprio attraverso il salario minimo, solo a una parte di questi. Parliamo di circa 60mila persone.
A CHI VERRÀ APPLICATO IL SALARIO MINIMO DEL GOVERNO
Il salario minimo, quindi, potrebbe essere applicato solo “ad alcune categorie”, come aveva preannunciato la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. I settori sono sostanzialmente tre: pulizie, assistenza nelle residenze per anziani e vigilanza. Stando a quanto riporta la Stampa questa potrebbe essere la strada seguita dal governo.
Parliamo di una platea che, secondo le stime, può andare da 60mila a 90mila lavoratori. Sotto la soglia dei 7-9 euro l’ora, poi, ci sarebbero anche altri due settori come agricoltura e colf. Ma qui, anche a causa dell’alto tasso di lavoro nero, un intervento viene escluso dalla maggioranza.
si solo a chi ha i capelli biondi e occhi azzurri !
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Nessuno e tutti,
Mai ho riscontrato in uno dei governi passati tanta determinata ferocia nel voler dividere le persone, e nella idea tutta “naz.*sta” del “tu si, tu no”, come la sensazione che inebriava durante la guerra la SS ai campi di concentramento addetta alla selezione di chi mandare a lavorare e chi mandare a morire nel forno sin da subito : lo hanno fatto col reddito di cittadinanza, a creare le categorie ridicole dell”occupabile e del disoccupabile“:tu mangerai ( pane e cipolla) , tu arrangiati”.
Se solo potessero dire apertamente che i soldi per qualunque cosa si danno solo ai nostri elettori, e gli altri friggessero! Ecco perché sono contrari a qualunque forma di universalismo, di una provvidenza ricevuta solo a domanda avendone i requisiti.
Lo stanno rifacendo col salario minimo, leggevo che fonti vicine al centrodestra vorrebbero cedere e introdurlo , ma solo per pochissime categorie di lavoratori.Sempre il famoso “tu si e tu no”, e sceglie la politica attuale gli uni o gli altri. Difatti ripetono sempre: perché non l’hanno introdotto i governi precedenti? sottinteso, “i lavoratori-plebe non sono nostri elettori, non vogliamo occuparcene. Doveva occuparsene chi era stato da loro votato, che volete ora da noi, che ci hanno votato i ricchi, e dunque pensiamo solo a loro? Altro che “nazzione”, “orgoglio italiano”…
Non mi stupirei se reintroducessero anche il licenziamento cosiddetto “ ad nutum” , in voga nel passato, cioè’ che il “padrone”decide solo con un cenno della testa quando vuole mandare via qualcuno, senza scritti e senza motivazione .
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Non è un po’ prematuro commentare?
Ma se al Governo sono tutti ” marocchini” ( epiteto con cui a Nord si indicano i nativi dalla Romagna in giù, senza intento di dileggio, semplicemente ” descrittivo”)!
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Carolina,
Noooooooo, senza intento di dileggio !!
Le ricordo che il governo non è appannaggio solo della pura razza bianca ariana residente sopra la Romagna!
Ci possono essere componenti di ogni territorio, lo sa?
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L’importante è dividere…dividere sempre la classe operaia…..già ci pensa il sindacato,ma vuoi mettere il Governo!
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È il governo del MERITO, ognuno deve essere lasciato libero di arricchirsi.
Formula retorica usata dalla Thatcher e Reagan per favorire i ricchi, smembrare lo Stato sociale e attirare nella trappola i più poveri per catturarne il consenso.
Messaggio propagandato in Italia da Berlusconi con la persuasione delle sue tv e sgherri padronale a picchiare chi si opponeva.
Teoria fondata, naturalmente, sul taglio delle tasse per chi sa provvedere in proprio alla propria incolumità, tranne quando si avanzano pretese di finanziamenti a pioggia, cure sanitarie gratuite, anarchiche pretese di comportamenti egoistici e protezione degli sbirri, che picchiano i poveri come loro.
È per merito che abbiamo un cognato CEPU ministro, una sorella con III media a capo del partito e prossima candidata, una bancarottiera al turismo, un pennivendolo alla cultura e altri scempi pregiudicati al potere centrale e locale.
Ma alla base pare che piaccia essere schiavizzati, perché finora non ci sono stati segni di ribellione, eppure la povertà sta avanzando.
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Mi sembra oramai inutile commentare questo disastroso governo …tanto non serve a nulla, non mollerannno la presa !
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Dato che hanno vinto le ultime elezioni, perché dovrebbero ” mollare la presa”?
Pensarci prima e attuare un programma di ” sinistra” mai?
Si aspetta lo attui la Meloni? Si rivuole Draghi?
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