
(ilfattoquotidiano.it) – Era il 2018 quando, alla vigila del voto delle politiche, Matteo Salvini prometteva a gran voce di tagliare le accise sui carburanti se fosse arrivato al governo. “Non possiamo avere la benzina più cara d’Europa“, diceva all’epoca in un video in cui sottolineava che non è possibile far pagare “una tassa di 80 anni fa”. Da allora sono passati solo cinque anni, i prezzi dei carburanti non si sono abbassati, anzi, e il leader della Lega siede nell’esecutivo. Eppure il prezzo dei carburanti sta pesando sempre di più sulle famiglie. Ai distributori, infatti, si continuano a pagare anche le accise, e anche lo sconto di 30 centesimi al litro introdotto dal governo Draghi non è stato prorogato. L’esecutivo ha imposto l’esposizione dei cartelli con i prezzi medi che però, secondo i gestori delle pompe “è inutile e rischia di essere controproducente”. Il risultato? Dal 1° agosto, cioè da quando è in vigore l’obbligo, i costi sono solo aumentati.
Se ancora oggi, anno domini 2023, ci sono piccoli abitanti di Creta disposti a credere a CHIARE fandonie che in campagna elettorale i vs. ciarlatani politici propinano agli elettori da almeno mezzo secolo…, beh, fanno bene a farlo #enrico*staisereno, perché #scendoincampoelofacciopervoi
* non soltanto Enrico: Mario, Maria, Roberto, Roberta, Stefano, Stefania, Antonio, Antonella…, e seguono migliaia di nomi d’elettori fiduciosi. Perché, politica, come Galbani in una famosa pubblicità, vuol dire fiducia e la fiducia è una cosa seria, moooolto seria. Ahahahahah!! 😉
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Sembra che renzie voglia entrare in questo governicchio. Speriamo ci riesca, prepariamoci i pop-corn per vedere l’ affondamento della piccola balilla e della sua gang…
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Sarò stupido ma non riesco a capire l’esatta utilità di questo prezzo medio esposto dai benzinai.
Qualcuno lo sa?
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Serve a fare lievitare i prezzi: il governo incassa un po’ di miliardi da girare ai ricchi grazie alla flat tax. I gestori anch’essi così fanno pure un po’ di quattrini.
La cosa funziona cosi: prima facevo benzina ad un distributore che vendeva la verde a 1,799 litro. E tutto intorno i prezzi oscillavano in una forbice tra 1,829 e 1,879
Grazie al prezzo medio, lo stesso distributore, esponendo il prezzo medio che è, per esempio 1,949 euro a litro, ha potuto elevare il prezzo a 1,899 e fare ugualmente concorrenza, visto che il prezzo medio è intanto salito a 1980. La media, naturalmente, viene fatta attraverso il rilevamento di prezzi su base regionale, se ci si riferisce ai distributori fuori dalle autostrade e tangenziali; nazionale è invece quello che si fa per le autostrade. Si che, se sugli Appennini l’approvvigionamento di carburante è più difficile, per cui puoi arrivare a pagare la benzina a 2,500 euro a litro. Può anche succedere che ti trovi a pagare il carburante a Firenze a 2,200, perché comunque è vicino al prezzo medio e non supera il prezzo massimo.
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Grazie, mi suonava strano che sti banditi facessero qualcosa di utile x il cittadino medio
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Questo governicchio, a cui stà lisciando il pelo Renzie, ha vita breve. E come al solito in Italia, cadremo dalla padella alla brace. Ahi ahi
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