Acido apri serrature, gli ultimi trucchi dei predatori di case, da Parioli a Centocelle. Dalle sostanze chimiche iniettate nel cilindro al key bumping: sono alcuni dei trucchi usati dai ladri per aprire le porte blindate

(di Marco Carta – repubblica.it) – Parioli, Prati e Collina Fleming. Furti nei quartieri della Roma bene. Ma anche in zone più periferiche come Centocelle e Ponte di Nona. I ladri non si fanno scrupoli, soprattutto d’estate, quando i romani vanno in vacanza. L’ultima tecnica per entrare nelle abitazioni è quella dell’acido nitrico nella serratura. Un liquido capace di sciogliere quasi tutti gli ingranaggi. L’acido viene spruzzato con una siringa, poi la porta si apre con un cacciavite. Nessun rumore, risultato garantito. Soprattutto di fronte a serrature di bassa qualità.
«E’ inutile avere una porta blindata da 3mila euro se poi si risparmia sulla serratura». A parlare è Massimo Improta, dirigente della Questura di Roma, che ogni anno cerca di combattere il fenomeno dei furti in abitazione. Gli arresti sono continui, ma i ladri sono sempre più aggiornati. Come le batterie di georgiani, capaci di colpire in pochi minuti.
Gli ultimi sono stati arrestati una settimana fa a in piazza Conca D’Oro. Volevano fuggire con l’ascensore. Ma si sono trovati i poliziotti di fronte. I due georgiani avevano nascosto la refurtiva dentro una federa, uno degli oggetti più rubati d’estate: i ladri, infatti, la usano per raccogliere gioielli e preziosi. Le tecniche per entrare sono tante. Il classico colpo di mazzetta sul tamburo o il key bumping, con cui si aprono le serrature a cilindro senza lasciare segni di effrazioni. Il segreto è una chiave ad urto appositamente sagomata. Se la porta non è chiusa a chiave, una lastra rigida in plastica permette facilmente l’accesso. Si possono trovare a poco prezzo anche su internet. Sono utilizzate per i colpi lampo. «Magari si esce a spasso per portare il cane e quei cinque minuti rischiano di essere fatali se non si chiude la porta con la doppia mandata. Per questo bisogna stare attenti a non essere distratti e abitudinari», spiega ancora Improta. Il ladro infatti ha il tempo di entrare e prelevare i preziosi in vista.
Oppure di prendere le seconde chiavi e poi aspettare il momento giusto per ritornare. Difendersi è difficile ma non impossibile. Un buon antifurto. Persone fidate e tutta una serie di consigli per tenere alla larga gli aspiranti topi d’appartamento. «Quando ci si allontana per lunghi periodi è bene chiedere a qualcuno di andare ogni tanto in casa, per farla sembrare comunque abitata». Sono tanti i segnali che i ladri colgono. Le tapparelle abbassate. Le piante o i fiori che si seccano. E la cassetta delle lettere stracolma. «Farsi prendere la corrispondenza è essenziale». Così come sospendere i servizi a domicilio periodici. Le poste e i volantini pubblicitari, che si accumulano sono la garanzia di una casa vuota. Una rete di condomini su cui fare affidamento è sempre un buon aiuto. Stando attenti a non fornire troppe informazioni.
Le soffiate, molto spesso, arrivano dagli stessi condomini. Per cui dare le chiavi solo a persone di massima fiducia ed evitare esibizionismi sui social network. «I ladri profilano le vittime. Se uno mette le foto ai Caraibi alle quattro del pomeriggio di sicuro la sera non potrà trovarsi a casa», aggiunge Improta. Nemmeno le casseforti ci salvano. «L’unico modo per tenere al sicuro i nostri preziosi sono le cassette di sicurezza in banca». Nel 2021 erano state 8583 le denunce per i furti in abitazione. L’anno successivo 10206.
«Quest’anno – aggiunge Improta – c’è un calo del 25%». Ma non è una buona notizia. Perché nel frattempo isono aumentate le truffe agli anziani. La finta chiamata di aiuto di un figlio, a cui poi segue un sopralluogo in abitazione di un complice, che deruba la vittima. Ma questa è un’altra storia.
Ok, tutto giusto, ma come la mettiamo con leggi permissive e consimili?
"Mi piace"Piace a 2 people
Ci pensa sicuramente NORDIAN, a lui non la si fa!
"Mi piace""Mi piace"