Schlein: «Porteremo avanti la nostra battaglia nelle piazze». Calenda: «Aspettiamo un confronto»

Salario minimo, la Camera approva la sospensiva. Proteste dell’opposizione

(corriere.it) – L’Aula della Camera approva la questione sospensiva della maggioranza volta a sospendere l’esame della proposta di legge dell’opposizione sul salario minimo per un periodo di sessanta giorni. I voti a favore sono stati 168, 128 i contrari, tre gli astenuti.

La decisione della maggioranza ha scatenato la protesta delle opposizioni. «Porteremo avanti questa battaglia nelle piazze «, ha annunciato le leader dem Elly Schein parlando a Montecitorio. «La questione del salario è enorme che non può essere sospesa, rinviata, la povertà non va in vacanza, non conosce pausa, e divide il paese, ruba il futuro, deprime la crescita», ha detto. E ha spiegato: «Quella che oggi ci troviamo a discutere non è una semplice sospensiva, ma è la rappresentazione plastica della fuga della maggioranza. La maggioranza di destra su un tema reale, messa di fronte a una proposta unitaria delle opposizione, fugge ma almeno abbiamo fermato il vostro proposito di cancellare la nostra proposta».

Il leader M5S Giuseppe Conte ha attaccato la premier: «E’ un mistero inglorioso, in questa vicenda, il vero pensiero della presidente Meloni. Davvero siete convinti, come sembra alludere Meloni, che la fissazione di un salario minimo potrebbe far abbassare gli stipendi, davvero volete creare confusione dicendo che il salario minimo compromette la contrattazione collettiva? Meloni, se intende questo, non ha letto una riga della nostra proposta».

Diverso l’approccio di Carlo Calenda, che twitta: «Gli sgravi sulla contrattazione di secondo livello sono cosa buona e giusta, ma nulla c’entrano con i lavoratori che stanno sotto 9 euro all’ora, con i contratti pirata e le false cooperative. Aspettiamo un confronto serio con il Governo e possibilmente una qualche proposta». «La maggioranza ha scelto la strada di una fuga. Avete scelto di scappare. Ma non da noi, dall’opposizione, ma dalla realtà, dal Paese». Lo ha detto nell’Aula della Camera Nicola Fratoianni (Avs)