GIAMBRUNO, IL KEN DI GIORGIA – Raccomandato? Mai È su Rete4 perché se lo merita: le campagne per la scienza, gli ospiti autorevoli e le brillanti soluzioni tricologiche. “Chi mi attacca mira a Giorgia”, aveva dichiarato […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – ilfattoquotidiano.it) – “Chi mi attacca mira a Giorgia”, aveva dichiarato qualche tempo fa il compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno. Vorrei tranquillizzarlo: miriamo proprio a lui. Nessuna strumentalizzazione, l’oggetto del nostro dileggio è esattamente il first gentleman conduttore di Diario del giorno su Rete4. Che, se va avanti così, rischia seriamente di oscurare le performance comiche della compagna premier. Giorgia Meloni posseduta da Belzebù che sbraita “Io sono Giorgia” o che al vertice Nato dice “Mi fanno male i piedi” e manca poco che chieda le calze elastiche col borotalco come la Sora Lella è solo uno sbiadito ricordo. Ora c’è “Io sono Andrea”, il conduttore poser che si mette di tre quarti, poggia il gomito sulla scrivania e guarda in camera con l’aria da piacione consumato. Roba che se rifanno un remake di Barbie, altro che Ryan Gosling, il vero Ken è lui. Non solo perché è il perfetto “fidanzato di” come Ken, non solo perché è di gomma, ma soprattutto perché la vaporosa capigliatura è chiaramente in acrilico e fibre di vetro, di quelle che se avvicini una fiamma prende fuoco come la torcia olimpica.
La puntata del suo programma in cui si fa portavoce del negazionismo climatico è diventata anche quella in cui è stato eletto bandiera dei negazionisti tricologici, ovvero quella speciale corrente di complottisti convinti che i parrucchieri siano l’esercito segreto di Soros e che vadano evitati come il vaccino e il 5G. La pettinatura a “schiaffo di Anagni” e quel suo “appuuuuunto” che è già tormentone sono diventati argomenti di discussione più dei roghi, dei tifoni, della siccità, delle scie chimiche e degli aerei colpiti dalla grandine. Il momento televisivo in cui lui, in modalità Olmo (nel senso del personaggio di Fabio De Luigi), dice “Oggi è il grande giorno del caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature, secondo noi non è una grande notizia” e ti aspetti che quindi passi la palla a un esperto meteorologo mentre la passa a Vittorio Feltri, è poesia pura.
Roba da spiegargli in diretta che, se lui non sente molto caldo, è perché il ciuffo gli fa ombra. Ma Feltri fa di più. Snocciola la sua raffinata tesi scientifica: “Quando ero bambino si diceva ‘ci sono 40 gradi all’ombra’, quindi evidentemente il caldo c’era”. Certo, si diceva pure “quando il gatto è fuori, i topi ballano”, ma non è che si vedessero i sorci in balera. Comunque il discorso si conclude con Giambruno che si volta di scatto, piccato, spostando il ciuffo di botto da un lato a un altro e provoca uno spostamento d’aria che per il noto “Butterfly effect” dà vita, pochi giorni dopo, al drammatico tifone su Milano. La verità è che il cambiamento climatico è colpa del ciuffo di Giambruno.
Infatti, non appena compresi i rischi della sua arroganza tricologica, il First Gentleman ha poi cambiato acconciatura e si è presentato in tv pettinato col capello all’indietro effetto bagnato come Gigi Hadid. Ma il nostro Ken di Rete 4 è instancabile e poco dopo è ritornato sul tema: il ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach, nel corso di una vacanza in Italia, si era detto scettico sulla capacità dei Paesi del Sud Europa di poter ancora a lungo ospitare i troppi turisti con queste temperature roventi causate dal cambiamento climatico. Giambruno non gliele ha mandate a dire: “Sono venti, trent’anni anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo vivere noi. E, se non ti sta bene, te ne stai a casa tua. Stai nella Foresta Nera, no?”. E intanto agitava nervoso la foresta nera che abita sulla sua testa. La sua interlocutrice rilanciava con considerazioni scientifiche ancora più accurate: “Ce lo vogliono spiegare, però i tedeschi sempre qui stanno. Gli piace però l’Italia, eh?”. Mancava solo un bel “mangiatevi gli Spätzle a casa vostra”.
Insomma, io non so come si faccia a dire che Andrea Giambruno sia raccomandato. Che sia lì perché è il compagno di Giorgia Meloni. È evidente a tutti che quel posto sia suo di diritto e chi dice il contrario è un negazionista del merito altrui. Anzi, io penserei seriamente a portarlo in Rai e ad affidargli la versione sovranista dell’ex programma di Fabio Fazio: “Che tempo che fa”. Sottotitolo: “Qualunque sia, basta che non mi increspi i capelli”.
😂
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Brava Lucarelli! Se6mra a guardarlo ” il padrone delle ferriere” una figura inquietante tra i gagiun e i landelun , vecchi e tardi finti
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Playboy di bassa periferia che se la tiravano nei ” night” a Pavia come anche a Roma !
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Ma perché si fa sempre e solo opposizione in questo modo, perché attaccare stupidamente figli, famigli, e la madre, e la sorella, e la moglie, e la nonna ( meglio se deceduta, non può replicare…) E l’ aspetto, il lavoro, continue supposizioni a cappero…
E sarebbe questa la supremazia culturale della sinistra? Un costante sputtanamento ad hominem? Un costante seminare invidia travestita da ” opposizione”?
E che dire allora della compagna Barbie di Conte, straricca e rifatta? O della bruttissima e ricca Schlein?Dobbiamo scendere a questo livello sempre e solo? Buttare un osso al giorno e vedere i cani che si azzannano a prescindere per un tweet in più? Ripetere costantemente lo sputtanamento che tanto ci disturbava quando prendeva di mira il ciuffo di Conte? Da ciuffo a ciuffo?
Si è così ridotta la lotta politica? Sarebbero questi i grandi giornalisti oggi?
Ma possibile che non ci si renda conto di come ci riducono? E poi critichiamo i lettori di Libero e del Giornale! Altro che Feltri siamo, ormai…
Di questo passo non vedo futuro.
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Tutto giusto, ma se c’è un’imbelle, che calca gli schermi televisivi, qualcuno dovrà pur dirlo, o no?
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Carolina,
Io non ho visto nessuno sputtanamento al First gentleman da parte della Lucarelli.
Piuttosto leggo una critica dura, anche se condita da una buona dose di ironia, al suo modo di fare giornalismo televisivo.
Sputtanamento l’ho visto da parte tua alla moglie (o compagna) di Conte, che non mi risulta abbia un ruolo pubblico per cui debba essere presa a male parole gratuitamente.
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E te pareva che la Lucarelli non replicava sul clima le nefandezze contro i no vax ?
Questa è capace solo di tagliare e cucire come le portinaia del tempo che fu. Attaccare fisicamente una persona perché non si allinea a quello che si “deve’ pensare è da poveri guitti. E difendere un ministro bugiardo che le spara grosse contro il paese che lo ospita è da strunz.
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Dai Susanna, è un articolo “satirico”.
Anche ben scritto.
La Lucarelli non mi è simpatica ma sa fare quello che è diventato il suo mestiere: la giornalista.
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il tifone di Milano come butterfly effect dello spostamento del ciuffo del Ken di Gggiorgia. Geniale!
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Poche parole, costui è un idiota patentato
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Come dice il proverbio: “simili con simili”
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@Carolina
ammesso e non concesso che questa sia opposizione e non semplice giornalismo satirico, non dovrebbe essere difficile fare un distinguo fra un bellimbusto che va in TV a pontificare sul clima e a dare del Tu ad un ministro estero che è il marito della premier (e quindi ogni sua parola è immediatamente, logicamente e legittimamente accostabile a quella del Presidente…) e la compagna di Conte che non mi risulta abbia mai fatto cose del genere…
Qui si confonde un ottimo giornale per stampa d’opposizione per contrasto con quella palesemente propagandista e di regime perché è giornalismo diverso…
Chi segue e conosce ad esempio Travaglio dovrebbe sapere che non è uomo di sinistra ma tendenzialmente di destra, con un distinguo fondamentale: non s’è fatto mai comprare, è allergico all’illegalità, al potere usato per scopi personali, all’immoralità alle nefandezze ecc…
Ha conosciuto un uomo onesto e visto fare dal suo governo cose mai viste di valore (Conte ovviamente…) chi scrive per lui condivide questi principi. Non fa opposizione per partito preso, fa giornalismo.
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Mi dispiace, lo sputtanamento hominem, anche quando è travestito da ” satira”, l’ ho sempre considerato una cosa vergognosa. Sia quando diretto ad un comune cittadino ( ognuno di noi, in mano ad una malalingua travestita da ” satira” troverebbe più di qualcosa di cui vergognarsi) sia quando riguarda qualsivoglia personaggio pubblico.
Non ho mai visto il compagno della Meloni al lavoro ( non ci tengo ) ma ricordo che fa il giornalista da anni in una Azienda privata nella quale ormai anche a ” sinistra” c’è la fila per entrare.
Quindi se va bene all’Azienda, tutto a posto, basta usare il telecomando.
Che dovrebbe fare, rinunciare al lavoro e vivere sulle spalle della compagna come ha fatta moglie di Renzi? Sai gli articoli, poi? ” Mantenuto
..ecc…”.
Almeno non ha chiesto un posto in Parlamento, come le mogli di altri ” sinistri” , quindi non lo dobbiamo né mantenere né subire.
Tanta gente si astiene dal voto perché questo è il livello dello scontro politico, purtroppo.
Livello che viene per altro demonizzato quando scende a ” satireggiare” i ” nostri”.
Insomma, c’è ciuffo e ciuffo…
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Massi compagni, cognati, toyboys, che te frega? Il discorso di Selvaggina era puntato a Ken4, fosse stato un tipo alla Brindisi pensi l avrebbe filato di striscio?
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Il direttore del giornale su cui farebbe meglio a scrivere questa patchwork-chiacchierona (per restare in tema con @Susanna), dovrebbe essere Alfonso Signorini, non Marco Travaglio!
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La Lucarelli scrive benissimo (una linguaccia) e riesce strepitosamente in un’altra cosa: fa incavolare il fascio medio come non mai, semplicemente reggendogli lo specchio. Che poi è in pò la dimostrazione pratica di che fine miserevole uno fa quando è totalmente sprovvisto di senso dell’umorismo.
Ma questo del fascio… si sa… 😁
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*un pò
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Riprova, vedrai che al terzo colpo riesci a scriverlo giusto, così il fascio medio si sente inferiore…
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Quod erat demonstrandum…. 😄
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Caspita, anche un provetto latinista: come non invidiarti?
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Ma che vuoi? 😄
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