
(di Dina Cavalcoli – corriere.it) – Meno sanzioni per chi non è in regola con le tasse (ma collabora) e un regime di rientro agevolato per i paperoni all’estero che riportano i capitali in Italia. Scoppia la polemica sugli emendamenti presentati dalla maggioranza in commissione Finanze del Senato al Ddl delega sulla riforma fiscale. Il provvedimento è atteso in Aula la prossima settimana e a far discutere sono le modifiche introdotte nella seconda parte del testo.
Gli emendamenti
Il riferimento è all’articolo 15 del Ddl delega e agli emendamenti riformulati dalla maggioranza. Vengono escluse le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, ai contribuenti aderenti all’adempimento collaborativo, quindi le imprese, che «hanno tenuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali». Il riferimento è al concordato preventivo biennale, un accordo tra il Fisco e il contribuente che comporta il fissare per due anni la base imponibile di modo che l’impresa sappia già quante tasse dovrà versare nel biennio. Si parla poi di «esclusione delle sanzioni amministrative tributarie» e «riduzione di almeno due anni dei termini di decadenza per l’attività di accertamento» per i «contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale sia certificato da professionisti qualificati, anche in ordine alla loro conformità ai principi contabili». Una norma apprezzata dai commercialisti.
Lo scudo fiscale per i paperoni
Viene poi previsto un regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, anche per chi porta la residenza in Italia e per i paperoni all’estero. In proposito un emendamento prevede «l’introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust» nel territorio dello Stato un reddito complessivo «mediamente pari o superiore a un milione di euro». Nell’emendamento si prevede che si applicano, in quanto compatibili, le misure previste nell’articolo per il regime di adempimento collaborativo, «anche in merito alla semplificazione degli adempimenti e agli effetti ai fini delle sanzioni amministrative e penali».
Le proteste, Pd: lo scudo preventivo un regalo a grandi e piccoli evasori
Immediata la reazione dell’opposizione. «Gli emendamenti della destra approvati oggi in commissione Finanze alla delega fiscale disegnano da un lato l’inizio di un clamoroso attacco all’Agenzia delle entrate e dall’altro un regalo a grandi e piccoli evasori abituali. È una bomba messa sotto al nostro sistema fiscale». Così il capogruppo del Pd in Senato Francesco Boccia. Tra gli emendamenti «c’è una sorta di scudo preventivo per i contribuenti che fanno dichiarazioni infedeli», osserva. «Un provvedimento grave che oltre a mettere a rischio le casse dello Stato fa passare il messaggio che chi paga le tasse è un fesso». Scrive il vicecapogruppo del M5S al Senato, Mario Turco: «Si sta confermando un atteggiamento di totale genuflessione nei confronti degli evasori. Prima il potenziamento dello scudo penale sui reati tributari di omesso versamento nel Dl bollette; poi il riferimento alla depenalizzazione della dichiarazione infedele tra i principi della delega fiscale; adesso una pioggia di emendamenti della maggioranza in Commissione finanze del Senato per provare a piegare i processi penali all’esito di quelli tributari»
Che schifo.
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Ma quanti azz sono sti evasori, Che tutti i partiti se li contendono e fanno a botte per avere i loro voti ??
Possibile che siano tanti di più delle persone oneste?? Almeno numericamente, qualche partito dovrebbe fare l’interesse di questi ultimi??
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P.s.:“Tutti i partiti” tranne uno …
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Gentile Maristella, evasori sono la maggioranza degli italiani. Perché, fuori dall’ipocrisia, non ci sono soltanto P.I. che non dichiarano ma anche chi ha un doppio lavoro (non sono pochi…), chi lavora in nero (non sono pochi…), chi si mette in ferie o, addirittura, in mutua… per andare a funghi, pescare, vendemmiare, raccogliere le olive, fare lavoretti vari(non sono pochi….) e, oltre a truffare la p.a. (nel caso di mutua) guadagnano. Gli evasori sono le P.I. che durante la “pandemia” facevano lavorare i dipendenti dichiarando che erano a casa, così come i dipendenti che ben volentieri accettavano soldi dallo Stato e li prendevano anche dal datore di lavoro. Evasori sono i pensionati che fanno lavori in nero (e non sono pochi…). Sa quante baby pensionati ho conosciute durante gli anni, che lavoravano non in regola? Perché in Italia, siamo onesti, tutti (quasi) ci “arrabattiamo”. L’italiano è, all’85% possessore di appartamenti o locali commerciali: sa quanti affittano, subaffittano, fanno affittacamere, in nero? NON sono pochi. Quindi il punto non è chi evade, perché guardandoci allo specchio se non siamo noi è nostra moglie, marito, il figlio oppure i genitori…, bensì capire per quale motivo si cerca di risolvere il problema sempre dal basso, ovvero da chi evade spiccioli. Ci sono persone (famiglie) che in una anno evadono quanto 100 mila cittadini però – stia tranquilla – che da loro i finanzieri o A.d.E., non vanno mai. Mai visto Agenzia o GdF nei porticcioli turistici a controllare di chi siano i panfili da 30 metri in su e dato che sono quasi sempre intestati a società di comodo, indagare a chi siano collegate e quanto dichiarano i veri proprietari. Come fanno persone che posseggono barche da decine di milioni di euro, ovviamente intestate a società fittizie, a permettersele? Ma se riesce REPORT a scoprire certe evasioni, come mai non può farlo l’Agenzia? Non è che qualcuno – ironico – prende mazzette per chiudere occhi, orecchie e, soprattutto, il pc per fare indagini? Hanno macchine da 4/500 mila euro, ville in tutto il mondo però dichiarano, esagerando, qualche milione di euro, soldi con i quali non potrebbero nemmeno pagare le spese di gestione del mega yacht! Ripeto: ci sono famiglie che guadagnano MILIARDI (reali) in un anno e dichiarano pochi milioni… Questo è un vero problema che dovrebbero, innanzitutto, affrontare. Poi, a cascata, l’evasione tutta, comprese le P.I. e dipendenti che dicono “io pago le tasse”, mentre guadagnare doppio stipendio in nero. Vogliamo parlare poi dell’elusione fiscale, ovvero quella che in pratica viene “legalizzata”, con normative ad hoc per far sì che i ricconi (amici e finanziatori dei politici) possano portare capitali all’estero o pagare meno tasse possibili su determinate rendite milionarie? Dati di 3 anni fa: “nel nostro Pese ogni anno sono oltre 17 miliardi i profitti realizzati da aziende multinazionali che vengono trasferiti verso paradisi fiscali all’interno della stessa Unione Europea. Nel solo 2018, 2 milioni di cittadini italiani hanno depositato 190 miliardi in conti correnti esteri.” Dunque è lo Stato stesso ad avallare, agevolando l’evasione. Infine, onestamente, come si fa ad essere probi in un Paese che ha come ministro la Santadeché, dove – PER ANNI – all’interno del ministero delle finanze (!!!! sembrerebbe una barzelletta ma non lo è) c’erano attività che vendevano a parlamentari e dipendenti del ministero, ma NON facevano lo scontrino? Ripeto, all’interno del Ministero delle Finanze!! Paese che ebbe, per 4 volte, PdC una persona condannata per una maxi evasione… Buona serata.
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Sono di più gli altri, evidentemente…o li difendono perché sono come loro.
E gli unici che stanno dalla parte degli onesti (i nostri) sappiamo di che “stampa” godono…
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Come facciamo a non inc…..ci di brutto e farli smammare dalle poltrone!? 🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
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Pinolucino,
Apprezzo e condivido la sua dettagliatissima analisi .
Questo governo non credo abbia a cuore i dipendenti che arrotondano facendo lezioni private, o che subaffittano, e tutti gli esempi che lei ha portato, bensì , a giudicare dai provvedimenti che adottano, puramente e semplicemente le partite IVA e le grosse aziende.
Il principio che credo adottino sia quello che “i voti non si contano , si pesano”.
Dunque i voti dei dipendenti onesti – e le assicuro che ve ne sono – li SCHIFANO, non li vogliono proprio , anche qualora dovessero sommarsi a quelli delle partite Iva e dei grossi imprenditori di cui sopra. Non fa figo , e poi dovrebbero perfino starli ad ascoltare e fingere di occuparsi di loro, che ovvove.
Le ragioni del successo elettorale di questa banda che ci sgoverna sono che la violenza verbale in Italia da’ credito, e la loro capessa ha espresso per tutta la vita rabbia, cattiveria, odio, intolleranza e irrisione verso il prossimo portatore di idee e ideali opposti ai suoi , e che inoltre ha scelto il potere come riscatto sociale verso chi le ha prodotto un’infanzia e un’adolescenza piena di risentimenti .
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@Pinolucino
A parte qualche marginale lavoretto in proprio senza p. Iva
per chi lavora quella massa, per te infinita, di doppiolavoristi?
Chi obbliga il datore di lavoro a prenderli in nero?
Il pesce puzza… ecc. ecc.
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E, soprattutto, PERCHÉ è costretta a fare doppi e tripli lavori?
Avessero stipendi “regolari” DA FAME?
E torniamo sempre lì…
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@Anail
Ovvio che torniamo sempre lì, perchè è logico.
Ma di questo, per la verità, non se n’è mai interessata è la destra nè la sinistra, anzi… tanto che il PD ha sempre ostacolato l’introduzione del salario minimo, lo appoggiano ora che sono in minoranza e non lo possono fare.
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Mentre legiferano in questo modo a favore di elusori ed evasori, nulla fanno per ostacolare il trasferimento in Olanda delle sedi legali e fiscali dei Grandi Gruppi industriali (di recente lo ha fatto anche la BREMBO SPA). Ed hanno il coraggio di prendersela con i poveri. E non hanno il coraggio di affrontare il problema del salario minimo di € 9,00 all’ora! Siamo in un mondo alla rovescia. Non so come ne potremo uscire da questa situazione. Forse i primi tumulti a Napoli possono essere un segno di speranza. Vediamo!. G. Mazz.
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