Il leader M5S commenta l’articolo pubblicato su Repubblica: “Provi ad ascoltare questi ragazzi”

(repubblica.it) – “Una domanda per Elkann: ma lei in che mondo vive? Ce lo chiediamo seriamente”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S, Giuseppe Conte, commentando l’articolo scritto da Alain Elkann e pubblicato su Repubblica. “La vulgata corrente – secondo il leader pentastellato – è che certa sinistra si sia ormai chiusa nel fortino della ztl. Ma qui siamo davvero molto oltre”.
L’intervento di Elkann ha suscitato numerose polemiche, soprattutto sui social. Conte si rivolge direttamente all’autore dell’articolo, giornalista, scrittore ed ex conduttore tv, e dice: “Non guardi questi ragazzi dall’alto in basso. Abbia la pazienza di poggiare la sua cartellina, le sue letture in lingua originale, provi ad ascoltare questi ragazzi, a scambiare con loro qualche parola. Metta da parte i suoi pregiudizi, il suo stizzito sussiego e si fermi a parlare con loro. Forse, chissà, potrà aiutarci a raccontare meglio il loro mondo, le loro paure, i loro sogni. E mi permetta, i giovani da lei descritti non mi sembrano affatto ‘lanzichenecchi’. Perché loro non hanno nulla a che vedere con i mercenari al servizio di potenti e prevaricatori”.
Dall’altra parte della barricata, Vittorio Sgarbi, difende Elkann: “Ha fatto letteratura”, è l’opinione del sottosegretario alla Cultura riportata da Open. “Mai letto Léautaud, Ceronetti, Delfini, Tito Balestra, Testori, il sillabario di Parise? Uno scrittore esprime malumore”, ha scritto Sgarbi in una chat del ministero della Cultura in cui si è domandato come nessuno, al contrario, si sia preoccupato “del malumore di tanti”.
Ok. Gli Elkann sono odiosi e snob. Ma questa difesa a 360 gradi della maleducata arrogante e volgare gioventù che si incontra ormai ovunque ( nei pressi dello stadio chi urina per strada, butta bottiglie bicchieri e cartacce sulla pubblica piazza, urla e rutta ? Provare per credere ) è veramente fuori luogo.
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Quelli votano tutti meloni!! Fidati!!
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Sicuro!!!!!
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Di difesa a 360 gradi della maleducata arrogante e volgare gioventù non se ne vede nelle parole di Conte e nessuno dei comportamenti descritti da Elkann ravvisa maleducazione, arroganza o volgarità. A me non piacciono i tatuaggi e a tanti altri sì? Io non li faccio e loro se li facciano pure: a loro devono piacere. Solo i giovani sono tatuati? Certo che no e mi capita di vedere gente più vecchia di me ostentare disegni sulla pelle cartapecorita. Le cuffie e l’iPhone? Le usano vecchi e giovani e se non diffondono musica sul treno sono benvenute. Lui tira fuori una quintalata di carta? Io boomer over 60 tiro fuori il mio kindle e ci leggo qualunque cosa in qualunque lingua io voglia senza ostentazione. Forse chi è decisamente fuori luogo e Elkann e chi, essendo vecchio dentro, demonizza i giovani. Io sono contento di avere molti più amici giovani che della mia età e arroganza e maleducazione l’ho trovata più altrove.
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Chi se ne frega dei tatuaggi! Elkann diceva che i ragazzi parlavano a voce alta come fossero i padroni del vagone senza curarsi minimamente degli altri viaggiatori. E che dicevano parolacce . Se non è maleducazione questa!!!!
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Rassegnato1962,
Ti stimo.
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Quando facevo parte della gioventù qualche (tanti) anziano dicevano le stesse cose che hai appena scritto dei ns giovani.
Poi che Conte perda tempo a commentare un’ameba come elKan (de on porco….)
🤷♂️
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È per Susanna delle 8.46.
😂
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Mercenari al servizio di potenti e prevaricatori. …cioè i giornalai che scrivono su Repubblica, Il Giornale, Il Foglio, La Stampa, gli opinionisti con comparsate TV nei talk show pollaio, i critici d’ arte da linguaggio volgare, ministri della cultura che non leggono libri su cui devono poi esprimere un giudizio, insomma una banda di mediocri a servizio di arroganti mediocri, al cui confronto i ragazzi hanno almeno la scusante della giovinezza, con possibilità di cambiamento, e non l’ aggravante della maturità come fallimento genitoriale, generazionale, culturale e politico!
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I giovani non sono tutti uguali a quelli descritti da Elkann. Certo ci sono quelli con la testa nel pallone, braccio e collo tatuato, sanno tutto del campionato, finanche dei gusti sessuali dei loro eroi e si acculturano col Grande fratello.
Poi ci sono quelli sempre con un libro in mano.., lo aprono quasi delicatamente, lo annusano ancor prima di leggerlo, pregustando ogni singola parola scritta.
Sono tutti figli dei loro genitori, l’imprinting indelebile ereditato da una società del consumismo, aperta e violenta come sanno essere solo i “social”, vittime dell’emancipazione e del corrispettivo degrado offerto dalla società della comunicazione.
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È per Susanna delle 8.46.
😂
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