
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Un minuscolo rettangolino di plastica rischia di incenerire il pochissimo che resta di uno dei rarissimi pregi della destra postfascista: quello che i fessi chiamano “giustizialismo” e che invece è (anzi era) solo legalitarismo. Quello che portò il giovane Borsellino a iscriversi al Fronte della Gioventù e a frequentarne le feste fino al 1990. Quello […]
Fort Apache
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Un minuscolo rettangolino di plastica rischia di incenerire il pochissimo che resta di uno dei rarissimi pregi della destra postfascista: quello che i fessi chiamano “giustizialismo” e che invece è (anzi era) solo legalitarismo. Quello che portò il giovane Borsellino a iscriversi al Fronte della Gioventù e a frequentarne le feste fino al 1990. Quello che nel 1992 portò il Msi dalla parte del pool Mani Pulite e contro l’immunità parlamentare (abolita nel ’93 a furor di popolo su pressione soprattutto di Lega e Msi). Quello che, dopo troppi compromessi, tornò in mente a Fini nel 2010, quando ruppe con B. sulla lotta alla mafia e all’impunità. Il rettangolino di plastica è la scheda sim dello smartphone consegnato l’altroieri da Leonardo Apache La Russa ai pm milanesi che ne avevano appena disposto il sequestro nell’indagine per stupro. La sim è intestata alla società che controlla lo studio legale La Russa, guidato dall’altro figlio di Ignazio, Antonino Geronimo, ma di cui il presidente del Senato è azionista. Con un’interpretazione molto generosa dell’articolo 68 della Costituzione, la Procura ha ritenuto che la sim, diversamente dal cellulare, non potesse essere sequestrata senza il permesso del Senato, anche se la usava solo Leonardo. E anche se l’immunità rimasta dopo la riforma del ’93 copre solo i parlamentari e solo per intercettazioni, misure cautelari e processi per opinioni e voti espressi nell’esercizio delle funzioni: non gli oggetti a essi riferibili in uso ad altri. Altrimenti che si fa se un eletto compra un’auto e la presta a qualcuno che investe un passante e lo ammazza o fa una rapina in banca?
In ogni caso, per quieto vivere, i pm hanno restituito la sim a Leonardo Apache. Ma ora, se scopriranno che sullo smartphone manca qualcosa di utile all’indagine che può essere memorizzato solo sulla sim, chiederanno al Senato l’autorizzazione a sequestrarla. E ad acquisire chat su (o con) Ignazio e tabulati telefonici. Quindi è possibile che il Senato, trasformato in Fort Apache e presieduto dal padre dell’indagato, debba presto votare su una o più richieste dei pm che indagano sul figlio. Con lunga scia di imbarazzi per Meloni e FdI, ma anche per Lega e FI. Sarà dura intonare il coretto della persecuzione giudiziaria, trattandosi di verificare la denuncia di una ragazza che sostiene di essere stata stuprata. Non da un parlamentare sacro e inviolabile, ma da un cittadino comune. Che farà a quel punto il partito che fino all’altroieri, per bocca di Meloni, Santanchè e pure La Russa, invocava per gli stupratori 40 anni di galera e la castrazione chimica? Riusciranno i nostri eroi a mettersi nei guai da soli un’altra volta, o già oggi La Russa padre e figlio correranno in Procura per cacciare la sim?
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Faranno gli smemorati. I fascisti italiani erano tragiche macchiette delinquenziali, i loro nipoti sono delle comparse con la spocchia del capocomico. Come dire, sono delle dannose marionette.
In Italia non esiste una sana destra conservatrice, come la si può trovare in altri Paesi civili, perché ha come modello un essere pavido, vigliacco, approfittatore, opportunista e delinquente e puttaniere: Benito Mussolini.
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esatto, ricordiamo che i fascisti, neofascisti e postfascisti sono quelli che hanno sempre pestato i lavoratori per conto dei padroni. Dal crapone finito a testa in giù in poi.
La poca destra liberale che menzioni non sta coi fratellastri. Al massimo sta con Zaia.
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Grazie Raf…e buona domenica….
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In casa La Russa è riunito in permanenza il consiglio di guerra: Apache avvelena le frecce, Geronimo affila i pugnali e i tomahawk, le squaw fanno la spola dai tepee per portare le ciotole con i colori di guerra. Mentre il gran capo ‘Gnazio Seduto con la corona di piume in testa, lancia un urlo di guerra terrificante: NOI TIREREMO DRITTO!!!
Fu così che, nella foga, non vide i gradini e precipitò sulle scale facendo un capitombolo. Istituzionale, però!
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Gae, fosse che fosse la volta buona!
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In un’indagine poliziesca anche UN solo numero di telefono può essere importante.
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Ma Gnazio, visto che ha già interrogato, indagato ed assolto l’incolpevole figlio, che paura mai dovrebbe avere nel consegnare la SIM del cellulare ai magistrati? Sa già che suo figlio è innocente e che nella SIM non ha nulla di compromettente per nessuno dei suoi cari e per se stesso, visto che vivono nella più completa legalità sia lui come seconda carica istituzionale che i suoi sodali. Mai visto un innocente scappare dalla verità e dalla giustizia. Anzi no, c’è stato uno prima di lui. Appena trapassato da detentore del record mondiale di fuga dai processi.
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Il ” caso” Leonardo La Russa è fotocopia del caso Ciro Grillo.
Si affollano le medesime domanda: trappolone? Ragazze in cerca di notorietà attraverso abbienti e potenti frequentazioni? Imbecilli drogati che perdono il controllo ( entrambi a quanto pare…)? Vero e proprio stupro con tanto di ” aiutino” chimico in bevanda?
Chissà. Ai magistrati il compito di giudicare. Le persone, al solito, ragionano per etichetta, ma me sorge il medesimo pensiero: alla fine sono tutti uguali, se non fossero così non sarebbero arrivati fin lì, o quanto meno ci si sono adeguati in fretta.
Anche i padri di contanti fenomeni reagiscono allo stesso modo( le madri prudentemente tacciono) , dimenticando di essere personaggi pubblici, capi politici, rappresentanti dello Stato. E soprattutto che i figli di cotanta famiglia sono maggiorenni, quindi sono cavoli loro. Un bel tacer non fu mai scritto ma si sa, siamo Italiani e ogni scarrafone…ecc…ecc…
Quello che colpisce è appunto la similitudine dei casi, che mi rimanda sempre al medesime pensiero: nulla cambia e nulla cambierà.
La politica ” che conta” è la medesima di Draghi: tappetino ai voleri US ( all’ennesima potenza per legittimarsi: per rimanere al potere non essendo Dem occorre essere più lealisti del re) , armi all’Ucraina, NATO, Europa… Riguardo i migranti idem( gli schiavi fanno comodo a tutti: sedicenti coop, padroncini, caporalato, delinquenza che non ha colore né etichetta…), evasione fiscale mai combattuta nei fatti ( altrimenti non saremmo ridotti così…)
Il ” cambiamento” si riduce a chiacchiere, leggi fatte apposta per essere bypassate ( dopo essersi fintamente scannati in Parlamento e sui giornali nessuno ha mai controllato e nessuno controllerà) , Redditi di cittadinanza che verranno, per forza di cose, sostituiti con altri nomi ed altri mezzi e come al solito i furbi ne approfitteranno impuniti e gli onesti faranno la fame, esattamente come prima: nelle “periferie” Meloni ha preso preso voti e vedrete che in qualche modo se ne curerà. E ” famiglie cristiane” pubblicizzate con tanto di Rosario a seguito da chi famiglia cristiana non è e vive perciò da anni in peccato mortale, escluso persino dai Sacramenti a causa di questo ( ma ovviamente il Vaticano non eccepisce, tutta propaganda a proprio favore). Vedi Meloni, Berlusconi, Salvini, ecc… E pure avere drogati in famiglia ( La Russa) non ci racconta di una educazione cattolica…
Il tutto fa il paio con i ” laici” sinistri devoti a Padre Pio , San Gennaro e… Maradona…
L’opposizione però sarà la solita: richieste di dimissioni come piovesse ( ormai una abitudine che ha stufato e mai si concretizza) , grida manzoniane di ” Incompetenti!” un tanto al chilo … Insomma, il medesimo format usato contro i 5 stelle.
Di tutta questa situazione sono plastica rappresentazione le uscite ” eccellenti” dalla Rai: Berlinguer che va a Mediaset raggiungendo per altro lì il resto della famiglia; US ita che segue quella più antica di Santoro e di tanti altri. Insomma: una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso. Magari sarà un flop come per Santoro e per tornare al ” servizio pubblico” si millantera una mai raggiunta libertà di espressione. E si tornerà ad essere ” di sinistra” in età da pensione già passata da un pezzo.
Non posso fare a meno di riflettere su cosa succederebbe se questo governo, come auspicato, cadesse. Nuove elezioni che farebbero stravincere Schlein in alleanza con Conte? Sicuri?
Mattarella è ancora lì che aspetta ( cosa?) edattamente come fece Napolitano. Draghi ogni tanto di fa vedere ed è riuscito a piazzare il solito Figliuolo persino in Emilia Romagna.
Non si voterà più e torneranno per sempre il Migliori,.
Muoia Sansone con tutti i Filistei? O semplicemente tanta nostalgia?
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La furia di poter urlare il tuo liberatorio (e autoassolutorio) “sono tutti uguali” ti fa dimenticare un paio di cosette, tipo che Grillo non è mai stato né capo politico né rappresentante dello Stato (e men che meno la seconda carica); inoltre, nel caso Grillo, dalla data dei fatti al famoso video in difesa del pargolo sono trascorsi quasi due anni (certo che ce ne vuole, per non vedere differenze tra un video tardivo su facebook, e un discorso in aula al Senato ad indagine appena avviata).
A parte ciò, puoi pure risparmiarti lo sforzo riflessivo (mi sembri già abbastanza provata dal minestrone di cose che hai infilato nello stesso discorso), e comincia a fartene una ragione: questo Governo arriverà a fine legislatura.
Infatti ti stai dimenticando anche del Sesto Polo, che scalpita e freme nella speranza di poter ricoprire quanto prima il ruolo di stampella, casomai qualcuno tentasse qualche genialata: anche nell’improbabilissimo caso di abbandono dei salviniani, i più numerosi, per mantenere la maggioranza (oltre alla Sesta Gamba) basterebbe qualche responsabile, che si trova sempre, basta dargli qualcosa in cambio (infatti l’unica volta che non si sono trovati era quando non è stata offerta nessuna contropartita, quando avrebbero dovuto farlo per mero senso di responsabilità, invece abbiamo avuto il Governo Draghi).
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“Grillo non e’ mai stato capo politico” noooooo, ma davvero? Sara’ un caso che lui ha dato l ok al governo Draghi, che lui si presento’ assieme a Gigino al confronto con Renzi e che decideva chi buttare fuori dal movimento. Ma non si trattava di capo, lo garantisce Dio in persona.
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Ma chi sei, il fake o il fake del fake? Vabbé, non ha importanza, tanto il livello di poraccismo è il medesimo.
Comunque, per tua norma e regola: l’ok al Governo Draghi è stato dato dagli iscritti, mentre il capo politico è sempre stato Di Maio.
La mia garanzia non vale una cippa, ma soprattutto non serve: basta la realtà dei fatti, quelli che i mentecatti ignorano (ma solo quando gli fa comodo, sarà un caso).
Gli psicotici hanno la caratteristica di non dare nessun peso alle informazioni che siano in contrasto con le loro opinioni.
Ciao fake, salutami tanto il fake del fake del fake, e gli altri fake che albergano in quel fake di cervello che ti ritrovi. Fake off!
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Veramente Grillo finì la sua arringa dicendo “arrestate me”. Toro Seduto Ha fatto lo stesso?
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Ma tu sei proprio un C0J0NE.
Nel tuo inutile Pippone hai tralasciato l’aspetto più importante, l’accesso alle chat delle diverse piattaforme social possibile solo con il numero telefonico della sim.
A meno che non venga effettuata regolarmente o sporadicamente una copia del suo contenuto sul Device di tali contenuti non ne troverai traccia. Tutti i tuoi collegamenti social vengono gestiti da giganteschi cloud che si avvalgono di migliaia di potentissimi server.
Per accedere a tale archivio sterminato occorre un lasciapassare, una password, che sarebbe la si o e-si.
Sul tuo Nokia discendenti touche troverai, al limite, solo gli SMS, ma oggi non li usa quasi più nessuno.
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Il caso Grillo portava all’attenzione dell’opinione pubblica un tema di una certa importanza: “sappiamo cosa fanno i nostri ragazzi?” ma si preferì derubricarlo a caso di cronaca isolata e spingere la polvere sotto al tappeto. A tal proposito Giletti mandò in onda, in orario protetto, un servizio che intervistava proprio i ragazzi e chiedeva loro se sapevano di questi festini e abusi sotto l’effetto di sostanze, venne fuori qualcosa di sconvolgente, i ragazzi asserivano che capita normalmente riportando anche qualche caso estremo. Non se ne parlò più da nessuna parte. Se c’è una similitudine col caso Grillo è proprio questo, solo che ogni tanto tocca qualche personaggio illustre e viene fuori una questione che invece andrebbe presa in considerazione più seriamente a un livello più ampio, non solo sul piano della cronaca e del gossip
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Beh l orgia organizzata dai ragazzotti fiorentini ai danni di 2 12enni la dice lunga su questi fenomeni…
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Pare che sarà la Procura a valutare l’utilità della Sim del telefonino dell’Apache La Russa.
DDV dice bene che oggi la Sim è marginale sui contenuti del telefono ma può aiutare o essere indispensabile nell’estrazione di dati e per evitare che l’uso possa essere impugnato da una querelle legale ( es. ottengo qualcosa grazie alla Sim ma, essendo intestata a Società dove figura il PdS senza autorizzazione del Senato medesimo, non posso utilizzarla come prova).
Quindi potrebbe aiutare le indagini a discolpa o meno dell’accusato.
Dire che Travaglio non sapeva cosa scrivere, come fa DDV, è questa sì una kazzata.
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Gentile @Carmen, è ora di finirla con questi “ragazzi”. Sono entrambi ampiamente maggioreenni, votano, nessuno può più sindacare sulle loro scelte, qualsivoglia esse siano. Sono quindi padroni e responsabili di se stessi: in caso di… contenzioso famigliare il Magistrato ne certificherebbe l’ assoluta idoneità e l’ impossibilità dei genitori di sindacare sulle loro scelte, per quanto sgradite o delinquenziali.
Questo continuo chiamarli “ragazzi” e parare loro le terga per quanto la natura e la legislazione dicano tutt’ altro, è una delle cause per le quali siamo messi come siamo: in tutti i sensi.
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A 20 anni come li vogliamo chiamare. Che siano ragazzi a 20 anni non c’entra con la responsabilità penale, quella decorre normalmente, ma c’è anche una responsabilità collettiva per certi abitudini sdoganate nella moderna società dei consumi, in cui pure la sessualità ha preso un andazzo consumistico, è successo tra gli adulti, a maggior ragione tra i giovani, o pensiamo che riguardi solo qualcuno; ho fatto un discorso preciso su mentalità e abitudini apprese, un discorso di permissivismo e superficialità, mancanza di educazione, affettiva e al rispetto, il problema sta tutto lì, scomodo da affrontare. Tutta colpa dei ragazzi che si comportano male, così abbiamo risolto il problema
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O scusi gentile Carmen se insisto: non sono ragazzi ma uomini. Per la legge hanno gli stessi diritti/ doveri di un sessantenne, un tempo non lontano i più avrebbero avuto già un lavoro ( purchessia) da anni e per la natura dovrebbero essere già padri e madri.
Già molto prima della maggiore età ogni individuo normodotato sa cosa è male e cosa non lo è, indipendentemente dalla “società”. Continuando di questo passo, considerandoli sempre ” succubi della società”, avremo una delinquenza giovanile che, vedendosi impunita grazie ai mille distinguo nei loro confronti, diventerà sempre più violenta.
Sta già succedendo, mi pare…
E si arriva al paradosso che un quattordicenne non può dare una mano in famiglia portando qualche vassoio nel bar di papà durante il tempo libero mentre gli è tranquillamente permesso fare l’alba in strada tra alcool e droga.
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“mala tempora currunt et peiora premunt”….poffarbacco anche per i fan di questo governicchio…!!!
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Gli imbecilli sinistrati dovrebbero domandarsi perché il pm, anziché agire con atti giudiziari cominciò con comunicati stampa ritenendo che forse avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione a procedere del senato per poter sequestrare una SIM intestata a una società che controlla uno studio legale gestito dal fratello ddel Presidente del Senato, che di quella società è azionista. Non sono un costituzionalista e quindi credevo e credo che le guarentigie costituzionali tutelassero i parlamentari e non le società di cui i parlamentari potrebbero essere azionisti.
Non è che, per caso il PM teme che la procura di Milano possa essere un covo di corrompibili pronti a consegnare ai giornali eventuali conversazioni familiari che nulla hanno a che fare con l’eventuale stupro. Agisca con atti di sequestro così ci sarà chiarezza e non chiacchiere.
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Quello che più mi secca è che di questi fatti non si viene mai a capo. Resta solo la speculazione giornalistica spesso pruriginosa e la piccolezza di certi personaggi pubblici che riteniamo ingiustamente grandi.
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Imbarazzo di FI, Lega e FdI? Ah Travaglio, beata ingenuità!
Ti sei dimenticato che questa gente ha votato senza alzare un sopracciglio “Ruby nipote di Mubarak”?
Pensi che proverebbero imbarazzo a dire che un PM serio e non prevenuto politicamente avrebbe già archiviato e quindi bisogna difendere la politica dalla Magistratura?
Bisogna solo sperare che la base, che fino ad oggi ha ingoiato rospi grossi come maiali, si faccia sentire.
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Porti pazienza, Johnny Dio, io la penso così.
Anche chi in un primo tempo si mostra barricadero, alla fine cala le braghe se gli si toccano denaro e famiglia. Visto il matrimonio della ” queer” per eccellenza? Patrimonio fa rima con matrimonio: libera di lasciare i propri bene a chiunque pensa bene di contraddire tutto ciò per cui è diventata ” ideologicamente” famosa semplicemente per bypassare le tasse della successione…
Vuol forse dire che il Grillo dei primi tempi è il medesimo Grillo di ora? Cosa avrebbe detto nei suoi spettacoli se altri avessero postato il video che ha postato lui in disperata difesa del figlio?
Ricorda i suoi spettacoli dai quali è nato il Movimento?
E non diciamo che non è un politico, per favore…
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Aggiungerei che è ancora più grave il fatto che il Grillo di oggi, pur non essendo il capo politico, abbia sfanculato il Grillo di allora con un video (ovviamente anche pesantemente condizionato dalle vicende del figlio), in cui definiva le sue nemesi assolute, Draghi e Cingolani, come “grillini”. Macchiandosi, almeno moralmente, di truffa aggravata al corpo elettorale o quantomeno di circonvenzione di milioni di incapaci (politici).
E poi, pur senza essere il capo politico, facendo telefonate a destra ed a manca a ministri, sottosegretari e peones per pilotare fiducie su fiducie sia in CdM che in parlamento.
Vietando un democratico confronto per l’elezione di un vero capo politico (leggi: senza quesiti farlocchi), dove sappiamo bene chi avrebbe vinto, e preferendo nominarsi il suo frontman più gestibile, pur seicentesco e senza visione, per assicurarsi nell’immediato il suo ricco dividendo.
Giusto perché, per dirla con il Grillo che fu, “la politica è una cosa semplice”, e “fuori i soldi dalla politica”.
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Chi tiene famiglia non deve fare politica o non deve avere cuore . Oppure la sua forza politica deve avere tante teste come l’Idra però tutte pensanti e idealisticamente sincrone .
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Sì, articolo perfetto come al solito, ma leggiamo bene tra le righe: questo covo di imbĕcillȉ e poveri strȏnzĭ che è il governikkio della peracottara urlona, ne fa di ogni pur di rovinarsi da solo! È questo il punto, secondo me, e Travaglio lo sottolinea con la sua solita cura.
Sono talmente buzzurri, ma talmente trogloditi, talmente ubriachi di ὕβρις (Hybris, in greco antico “arroganza”), da non riuscire neanche a capire che a fare i prepotenti si stanno spȗttanandǿ pubblicamente da soli. Non serve aiutarli: fan tutto loro, (quasi) gratis!
A parte la tragedia dei figli con i nomi di tribù di nativi americani (lo so che fa ridere, ma pure lo Studio si chiama davvero “STUDIO LEGALE GERONIMO LA RUSSA”; cfr. https://www.larussalex.it 🤣), un avvocato penalista anche, ahimè (*), piuttosto conosciuto come Gnazio Seduto che interroga e automagicamente assolve il figlio da solo a casina propria, ne esce prima che come un avvocato ciȃltrone, come un povero idiŏtă, a mio personale modo di vedere.
Al netto delle povere vittime che càpitano nell’ingranaggio (povere loro), lasciamoli fare: c’è da divertirsi, imparando oltretutto che ‘sta gentaglia, sia bene lasciarla fðttęrsi da sola e, per la nostra salute, averci a che fare comunque il meno possibile. 😉
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(*) – Nota, prima di passar da cialtrone anche io: l’espressione “ahimè”, si pronuncia ‘ahimé’, ma si scrive ‘ahimè’: la Treccani ricorda comunque che sia comune, oggi, anche la forma con accento acuto.
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Divertirsi va bene, ma lasciamoli fare, un accidente: se li lasci fare, questi qua pur di pararsi le terga sono capaci di sfasciare tutto, e a pagare i danni è sempre la collettività (meno le clientele, che ne beneficiano).
Anche no.
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Ma si può chiamare un figlio apache e un’altro geronimo🤔
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E’ tipico di chi ha le idee chiare.
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Riporto qui di seguito la famosa barzelletta, che mi sembra particolarmente attinente ai fatti:
“In un accampamento di indiani il nipote di Toro Seduto chiede: “zio perchè lui si chiama Falco della Notte?” e Toro Seduto: “perchè la sua mamma, quando l’ha messo alla luce, nel medesimo istante, volava sopra di lei un falco stupendo” e ancora: “zio perchè invece lui si chiama Cavallo Pazzo?” e Toro: “perchè la sua mamma quando lo ha messo alla luce gli è passato al galoppo vicino un cavallo che sgroppava!” A questo punto chiede Toro al nipote: “ma perchè questa tua grande curiosità Due Cani Che Scopano?!”
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