Sul caso La Russa parla il sociologo Domenico De Masi: “Dibattiti tv falsati per manipolare l’opinione pubblica”.

(di Davide Manlio Ruffolo – lanotiziagiornale.it) – Dopo la notizia della presunta violenza sessuale consumata da La Russa junior, sta facendo clamore l’articolo di Feltri in cui parla di un rapporto consenziente. Domenico De Masi, sociologo e professore, come giudica queste parole?
“La sua è una ricostruzione addomesticata della vicenda. Se fosse come dice lui, avrebbe ragione ma io non credo che le cose siano andate come le racconta. La giovane, in base a quanto ho letto, ha detto di essere stata violentata mentre era quasi incosciente, comunque non consenziente. Forse, ai tempi preistorici di Feltri, bastava che una ragazza andasse in casa di un ragazzo per essere certi della sua disponibilità sessuale. Ma oggi non basta. Anche se una ragazza è ubriaca o drogata, in casa tua o altrove, questo non autorizza nessuno ad avere un rapporto sessuale con lei se lei non acconsente. Feltri da per scontato proprio quel consenso della ragazza che la ragazza nega e che lo stupratore deve dimostrare. Se devo credere a Feltri, assente dalla scena, o alla ragazza che invece era presente, credo alla ragazza”.
La Rai sovranista è già inciampata sul caso Facci e le presunte frasi sessiste sul caso La Russa junior. La sorprende?
“Io parto da un dato di fatto: la sinistra è diametralmente diversa dalla destra. Proprio per chiarire ancora una volta questa irriducibile diversità, ho organizzato al cinema Farnese sette pubblici dibattiti tra prestigiosi intellettuali delle due parti. Dunque non possiamo scandalizzarci se la destra vince le elezioni, va al governo, dice e fa le cose di destra che professa. Noi di sinistra ci dobbiamo rassegnare: sappiamo che la destra sbaglia, ma la Costituzione democratica le da pieno diritto di perseguire quelli che noi consideriamo sbagli. Per impedirlo, vi è un solo mezzo. Sconfiggerla alle prossime elezioni. Fin quando resterà al potere, la destra farà cose di destra. A differenza della sinistra che, negli anni del suo governo, non sempre ha fatto cose di sinistra. Basti pensare alle privatizzazioni realizzate durante i governi Amato, D’Alema e Prodi. Nel caso Socci, ad esempio, il personaggio è di destra, il machismo è di destra, in nessuna parte nel mondo esiste un vero e proprio femminismo di destra. Dunque, inutile stupirsi”.
Il caso Grillo junior e quello del figlio del presidente del Senato sono stati trattati allo stesso modo dai quotidiani?
“Mi pare che i quotidiani abbiano dato una pari attenzione a entrambi i casi. Quando si fa pari attenzione a casi di pesi diversi, si finisce per avvantaggiare il caso più grave. E’ probabile che il figlio di Larussa e quello di Grillo abbiano avuto due comportamenti parimenti gravi, ma è chiaro che il comportamento di La Russa padre sia molto più riprovevole di quello di Grillo padre. Grillo ha fatto un errore imperdonabile nel diffondere quel video isterico a difesa del figlio. Ma Grillo è un cittadino qualunque. La Russa, invece, è il presidente del Senato e, in quanto tale, ha doveri specifici verso la collettività. Auto-proporsi come giudice del proprio figlio sospettato di stupro e assolverlo con formula piena, è un errore che non ci saremmo aspettati neppure da una persona con la biografia di La Russa. Neppure il figlio ne risulterà avvantaggiato. La Russa ha sbagliato tre volte: da normale cittadino, da padre dell’indagato e da presidente del Senato”.
Cosa avrebbe dovuto fare La Russa?
“Non doveva intervenire pubblicamente. In passato avrebbe dovuto educare molto meglio il proprio figlio. Ora avrebbe dovuto prendere a sberle prima suo figlio e poi se stesso”.
Intanto nei dibattiti tv il contraddittorio viene affidato a rappresentanti di quotidiani che si definiscono di sinistra, come l’Unità, ma che hanno posizioni sovrapponibili ai giornali conservatori. Come mai?
“Ribadisco: la destra ha vinto. Dunque, ora la maggioranza dei canali televisivi e la maggioranza dei giornali è appiattita sulla destra o si avvia a esserlo. La sinistra non ha televisioni e ha solo un paio di quotidiani, non troppo radicali. Deve rassegnarsi ad avere contro quasi tutto il mondo mediatico. Riguardo all’Unità, è ormai da molto tempo che non è più il quotidiano di Antonio Gramsci e nessun lettore può illudersi che si tratti di un organo di sinistra. Oggi poi le televisioni hanno imparato e praticano ampiamente il trucchetto di costruire panel in cui il ruolo degli esperti è affidato a pseudo-esperti, cioè a giornalisti intervistati da altri giornalisti. Così si finge di informare ma, in realtà, si manipola”.
L’ad Sergio ha detto che l’offerta della Rai dovrà essere maggiormente pluralista e ricca. Tra palinsesti e volti nuovi, si sta andando in questa direzione?
“Se sarà più ricca e professionale, ben venga. Aspettare e assaggiare, prima di giudicare. Ma credo poco che una televisione improntata al consumismo, possa diventare culturalmente più ricca e credo poco che una televisione gestita dalla destra possa diventare più pluralista”.
Sempre un piacere leggere De Masi.
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Credibile perché equidistante.
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Come precedentemente scritto in altro commento, Grillo pur essendo un personaggio pubblico, garante di un movimento politico, dal punto di vista istituzionale, è un cittadino qualunque, perché non ha mai ricoperto né ricopre attualmente alcuna carica istituzionale, a differenza di La Russa che è presidente del Senato, seconda carica dello Stato! Ha una posizione diversa cui spetterebbe comportamento adeguato al ruolo, in vicende di interesse pubblico o privato! L’ idea balorda che chi ha il consenso del popolo, debba essere uguale al popolo, porta ad una anomala sovrapposizione fra rappresentanza istituzionale e rappresentati, solo però sugli aspetti a favore dei rappresentanti, che godono di privilegi, fra cui immunità/impunità, con la pretesa di estensione ai familiari! La Russa avrebbe dovuto astenersi da ogni dichiarazione in merito all’ indagine sul figlio, visto che la Costituzione gli attribuisce la possibilità di sostituire il PdR anche come capo del CSM, qualora il PdR venisse a mancare! Doveri/obblighi non richiesti o dovuti dal privato cittadino, anche se personaggio pubblico ,senza però alcuna funzione di rappresentanza della Nazione/Stato, perché i partiti/movimenti sono enti privati! Essere garante o capo/segretario di un movimento/partito od essere parlamentare/presidente del Senato o Camera, non è la stessa cosa!
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La Russa, una pantegana come presidente del senato, un mammifero senza arte né parte, solo in itagglia può sedere sul suo scranno.
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Certo, Grillo è un cittadino qualunque, come no, allora può dire quel che caxxo vuole e non bisogna farsene meraviglia: è un cogl56ne qualunque che blatera al vento.
Prezzemolo-De Masi e i suoi commentatori qui sopra hanno sempre gli occhi improsciuttati e pro domo sua.
Di sicuro entrambi questi figli sono il meglio che sapessero esprimere cotanti padri! E mostrano l’alta considerazione delle donne che hanno ricevuto in dote rispettivamente dal cittadino qualunque Beppe e dall’alta carica ‘Gnazio.
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Visto che i commenti spariscono, scrivo nuovamente, il co@lione Grillo può dire/blaterale quel che ca@@o vuole, risponde da cittadino privato , solo moralmente della condotta del figlio, il presidente del Senato no, perché risponde moralmente della condotta del figlio ,come padre, e politicamente/istituzionalmente della Nazione! Quanto alla considerazione delle donne abbiamo al governo gli eredi di B, imputato per prostituzione giovanile, ma per gli orbi erano cene eleganti a casa del pdc! Ecco la differenza sta tutta qui, per la condotta dei propri figli o per la propria, pdc, presidente del Senato o Camera, ministri e parlamentari dovrebbero avere una condotta consona al ruolo, per etica, opportunità politica e rispetto della legalità. …..basterebbe questo per considerare i cittadini, fra cui le donne!
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Allo stato delle cose, credere al giovanotto è un atto di fede; ma lo è anche credere alla ragazza.
“La giovane, in base a quanto ho letto, ha detto di essere stata violentata mentre era quasi incosciente, comunque non consenziente.”
Lo ha riferito lei. In assenza di altri elementi, la sua parola vale forse più di quella del giovanotto solo perché è femmina e non maschio?
“Se devo credere a Feltri, assente dalla scena, o alla ragazza che invece era presente, credo alla ragazza”.
Lasciamo stare di credere a Feltri che implica una polemica con un avversari e diciamo piuttosto a quale versione credere.
Siamo sempre lì: in assenza di prove, è un atto di fede (probabilistico) credere alla versione della ragazza.
La verità non la stabilisce La Russa, ma nemmeno De Masi con questa affermazione.
“E’ probabile che il figlio di Larussa e quello di Grillo abbiano avuto due comportamenti parimenti gravi, ma è chiaro che il comportamento di La Russa padre sia molto più riprovevole di quello di Grillo padre. Grillo ha fatto un errore imperdonabile nel diffondere quel video isterico a difesa del figlio.”
Ancora cieca fiducia nella versione delle ragazze il che è un errore. Solo che nel caso di Grillo ci sono poi anche i contenuti delle chat e le immagini che delineano un fatto che appare più vicino allo stupro di quanto ora non lo sia quello del La Russa junior. Quindi, il parimenti gravi è ancora da dimostrare. Giusto, invece, dire che La Russa senior avrebbe dovuto cucirsi la bocca per il ruolo istituzionale. Solo che il De Masi avrebbe dovuto aggiungere che Grillo avrebbe dovuto fare lo stesso perché forcaiolo e, quindi, rinunciatario di fronte a qual si voglia tipo di giustificazioni per gli altri. Per coerenza, anche per sé, dunque. Come politico ci ha fatto una figura del kaiser (infatti è stato aspramente criticato anche dai suoi fan).
“Non doveva intervenire pubblicamente. GIUSTO. In passato avrebbe dovuto educare molto meglio il proprio figlio. Ora avrebbe dovuto prendere a sberle prima suo figlio e poi se stesso”.
ED perché lo avrebbe dovuto prendere a sberle: La Russa lo assolve e lei, De Masi, lo condanna. Entrambi senza indagini e senza eventuale processo?
Va là Masi, anche te la racconti a seconda di come ti conviene. Ma fai bene: con tutti gli allocchi che ti ascoltano …
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