Occorre migliorare il servizio e incentivare la lotta all’evasione

            “ Diciamo decisamente no al paventato aumento del ticket per il trasporto pubblico a Napoli – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Siamo intenzionati anche a mettere in campo, insieme ad altri comitati e associazioni, iniziative democratiche di protesta, organizzando petizioni e  sit-in, pur di non far passare in silenzio un aumento,  che scaricherebbe ancora una volta sugli utenti i costi di un servizio pubblico palesemente insoddisfacente nel capoluogo partenopeo rispetto alle reali esigenze delle centinaia di migliaia di passeggeri  “.

            “ Peraltro – sottolinea Capodanno – questi aumenti tariffari non sembrerebbero, allo stato, comportare un corrispondente incremento della qualità e della quantità del servizio offerto ma servirebbero presumibilmente solo a ripianare i bilanci, potendo invece avere un effetto negativo sui consumi e sulla ripresa economica. Per questo riteniamo del tutto improponibile in una città come Napoli, afflitta già da problemi di disoccupazione e caro-vita, aumenti nel settore dei trasporti. Inoltre va considerato che proprio in questo comparto si lamentano da tempo gravi insufficienze e malfunzionamenti “.

            ” Senza entrare nelle ben note inefficienze del trasporto pubblico su gomma – puntualizza Capodanno – basti pensare a quanto accade nel trasporto pubblico su ferro. In particolare per le quattro funicolari, gestite dall’ANM, tre delle quali fondamentali per il collegamento del quartiere Vomero con il resto della città. Una di esse, la funicolare di Chiaia, è entrata nel decimo mese di chiusura, senza che neppure siano ancora iniziati i lavori di revisione ventennale, per la qual cosa è previsto che potrà tornare a funzionare non prima dell’estate dell’anno prossimo. Inoltre  sono anni che viene richiesto il ripristino  del prolungamento post serale e notturno degli orari per questi fondamentali mezzi di trasporto su ferro, senza però che tali richieste vengano accolte, adottando i provvedimenti consequenziali. Difatti, allo stato, per tutti gli impianti a fune il servizio termina, tutti i giorni, con la corsa delle 22:00. La stessa cosa dicasi per la linea 1 della metropolitana collinare con l’ultima corsa intorno alle 23:00 “.

            ” In tutte le altre città europee che vantano una rete di trasporto pubblico su ferro – sottolinea Capodanno  -, il servizio è garantito anche nelle ore notturne. A Napoli, dopo le 22:00 tale trasporto si ferma, appiedando residenti e turisti “.

            “ Piuttosto – propone ancora una volta Capodanno -, bisognerebbe ulteriormente incentivare la lotta contro coloro che usufruiscono dei mezzi di trasporto pubblico senza pagare il relativo ticket. Se necessario, anche ripristinando la figura del bigliettaio, unico vero deterrente  in una Città che vanta ancora un’evasione tra le più alte del Paese, dal momento che, stando a dati pubblicati tempo addietro, sembrerebbe che il 54% dei viaggiatori non pagherebbe il biglietto sugli autobus, dunque più di uno su due “.