
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) –Chiuse le scuole dell’obbligo, aprono quelle facoltative. Almeno per noi del Fatto, che riceviamo ogni giorno autorevoli lezioni su come fare il giornale. Cioè possibilmente come gli altri: senza notizie né domande per non disturbare il manovratore. E niente vignette o battute, sennò il prof di turno non le capisce e bisogna spiegargliele con un […]
Esami di riparazione
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Chiuse le scuole dell’obbligo, aprono quelle facoltative. Almeno per noi del Fatto, che riceviamo ogni giorno autorevoli lezioni su come fare il giornale. Cioè possibilmente come gli altri: senza notizie né domande per non disturbare il manovratore. E niente vignette o battute, sennò il prof di turno non le capisce e bisogna spiegargliele con un disegnino (o con un’altra vignetta). Se poi andiamo in tv, è meglio se non esageriamo e soprattutto lavoriamo gratis, sennò Bin Rignan e il suo harem se ne hanno a male. Sabato alcuni malati di mente che si fanno chiamare “atlantisti”, mentre la Russia rischiava il colpo di Stato, la guerra civile, il bagno di sangue e il mondo tratteneva il fiato all’idea che 6-7mila testate nucleari cadessero nelle mani fatate di Prigozhin, si bagnavano tutti per la marcia trionfale del noto messaggero di pace e di verità. Ma soltanto perché la vittoria del gentiluomo, improvvisamente promosso da “macellaio” a “chef” stellato, avrebbe “sbugiardato” i “sostenitori dell’invincibilità di Putin”: cioè i “pacifinti” e i “putiniani” del Fatto. I quali naturalmente non hanno mai sostenuto l’invincibilità di Putin e comunque non sono stati sbugiardati da nulla e da nessuno, visto che (almeno mentre scriviamo, domani vedremo) Prigozhin è scappato e Putin è ancora lì.
Ieri al corpo insegnante s’è aggiunto un cattedratico di chiara fama: Paolo Mieli, figura mitologica che unisce il giornalista e lo storico, ma sempre per insufficienza di prove. Indovinate di che parlava su La7? Del Fatto. Speravamo che avesse finalmente le prove di ciò che disse tempo fa su La7 in nostra presenza: “Quando è arrivato Draghi, ha trovato che Conte e Arcuri avevano acquistato mascherine per 763 settimane, cioè per 14 anni e mezzo, da qui al 2035!… Sarebbe legittimo qualche dubbio, ove mai fosse vero che Draghi e Figliuolo han trovato nei loro magazzini 14 anni e mezzo di mascherine? Un giorno faremo i conti”. Ma purtroppo quel giorno non arriva mai: neppure ieri Mieli ha voluto svelare dove siano stoccate tutte quelle mascherine, che dovrebbero occupare l’intero Molise. Il giornalista e storico ce l’aveva col Fatto perché si permette di scoprire notizie sulla ministra Santanchè (da lui morbidamente intervistata in una rassegna diuretica a Capri) e financo di pubblicarle in prima pagina: “Leggo i giornali stranieri. E siamo l’unico Paese al mondo in cui c’è un giornale, il Fatto, che invece di aprire con la Russia, apre con Santanchè. È bizzarro”. Ma tu guarda: un giornale italiano, dopo aver aperto sul fallito golpe in Russia finché c’erano fatti degni di nota, si permette di dare notizie che tutti gli altri riprendono su una ministra del governo italiano. Notizie che, fra l’altro, sono pure vere. Dove andremo a finire.
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Ogni tanto una buona notizia.
Nicola Porro è stato condannato per diffamazione nei confronti di Nanni Delbecchi.
Il giornalista e conduttore di punta di casa Mediaset dovrà risarcire 16mila euro per i continui attacchi al critico televisivo de Il Fatto Quotidiano.
Gli interventi di Porro sul suo blog Zuppa di Porro avevano infatti spinto Delbecchi a citare in giudizio il conduttore di Quarta Repubblica che, come stabilito dalla sentenza del Tribunale di Milano, è stato condannato per diffamazione.
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Esami di riparazione!
Questi hanno bisogno tutti di tornare a scuola e prendersi un titolo di studio purchessia. Mieli per prendersi il titolo di storico, e, aggiungo io, anche quello di giornalista. Il “laureato” Crosetto, per imparare ad arrampicarsi sul vetro, ha bisogno di un buon istituto professionale. Ieri sera a Otto e mezzo, nel cercare di imitare la sua leader, quando questa voto’in Parlamento la parentela di Ruby con Mubarak, cercava di convincere se stesso che il governo, quindi esso medesimo, non a aveva scaricato la signora Guarnero!!
Mai avrei pensato di rimpiangere i politici della prima Repubblica. Si anche Craxi, Pomicino, Forlani e tutto il cucuzzaro.
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“talis pater talis filius”
https://youtu.be/JJgcv_QZWiI
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Grazie Raf…e buona giornata.
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Grazie Indro
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Mieli puo’ essere un giornalista, più o MENO bravo.
Di certo non è uno storico,
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In realtà Mieli è un grandissimo linguista e non perché profondo conoscitore delle parlate straniere.
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Un aspetto a mio avviso poco sottolineato della questione Prigozhin è la repentina archiviazione del caso, avvenuta in meno di due giorni, che dimostra una volta di più come in Russia il potere giudiziario sia sottoposto al potere politico, contrariamente a quanto avviene negli Stati di diritto (nei quali nulla e nessuno avrebbero potuto salvarlo, se non dalla condanna, almeno dal processo).
Anche nelle democrazie liberali esiste la grazia, ma dopo che un regolare processo ha accertato colpe e responsabilità, mentre in Russia (che molti vedono come il Paese di Bengodi) Putin può tranquillamente esercitare quel potere, tipico degli imperatori, così magistralmente descritto dall’Oskar Schindler del capolavoro di Spielberg, quando per un attimo il protagonista riesce a convincere Amon Göth (il comandante del campo di concentramento, interpretato da un Ralph Fiennes in stato di grazia) ad essere “misericordioso” con gli ebrei, invece di punirli.
La mia opinione è che, probabilmente, finirà anche alla stessa maniera: con lui che prima perdona il garzone, poi ci ripensa e gli spara da lontano.
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tipo Assange????
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Tipo proprio per niente: Assange, che con Prigozhin c’entra come i cavoli a merenda, quando e se mai verrà estradato negli Stati Uniti troverà ad attenderlo un processo per spionaggio.
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“contrariamente a quanto avviene negli Stati di diritto”
“un regolare processo ha accertato colpe e responsabilità”
l’hai confermato tu,
non si tratta di giornalismo d’inchiesta tipo Pentagon Papers, ma di SPIONAGGIO.
Quindi ogni giornalismo d’inchiesta è SPIONAGGIO e deve essere perseguito, compresi ad esempio Bob Woodward e Carl Bernstein.
ti dimostri ancora una volta un “ALTERNATIVO-CONSERVATORE”, ma della peggiore specie: GLI IPOCRITI
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per l’ennesima di caxxo di volta
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“contrariamente a quanto avviene negli Stati di diritto”
“un regolare processo ha accertato colpe e responsabilità”
l’hai confermato tu,
non si tratta di giornalismo d’inchiesta tipo Pentagon Papers, ma di SPIONA$$IO.
Quindi ogni giornalismo d’inchiesta è SPIONA$$IO e deve essere perseguito, compresi ad esempio Bob Woodward e Carl Bernstein.
ti dimostri ancora una volta un “ALTERNATIVO-CONSERVATORE”, ma della peggiore specie: GLI IPOCRITI
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“contrariamente a quanto avviene negli &tati di diritto”
“un regolare processo ha accertato colpe e responsabilità”
l’hai confermato tu,
non si tratta di giornalismo d’inchiesta tipo Penta6on Paper$, ma di SPIONA$$IO.
Quindi ogni giornalismo d’inchiesta è SPIONA$$IO e deve essere perseguito, compresi ad esempio Bob Wood33ard e Carl Bern3tein.
ti dimostri ancora una volta un “ALTERNATIVO-CONSERVATORE”, ma della peggiore specie: GLI IPOCRITI
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Ripeto, per i duri d’orecchi: col caso giudiziario Prigozhin, Assange c’entra come i cavoli a merenda (una leggenda a tema, per alleggerire: https://tinyurl.com/mpb4t5xr ), infatti se Assange non fosse mai esistito, o perfino se fosse stato assassinato anni fa dalla Cia, ciò non avrebbe alcun effetto sul modo in cui viene amministrato il potere nella Russia putiniana.
Ciò premesso, due considerazioni: primo, il capo d’imputazione non me lo sono inventato, ma lo trovi anche su Wikipedia; non sono un avvocato, né un esperto di diritto americano, pertanto non ho la competenza per giudicare la sua eventuale correttezza (e sospetto che non ce l’abbia nemmeno tu che però, a differenza mia, lo giudichi come se invece l’avessi).
Secondo, hai mai considerato l’ipotesi che Assange (il cui caso è molto differente anche da quello di Woodward e Bernstein, le cui indagini giornalistiche erano protette dal primo emendamento), se e quando mai si riuscirà a celebrare il suo processo, potrebbe anche venire assolto? Occhio che se succede, poi ti tocca rimangiarti tutto.
Se “ogni giornalismo d’inchiesta è SPIONA$$IO e deve essere perseguito”, ma nei fatti ciò non avviene, è evidente che nel tuo ragionamento c’è una grossa falla: trovatela da solo.
Un’ultima cosa: se io sono un ipocrita, come bisognerebbe definire chi è ipercritico con gli Usa, mentre sguazza quotidianamente nei privilegi d’occidente (ad esempio servendosi di quella libertà d’espressione che, sul pianeta Terra, è garantita solo nel putribondo occidente servo degli americani, per contestare il modo in cui questa libertà gli viene fornita)? Un Adriano58?
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gli stati autoritari sono APERTAMENTE autoritari e liberticidi, non occorre specificarlo tutte le volte, LO SAPPIAMO CHI SONO E COSA SONO.
Invece bisogna sempre specificare che in occidente gli stati sono democratici, anche se negli ultimi decenni le libertà e i diritti vengono compressi e ridotti sempre più, ma sono provvedimenti SEMPRE per il nostro bene, per la nostra sicurezza.
A$$ange farebbe la fine dei detenuti di Guantanamo, dove ci sono stati per 20anni senza nessun processo, ce ne sono ancora una 40ina.
Ma gli IUESEI insegnano al mondo la “DEMOCRAZIA”, dove se hai i soldi ti puoi permettere un buon avvocato o più, altrimenti hai il 90% di probalità di essere cmq condannato.
Se l’Italia e altri paesi europei diventassero troppo “democratici” nei confronti degli IUESEI verrebbero immediatamente puniti.
Siamo al guinzaglio di un 80enne arteriosclerotico, etero-diretto da oligarchi made in IUESEI, a cui danno l’ossigeno durante la notte contro le apnee.
L’elenco è lunghissimo, le poche voci contrarie al conformismo soffocante vengono derise, silenziate, censurate e spesso, chi ci prova, licenziato o come si dice adesso demansionato
piccolo esempio: che fine ha fatto Marc Innaro?
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DI NUOVO!!!!
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MA PORC… NON SI RIESCE PIù A POSTARE NIENTE
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L’ironia di questa situazione è che, proprio come le sanzioni contro la Russia che si sono ritorte contro il mondo occidentale, l’intero incidente potrebbe benissimo lasciare Putin in una posizione più forte.
Sebbene i media occidentali non vogliano riportare la verità, dopo lo sfortunato tentativo di ammutinamento di Prigozhin, il popolo russo si è stretto intorno a Putin e al suo governo.
Le nazioni occidentali potrebbero benissimo aver compromesso parecchie delle loro risorse di intelligence all’interno della stessa Russia nel tentativo di inscenare l’intera faccenda. Non lo sappiamo e ovviamente non ne sentiremo parlare.
Mostra anche quanto sia forte il sostegno a Putin all’interno della Russia. L’intero concetto è estraneo ai leader occidentali, perché sono corrotti, Putin è genuinamente popolare in Russia perché ha fatto un buon lavoro negli ultimi 2 decenni circa costruendo la Russia e recuperandola dal danno che il mondo occidentale ha fatto alla Russia nel anni ’90. Questo è ciò che dovrebbero essere i leader, persone competenti e che si preoccupano sinceramente della loro nazione. Sospetto che questo sia il motivo per cui la classe dirigente occidentale odia così tanto Putin, perché le sue azioni si riflettono così male su di loro.
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Putin si è ritrovato contro le sue stesse truppe, e la conclusione di Cagliostro è che questo ne dimostra la forza.
Lo portano via.
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Jonny
Lo so che è difficile e faticoso ma sarebbe il caso di abbandonare codesta prosopopea che enfatizza l’occidente come il luogo della democrazia (in minuscolo!) in cui il capitalismo si è fatto furbo e anziché continuare a demolire i corpi ne ha addomesticato le menti dando l’illusione di vivere nei migliori dei mondi possibili (a parte Assange, stragi di comuni cittadini e persino capi di stato ecc.). Cosa vogliamo rimproverare a Putin, Xi Ping, e dittatori vari, non ultimi Orbàn e suoi vicini di casa accolti così come sono nell’Ue purché fedeli alla Nato di cui sappiamo i trascorsi di ecatombi in giro per il mondo)?? Vogliamo biasimarli per non avere avuto la Rivoluzione Francese con la mancata nascita della Borghesia che sta all’origine di questa nostra parvenza di democrazia (non certo di popolo al potere, anzi!) con incorporati diritti civili senza esagerare, bombardamenti etici politicamente corretti di popolazioni riottose a voler essere sfruttate e masse di “negher” in emigrazione che nel loro modo chiedono meno disuguaglianze e qui mi fermo per non dove fuggire su un atollo sperduto del pacifico. Non prima però di ricordare che dopo Mani Pulite i furboni del POTERE introdussero il maggioritario con tanti saluti alla rappresentanza DE-MO-CRA-TI-CA dei sodomizzati di sempre! Per non dir dell’affermazione trentennale di un baùscia brianzolo senz’arte né parte ad esclusione di delitti i più vari che hanno fatto impallidire tutti tiranni dell’orbe terracqueo. Tientela stretta e godi della tua democrazia in sedicesimo!
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Ma certo che me la tengo ben stretta, la nostra democrazia in sedicesimo: intanto ho ben presente i difetti di ogni altra alternativa esistente (grazie anche al fatto che i nostri nonni e bisnonni hanno potuto sperimentarne sulla propria pelle alcuni dei tratti tipici, come la mancanza di libertà e l’assenza di uno Stato di diritto), alternative che non rappresentano certo la democrazia per intero, semmai quella in sedicimillesimo; inoltre sono stato educato a non sputare nel piatto dove mangio.
Piuttosto mi domando come mai chi ha abbandonato “codesta prosopopea” si sia limitato ad essa, ma continui a starsene col naso ben piantato in mezzo a quell’occidente che tanto disprezza, e soprattutto a godere di tutti i relativi benefici (al momento sono indeciso tra ignoranza, ipocrisia o un misto delle due).
Se però davvero preferisci il corpo demolito alla mente addomesticata dalle illusioni, sappi che godi ancora della facoltà di scelta.
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Forse non tutti sanno che Paolo Mieli in gioventù è stato un fervente sessantottino incaxxato che nei cortei studenteschi milanesi sbraitava come un ossesso che neanche l’attuale Giorgia Meloni quando viene criticata e si comporta come una tarantola. Roba da non crederci, ma aveva i capelli folti e lunghi sino alle spalle e uno sguardo feroce ovviamente contro il Sistema. Come del resto un altro contestatore non meno furente di nome Giuliano Ferrara e tanti altri visi noti, tuuutti appassionatamente convertiti al fu odiato capitalismo neo-liberista. Gli stessi sostenitori della nota teoria che si è un perfetto coçlione se a vent’anni non sei comunista. Ma lo sei altrettanto se a quaranta continui ad esserlo. A costoro non passa nemmeno per l’anticamera del cervello che, invece, si può essere un perfetto coçlione sia a 20 che a 40anni e oltre. Praticamente sin dalla nascita fino alla morte! Analogamente a quel “delinquente naturale” di recente passato a miglior (?) vita.
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Io Mieli non lo capisco. Sicuramente è ricco, è piuttosto famoso per i suoi programmi di rievocazioni storiche, potrebbe infischiarsene di tutto e di tutti ed esprimere a muso duro la sua visione del mondo, della politica, di quel che cavolo vuole. E sarebbe popolare, almeno tra la gente. Ma evidentemente non riesce a scrollarsi quella corazza di cui si muniscono i direttori del Corriere per sopravvivere, di essere sempre e comunque servi del potere politico e dell’ establishment o viceversa. Ma forse, per diventare direttore del Corriere, si deve obbligatoriamente dimostrare di saper strisciare nella realtà come lumache lasciando dietro (e davanti) a se una sgradevole bava
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Il figlio di Mieli ha una casa di produzione televisiva che lavora, anche e soprattutto, con la Rai.
Per acchiappare appalti deve avere buone relazioni con il potere di turno.
A buon intenditor poche parole.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Mieli
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c’entra moltissimo anche la sua strabordante VANITA’
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Mieli e Vespa per me pari sono.
Gente che riesce a cavalcare il potere in qualsiasi condizione si trovi.
Se amate l’uno, amate anche l’altro!
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Grazie Raf
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Ma ve lo ricordate che qualche giorno fa, nel ciclo di beatificazione del delinquente morto con lutto nazionale incluso disse che si pentiva dello scoop quando era direttore del Corsera, di far pubblicare per primo la notizia dell’avviso di garanzia al delinquente? Anche Travaglio, che non gliene lascia passare una ed è ricambiato con ardore, rimase sconcertato da questo tardivo pentimento – per aver fatto il suo mestiere di giornalista
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Vedo le solite lingue felpate che s’offrono per la concorrenza nel trovare il sedere giusto da leccare. Ora si stanno spostando sempre più a destra, ma ormai c’è la fila da fare da quelle parti. Gente che si dimentica ed abiura al passato che fu pur di trovare quello giusto. Salvo ovviamente da ridestarsi e trovare lo smalto e il manganello dei bei tempi quando l’argomento è Conte e il movimento cinque stelle.
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Tutto come sempre, quando c’era lui tutti fascisti poi caduto lui tutti demo, poi cade demo tutti sinistrosi, cade la sinistra tutti a destre, la solita manfrina italica.
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Non lo leggo e quando lo vedo in tv cambio canale.
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Più insipido di Mieli non so cosa ci possa essere.
E Travaglio nel suo articolo, con un tocco di classe, ci piazza un sottilmente ironico “ove mai”…
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Che tutti gli editori e quindi i loro dipendenti lecca-lecca ce l’abbiano con il FQ è evidente!
Non ci credete ? Ebbene guardatevi le rassegne stanpa dei vari canali ,si guardateli e ditemi se vedete la “testata” del FQ o che ne parlino!
E pensare che nelle edicole è l’unico quotidiano che non ha perso elettori come gli altri!
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ops lettori!
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“La storia è la bugia su cui ci siamo accordati” Napoleone. ….ecco Mieli è uno “storico” , che parla di storia, raccontando la bugia che piace ai vincitori/potenti e si trova immancabilmente in accordo/sintonia con loro. …quanto al suo essere giornalista è la versione di intrattenimento dell’ essere storico, cioè la barzelletta della bugia! Come possa essere un personaggio di riferimento culturale/intellettuale rimane un mistero, almeno per i paesi civili…..
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Mieli, nomen omen, mai sentito fargli una domanda puntuta o un osservazione tagliente. Senza il Fatto non saprebbe proprio cosa criticare di questa Repubblica delle banane. Il giornalista che ogni politico vorrebbe avere.
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Infatti a Milano e dintorni hanno già da decenni preso atto che un vecchio motto popolare (“Chi mangia fél el spua miga mel”) NON possa proprio attagliarsi ad un milanese come Paolo Mieli, in considerazione dei suoi rinnegati trascorsi giovanili incaxxosi (cito Gae). Sì, insomma: in quel proverbio, per la “fattispecie Mieli”, ci sarebbe un “miga” di troppo…
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Come cambiano le cose nel corso della vita : da rivoluzionario comunista in gioventù a reazionario similfascista in vecchiaia.
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C’è un detto: “solo gli stupidi non cambiano idea”! A volte però si è più stupidi a cambiarla!! 😂
C’è chi si evolve e chi si involve, lui è del secondo tipo!!
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Buongiorno,
la frase è come al solito, purtroppo, “manipolata”
solo gli stupidi non cambiano OPINIONE.
Il concetto è molto differente.
Questo aldilà del soggetto interessato.
Lo scienziato Dott.ssa Rita Levi-Montalcini ha cambiato spesso opinione
Ma mai idea.
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Sì ma dal mio modesto punto di vista e con il mio pensiero, i due sostantivi sono molto simili, tutto dipende sempre da chi è il soggetto pensante.. personalmente ho opinioni ma sempre idee.. ho un’idea di libertà, ho un’idea di fede politica, di linea di condotta e così via, le opinioni sono sempre variabili da momento a momento… Posso avere un’opinione su di una persona e poi cambiare opinione su di lei.. esempio semplice.. beh, opinioni su persone o su cose non me ne faccio più… Prima di valutare penso bene.. perciò opinione o idea per me pari sono perché prima di esprimermi rifletto sempre molto, ma da adulti questo è molto più facile! Spero di essermi spiegata.. grazie sig Stefano..
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Ec personalmente non ho opinioni ma sempre idee..
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Ec personalmente non ho opinioni ma sempre idee..
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Gentile Mokj, intervenendo nella stucchevole – mio parere – puntualizzazione dell’utente Stefano, posso assicurarle che qualsiasi dizionario di “sinonimi e contrari” dovesse consultare, rivelerà una notizia sensazionale, “opinione” e “idea” sono SINONIMI. Dalla Treccani (pastore tedesco, doberman e alano): “Opinione: avviso, convincimento, convinzione, giudizio, IDEA, modo di vedere, parere, pensiero, etc.”
“La mia opinione sul fascismo è…” “La mia idea sul fascismo è…”, entrambe si possono cambiare. A voler fare troppo i pignoli, e qualcuno lo fece anche con il sottoscritto salvo non rispondere alle controdeduzioni, si rischiano brutte figure. Un po’ come il mio postino, non so per quale motivo prendeva sempre tutto alla… lettera! ;-))
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Buongiorno,
idea e opinione NON sono sinonimi.
Le idee portano ad una ideologia.
Le opinioni NON portano ad una “opinionologia”.
L’ideologia comunista ha un principio base
Da ognuno secondo le proprie possibilità
ad ognuno secondo le proprie necessità
Esistono varie opinioni su di essa:
E’ sbagliato bisogna premiare il merito
E’ sbagliato chi è povero deve avere di più
E’ irrealizzabile perchè l’uomo è nativamente egoista.
E’ giusto perchè siamo tutti uguali.
…
Ma sono appunto opinioni
Per contrastarla serve UN’ALTRA ideologia e non UN’ALTRA opinionologia
L’ideologia capitalista esprime il concetto base che chi è più capace di accumulare capitale più deve possedere e dirigere.
Chi non è capace deve accontentarsi di quel che resta, possedere niente altro che la propria esistenza ed essere “diretto” dai più “capaci”.
E’ sbagliato perchè crea diseguaglianze sociali.
E’ sbagliato perchè pochi possiedono da soli decine di volte quello che possiede tutto il resto.
E’ giusto perchè ci sono persone più attive di altre e devono essere premiate.
…
Ma sono altre opinioni
La Dott.ssa Montalcini perseguì l’idea che si potesse utilizzare meglio il cervello umano e sanarlo se “malato”.
E in parte ci riuscì.
Qualcuno opinò che non conveniva farlo: in fondo “se lo aveva deciso Dio…”
Ma non si azzardò ad “ammalare” e “controsanare”.
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@stefano tufillaro “Idea” e “opinione” sono sinonimi eccome e, senza voler fare intervenire l’Accademia della Crusca, ci sono diversi dizionari online che si possono consultare. Dunque i due termini di cui sopra risultano essere sinonimi per Treccani, Zingarelli, Devoto Oli, Zanichelli etc ma NON per il chiarissimo professor Tufillaro, eccelso semantico. Tutto si può cambiare, persino l’ideologia, ne abbiamo talmente tanti esempi (fascisti diventati comunisti et reverso, atei che riscoprono la religione et reverso…) che mi sembra inutile dilungare il dibattito. Se posso permettermi un consiglio, non sia troppo pignolo, rischia di diventare “stufoso”. Buona serata.
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@cesare
Vecchia storia.
“Chi non è di sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di destra da vecchio è senza cervello”
Winston Churchill
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Vecchia storia @cesare, non per questo condivisibile…
“Chi non è di sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di destra da vecchio è senza cervello”
Winston Churchill
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Mieli….??? incommentabile…Uno che mi obbliga a cambiare “canale” quando “appare” in tv…..!!!
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Bravo Santo hai fatto bene a rimarcarlo due volte
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Il Tempo e la Storia era l’unico programma che riuscivo a vedere in TV,
arrivato lui me l’ha fatto andare per traverso, anche per il cambio di nome.
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