Funerali Berlusconi, Cancelleri: “Conte assente? Da lui sciacallaggio morale”

Non era un personaggio molto discusso e basta, era molto pregiudicato! Se Conte ha scelto di non andare è un atto dovuto alla decenza. Questa è l’eredità di Berlusconi, che la gente non si capaciti che in Italia molti abbiano ancora memoria, e che questa non scompaia col defunto.
Sento dire frasi di rito autoassolutorie o in forma di prescrizione, tipo:” La storia lo ricorderà”, per cui è lecito pensare che chi non voglia ricordare o faccia finta di nulla, scarichi il compito sulla storia. Tuttavia la storia già lo ricorda e non perché lo giudica, ma perché ne parla senza servilismo, ma in ordine cronologico, processo per processo. Ovviamente chi ne parla in tal modo, come se fosse ancora tutto da raccontare è perché ha già pronta la lunga marcia del revisionismo, l’atto più culturalmente fascista che esista. Mentana parla addirittura di riposizionamento come per la guerra in Ucraina. Siamo oltre la follia, primo perché Conte non è mai stato conoscente di Berlusconi, non ha mai finto di combatterlo per stringere accordi, quindi non ha da riposizionare nulla, secondo perché è grazie alla forza politica di cui è ora presidente se Berlusconi fu cacciato dal parlamento, terzo perché ancora una volta il concetto implica la totale incapacità di capire che un’Italia senza Berlusconi era possibile e sarebbe stata migliore, così come la pace in Ucraina è una genuina alternativa e non una richiesta di resa. Il fatto che Mattarella sia andato al funerale è per me irrilevante, e non si capisce perché un leader d’opposizione sia tenuto a presenziare per questo. Esprimere il cordoglio è la cosa più equilibrata, poi ci sono leader che a reti unificate ne tessono le lodi, uno anche della finta opposizione, strano che Mentana non lo consideri un riposizionamento. Alla fine ognuno dice la sua e anni fa si poteva tranquillamente prevedere le reazioni a questa evenienza. Berlusconi ha saputo costruire un’immagine che gli sopravvivesse, ripulita quanto basta, certo la sua centralità politica è venuta meno da tempo, molte persone non hanno abdicato al proprio pensiero e quindi il piano non è riuscito alla perfezione. Poco importa che a domanda diretta neanche la Craxi abbia saputo rispondere quali riforme abbia lasciato in eredità, se non l’aver cercato di non fare riforme, ci sarà sempre una schiera di gente che dirà che ha fatto tante cose, perché così sono cresciuti.
Mio padre che Berlusconi lo ha votato, non ha dubitato di lui, quando casualmente finiva sempre nei guai giudiziari, perché era un attacco politico, anche se nei guai lui c’era da prima di entrare in politica; quando ci fu lo scandalo escort, non se ne capacitava perché che vuoi che faccia un uomo di quell’età con la prostata… Poi un giorno fu operato al cuore e ne parlò nella maniera eroica a cui non si poteva sottrarre. Quindi mio padre che era stato operato nello stesso modo, diede del bugiardo a Berlusconi, perché l’intervento non era come lui lo descriveva, non era un’impresa eroica, quindi ecco che solo un termine di paragone diretto, un’esperienza comune diede il senso della misura di quel che Berlusconi diceva. In Italia ai più questo manca e molti ancora prendono per buoni i milioni di posti di lavoro e il non aver mai messo le mani in tasca agli italiani.

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