(Stefano Rossi) – L’Italia perde con disonore non solo a calcio ma anche in politica.

Cannes.

Durante la premiazione della Palma d’Oro al film “Anatomie d’un chute”, la regista Justine Triet ha voluto aderire alle proteste che hanno incendiato la Francia sulla riforma delle pensioni con un discorso. La Francia è avanti a noi anni luce, per esempio nel cinema. Ci sono film oramai datati sull’immigrazione che in Italia non potrebbero vedere luce per il semplice fatto che verrebbero etichettati come razzisti, intolleranti che inciterebbero all’odio razziale. In Francia e in altri Paesi, invece, vengono premiati. Un esempio?

“Entre les murs” (2008), premiato anche nella democraticissima California.

In settant’anni di cinema italiano registro un solo discorso politico del grande Elio Germano contro Berlusconi quando Berlusconi era potentissimo e si trattava solo di un giovane emergente.

Spagna.

La Izquierda perde tutte le roccaforti e la destra travolge tutto.

Si trattava “solo” delle amministrative. Per questo il premier socialista Pedro Sánchez ha convocato elezioni anticipate per il prossimo 23 luglio.

Anche da noi la sinistra ha perso sonoramente le elezioni “solo” amministrative e la Schlein ha ammesso la débâcle.

Il giorno dopo tutto come prima. Non solo.

Per la tragedia che ha colpito la Romagna, stamane, il governatore Bonaccini parlava e parlava con Mattarella durante la visita nei luoghi disastrati.

Non si è nemmeno vergognato per aver riconsegnato, lui e la Schlein, 55 milioni di euro dei fondi stanziati proprio per difendere il territorio dalle alluvioni.

Adesso il mantra è: “Tanto sarebbe successo lo stesso”.

Allora è vero. Non sono gli altri ad essere bravi.

Siamo noi che abbiamo la rogna.