Non c’è bisogno dell’armocromista per intonare i colori vincenti nei ballottaggi: il nero di FdI, il verde della Lega e l’azzurro di quel che resta di FI. Chi vaneggiava di un pareggio o di uno stop all’onda destroide delle Politiche o assume sostanze psicotrope o confonde i desideri con la realtà. FdI ha smesso di […]

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non c’è bisogno dell’armocromista per intonare i colori vincenti nei ballottaggi: il nero di FdI, il verde della Lega e l’azzurro di quel che resta di FI. Chi vaneggiava di un pareggio o di uno stop all’onda destroide delle Politiche o assume sostanze psicotrope o confonde i desideri con la realtà. FdI ha smesso di crescere. Ma s’è assestato poco sotto il 30%, 4 punti sopra le Politiche, con Lega e FI stabili. Chi dovrebbe interrogarsi con angoscia, a parte il fu Sesto Polo, sono Pd e M5S, sconfitti anche alle Comunali e senza neppure l’alibi delle mancate alleanze: anche là dov’erano divisi al primo turno si sono uniti al secondo. Ma l’effetto ballottaggio non è scattato, salvo Vicenza. O non è bastato. Nei migliori dei casi, Pd e M5S han perso per 2 punti (gliene sarebbe bastato uno in più), nei peggiori per 8-10 (ne sarebbero bastati 4-5). Questo vuol dire che la partita non è disperata: nell’Italia divisa in due basta poco per ribaltare l’equilibrio. Purché si capisca dov’è il problema e si inizi a risolverlo.
Le Comunali dimostrano che la soluzione non è partire da alleanze stabili o unioni più strette, ma lasciar liberi Schlein e Conte di marcare le proprie identità per recuperare astenuti e delusi (da loro e dalle destre). Tantopiù che il prossimo appuntamento elettorale, le Europee del 2024 col proporzionale, impone corse solitarie, non coalizioni. Ma i due leader devono domandarsi come mai, con tutte le porcate e i flop collezionati dal governo nei primi 8 mesi, i loro partiti siano inchiodati ai numeri del 25 settembre. Le risposte sono diverse, anzi opposte, per Pd e M5S. Conte ha dato al M5S un’identità forte – pacifismo, diritti sociali, ambientalismo e legalitarismo radicali – e gode di un robusto consenso personale per il buon ricordo lasciato da premier, ma non ha classe dirigente sui territori ed è troppo lento nel costruirla. Schlein di classe dirigente ne ha fin troppa, ma non è la sua (gli iscritti volevano Bonaccini); ha un gran consenso solo sui media, che la pompano da tre mesi, ma non fra i cittadini, che non hanno ancora capito cosa dice né cosa vuole, persa com’è nell’eterna mediazione fra le correnti e costretta a supercazzole incomprensibili, astruse, elitarie, lontanissime dalla vita della gente. In cima ai pensieri degli italiani ci sono welfare e guerra. Sulla guerra il Pd ha la stessa posizione della Meloni; quanto al welfare, i suoi pigolii su precariato, salario minimo, Rdc, extraprofitti, Pnrr e Superbonus non si sentono, coperti dagli strilli su questioni di cui non frega niente a nessuno: dalle pippe sull’Agenda Draghi il Pd è passato all’Aventino sul caso Cospito-Donzelli- Delmastro e alle barricate per gli auto-martiri Fazio e Annunziata. Dal “non ci hanno visti arrivare” al “perché, è arrivato qualcuno?”.
Senza tanti giri di parole faccio la mia proposta, semplice, stringente e penso di una non certo secondaria importanza : far eleggere alla carica di vicepresidente dei 5* Alessandro Di Battista. Il resto sarebbero chiacchiere che vi risparmio. Punto
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È lui che non è interessato in un contesto caotico come l’attuale.
È diverso.
E non mi pare un tipino a cui sia facile far cambiare idea, soprattutto se la sua – a differenza di quella di altri – è solida come la roccia.
Così almeno sembrerebbe…
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Ovviamente l’operazione dovrà essere lo sbocco naturale di una messa a punto del progetto politico. Trattasi di un partito politico, non del rinnovo del gruppo dirigente di una bocciofila. Le modalità possono essere varie ma il risultato, a mio parere, non potrà non avere la presenza del Dibba nella segreteria 5*.
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Potrebbe sembrare un’idea interessante ma la platea (sono tanti), lo prenderebbe come un rammollimento di Alessandro, un chinare il capo e allinearsi, per comodo.. si rovinerebbe la reputazione oramai! Non capirebbero il vero motivo, cioè l’aiuto al movimento per dargli una spinta, da parte di chi sinora è rimasto fedele a sé stesso.. il popolo che ama Alessandro, lo ama per la sua totale fermezza di posizione, se arretrasse lo guarderebbero con occhi diversi.. questo penso… personalmente ne sarei felicissima perché capirei ma credo che sarei quasi più unica che rara..
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La bella intervista di toninelli a la confessione di gomez è un racconto appassionato del grillismo e delle difficoltà nel trasferire la protesta nell attività legislativa. Da vedere.
Ma è anche l immagine plastica dell unico vero errore che io imputo a Conte, e cioè aver accettato la regola dei due mandati.
Perché persone come toninelli, appassionate, oneste, capaci, abbiano dovuto fare un passo di lato, anziché essere ancora in parlamento a sostenere le iniziative politiche 5s. Come lui altri.
Toninelli dice ogni bene di conte, salvo il fatto di non saper scaldare i cuori del suo elettorato.
Verissimo.
Conte non sarà mai renzi, o la meloni, come spregiudicatezza di toni e contenuti. Ed è in questa differenza che nasce l apprezzamento nei suoi confronti. Almeno il mio.
Qui sta il tradimento di dibba.
Che si è fatto da parte quando più sarebbe stata importante la sua presenza, non per sostenere Conte, che non c era più, ma per difendere il movimento da grillo e dal dimaismo crescente, che ha portato alla fine dei 5s, di fatto resuscitato da Conte.
Dibba ministro nel governo draghi è una cosa che mi sarebbe piaciuto vedere.
Dibba voleva i 5s, e senza Conte, e nulla ha fatto per sostenerne gli sforzi, meno che neno in campagna elettorale. Un partito alternativo?
No, sulla riva del fiume ad aspettare il passaggio del cadavere di conte.
O del cadavere dei 5s, fa lo stesso.
Scrittore, reporter, opinionista retribuito a telecairo. Tante cose sensate. Tante cose irrealizzabili. Una stoccatina alle titubanze di conte e via, spettatori ex 5s e di dx soddisfatti.
Di battista sarebbe fondamentale nei 5s, oggi.
Per provare a scaldare i cuori appassionati che fremono, se fremono.
Ma i 5s senza conte, cioè senza prospettive di provarci davvero, non sarebbero più possibili.
L unica cosa che avrebbe dovuto accettare è questa. L orgoglio e l ambizione, come i principi assoluti, sono limiti, se si vuole davvero dare rappresentanza ai diritti collettivi.
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Io lo dico da sempre, almeno dal “golpe del papeete”. Conte sarebbe il segretario ideale del PD…se i piedini avessero un minimo di interesse all’onestà alla correttezza e se fossero leggermente di sinistra. Ma non lo vogliono…vabbè.. Ha però una discreta e fedele platea, almeno un 7/8 % che è sempre più del sesto polo. Il movimento 5 stelle va lasciato interamente alle lotte, agli ideali e alle utopie di Di Battista e affini che probabilmente si ridesterebbero dal loro torpore catacombale
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Perché Di Battista dovrebbe dare un aiuto a chi tra lui e Crimi ha scelto Crimi? Perché dovrebbe dare un aiuto a chi tra Virginia Raggi e Roberta Lombardi ha scelto Roberta Lombardi? Perché dovrebbe dare un aiuto a chi tra stare accanto alla pentastellata sconfitta, Virginia Raggi, e il compagno eletto sindaco di Napoli ha scelto di correre a festeggiare con il compagno? Il partito cinquantino e il movimento in cui credevano Di Battista e Virginia Raggi sono due entità contrapposte. Solo i pidini intrufolatisi nel movimento per sabotarlo possono fare finta di non saperlo.
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@FaFb
@strabiliato
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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@Matteo
👍👍👍
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si perchè Alessandro è così scemo da accettare di essere il vice presidente,carica che non decide nulla
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Bisogna ammettere che la destra ha gioco facile con questa opposizione. Al di là delle bandiere di parte, non c’è un personaggio nella cosi detta sinistra in grado di parlare all’elettorato con la stessa enfasi della Meloni. Se guardo la pagina FB di Giuseppe Conte vedo solo belle foto di piazze piene che applaudono il leader 5S (chissà cosa vota tutta quella gente). Ogni tanto una posizione di distinguo sui temi caldi. Ma non si può chiedere a Conte di essere un 5S.
Serve molto di più. Serve un urlatore convinto che gridi alla gente tutta la sua passione e tutto il suo disgusto per le cose che non vanno. Serve zero fair play, serve zero politically correct, serve competere con gli stessi strumenti e le stesse modalità dell’avversario anche se privi dello stesso potere. Recentemente ho sentito Padellaro chiedere “dov’è la sinistra” e contestare le proteste “uscendo dall’aula”. Ecco, la sinistra non c’è e se c’è “non l’abbiamo vista arrivare” !
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MarcoBo, Conte riempie le piazze, poi parla, la gente si smonta e non va a votare.
Come dici tu ci vuole un urlatore, un predicatore, un propagandista che metta pathos nei suoi discorsi, che risvegli emozioni ancestrali.
Ma se, come Conte, afflosci i maroni con la Co2 e per di più lo fai con l’ardore di un catatonico il popolo non ti segue.
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Se candidassero Di battista e rinunciassero alle schifezze che piacciono tanto al PD LGbtqz….
questi cinque sole li voterei anche io
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Se si continua con questo tipo di “opposizione” (sputtanamento e derisione continui a prescindere), alle prossime elezioni la Destra farà il pieno.
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Problema, reazione, soluzione.
Incalzi sui tradimenti e i fallimenti del governo, susciti sdegno nella popolazione e infine proponi delle soluzioni alternative.
Ma se non sai come farlo e comunicarlo, la destra fa il “pieno” semplicemente perché metà dell’elettorato se ne sta a casa.
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Ma quello che ha scritto il pezzo, è lo stesso Travaglio che un giorno si e l’altro pure ci ha continuamente rotto le scatole con l’alleanza tra la Pseudo Destra e il Movimento? Speriamo che l’abbia finalmente capito che il movimento deve correre da solo, formando una nuova classe dirigente, recuperando vecchie idee e ideali traditi e bombardando un giorno si e l’altro pure il governo per le porcate che sta combinando. Forse così potrebbe sperare nel recuperare i suoi ex elettori delusi, non certo attirarne di nuovi.
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a miess
Ho una spiegazione alla tua osservazione. Come sempre ha affermato il Trav i fatti devono precedere le opinioni (non il contrario). In altri termini, ognuno può avere i suoi desideri circa le alleanze per battere le destre ma dovranno essere i comportamenti di ciascun soggetto politico ad avvalorali. Se gli atti politici sono in contraddizione con i desideri, questi dovranno essere necessariamente modificati, in attesa di pur sempre possibili diversi sviluppi nella pratica politica.
Nel sofisticato linguaggio filosofico è sbagliato anticipare il PENSIERO (postulato) all’ESSERE, come purtroppo si è verificato nel marxismo inventato da Engels allo stesso modo con cui (San) Paolo di Tarso ha fondato il cristianesimo che abbiamo conosciuto, in ciò contravvenendo alle parole di Gesù il profeta.
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Ottavio io sono con te. Di battista non so se sia un problema o una risorsa, quando si muove, non lo va a vedere nessuno, in tv è apprezzato. Il problema enorme è il doppio mandato. Giusto o sbagliato? In un paese dove tra Scarpinato – De Raho e Nordio stravince il secondo, chi ha voglia di sposare la causa dei 5s? Chi ha voglia di buttare 5 o 10 anni della propria vita per fare il buon samaritano? Devi trovare personalità competenti ( ma non basta), disponibili ( accettare €2500,00 mensili può piacere ad un neo laureato che della vita sa zero, non un competente rincorso da pubblico e privato….)
E quindi difficile per Conte. Poi i mass media non lo considerano più, solo Meloni e solo per esaltarla, no per farle le pulci sugli innumerevoli errori fatti in 8 mesi.
Se la lombardia dopo il record di morti mondiale, passando per eccellenza mondiale nel ramo sanità rivota fontana, se l’Italia nel 2022 rivota lupi, bocchino, santanche’,
Se Renzi prende più di 2 milioni di voti, come fa una persona di spessore e competente, che volesse spendere un po del suo tempo in politica, proporsi a Conte?
Ti proponi se pensi di essere utile ( netta possibilità di vincere, che nessuno ti da) altrimenti passi la mano, fai altro e lasci la poltrona ai tantissimi topi che sguazzano…
Saluti
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Temo che anche Travaglio non abbia capito una certa situazione.
L’italiano è mediamente un soggetto con tendenze criminali.
Il voto del 2018 fu una colossale sbandata collettiva da parte di chi pensava che i 5S sarebbero stati facilmente addomesticabili.
Capito l’errore sono tornati all’ovile… a destra un partito o l’altro fanno poca differenza.
Ai 5S rimane lo zoccolo duro di chi aspira ad una Italia migliore con la possibilità di qualche punto in % in più solo se capiranno che i cosiddettu diritti civili sono fuffa da ztl.
Da lì ripartono o sprofondano.
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Grande! Io le chiamo le riforme a costo zero, quelle per il popolino dello zoccolo duro (di comprensione).
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Allora Terni ha vinto il presidente della squadra di calcio battendo il destracentro sinistra catturando al ballottaggio oltre 6000 voti al grido basta con la destra facciamo politica per noi. Affluenza ben oltre il 50%,dati i tempi altissima. Nessuna vittoria del trio malefico FdI-lega-FI è stata ottenuta con almeno la metà piú uno degli elettori. Eppure tutti a festeggiare. In effetti la paura di una sonora pernacchia con relativo calcio al deretano visto i primi otto mesi di legislatura era legittima da parte della classe dirigente e governante. Tuttavia in tempo di guerra c’è voglia di ☮️ e calma. Quindi a votare ci vanno solo coloro che a diverso titolo temono per i propri piccioli, gli altri si dedicano ad attività più proficue e salutari di legittimare una falsa democrazia priva di alternative alla destra e al neoliberismo guerrafondaio. Guardiamo a Terni con speranza di una nuova stagione ☮️❤️💐🎉
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Io invece una risposta non me la do, a parte il fatto che, forse, alle comunali si guarda più al candidato sindaco che ai partiti nazionali. Mi sembra di essere tornato all’era B., dove chiunque sentivo si lamentava ma poi alle urne vinceva e stravinceva. Il problema è che così la Meloni si convince di fare bene e peggiorerà, se possibile, l’attività del suo governo.
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Di Battista è uscito dal M5Stelle dopo la decisione di entrare nel governo Draghi con Berlusconi.
Senza il M5Stelle non sarebbe nato il governo Draghi e ora non non cisarebbe la Meloni a governare. Assieme a Di Battista è uscita anche la parte migliore del M5Stelle
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Mah, forse sarò distratto ma io i 5 stelle li “sento e li vedo” pochissimo e in un contesto come quello attuale servirebbe ben altro che la garbata dialettica di Giuseppe Conte.
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Nella nuova carta dei principi e dei valori del M5S di Conte. Riporto i passaggi più sconcertanti.
Cura delle parole
…confronto rispettoso delle opinioni altrui…La cura delle parole, l’attenzione per il linguaggio adoperato sono importanti anche al fine di migliorare i legami di integrazione e di rafforzare la coesione sociale. Le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti…
E mentre gli altri ci seppelliscono sotto una valanga di insulti e fake news, non rispondiamo col bon ton. 😐
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Siamo sicuri che Conte goda di un robusto consenso popolare per il buon ricordo lasciato da premier come dice Travaglio?io non credo
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È vero la Schlein di classe dirigente ne ha fin troppa, si ma oltre a non essere la sua non è di sinistra, come del resto non la è la Segretaria.
M5 Stelle e le negatività: non rubano, e le persone perbene nel Bel Paese non sono gradite.
Alla gente, ai normali cittadini, al popolo interessa, per sentirsi protetto, Sanità-Scuola-Trasporti- sono la base.
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ASTENSIONISMO. Viviana Vivarelli.
La percentuale di votanti in Italia dal 1948 non ha fatto che diminuire, ma ancora nel 1958 fu del 93,87% .
Alle politiche del 2013 era scesa al 75,24%.
Nelle politiche del 2022 si è battuto il record negativo con il 63,91% dei votanti.
In questa tornata elettorale, che coinvolgeva più di 700 Comuni, è andato a votare meno del 30% degli elettori, il che vuol dire che 2 su 3 non hanno votato. Cade così l’ultimo baluardo per cui il voto nei Comuni interessa di più i cittadini perché riguarda problemi più vicini a loro, per cui vincon i partiti più radicati nel territorio. D’altra parte noto che i dati degli astenuti non sono nemmeno stati riportati. Non solo spariscono dalla partecipazione politica ma anche dalle statistiche.
Dagli anni ’70 a oggi l’astensionismo in Europa alle elezioni nazionali è raddoppiato e va anche peggio alle Comunali e alla Europee. Il calo di votanti non è preoccupante solo in Italia ma in tutta Europa, il che qualche interrogativo alle istituzioni europee dovrebbe porlo.
In Italia, Olanda e Germania i non votanti sono passati dal 10 al 20 %. In Austria dall’8 al 16; in Francia dal 19 a oltre il 35, cui andrebbe sommato ancora un 10 % di elettori che non si registrano nemmeno, mentre in Inghilterra l’astensionismo è salito dal 25 al 40%.
Sono dati impressionanti per registrare la disaffezione dei cittadini verso la politica. E in questa crisi del voto, chi ci guadagna è la destra, che non aumenta i suoi voti ma vince per abbandono di campo degli avversari.
Il risultato è che i governi europei dipendono dal voto di un elettore su 3. E questa non è più democrazia.
Caduto il fascismo, gli Italiani accorsero alle urne pieni di fiducia, ma la condotta dei partiti ha buttato così tanta acqua sul loro fuoco da deludere sempre più le loro aspettative, mentre crollavano gli antichi miti dell’automia politica, della pace, della partecipazione democratica, dello stato sociale, della difesa degli ultimi, dell’ambiente, del progresso civile ed economico, dei diritti del lavoro.
Nel primo dopoguerra avere finalmente la possibilità di votare fece credere in una democrazia che dipendeva dal popolo, ma la successiva condotta dei partiti, la loro corruzione e la loro predazione accaparratrice hanno deluso sempre più chi credeva veramente che gli eletti rappresentassero i cittadini e non fossero una cosca autorefernziale di interessi privati e di affari illeciti.
Oggi siamo arrivati al rovesciamento di Mani pulite, al punto che lo stesso Ministro della Giustizia vi0l€nta le leggi penali per premiare i corrotti e i peggiori, ed è fisiologico che i cittadini delusi si ritirino dall’agone politico, sentendosi delusi e traditi.
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Anche in questa tornata elettorale amministrativa calo dei votanti… quindi neanche più i “sindaci” attirano,,choi fa rioferimento ad un andamento nazionale ed ecco che il “sindaco” sparisce.
Ricordo al terremoto dell’Emilia il m5s diede parte delle restituzioni an una azienda che si trovò in difficoltà,ebbene in quella zona il m5s perse.(non ricordo il comune)…quindi capire l’elettore italiano è difficile… come una bandierina che sventola a seconda dove tiri il vento.
Direi mancanza di una cultura civica nonostante la Costituzione sia chiara e comprensibile e l’italiano oggi sappia LEGGERE E SCRIVERE.
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Ripetere che tanto il M5S alle Amministrative perde perché non ha radicamento sul territorio è diventato ormai, dopo 10 anni, un refrain inaccettabile. Il M5S di responsabilità disattese ne ha accumulate troppe: non essersi mai curato di diffondere le proprie idee sui media (inizialmente Grillo vietò addirittura di andare in televisione), subire Grillo come un dittatore assoluto, trasgredire alle votazioni su Rousseau o agli Stati Generali (dove fu eletto Di Battista ma Grillo scelse Di Maio), aver accettato senza batter ciglio di essere estromesso dalla RAI, non essere riuscito ad avere media propri, non aver fatto nulla in 10 anni per radicarsi sul territorio, non essere entrato in collegamento con le migliaia di gruppi civici locali, aver dismesso volutamente i volontari, i meet up, la democrazia dal basso… aver svalutato la voglia di partecipazione della gente per imporre di nuovo un capo assoluto, essersi baloccato troppo a lungo con alleanze discutibili come quella col Pd, aver votato iniizialmente per la guerra, aver sostenuto il governo Draghi, essersi troppe volte astenuto senza presentare una idea chiara, e, da ultimo, per la volontà del solo Grillo,. aver rovesciato la forma del Movimento riportandolo alla forma Partito, ormai desueta, obsoleta e inaccettabile in una democrazia evoluta.
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Accade sempre più spesso che chi vince lo faccia da solo, rifiutando l’appoggio del partito di riferimento, come fece Guazzaloca a Bologna che si presentò con FI ma rifiutà il supporto e i manifesti di Berlusconi.
Ormai i partiti si sono squalificati e sono una raccomandazione sfavorevole. Conta di più l’operato del singolo, come contano di più le liste civiche. E qui torniamo all’handicap decennale del M5S per cui in tanti anni non ha fatto niente per radicarsi al territorio, così come non ha fatto niente per avere voce sui media (e l’ultima spartizione della Rai ne fa triste prova).
La Meloni esulta. Crescono gli astenuti.
Stiamo diventando sempre più un popolo di non votanti.
Del resto i fatti hanno dimostrato ampiamenti che i partiti se ne sbattono allegramente dell’opinione della gente e anche dell escelte elettorali e ono diventati contenitori vuoti intercambiabili, dove si passa da un partito all’altro con perfetta disinvoltura, perdendo ogni dignità e credibilità. A questo punto, è fisiologico che la gente abbia perso la voglia di votare.
Il voto deve essere partecipazione attiva e costante, non un vuoto a perdere di cui i partiti fanno strame. Se la tua scelta di cittadino vale zero, ne conseguirà la tua perdita di interesse per la politica.
Se la politica è ‘cosa loro’ , ti sentirai estraneo ad essa, escluso.
Col primo M5S che partiva dal basso, i cittadini si sentirono finalmente motivati. Coi partiti verticistici attuali, dove la base conta zero, domina la sfiducia e il disinteresse.
Hanno ucciso la democrazia. Non possono piangere ora che vincono quelli che la democrazia la odiano. E la democrazia si fa dal basso, non con le combinazioni o le alchimie di chi comanda, fregandosene delle opinioni e dei bisogni della gente e guardando solo al proprio limitato interesse di casta, oltretutto di una casta al soldo di potenze straniere che non vogliono certo il nostro bene, ma vogliono rinforzarsi a nostro danno.
Una vera rivoluzione ci sarebbe stata con Gianroberto Casaleggio, che è stato l’unico a riportare la sovranità al suo legittimo depositario: il popolo. Quello che è successo dopo è stato solo un regresso alle vecchie forme partitiche, oligarchiche e verticistiche, troppo lontane dalla gente perché la gente se ne interessi. Per cui era inevitabile che lo slancio iniziale regredisse.
In una vera democrazia non si vota per plagio o per fanatismo verso un leader, si vota perché si sente di far parte di un progetto comune e condiviso. Ma questo tipo di partecipazione non esiste più e chi non l’ha mai capita e vota solo perché cooptato da un leader non avrà mai forza sufficiente per arrivare a una vittoria.
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Fintanto che il partito di mr tentenna sarà l’ombra sbiadita del PD non avrà alcuna possibilità
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Il mv5s èra ed è contro i pidioti furbi di Bibbiano,
Invece la nuova gestione dell’amministratore delegato mr tentenna è fare da zerbino al PD.
Perché il Dibba dovrebbe mescolarsi con simili nullità.
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Secondo me non sarà l’opposizione a sconfiggere l’attuale maggioranza, ma penso che dobbiamo aspettare un sua implosione.
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Che questa maggioranza imploda è solo questione di tempo, ma ci sarà il bomba e Carletto oltre al PD a rimediare una maggioranza affinché tutto cambi perché niente cambi.
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Conte ha uno stile diverso, una dialettica garbata che per qualcuno significa debolezza, e per questo non viene apprezzato dagli italiani, salvo una parte minoritaria che invece lo apprezza proprio per la sua diversità , ci sarebbe da chiedersi perché, visto che è il nodo del problema: agli italiani piacciono gli urlatori con quel tanto di furbizia e spregiudicatezza da arrivare ad essere leader, classe dirigente, ministro o pdc senza alcun merito, cultura, competenza, interesse/scelte politiche funzionali al bene comune, alla collettività, se poi hanno pure qualche guaio giudiziario o comportamenti inopportuni per il proprio ruolo, non importa, anzi fa curriculum. Dopo decenni di martellamento mediatico sul tutti possiamo essere Silvio con soldi, fi@a, squadra di calcio, notorietà, fino a ruoli istituzionali prestigiosi, come presidente di partito, pdc e magari pure pdr, il modello cognitivo/culturale è questo, senza alcun interesse per condotta, comportamenti, illegalità, sentenze di condanna per reati! E la classe politica dirigente viene selezionata ed ha consenso su questo modello, come in un riflesso fra specchi : dice e fa esattamente ciò che gli italiani vogliono sentirsi dire e che farebbero volentieri con la stessa furbizia, scorrettezza, impudenza ed arroganza, se ne avessero la possibilità! Non è la classe dirigente mancante nei 5 stelle, ma che non corrisponde al modello disculturale, mentalmente distorto, ormai acquisito, i Toninelli, i Di Battista, i Conte, gli Scarpinato, ecc, esistono, però vengono ignorati o disprezzati, mentre hanno successo i Berlusconi, i Salvini, Meloni, Renzi, Letta, ecc, ecc, non è solo una questione di mediatizzazione e propaganda, ma del loro attecchimento su un terreno/massa predisposto! Senza cambiare il modello di riferimento cognitivo, il riflesso distorto del gioco di specchi, non se ne esce, perché il cambiamento culturale auspicato dal M5S non c’è stato: non aveva mezzi/strumenti per diffonderlo, non aveva terreno realmente e consapevolmente pronto a riceverlo, salvo uno zoccolo duro che ha una visione etica, comportamentale e sociale diversa e minoritaria nel paese, e continua ad averla, oltre la fugace protesta del 33%, come progetto/costruzione alternativo e non solo di dissenso! Gli altri hanno una classe dirigente? Quale sarebbe? Che benefici o meglio danni ha prodotto in 40 anni di attività? Eppure è sempre lì, un motivo esiste!
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Non è la dialettica garbata che impedisce a mr tentenna di essere un trascinatore,
Ciò che impedisce al nuovo gestore del fu mv5s di essere accettato è la sua ipocrisia verso il sistema, il suo servilismo verso i poteri forti, la sua sudditanza verso l’atlantismo e verso personaggi inqualificabili come la von der leyen, il suo appoggio all’infame governo draghi financo a votare invio degli armamenti e sostenere convintamente le sanzioni che di fatto si sono rivelate dei bookmakers che hanno colpito la già traballante economia italiana,
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Infatti si può essere incisivi anche parlando bene. Il “difetto” di Conte è che non è un 5S e non lo sarà mai, non potrebbe esserlo, non è nella sua natura.
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Mister tentenna non è mai stato grillino e no lo sarà mai perché il suo non è il vero M5S. E’ un avvocato e al massimo poteva fare l’avvocato a titolo gratuito del movimento .Portare un movimento politico a dimezzare i voti del 2018 senza neppure presentare le dimissioni
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Quindi, transitivamente, il “difetto” lo hanno anche tutti i mutandoni e mutandone dell’attuale pseudo Movimento, no TEXAS INSTRUMENTS?
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E pensare che dovrebbe essere premiata la normalità , l’onestà intellettuale ,l’interesse a favore della collettività…invece tutto il contrario.
E’ evidente che il Cittadino non abbia capito o non gli abbiano fatto capire quali siano i diritti e i doveri,nonostante una Costituzione limpida e chiara.
Aver messo sotto i piedi tale documento con la scusa di riformalo è l’anticamera di una dittatura ….e questo gli italiani beoni non lo hanno capito.
Anche in Spagna,quando è apparsa la volontà da parte dei socialisti di tassare i ricchi a favore dei poveri,….. hanno perso le elezioni…
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@ Antonio stai dimenticando che qualcuno,e non Conte, disse che draghi era un grillino!Mi basta questo!
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Ti stai dimenticando le 55 fiDVCE (53+2) che qualcuno, e non Grillo, diede al Drago! Non ti basta e avanza questo?
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Alessandra, standing ovation!
Bravissima 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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il M5S, al di la del lignaggio di Conte, resta, agli occhi del popolo, il partito degli opportunisti, alla di maio, cancellieri ed altri scappati di casa. il pd oltre ai vecchi arnesi ha un/a nuovo/a segretario/a la cui notorietà è legata soprattutto alle sue tendenze sessuali, delle quali non frega un tubo a nessuno. va bene ad urlare in un’assemblea studentesca di 3° media, ma niente di più. è solo una riccastra che fa politica per hobby. la pseudo destra che governa ha l’unica virtù di sapere insultare meglio gli avversari, attribuendogli anche i danni che loro stesso fanno. l’unico modo che può portare qualche cambiamento, ma non per il popolo, è la constatazione degli ultimi, che le loro condizioni non sono affatto migliorate, e cercano un altro messia.
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Esatto, il popolo non votante ricorda i voltafaccia degli opportunisti del movimento e non chi lavora affinché cresca nuovamente! E non ricorda quante cose eccellenti ha fatto il movimento! Per un movimento duro e puro gli errori e i tradimenti sono stati fatali, ricrescere, molto difficile!
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Le cose eccellenti il mv5s le ha fatte quando non aveva niente a che fare con il PD, anzi quando definiva il PD quelli di Bibbiano,
Con il tradimento del cazzaro verde hanno avuto paura delle elezioni ( il cazzaro verde dilagava nei sondaggi per colpa dell’&inettitudine di gigino o bibitaro)e si sono trasformati in un peduncolo pdino. Fine, oggi se togliamo i nostalgici del PD convogliati nel partito mv5s non rimane quasi nessuno,
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Ho letto i commenti, e non mi convincono.
Mi sembra partano da un presupposto sbagliato: che si sia in democrazia.
Se fossimo in democrazia si potrebbe parlare di leader, di alleanze, di programmi, di classe dirigente, di radicamento, di strategie ecc ecc …
Ma secondo il mio parere da bar il problema è alla radice: siamo una colonia e non una democrazia, il teatro della politica è una farsa che la propaganda usa per manipolare l’opinione pubblica, qualsiasi tentativo di riportare la democrazia viene represso più o meno violentemente spiegando poi su tv e giornali unificati che non è successo niente.
Il M5S era un colpo di genio che ha rischiato di riportare la democrazia in Italia, ma il potere (mafioso, massone e lobbistico, braccia armate dei padroni dell’occidente, che controllano ANCHE gli USA), lo hanno fermato con immagino ricatti, minacce e corruzione, giustificando poi tutto col fumo della tv.
Chiunque armato di buoni propositi si oppone al sistema viene fermato, con le cattive.
L’unico modo per uscirne sarebbe essere uniti e altrettanto decisi e cattivi, non so, con una rivoluzione …? Non ci si può nemmeno appoggiare a un potere superiore, perchè tutto l’occidente è nella stessa situazione: un ristretto numero di soggetti finanziari (giuridici e fisici) fa e disfa come vuole la politica, usando i soldi come arma.
Ora vedo critiche crescenti al governo della destra di destra.
Immagino sia il solito giochetto, per proporre poi come soluzione un governo di destra tecnico, o un governo della destra di sinistra, cioè per gattopardescamente non cambiare nulla facendo finta di cambiare qualcosa.
Siamo (occidente) come un piccolo paesino dominato dalla mafia: chi si oppone viene fatto fuori in un modo o nell’altro, al limite fisicamente, e la politica è il modo per dare una patina di democraticità al potere mafioso, che se si dichiarasse apertamente forse troverebbe meno facile dominare a lungo.
La società occidentale di conseguenza è sempre più corrotta e marcia, sbandata, perduta, alla deriva.
E come può un singolo opporsi all’esercito mafioso da solo? Non può.
L’unica cosa che può fare è cercare di uscire dai giochi e ricavarsi una nicchia dove svernare alla meno peggio, perchè finchè è solo ad accorgersi di quello che succede, non può cambiare nulla, e da lì, nel suo piccolo, cercare di svegliare qualcuno, che poi forse farà altrettanto, e se la consapevolezza della situazione si allargherà a macchia d’olio potrà succedere finalmente qualcosa.
Ma nel futuro.
Fino ad allora ogni lotta solitaria equivale ad un suicidio.
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👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Verissimo quello che dici e l’astensione in crescita lo conferma.
Siamo un paese con poche risorse e un debito enorme che si deve accontentare, quando va bene, di riforme a costo zero perchè non può fare altro. Quando va male arriva il solito aggiustatore che ci ricorda quanto sopra.
Ma tutto questo non ha impedito a qualcuno di sognare il cambiamento e il M5S ne è stato l’unico interprete.
Andare in piazza a gridare il proprio malcontento aveva resuscitato le coscienze addormentate dal fair play e dal polically correct, la politica fine a se stessa, la politica come lavoro.
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“Il M5S era un colpo di genio che ha rischiato di riportare la democrazia in Italia”.
Eh, sogni d’oro! Il partitino (chiamarlo Movimento non ce la faccio più) nuovo travestito da nuovo (semicit.) è stata l’ennesima valvoletta di sfogo messa sulla pentola a pressione ché altrimenti rischiava di scoppiare!
Ormai mi sembra chiaro come il giorno…
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Hmmm secondo me invece ci credevano, e l’hanno fatto col cuore. bastava vedere come li massacravano in tv. Poi il potere ti schiaccia e volge tutto a suo favore e magari sembra che abbia architettato tutto dall’inizio e invece è solo opportunista.
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Non ciurlare, fab! Basta lo 000000,1% in mezzo a tutti quelli che ci credevano veramente per montare lo spettacolino, dai, per piacere.
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“Ma i due leader devono domandarsi come mai, con tutte le porcate e i flop collezionati dal governo nei primi 8 mesi, i loro partiti siano inchiodati ai numeri del 25 settembre”.
I motivi sono molti, ne cito qualcuno:
1. il governo ha gran parte della stampa prostrata ai propri piedi.
2. le destre e i populisti solitamente dilagano nei periodi di crisi(economica, istituzionale, sociale, ecc).
Errore madornale che il M5S odierno rinneghi il suo passato populista.
3. il conservatorismo parla di cose concrete, di conservare l’esistente; il progressismo di cose astratte, di futuro ignoto e questo spaventa non poco la popolazione.
Errore di Conte relegare il M5S nel campo progressista; il M5S delle origini era una sapiente miscela di temi progressisti, conservatori e cristiani, era trasversale.
4. Lega e Fdi utilizzano un linguaggio a misura di bambino, mandano messaggi(pochi) alla pancia, all’inconscio delle persone.
Le opposizioni parlano al cervello, ma il cervello della gente è saturato e tormentato dalle preoccupazioni quotidiane. La memoria fa sempre più acqua.
La gente non ha le capacità e la voglia di assimilare terabyte di noiose informazioni.
Vince chi usa metafore, slogan, luoghi comuni, stereotipi, ecc. ecc.
La comunicazione\propaganda non è tutto, ma fa il 90% del successo di un partito\movimento\associazione.
Fuffy Schlein e Conte non sanno comunicare. Idem Salvini che però comunque li sovrasta. Meloni e Grillo(prima di sputtanarsi), inarrivabili.
5. la destra ha un concetto di mondo evidente e noto. Neoliberismo mascherato da sovranismo\nazionalismo\conservatorismo.
Le pseudo-opposizioni no, peggio, spesso sposano politiche criminali sovranazionali.
Naturalmente non sono d’accordo con quanto dice Travaglio sull’identità del M5S, mai stata così debole dalla “reggenza” Crimi.
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“La Storia insegna” “La Storia è maestra di vita” NO
Nel Bel Paese è maestro di vita (comunque) “il profitto”
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E mo’ come faranno le bimbe di Conte ? Semplice
Saranno sostituite dai bimbi di Appendino .
Dalle bimbe ai bimbi !
E’ tutta na comica .
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/rsquo-scoccata-rsquo-ora-appendere-conte-chiodo-far-posto-354865.htm
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Costretto a linkare Dagospia. Ripigliati amico, ripigliati.
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costretto ?
Ogni sito va bene per sorridere , sorridi anche tu che la vita e’ bella ! e la mamma ha fatto li gnocchi .
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Sì può essere populisti nel senso buono del termine, cioè fare politica per il popolo, inteso come bene comune/collettività, ed essere populisti chiedendo legittimità/autorità direttamente dal popolo, per farsi i ca@@i propri, senza che il popolo abbia assolutamente idea/consapevolezza di quali siano poi le reali scelte/azioni politiche a suo danno od interesse! Sono stati populisti Mussolini, Berlusconi, Bossi, Renzi, Salvini, Meloni, ma non il M5S, che prevedeva un “populismo” come consapevole partecipazione alle scelte da parte dei cittadini, e non si può definire neppure populismo, dove domina il ghe pensi mi, attraverso investitura di popolo, tipica della destra, o di partito, attraverso la pseudosinistra piddina, no, i 5 stelle avevano ambizioni alte/valoriali necessariamente legate a mentalità, informazione, formazione e cultura, in grado di promuovere una presa di coscienza delle masse, atta a diventare Politica, artefici/protagonisti delle scelte! Un cambiamento enorme, rispetto al populismo, propriamente detto, dove domina l’ elemento del cervello vuoto, delle masse, da riempire di propaganda, affinché il consenso popolare sia garantito a tutela, non del proprio interesse, ma di chi è mediaticamente scelto da poteri nazionali/ sovranazionali come più idoneo/utile ai propri interessi, economici, finanziari, sociali! Non è la capacità di comunicazione che conta, ma quello che viene detto e soprattutto ciò che viene fatto, ma gli italiani sono fermi alla demagogia populista da un secolo, dove i migliori populisti, capaci in infiammare le piazze, sono stati il Duce e Silvio, poi nei fatti è stato un disastro, ma per capirlo si dovrebbe avere consapevolezza, coscienza e memoria, in definitiva un’ emancipazione mentale/culturale delle masse che è esattamente il contrario di populismo! Non deve cambiare il tipo di leadership, per diventare populista al pari degli altri, con lo stesso stile, dovrebbe cambiare, finalmente, il significato di essere cittadini!
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Anni addietro il M5S era orgoglioso di essere tacciato di populismo, ora i vertici e voi vi vergognate. Smettetela di fare i piddini. E anche DEmerito vostro se il M5S boccheggia al 15% o anche meno.
Ero orgoglioso di essere populista, oggi invece voto il M5S solo perché il meno peggio. Non mi entusiasma, mi fa calare il latte alle ginocchia e la sua diplomazia mi disgusta.
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Io ho smesso di essere bimba di qualcuno, da decenni, però se Silvio è il modello, potrei anche gradire qualche bimbo, da 35 anni in su….E sarei comunque sotto lo standard del suddetto e della maggior parte dei maschi italiani. ….Dimenticavo, non sono razzista, quindi il colore della pelle non conta, tanto non rischio di contribuire, per questioni di età, alla sostituzione etnica! Preferibilmente automuniti, odio guidare, ovviamente la macchina, con 4 ruote, volante, freni, frizione. ….
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Alessandra assieme ad altri blogger muniti di sale ed educazione, sei boccata d’ossigeno e speranza, di poter avere un futuro come movimento.. iniziano i gruppi territoriali intanto, a rilento ma iniziamo! E Roma il 17 giugno, è tra pochi giorni.. e questa volta si va.. il popolo del movimento deve farsi notare! Grazie Alessandra 💝
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Se nemmeno il centrodestra(4 partiti) riesce a riempire le piazze, come pensate possa riuscirci il M5S?
Anche il PD che, in teoria, dovrebbe essere radicato sui territori, non riesce a portare in piazza più di 200 persone.
A volte dubito della vostra sanità mentale. 🙄
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Re salmone, riempire le piazze sarà difficile ma provarci costa poco.. un’alzataccia alle 3 di mattina ed un rientro alle 4 del giorno dopo, si fa volentieri! Ma tu ci sei stato a Roma per la pace in novembre? Beh altro che piazze abbiamo riempito, vabbè là eravamo in tanti perché tanti erano i gruppi, ma bisogna provarci perlomeno! Eravamo in tantissimi anche nel 2020 contro i vitalizi.. vedremo.. ti saprò dire..
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Moki, figuriamoci se a fermare la marea umana può essere l’alzataccia alle tre del mattino; a quello ci pensano la stanchezza mentale, lo sconforto e la noia che fanno da diga.
“Il capitano non ha studiato! L’hanno assemblato alla Scuola Ufficiali con pezzi di ricambio di soldati morti.” Cit.
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SCUSATE l’OT
C’E’ UN INVITO SCUSATE CON MOTIVAZIONI ad una manifestazione …indovinate quando?e dove? Ampio risalto dalla stampa?
lo scorso 1° maggio il Governo Meloni, in barba alla Festa del Lavoro, ha approvato un Decreto Precariato che disegna la nuova Italia dei contratti a tempo determinato – spesso di un mese o di una settimana, l’Italia dei voucher, l’Italia in cui per i giovani diventa impossibile programmare l’acquisto di una casa, cullare il sogno di avere una famiglia.
Insomma, di guardare con speranza al futuro.
Nello stesso decreto si taglia il Reddito di cittadinanza – unico sostegno per chi vive sulla soglia di povertà – e si prevedono più fondi per l’industria militare. Già: perché i soldi, quando si tratta di armi, questo governo riesce sempre a trovarli.
Non li trova, invece, se si tratta di stabilizzare i contratti dei nostri ragazzi, dei ricercatori precari o alzare gli stipendi di chi – medici, infermieri e operatori sanitari – sbarcano il lunario nella giungla della Sanità.
La verità è che al Governo Meloni non interessa nulla delle vite precarie degli italiani.
Non interessano le vite di chi vede aumentare le rate del mutuo o dell’affitto, mentre l’esecutivo fa spallucce. Eppure, basterebbe avere il coraggio di tassare gli extraprofitti di banche, industrie belliche, multinazionali farmaceutiche e assicurative che in tempi di emergenza hanno aumentato a dismisura i propri ricavi e dedicare quelle risorse a chi non ce la fa.
Non interessano le vite di chi perde il lavoro e deve barcamenarsi tra impieghi pagati 2 o 3 euro l’ora, mentre il Governo dice no a quel salario minimo ormai presente in tutta Europa.
Non interessano le vite di chi per fare un’ecografia deve scegliere se avere un appuntamento nel pubblico tra un anno o pagarla a caro costo domattina in una clinica privata.
Non interessa mandare all’aria la vita di imprenditori che avevano scommesso sulla riqualificazione urbanistica grazie ad un’edilizia sostenibile.
Non interessa il futuro dei giovani, costretti ad alzare la voce per suonare l’allarme del cambiamento climatico. Vengono trattati come criminali mentre si riempiono di impresentabili le amministrazioni dello Stato e si creano scudi penali per evasori.
Ciao Oreste Mori,
lo scorso 1° maggio il Governo Meloni, in barba alla Festa del Lavoro, ha approvato un Decreto Precariato che disegna la nuova Italia dei contratti a tempo determinato – spesso di un mese o di una settimana, l’Italia dei voucher, l’Italia in cui per i giovani diventa impossibile programmare l’acquisto di una casa, cullare il sogno di avere una famiglia.
Insomma, di guardare con speranza al futuro.
Nello stesso decreto si taglia il Reddito di cittadinanza – unico sostegno per chi vive sulla soglia di povertà – e si prevedono più fondi per l’industria militare. Già: perché i soldi, quando si tratta di armi, questo governo riesce sempre a trovarli.
Non li trova, invece, se si tratta di stabilizzare i contratti dei nostri ragazzi, dei ricercatori precari o alzare gli stipendi di chi – medici, infermieri e operatori sanitari – sbarcano il lunario nella giungla della Sanità.
La verità è che al Governo Meloni non interessa nulla delle vite precarie degli italiani.
Non interessano le vite di chi vede aumentare le rate del mutuo o dell’affitto, mentre l’esecutivo fa spallucce. Eppure, basterebbe avere il coraggio di tassare gli extraprofitti di banche, industrie belliche, multinazionali farmaceutiche e assicurative che in tempi di emergenza hanno aumentato a dismisura i propri ricavi e dedicare quelle risorse a chi non ce la fa.
Non interessano le vite di chi perde il lavoro e deve barcamenarsi tra impieghi pagati 2 o 3 euro l’ora, mentre il Governo dice no a quel salario minimo ormai presente in tutta Europa.
E dove?
Non interessano le vite di chi per fare un’ecografia deve scegliere se avere un appuntamento nel pubblico tra un anno o pagarla a caro costo domattina in una clinica privata.
Non interessa mandare all’aria la vita di imprenditori che avevano scommesso sulla riqualificazione urbanistica grazie ad un’edilizia sostenibile.
Non interessa il futuro dei giovani, costretti ad alzare la voce per suonare l’allarme del cambiamento climatico. Vengono trattati come criminali mentre si riempiono di impresentabili le amministrazioni dello Stato e si creano scudi penali per evasori.
Non interessano le vite di chi guarda con paura al rischio di una guerra nucleare mentre il Governo investe sugli armamenti e “scommette” – parola di Giorgia Meloni – sulla vittoria militare anziché sulla pace.
A loro tutto questo non interessa.
Ma noi non siamo disposti a volgere lo sguardo dall’altra parte.
È il momento di guardarci negli occhi. Incontriamoci in piazza, ascoltiamo e mettiamo a confronto le vostre storie. Mettiamoci in movimento per dire a gran voce #BastaVitePrecarie, basta con le politiche inadeguate e dannose di questo Governo.
Ci vediamo il 17 giugno a Roma!
Non interessano le vite di chi guarda con paura al rischio di una guerra nucleare mentre il Governo investe sugli armamenti e “scommette” – parola di Giorgia Meloni – sulla vittoria militare anziché sulla pace.
A loro tutto questo non interessa.
Ma noi non siamo disposti a volgere lo sguardo dall’altra parte.
È il momento di guardarci negli occhi. Incontriamoci in piazza, ascoltiamo e mettiamo a confronto le vostre storie. Mettiamoci in movimento per dire a gran voce #BastaVitePrecarie, basta con le politiche inadeguate e dannose di questo Governo.
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Mi è stato inviato da un amico…credo che andrò!
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Sarebbe bellissimo incontrarci in molti! 💝
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