La conduttrice incontra il responsabile Approfondimenti: nessun ripensamento. L’appello alla Vigilanza sull’occupazione da parte del governo dello spazio in tv. E Littizzetto saluta Salvini con un “Bello ciao”

Lucia Annunziata

(di Gabriele Bartoloni – repubblica.it) – ROMA – È la giornata dei grandi addii, in casa Rai. Sul terzo canale va in scena il saluto di due pesi massimi del servizio pubblico: Lucia Annunziata e Fabio Fazio. “Questa, diciamo, è l’ultima puntata”, esordisce Annunziata. “Diciamo” perché in realtà Mezz’ora in più andrà in onda fino a fine giugno come concordato con l’azienda. Nel frattempo il centrodestra attacca e mette nel mirino Report. “Attendiamo stasera, ma ci siamo stufati”, dice Maurizio Gasparri (FI), che aggiunge: “Lucia Annunziata chiude la sua carriera in Rai in modo vergognoso”, “si dimette ma continua a infangare in materia di mafia. Farneticante trasmissione oggi in onda su Raitre, con le solite accuse, senza possibilità di discuterne liberamente, contro Berlusconi”. La giornalista, che non ha nascosto la commozione in alcuni passaggi della diretta, ha incontrato il responsabile Approfondimenti Paolo Corsini per il passaggio di consegne, ma senza spazi ad alcun ripensamento rispetto all’addio alla conduzione del programma, in onda dal 2005.

La decisione di Annunziata segue un’altra, identica, fatta da Fazio, già con le valigie pronte in vista del trasferimento verso Discovery, sul canale Nove. Alla base della scelta, il mancato rinnovo del contratto che sarebbe scaduto alla fine di giugno. Ieri è andata in onda l’ultima puntata del suo Che tempo che fa. “Dobbiamo fare il trasloco!”, ha ironizzato Luciana Litizzetto che ha poi rivolto un saluto sarcastico a Salvini: “Bello ciao”. Il conduttore è stato accolto da una lunga ovazione del pubblico in sala. L’ultima dei molti anni passati in Rai. “Grazie a tutti di cuore, diventa difficile così arrivare alla fine di una lunga serata”, le sue parole. La puntata inizia con Michele Serra, autore della trasmissione, e prosegue con Roberto Saviano, presenza costante nel programma del conduttore ligure. Tra gli ospiti, anche il virologo Roberto Burioni, la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola e, l’attore britannico Anthony Hopkins. Il commiato è arrivato sulle note di Fatalità, di Raffaella Carrà. Ma prima Fazio ha ringraziato il pubblico e la Rete che lo ha ospitato fino a ieri sera. “Proprio in questi giorni, quaranta anni fa, ho fatto il provino”, ha ricordato.

“C’è un brutto clima con la tendenza ad incasellare tutto e tutti”, ha detto Serra durante il suo intervento. Il riferimento, non troppo velato, è all’occupazione pesante di Viale Mazzini messa in piedi dalla destra al governo. Un’operazione ribattezzata TeleMeloni. Appellativo già confermato dai numeri prima ancora che l’esecutivo procedesse con il cambio dei vertici. I dati dell’Osservatorio di Pavia non lasciano spazio ad interpretazioni alternative: nella prima settimana di aprile 2023 governo e maggioranza hanno occupato nella media delle tre reti generaliste di Viale Mazzini il 66 per cento del tempo dedicato alle interviste politiche. All’opposizione rimangono le briciole: tutte si attestano sotto il 22 per cento. Nello specifico, il Tg1 ha dedicato, in media, a governo e maggioranza, il 73 per cento del tempo. Ai partiti di opposizione solo il 14.

Materiale in mano alla commissione di Vigilanza, chiamata in causa nei giorni scorsi dopo il “caso-RaiNews 24”. Ora sul canale di informazione pende un’accusa di violazione della par condicio per aver trasmesso in diretta, alla vigilia del voto per le Amministrative, i comizi di chiusura della campagna elettorale a Catania di Giorgia MeloniMatteo Salvini e Antonio Tajani. Per le opposizioni – Pd e Movimento 5 stelle in primis – è l’ennesima conferma dell’occupazione dei canali del servizio pubblico.