L’ex governatore della Puglia parla del marito Ed e del figlio Tobia e della proposta del governo di sanzionare come «reato universale» la gestazione per altri. Gli scontri con D’Alema: «Anche a me hanno proposto di fare il lobbista. No, grazie»

(di Claudio Bozza – corriere.it) – A Campo de’ Fiori c’è un filo di vento . Splende il sole. E frotte di americani sono già in déshabillé agostano. Nicola Maria Vendola (dai genitori ribattezzato “Nichi” in onore del presidente Urss Nikita Krusciov) qui ha casa da 25 anni. Il fioraio gli mette la mano sulla spalla: «Ahò, daje!». Al caffè sotto casa, una donna rincara: «Grazie per quello che ha detto ieri in tv». E lui – uno dei pochi leader della sinistra alternativa capace di vincere – si vede che gongola. Eppure ha lasciato da anni il palco della politica. Un esilio auto-imposto a causa di un processo, quello sull’Ilva, che gli procura «dolore immane» a un cuore un po’ malconcio. Così ha scelto di fare un passo di lato, per tutelare la sua famiglia: suo marito Ed e il piccolo Tobia Antonio. Ma nel frattempo, il governo Meloni ha annunciato una legge che sanzioni come “reato universale” la gestazione per altri. Così sono successe due cose: Vendola è tornato su giornali e tv a difesa delle famiglie arcobaleno e, di conseguenza, i suoi sostenitori sono tornati ad abbracciarlo.
Vendola, il momento in cui ha detto basta?
«Quando è nato mio figlio, dinanzi alla virulenza della polemica politica e mediatica scatenata in Italia, ho dovuto comprendere quanto la mia esposizione pubblica potesse riverberarsi negativamente sulla vita dei miei cari. Dovevo innanzitutto proteggere il bambino. Per me è stato un momento emotivamente molto impegnativo, anche perché avevo perso mia madre. Insomma avevo addosso una morte e una nascita: ero passato dallo stringere la mano di mamma agonizzante ad accarezzare quella di Tobia appena nato».
«IL FATTO CHE SI POSSA FAR RIVIVERE L’ESPERIENZA DEI COSIDDETTI “FIGLI ILLEGITTIMI” E DI DIRITTI DISEGUALI PER I BAMBINI, A SECONDA CHE SIANO DI UN CERTO TIPO DI FAMIGLIE O DI UN ALTRO, È MOSTRUOSO»
Nel 2016, grazie alla maternità surrogata, è nato in California Tobia. Oggi, se la stretta della ministra Roccella andasse in porto, lei e suo marito Ed Testa non potreste più farlo. O meglio: potreste, ma se tornaste in Italia con il bambino rischiereste l’arresto. Che ne pensa?
«Ma del bambino poi che farebbero? Lo renderebbero orfano nel nome dei suoi diritti? Sono incredulo dinanzi a questa bolla ideologica e al suo grave profilo di incostituzionalità. La destra vuole definire “crimine universale” una pratica che in gran parte del mondo è legale. È una crociata, una postura da “polizia morale”, che crea soprattutto ansia e angoscia, che può molestare e intimidire. Ma che non può fermare il cambiamento in atto».

La ministra, e molti da destra, contestano: «C’è un problema etico e serve una legge per rendere l’utero in affitto un reato universale». Dall’altra parte, le famiglie come la sua chiedono una legge che riconosca i vostri bambini. Cosa deve fare la politica adesso?
«Innanzitutto separare le due questioni. Il fatto che si possa far rivivere l’esperienza mostruosa dei cosiddetti “figli illegittimi” e di diritti diseguali per i bambini, a seconda che siano di un certo tipo di famiglie o di un altro, è mostruoso. Il regolamento europeo, viceversa, afferma il diritto dei nostri figli bambini a non essere discriminati e a poter godere della pienezza della vita familiare. Poi c’è il tema della maternità surrogata, che in Italia è già vietata. Cosa significa renderla un “reato universale”? Non sarebbe più saggio e più realistico regolamentarla solo come pratica solidale ed altruistica, così eliminando a monte il rischio dello sfruttamento delle donne più povere? E non sarebbe ora di consentire l’adozione per i single e per le coppie gay?».
Oggi due gay possono avere un figlio all’estero con la gestazione “altruistica” o “commerciale”. Per la destra è comunque mercimonio dell’utero. Ma la donna che ha tenuto Tobia in grembo perché l’ha fatto?
«Fondamentalmente lei era curiosa, una sua cugina aveva partorito per una coppia gay ed era stata una esperienza molto bella. Noi abbiamo incontrato molte donne, ma con Sharline è subito scattato l’amore. Ci ha chiesto: ma quando Tobia sarà nato potrò tenere la sua foto in casa mia? Aveva già tre figli suoi. Il guadagno che lei cercava era starsene a casa con i suoi bambini per un anno senza lavorare».
La gestazione per altri è una pratica «da ricchi» è la constestazione. Ci potrebbe dire quanto vi è costata?
«Il ristoro di un anno di lavoro mancato per Sharline. Poi molto, in Usa, pesano le spese sanitarie e la clinica. Non le so dire, davvero. Abbiamo pagato molte cose, mai fatto un conto definitivo».
Avere un figlio è un diritto?
«No. Non è un diritto. È una esperienza, un desiderio, un progetto. Non è un diritto, ma neanche un delitto».
Tobia ha conosciuto le donne che lo hanno fatto nascere?
«Aveva solo tre anni quando siamo andati per conoscere Britney (che ha donato l’ovulo) e Sharline (che lo ha portato in grembo). Poi siamo rimasti imprigionati per il Covid. Oggi ha sei anni: gli spiegheremo tutto, intanto ha fatto il paggetto al matrimonio di Britney».
Lei ha raccontato che avere un figlio è stata la scelta più difficile della sua vita. Come gli avete spiegato che ha due papà?
«Intanto non ha mai percepito la sua condizione come una stranezza, bensì come qualcosa di speciale. A un certo punto gli abbiamo raccontato che un bambino può nascere solo dalla pancia di una donna, ma che io ed Ed ci volevamo bene e avevamo bisogno di un uovo: così abbiamo chiesto a una donna di donarcelo e a un’altra di portarlo nella sua pancia. Poi gli abbiamo anche letto un fumetto molto tenero, che racconta una storia vera. Allo zoo di Central park a New York ci sono due pinguini maschi e sono tristi perché non hanno figli: uno prova a covare una pietra, poi il custode se ne accorge e gli porta un uovo abbandonato, che covano. Alla fine nasce un pinguino e sono felicissimi».
Che difficoltà ha e avete incontrato?
«Tobia è un bambino sereno, gioioso, socievole, curioso. Un giorno la cassiera di un bar gli ha detto: “Ti posso offrire un cioccolatino?”. Lui ha risposto che non gli piace la cioccolata. “Lo puoi portare alla tua mamma!”. E Tobia ridendo: “Ma io ho due papà, lo porto a loro”. Ecco, un figlio non è una scelta che fai a cuor leggero. Noi per anni abbiamo studiato, ci siamo interrogati, siamo entrati in tante famiglie omogenitoriali per capire come stessero quei loro figli».
«SONO SORPRESO DA QUANTE PERSONE MI STIANO CHIEDENDO DI CANDIDARMI ALLE EUROPEE. NON SO RISPONDERE. POI È CHIARO CHE IO SENTA IL RICHIAMO DELLA FORESTA, MA…»

Una foto dall’album di famiglia di Nichi Vendola, scattata nel 2021 a casa del fratello maggiore Gianni (in prima fila, il secondo da destra) qualche settimana prima della sua morte: era malato di cancro. Vendola tiene in braccio il figlio Tobia Antonio, al centro con la maglia bordeaux c’è il marito Ed Testa. Gli altri sono parenti e amici
Ora che Elly Schlein è diventata segretaria, è la volta buona che si iscriverà al Pd?
«Non credo accadrà. Il mio giudizio sul Pd resta molto severo. Elly tuttavia è una speranza vera: la sento congeniale ai miei sentimenti per la sua cultura e il suo linguaggio. Il Pd è stato inquinato dal moderatismo, dal governismo, da un cattivo realismo: e spesso è prigioniero di cacicchi e di tessitori di clientele. Schlein ha un compito fondamentale: smantellare tutto questo. E spero ovviamente in un’evoluzione che possa portare all’incontro di tutte le sinistre».
In molti dicono che tornerà in campo per le Europee del prossimo anno…
«Sono rimasto molto sorpreso da queste reazioni e dalle tante persone che me lo stanno chiedendo. Sinceramente non ci avevo pensato. Non so rispondere. Poi è chiaro che io senta “il richiamo della foresta”, ma ora non ho in conto un rientro per la porta delle istituzioni».
Eppure alla sinistra, specie al Sud, i suoi voti farebbero comodo. È proprio certo del suo no?
«Non ho mai considerato i voti come “miei”. Di certo, con la mia gente del Sud, con la mia Puglia, è rimasta viva una relazione forte, direi una connessione sentimentale».
Nel 2010 Massimo D’Alema le chiese di rinunciare al suo bis per la Puglia. Oggi l’ex premier fa il lobbista, anche nel mercato della Difesa. Che ne pensa?
(lungo silenzio) «In quegli anni ci fu uno scontro virulento con D’Alema. Lui ci parlava come se fosse ancora il segretario della Fgci e noi dei sottoposti ribelli. E allora ci ribellammo davvero. Anche a me, quando sono uscito dal ruolo istituzionale, era giunta qualche proposta di fare il lobbista… Ho risposto: “No, grazie”. Io la scelta di D’Alema non l’avrei fatta».
Nel 2018 ha avuto un infarto mentre era a Montecitorio. Come sta oggi?
«Come sta una persona di 64 anni, che vede crescere la propria Spoon river. Ho il cuore segnato da lutti e congedi definitivi. Fortunatamente sono molto felice delle cose che imparo da mio figlio. Anche se patisco il fatto di essere appeso da 10 anni a un processo che ritengo offensivo del senso della mia vita: e questa è una sofferenza che il mio cuore non è riuscito a sopportare, come poi si è visto».

La carriera di Checco Zalone iniziò a Telenorba, facendo proprio l’imitazione del governatore pugliese. Vi sentite ancora?
«Ho sempre ammirato l’assoluta serietà con cui fa il mestiere di far ridere. Lui mi ha studiato, mi ha vivisezionato e ricostruito come un prodotto comico. Lo ha fatto con grande intelligenza. Gli sono molto grato per avermi coinvolto nel suo film Tolo Tolo , dove interpreto me stesso. Sì, capita che ci sentiamo ancora».
«HO CONOSCIUTO ED NEL 2004: ERA LA PRIMA VOLTA CHE ANDAVO IN UN LOCALE GAY A ROMA. LUI SI EMOZIONAVA PER IL BUON CIBO, SBAGLIAI IL PRIMO RISTORANTE, POI FU UN TRIONFO»
Nel frattempo Ed, grafico e organizzatore di grandi eventi, è rientrato a casa. Chiedergli su cosa litiga con Vendola viene spontaneo.
«Nichi è disordinato» risponde lui. «Ma nelle sue cose, la scrittura, è ordinatissimo (ride, ndr )».
Il momento preciso in cui vi siete conosciuti?
Nichi Vendola: «Settembre 2004. Era la prima volta in vita mia che andavo in un locale gay a Roma. Quella sera ero già in pigiama, non volevo nemmeno uscire».
Ed Testa: «Avevo 25 anni: ero appena arrivato dal Canada per studiare. Quella sera volevo scoprire un po’ la vita notturna a Roma, ma c’erano solo americani».
Ma alla fine ha incontrato un pugliese. E come attaccaste discorso?
Nichi Vendola: «Questo cuba libre fa proprio schifo, eh? Ed si emozionava per il buon cibo e i posti belli di Roma. Quando l’ho portato a vedere via Giulia, vicino all’arco avvolto dall’edera, stava quasi per piangere. Sbagliai il primo ristorante, poi fu un trionfo. Insomma, lo presi per la gola».
” Il guadagno che lei cercava era starsene a casa con i suoi bambini per un anno senza lavorare».” Quanto è stato buono…. Ma veramente questo è stato un comunista?
"Mi piace""Mi piace"
BALORDO-RICCCHIONE?
Intanto i bimbi muoiono di tumore!
"Mi piace""Mi piace"
Povero bambino
"Mi piace""Mi piace"
Sei più da compatire tu di lui, credimi.

"Mi piace""Mi piace"
Chissà in vita tua quanto hai tuonato contro il mostro capitalista. Poi, per soddisfate desideri che preferisco non definire, hai scoperto il vantaggio di una carta di credito gonfia associabile al libero mercato.
Mi fai schifo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che orribili commenti nei confronti di una persona così onesta, intelligente e amorevole.
Non riesco proprio a capire che cosa vi spinga a esprimere tutto questo sdegno e, addirittura, ripugnanza…in che modo vi urta nel profondo?
Me lo chiederei, al vostro posto.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Te lo spiego il mio totale schifo di fronte a questa pratica oscena: io penso che non tutto sia in vendita.
"Mi piace""Mi piace"
Scusami se mi permetto di scrivere un commento.. neanche a me entusiasma l’idea dell’utero in affitto, detto questo però, io non sono nessuno per permettermi di giudicare gli altri, qua si sta parlando d’amore figliale e se a te fa ribrezzo o a me, non possiamo impedire agli altri di agire come meglio credono per la loro vita.. ci sono situazioni terribili a questo mondo, questa non lo è, qui si tratta di affetti che sono quanto di più bello ci possa essere.. non dobbiamo giudicare, soprattutto chi ha sentimento così grande da desiderare un figlio da amare e crescere.. magari sbaglio ma questo penso..
"Mi piace"Piace a 3 people
E penso anche altre cose al riguardo, ai possibili drammi che il tempo potrà confezionare: a questi bambini, innanzitutto, che potrebbero essere dilaniati dalla volontà di ricerca del ventre che li ha partoriti, cioè della loro mamma, come spesso accade per coloro che sono stati abbandonati; oppure per la mamma stessa, che avrà un figlio che non potrà mai reclamare se sopraggiungerà un istinto che è insito in lei. Ma dovrà rispettare un contratto.
Lasciamo stare, lasciamo stare..
"Mi piace""Mi piace"
Le cose che scrivi le condivido.. le ho sempre pensate.. e capisco il tuo disappunto.. ma nessun essere umano può imporre ad un altro il proprio pensiero.. che ne sai giansenio di come potranno essere i ragazzi cresciuti con due genitori dello stesso sesso? Ci sono genitori tradizionali che sono osceni e trattano i loro figli in modo terribile! Come crescono secondo te? Vedi noi ci assurgiamo sempre a giudici e questo non è giusto!
"Mi piace"Piace a 3 people
Neanche questo lo è, Giansenio…almeno non dappertutto.
Avevo visto una trasmissione in cui Nichi Vendola raccontava tutta la storia… tutto trasmetteva, meno che l’idea oscena e squallida della compravendita, ma piuttosto sentimenti, legami.
E anche recentemente, a Piazza pulita, due uomini hanno raccontato la loro esperienza… ti assicuro che mi ha solo confermato quello che avevo pensato e provato sentendo Vendola…
Forse hai avuto un brutto “imprinting” sentendo presentare altre vicende, specie se mediate da elementi e media truci, come questi destron2i, che riescono a sporcare, a rendere basso e turpe qualsiasi atto la loro mente bacata veda come deviazione, quindi devianza, dalla “norma” …
Del resto, sai quanto si paga per un’adozione? Molto di più…
In Ucraina commerciano su tutto, anche e soprattutto su quello.
Ma, per questo, potresti dire che i bambini adottati siano stati comprati?
Probabilmente tu hai figli naturali, quindi non puoi capire, se riesci a scrivere senza battere ciglio che NV agisce “per soddisfare desideri che preferisco non definire”…
Il desiderio di un figlio che cos’ha di tanto indicibile e squallido per te (perché questo trasmette la frase)? O è il fatto che siano omosessuali che ti disturba?
Io so che cosa vuol dire… e per una donna, forse, quel desiderio è anche più forte e istintivo.
Anche per questo stimo e ammiro chi fa certi percorsi che IO non ho voluto fare… e non solo per questioni legali, economiche e di disponibilità di tempo dal lavoro, ma perché, egoisticamente, volevo un figlio mio e di mio marito e avevo paura di sentire come estraneo qualsiasi “intervento esterno”.
Non posso che apprezzare chi non potendo NEMMENO adottare, grazie alle nostre leggi retrograde, ha voluto imboccare, dopo molte riflessioni e approfondimenti, una strada così difficile e controversa.
Queste coppie e questi bambini “nuovi” mi trasmettono più amore di quello che ho potuto mettere in campo io.
Questi bambini sono vita e vita serena, perché voluti più di tanti figli nati per caso o perché è “normale”, scontato, facile, per niente faticoso…specie per voi uomini.
Ps Tutta questa bella intervista per poi leggere “povero bambino” da chi, probabilmente, viste le idee becere che reitera nei post, dovrebbe chiedersi se è in grado di dare altrettanto amore, serenità e clima di apertura culturale ai SUOI figli, invece di commiserare, dal basso della sua subcultura, quelli degli ALTRI.
"Mi piace"Piace a 3 people
Anail commento bellissimo 👏👏👏! Aggiungo, lo sai meglio di me poi che tutto quello che le dx proibirebbero agli altri loro lo fanno sempre e di nascosto! L’ipocrisia, la mendacia, fanno parte proprio di loro!
"Mi piace"Piace a 3 people
X Anail
Viviamo un tempo in cui il processo di mercificazione tende a impregnare tutti gli aspetti della vita di ciascuno, peraltro a patto che si abbiano le risorse sufficienti per ottenere TUTTO anche l’impensabile. Ora anche i sentimenti si vorrebbero acquistare come se fossero disponibili sugli scaffali di un supermarket. Capisco che il sentimento di paternità/maternità sia insito nell’uomo e bisogna soddisfarlo, per dare un senso importante alla vita ma a tutto c’è un limite. Non mi impressiona per nulla che una coppia omosessuale cerchi di soddisfare questo bisogno innato adottando un bambino in tenerà età. In Italia per adesso è vietato ma spero non in seguito, però in altre nazioni ciò è consentito. Se Vendola e il suo compagno avessero individuato il paese dove ciò è permesso avrebbero coronato il loro sogno. In Russia, per es., chiunque anche se single può adottare, e non credo che da quelle parti gli orfanotrofi siano vuoti. La maternità surrogata invece la considero un obbrobrio : la madre vera è alla stregua di una macchina riproduttrice in leasing, ovviamento a pagamento. Ma anche se fosse gratuita come presunto atto d’amore verso il prossimo, la situazione non sarebbe tanto diversa. Il rapporto madre/figlio è un unicum antropologico, affettivo, quasi di simbiosi di straordinaria potenza (vedasi la storia dell’arte mondiale). Cose che si ottengono vivendo insieme al bimbo fino all’età adulta. E la madre biologica?? Estromessa da questo processo acquisitivo, una volta finita la gestazione. Questo è i-nac-cet-tà-bi-le, uno stravolgimento da tragedia greca maledetto dagli dèi, del tutto antiumanistico. E tutto per avere un figlio con il dna di uno dei genitori?? Un capriccio vero e proprio, viste le deficitarie condizioni di partenza!
"Mi piace""Mi piace"
Scusa se mi intrometto Gae, visto che il commento non era indirizzato a me.. Sentire così forte il desiderio di diventare genitori non è un capriccio!! E guarda che personalmente sarei per la famiglia tradizionale ma ripeto non sono nessuno per impedire ad un altro di poter essere genitore, malgrado gli impedimenti di qualsiasi tipo essi siano! Nessuno lo deve impedire e te lo scrive una che se non avesse potuto avere figli, lo avrebbe accettato senza se e senza ma… Noi non siamo nessuno per imporre il nostro pensiero, ognuno deve rispondere alla propria coscienza e deve essere libero di decidere, sempre per il bene ovviamente! È un discorso lungo… Comunque..
"Mi piace"Piace a 2 people
E’ quella precisa modalità per diventare genitori che per me ha un che di inquietante. Adotta un bambino e sarai padre o madre felice per tutta la vita. Il dna, nei fatti, ha poca importanza. Essere padre e madre è esserlo per tutta la vita dell’infante fino all’età adulta e oltre. Questa è l’immensa gioia che può provare una coppia omo o etero che sia. Un figlio è di chi lo ama, lo accudisce, lo cresce, lo educa etc., chi sia stato a generarlo (se non c’è più) non ha più importanza! La libertà di fare quello che si vuole contraddice i principi basilari del vivere civile, soprattutto quando vengono coinvolte terze persone (che rimarrano in vita) usate per soddisfare la voglia di paternità altrui.
"Mi piace""Mi piace"
E niente, siete irriducibili, qualsiasi cosa vi si racconti.
Ribadisco l’osservazione fatta nella scorsa discussione, sotto altro articolo, ancora maggiormente messa a fuoco: noi donne cogliamo il lato più umano e sentimentale, tendiamo all’empatia in senso positivo, siamo più possibiliste riguardo ai vari aspetti di questo argomento.
Voi uomini, invece, siete ACCANITI contro, come se ne andasse di mezzo qualcosa di personale.
E non è la MERCIFICAZIONE che vi urta, altrimenti non IGNORERESTE con pervicacia il fatto che ANCHE per l’adozione occorra pagare e ben più profumatamente.
Anche L’APPARENTE empatia
con la madre biologica, che, tra l’altro NON lo è affatto, in quanto la donatrice dell’ovulo è un’altra, esattamente come per anni ed anni la banca del seme ha distribuito la componente maschile, senza che la cosa vi tocchi di striscio, è, appunto per ciò, contraddittoria e niente affatto credibile.
Sono tutte motivazioni di copertura di istanze ben più profonde, forse istintive o, più probabilmente, culturalmente strutturate nella psiche maschile…
Non trovi che sia quantomeno CURIOSO, ad esempio, che a preoccuparvi del destino della donna che porta avanti la gestazione per altri siate più voi uomini che noi donne?
La verità è che non siete certo più sensibili di noi donne al loro destino (ma quando mai?), ma il fatto è che il tutto VI URTA.
Che cos’è, un ulteriore senso di esclusione dal processo della nascita, che da sempre vi ha spinto ad “invidiare” e ghettizzare le donne in quella sola funzione? Mmmmh… 🤔
Che cos’è che vi fa trovare NATURALE la banca del seme, cioè l’indifferente distribuzione dei vostri geni nel mondo, senza preoccupazione alcuna, e vi fa, invece, tanto O-R-R-O-R-E (nota come siete profondamente coinvolti anche nell’espressione) immaginare l'”utero in affitto” (usate la terminologia APPOSTA per indirizzare il significato di tutta la procedura su ciò che vi preme davvero, nel profondo) e pensare alla “poverina, costretta per bisogno e disperata per tutta la vita per la separazione dal bimbo”…
Ma daaaai, Gae, chi se la beve?
Non vedi come noi donne riusciamo ad immaginare l’amore e il legame fra tutti i componenti della “storia” e voi no?
Ti sembra logico?
La vostra è, lampantemente, solo l’espressione del vostro ormai incancrenito, o forse connaturato, bisogno di esclusività, di possesso persino del NOSTRO utero.
Mi verrebbe da dire: ma fatevi i cz vostri, se ci sono donne che decidono autonomamente ed in base a regole ferree (controlli psicologici, esclusione già in partenza dei diritti sul nascituro, non essendo biologicamente legati, presenza obbligatoria di precedenti figli etc…) di fare questo “dono”, magari ricambiato o meglio sostenuto nelle spese e nell’impegno che comporta…
Ascoltate bene le vostre reazioni, così tanto più emotivamente NEGATIVE delle nostre, mentre casomai, se i motivi fossero DAVVERO quelli che adducete, dovremmo essere noi donne a “sentirne” maggiormente l’impatto…e chiedetevi perché…
Con immutabile stima, caro Gae, perché noi vi accettiamo e amiamo per come siete, coi vostri “limiti maschili”… 😘
Ps spero che mi scuserai se ho usato la risposta a te in senso generale… 👋🏻
"Mi piace"Piace a 2 people
Un chiarimento: con “in senso generale” mi riferisco, ovviamente, alle persone che si sono espresse in questo blog sull’argomento, non certo a TUTTI gli uomini.
Sarei smentita non solo da interventi successivi non ancora visualizzati nel momento in cui scrivevo ma, soprattutto, dal fatto che i protagonisti (es Nichi Vendola) di queste storie sono anche uomini… e non solo omosessuali, visto che la maggior parte delle coppie che si avvalgono di queste procedure sono etero.
‘Notte a tutti! 💌
"Mi piace"Piace a 2 people
Anail,
l’unico caso di possibile maternità surrogata che mi ha
impressionato positivamente è stato quello di una donna che aveva offerto il suo apparato riproduttivo alla sorella che non poteva avere bambini e che amava profondamente. Un caso distante anni luce dalla carliforniana madre-omologa di Nichi Vendola. Per il resto, da quello che dici, sembra che noi maschi, statisticamente, non capiamo nulla di solidarietà femminile e quindi dobbiamo quanto meno tacere. Come dire che… dal patriarcato si passerebbe di netto al matriarcato, cioè all’altra faccia della stessa medaglia. Trovo però curiosa l’equiparazione tra la banca del seme e l’utero femminile altrui per nove mesi allegramente ceduto ad estranei, ovviamente dietro rimborso spese.
E vabbé, pazienza… con Genesio mi tengo disciplinatamente l’accusa di retrogrado retaggio culturale tradizionalista. Mentre a voi arcobalenici maschi e femmine spetta la medaglia di (presunto?) progressismo avveniristico da sol dell’avvenire. D’altronde il maschio per procreare non sarà più strettamente necessario. Vedi il caso di quel topo femmina che ha messo al mondo un topolino attraverso la fecondazione dell’ovulo col midollo spinale estratto dalla stessa topa e opportunamente trattato chimicamente. In pratica non sarà più indispensabile il maschio. Però nascerebbero solo femmine. Come ha detto Massimo Fini: auguri e figlie femmine!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Prima di tutto non è come viene descritto, l’utero in affitto è un business, ci sono società che gestiscono questi affari, e non lo fanno di certo per il bene del prossimo. Ti fanno scegliere la donatrice dell’ovulo in cui sono elencate le specificità fisiche e i fattori ereditari, dopo aver scelto l’ovulo viene individuata la donna che porterà avanti la gravidanza. Il tutto per un costo piuttosto alto che ti puoi permettere solo se sei abbastanza ricco. La seconda questione e di tipo etico, non si tratta in questo caso di mercificazione del corpo della donna?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tu lo vedi come mercimonio io come atto d’amore nei confronti di chi non può essere genitore.. certo ciò che scrivi è giusto e lo so bene perché l’essere umano (in generale, poi ci sono persone stupende), come stiamo scrivendo da giorni fa schifo!! Il dio denaro sopra tutto!! Chi mette il denaro sopra tutto è abominevole!
"Mi piace"Piace a 1 persona
È l’ennesimo trionfo del capitalismo sull’etica umana:
se hai denaro puoi tutto.
No, mi spiace, questo è semplicemente abominevole, visto anche cosa c’è un campo: l’affitto di un corpo.
"Mi piace""Mi piace"
Giansenio ho scritto le tue stesse cose senza leggere il tuo commento..
"Mi piace"Piace a 1 persona
Certo nessuno può impedire ad una donna di prestare il proprio utero e ad un altra di donare un proprio ovulo, ma basterebbe stabilire che può essere fatto solo senza scopo di lucro o qualsiasi altro vantaggio di altra natura! Atto volontario per amore, amicizia, solidarietà……Quante donne sarebbero disposte? Perché quello che disturba non è la donazione, ma la compravendita. …..Se un figlio è atto e desiderio di amore, lo sia anche per il legame che coinvolge i vari soggetti in un rapporto esclusivamente affettivo e non di natura economica! Sarebbe bello poter dire a quel bambino sei nato perché 4 persone ti hanno voluto per amore, piuttosto che per altro. ….
"Mi piace""Mi piace"
Alessandra, concordo, ma in Paesi in cui la Sanità è privata, quindi comporta alte spese, è naturale prevedere un rimborso e, comunque, una ricompensa per i mesi di impegno in cui, se non lavori, non ricevi alcuno stipendio.
Pensa che per adottare un bambino so di spese altissime e, per la maggior parte, ingiustificate, anche quelle affrontabili solo da chi ha grosse disponibilità di denaro e di tempo libero.
E nessuno si scandalizza né si disgusta, neanche quando racconto dei LISTINI PREZZI dei BAMBINI, adattati alle nazionalità dei “richiedenti”, e dei magheggi sui documenti sanitari dei bimbi, con forti sospetti di traffici d’organi.
"Mi piace""Mi piace"
@Anail
La natura è questa e nessuno, a volte, può farci un bel nulla.
La sfortuna per la perdita di un senso, di un organo o di un arto può essere compensata con ciò che la ricerca offre, SE POSSIBILE (trapianto, protesi ecc). E siamo sul lavoro effettuato nel singolo.
Su chi vive la condizione omo, a me frega nulla: anche se è opposta alla mia natura, faccia quel che gli pare. Ma un altro corpo, affittato, non può e non deve diventare la sua protesi per diventare genitore. Quando viene utilizzato il denaro per generare vita da terzi, a mio modo di vedere, si oltrepassano i limiti che la natura e/o scelte di vita impongono.
"Mi piace""Mi piace"
La natura non c’entra nulla. La natura dice solamente che, dopo essere andata per la prima volta in estro, la donna può essere ingravidata. Chi può o non può farlo, come, quando e perché, sono semplici retaggi culturali, ed ogni società ha i propri.
Non esiste praticamente tabù o forma di perversione che in comunità, luoghi ed epoche diverse, non sia stato considerato normale, o almeno moralmente accettabile: pedofilia, omosessualità, perfino il cannibalismo e la tortura, per ognuno c’è stato un tempo e un luogo dove sono stati considerati comportamenti “naturali”.
Ciò che tu chiami “la natura” è semplicemente il paravento dietro cui nascondi le tue personali barriere ideologico-culturali: a quanto pare, il solco che hai tracciato si ferma all’utero. C’è anche chi è più moralista di te e si ferma alla vagina (non ammettendo nemmeno la prostituzione) e chi va ben oltre, ma si tratta sempre e solo di barriere culturali.
Estremizzando il concetto, si potrebbe osservare che ogni forma di lavoro subordinato (non solo quelle dovi ti spezzi la schiena) non è altro che l’affitto del proprio corpo.
"Mi piace"Piace a 2 people
Ti sei scordato la lapidazione.
Anche il delitto d’onore offrirebbe spunti di discussione interessanti.
Il distacco involontario, forzato e/o definitivo di una madre dalla creatura che ha generato credo sia l’atto più violento che le possa accadere.
Chi favorisce o tollera qualsiasi pratica che porti a tale atto totalmente innaturale non avrà mai la mia comprensione.
Interessante la tua visione: in pratica, che cavolo di distinguo ci mettiamo a fare se un corpo può generare vita? Basta arrivarci, le modalità sono assolutamente secondarie. E anche le motivazioni per cui.
Fenomenale..
Sai a cosa penso in questo momento (perdona il mio profondo retaggio)?
All’inverno demografico del nostro paese, a tutti i bambini che non nascono anche per motivi economici: si tratta di coppie etero con una gran voglia di procreare. Gratis.
E di questa tragedia nessuno se ne fa carico seriamente.
Chiamalo retaggio, fai pure.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non me li sono scordati, li ho solo omessi per brevità (trattandosi di un elenco pressoché infinito).
Dissento per quanto riguarda la violenza (secondo me le può accadere ben di peggio), ad ogni modo mi permetto di farti notare che, nel caso in oggetto, il distacco non è stato né involontario, né forzato, né tantomeno definitivo (infatti si sono già rivisti, e si rivedranno ancora: è scritto nell’articolo, sicuro di averlo letto?), pertanto tirare in ballo queste motivazioni non depone molto a favore della solidità delle tue pur legittime opinioni.
Non devi giustificare le tue retrograde convinzioni: hai tutto il diritto di averle, così come tanta gente ha diritto di ritenere esecrabile e “innaturale” la procreazione (e financo il sesso) al di fuori del matrimonio, l’importante è che non cerchino di imporle al prossimo (ma tu questo non lo fai).
Basta che sia consapevole della loro arretratezza; per il resto, contento te, contenti tutti.
Figurati te che io ancora non mi capacito del fatto che alle donne sia consentito parlare in pubblico, di questo passo cos’altro vorranno: votare? 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Jonny, di fare eccezione… e della tua capacità di analisi, che non mi stupisce affatto.
Mi consola e rassicura che le mie osservazioni, vedi post di poco fa ancora in moderazione, non siano universali, ma che ne abbia colto il senso anche tu, pur dall’altra metà del mondo…
😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
@Jonny, mi tengo stretto il mio stato retrogrado. E non fiato sul tuo sentirti, su questo tema, fieramente sul viale del progresso. Va benissimo così.
"Mi piace""Mi piace"
Senza offesa, ma se il retrogrado avesse dei ripensamenti, specialmente dopo aver visto le proprie ragioni sbriciolarsi sotto il peso della propria inconsistenza, non sarebbe quel conservatore timoroso del cambiamento che invece è.
Fieramente o no (ma che c’entra la mia fierezza, oltretutto presunta? Le mie sono semplici constatazioni, non c’è niente di personale), resta il fatto che il progresso non si può fermare, nonostante gli sforzi dei retrogradi per rallentarlo (a suon di bile).
Rallegrati: sei in buona (e decisamente destrorsa) compagnia.
Sempre cordialmente.
"Mi piace""Mi piace"
Viviamo in un mondo di convenzioni.. nessuno deve obbligare nessuno.. libero arbitrio ma sempre senza ledere la libertà altrui… Un po’ più di apertura mentale, comprensione e si potrebbe vivere diversamente e sicuramente meglio!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Massi che ci frega? Basta avere i soldi. E tutto diventa lecito.
40 e passa anni fa i Monty avevano gia detto tutto sul futuro e i relativi cambi di paradigma.
https://youtu.be/Sz9rJowh0pY
"Mi piace""Mi piace"
Siamo talmente obnubilati dalla propaganda del “Libero Mercato” ( l’ importante è fare soldi, comunque: tutto si può comprare, ma proprio tutto, la propaganda ti dipingerà come buono a prescindere se li hai…) che siamo arrivati al punto che non puoi toccare una spalla ad una donna o fare un fischio in strada ( non ci sono soldi di mezzo, quindi guai! E tutto serve a fare propaganda di “bvontà”…) ma addirittura sei “buono” e meritevole di apprezzamento se, infrangendo la legge italiana, vai all’ estero col portafogli pieno, ti affidi ad una Agenzia di compravendita ( basta cercare: il Web è semplicissimo) scegli da un catalogo di persone belle e garantite sane ( a seconda della capienza del tuo portafogli), compri per un anno il corpo, la vita e la salute di una bisognosa ( oppure anche solo di qualcuna che si vuol comprare vestiti firmati: se non ci siamo ancora arrivati ci arriveremo, il Mercato e la Pubblicità ce li indicano come unico status ) e, sperando che vada tutto bene ( per la merce, non per il contenitore…) il sogno di Mengele si sarà avverato. Ed è diventato addirittura un “diritto”. Solo per i ricchi, ovviamente: i poveri hanno solo il “diritto” di vendersi… Liberamente. è ovvio… Tutto è per Amore: la “sinistra” è diventata il Partito dell’ Amore ( il lavoro, la casa, la salute… possono aspettare…)
Poi, in barba alle leggi, si torna bel bello in Patria, sventolando i “diritti” della “merce” comprata altrove. Non vorrete mica togliere “diritti” ad un bambino! E, come sui barconi , nell’ accattonaggio e nella richiesta di “lasciti”, si buttano avanti i bambini. Funziona sempre, più dei gattini e dei cagnolini, pare… Ma se si postassero h24, senza tregua, primissimi piani di cagnolini latranti, sofferenti e morenti, il WEB “insorgerebbe”… Con i bambini si può: il Mercato si mette immediatamente in moto…
Ormai i “bambini” ( solo quelli che servono, ovviamente) sono merce pregiata. A differenza dei vecchi, vuoti a perdere che ormai non consumano più e si possono uccidere a migliaia nel mezzo di una pandemia dove si deve “scegliere”: non si può mica “spendere” per loro! E neppure il “Partito della VIta”, tanto combattivo se si tratta di morule, si mette in moto: il Mercato ha semnpre la meglio, su tutto.
Il Mercato si regge sui bambini: muovono soldi per sè stessi, con mille “esigenze” pubblicizzate ad libitum; muovono soldi in “donazioni” per la qualunque se mostrati morenti in primissimo piano; ed inoltre, sono “figli alla Patria”, come sempre utili anche in tempi di “sinistra”. Si cambiano i nomi, ci si aggiungono le parole “diritti”, “altruismo”, ” accoglienza” ed il totalitarismo improvvisamente diventa “buono”.
La “nazisinistra” sta mostrando da tempo il suo vero volto.
Stravolge il linguaggio, censura artisti, libri e pensieri, vieta attraverso il polverone che immediatamente fa alzare sui media (basta poco, in tempi di odio accuratamente foraggiato e pilotato) un polverone che immediatamente nasconde chiunque esprima dubbi o cerchi di contrastare il Pensiero obbligato. Impone trattamenti sanitari obbligatori ( solo se c’è il Mercato di mezzo, altrimenti… arrangiati…), traffica schiavi, prepara e combatte guerre ( ovviamente travestite da “missioni di pace”), destabilizza Stati organizzando “Primavere” dalle quali se ne fugge da un giorno all’ altro se non conviene più…
E mentre noi – poveri cittadini di un Terzo Mondo teleguidato e non “emergente” – ci stiamo preparando a commentare con la bava alla bocca il detto-non detto del Governo ( e di qualunque Governo sia nato dalle urne ma non sia gradito al Mercato, l’ abbiamo ben visto…) di chi ha twittato cosa nei confronti, ad es, del 25 Aprile , e ad accanirci giorni e giorni su quisquiglie, chi ha i soldi – comunque fatti – se la cava benissimo, se la ride alle nostre spalle e compra, compra, compra…
Tutto, di tutto, proprio di tutto, anche le vite degli altri.
Altri ai quali, però ( dobbiamo pure fingere un minimo di sobrietà…) ogni tanto pensano “rivendicando” la carità del Reddito di Cittadinanza. Dobbiamo pur pur tenerci ” noi di” sinistra”) i pochi voti rimasti, anche se ormai non servono più: ci pensa la propaganda della Bontà a tirarci la volata.
I “lavoratori” da 800 euro al mese l’ affitto dell’ utero non se lo potranno perm ettere mai, ma bene così, solo la Casta può godere di certi “diritti”.
Il “figlio” come l’ auto di lusso?
“Dove l’ hai comprato tu?”
“Quale Agenzia?”
“Quanto l’ hai pagato? Come un anno do lavoro? Accidenti, praticamente gratis, la poveraccia ci ha messo giusto un anno: ha fatto una patta!”.
Il Mercato, bellezza! Tutto si vende, tutto si compra, senza limiti: nel “rispetto per la donna”, ovviamente: siamo “di sinistra”!
Tutto, di tutto e con tutto. Con la bandiera della “sinistra”, paladina dei “diritti dei più deboli” tutto diventa un “diritto”. Non vorrai mica limitare un “diritto”!
Solo per i ricchi ovviamente: agli altri la carità del Reddito, siamo o non siamo “di sinista?”
Ormai il lavaggio del cervello è completo: tutto si vende, tutto si compra: basta avere soldi. Siamo i “buoni”, quindi ciò che facciamo è “buono” di default… Ci avesse pensato Hitler che bastava dichiararsi di “sinistra”…
E’ proprio vero che la Storia sempre si ripete. Nel medesimo modo, il più aberrante…
Non avrei mai immaginato di vivere in un mondo nuovamente così…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esatto @Carolina.
Siamo arrivati alla selezione genetica e a chiamarla “progresso”. Anzi, alcune correnti di pensiero diffuse li chiamano “diritti”.
Cose da pazzi..
"Mi piace""Mi piace"
Strano che Anail e un certo iDiota non abbiano commentato Carolina, muti e zitti come meduse.
"Mi piace""Mi piace"
Non ne hanno bisogno: sono gli alfieri del Mercato, i “buoni”, gli “accoglienti”…
Sono quindi dalla parte giusta: vinceranno sempre.
"Mi piace""Mi piace"