La strepitosa serie Hbo, Succession, ci racconta da quattro stagioni come e perché ogni patriarca che si rispetti diffidi dei propri successori, almeno fino a quando essi non dimostrino un’accettabile […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – La strepitosa serie Hbo, Succession, ci racconta da quattro stagioni come e perché ogni patriarca che si rispetti diffidi dei propri successori, almeno fino a quando essi non dimostrino un’accettabile (ai suoi occhi) capacità di sostituirlo (o di farlo fuori). Non sembri perciò inopportuno, o peggio blasfemo, se la figura di Logan Roy richiami alla mente l’urgenza manifestata dagli infermi Silvio Berlusconi e Papa Bergoglio nel cercare di riprendere al più presto il controllo delle operazioni. Con quel ghigno senza appello che ci dice io sono Logan Roy e voi no, Brian Cox incarna un simil Murdoch impegnato a non cedere neppure un pollice dell’impero mediatico a una figliolanza avida quanto inadeguata (“vi voglio bene ma siete tre imbecilli”). Chissà che non lo abbia pensato, a proposito di certi suoi veri o presunti delfini, anche il Cav quando seppur ricoverato d’urgenza in terapia intensiva ha trovato la forza per trasmettere la sua voce, e dunque la sua determinata resistenza in vita ai dirigenti di Forza Italia e ai ministri del governo Meloni (oltre che alla Giorgia medesima). Talché i primi non si facessero soverchie illusioni sulla possibile eredità di un partito che non prevede eredi. Mentre ai secondi (e alla seconda) è stato recapitato forte e chiaro il messaggio di tenere fede all’impegno di proteggere gli interessi padronali garantiti dal rimpasto che ha estromesso il poco governativo clan dei Ronzulli–Cattaneo con l’assai più affidabile blocco Tajani. Quanto alla evidente fretta di ritornare a Casa Santa Marta dall’ospedale Gemelli, Papa Francesco l’ha rivendicata con la consueta franchezza. A un cronista che gli chiedeva come si sentisse ha risposto di getto: “Ancora vivo, sai”. Poi, con un altro giornalista sua conoscente, ha commentato: “Hai visto che macello?”. A pensar male si fa peccato ma nessuno ci toglie dalla testa che nel “macello” ci fosse anche il de profundis che un minuto dopo il suo ricovero si era propagato negli ambienti vaticani (e oltre) non esattamente favorevoli a un pontificato così poco curiale. Già si parlava delle sue imminenti dimissioni per motivi di salute mentre gli aspiranti alla successione cominciavano il riscaldamento. Nella Succession (la fiction) a un certo punto il complessato primogenito Kendall rivolto alla incombente figura paterna dice: “La verità è che tu invidi i tuoi figli”. Poiché stupidi o intelligenti, leali o intriganti hanno dalla loro parte l’età e la salute. E nessuno può farci niente.
Padellaro Padellaro, vedi troppa televisione
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È anziano anche lui.
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