Figuriamoci se ci mettiamo a dibattere di storia della Resistenza e del fascismo con uno che venera statue-feticcio di Mussolini col braccio in comica erezione priapesca; è chiaro che La Russa, dopo l’uscita di Meloni sui martiri delle […]

(DI DANIELA RANIERI – Il Fatto Quotidiano) – Ieri il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, ha gettato all’opinione pubblica la quotidiana polpetta avvelenata: “Gli uccisi in via Rasella furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS”.
Figuriamoci se ci mettiamo a dibattere di storia della Resistenza e del fascismo con uno che venera statue-feticcio di Mussolini col braccio in comica erezione priapesca; è chiaro che La Russa, dopo l’uscita di Meloni sui martiri delle Fosse Ardeatine “uccisi solo perché italiani” (i nazisti non avevano motivo di uccidere “gli italiani”, visto che tra essi c’erano i fascisti che gli facevano da servi; avevano invece loro motivi di uccidere antifascisti ed ebrei), ha rinfocolato la polemica per sviare l’attenzione pubblica dai flop del governo su migranti, codice degli appalti (o pro-mazzette) e Pnrr, come certifica il calo di consensi per tutti i Fratelli e Cognati d’Italia.
Che quelli uccisi in via Rasella fossero anziani membri della banda musicale è un’antica menzogna del mondo fascio. Il Polizeiregiment “Bozen” era invece un reggimento di uomini tra i 27 e i 43 anni addestrato per compiere stragi (il battaglione omologo in Veneto fu responsabile insieme alle SS della strage della valle del Biois), con 5-6 bombe a mano legate alla cintola, agli ordini di Kappler, capo della Gestapo a Roma e responsabile del rastrellamento del ghetto. Erano altoatesini, non perché lì suonano bene nelle bande, ma perché Bolzano era stata annessa al Reich (a riprova che quanto detto da Meloni sugli uccisi “solo perché italiani” è una fesseria).
La strategia è: spararla grossa, verificare la tenuta della pubblica indifferenza, farsi dare dei fascisti per poi fare le vittime (lo sguardo di Meloni, tra il candido e il feroce, dice: “E adesso che vogliono, questi rompicoglioni?”). È la famosa “pacificazione”, auspicata anche da leader del “centrosinistra”: rivalutare i fascisti (e perché no, in epoca di innamoramento lib-dem per lo sbarazzino battaglione Azov, anche i nazisti) e sputare sui partigiani che ci hanno liberato.
Beh, “i partigiani che ci hanno liberato” non si può sentire. Mentre qualche decina di partigiani ci liberava all’allegato tedesco, le decine di migliaia di americani, inglesi, australiani, polacchi ecc. ecc. (molte migliaia dei quali sono rimasti… nei cimiteri di guerra) vagavano in gita turistica? Ranieri, stavolta hai scritto una corbellerie degna di quel losco soggetto vice del pdr.
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Ci hanno “liberato” gli ammerecani ed ora chi ci libererà da loro?
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“alleato” tedesco.
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È il concetto di liberazione che non è chiaro . I fascisti, per esempio, non volevano essere liberati affatto mentre gli antifascisti si. Ma tra gli antifascisti, vi erano tanti che non volevano essere liberati dai nazisti per finire sotto gli americani, invece essere davvero liberi solo se anche indipendenti.
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Invece di vedete la trave nell’occhio di cariche dello stato fasciste oggi qui ci sin perde in analisi deliranti su chi ha liberato l’Italia dal fascismo 80 anni fa…
Un altro modo di girare la testa dall’altra parte, il tipico modo di fare che alimentò il fascismo, e quindi bisogna concludere che dal fascismo non ci ha liberati nessuno, è vivo e vegeto nel corpo nella nazione, come sono vivi e vegeti quei tanti astenuti che hanno permesso a La Russa di diventare la seconda carica dello stato.
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NON sono fascisti, bensì pericolose macchiette, poveracci che dopo 100 e più anni venerano idee e sistemi falliti e fallimentari. E’ il duce che ha condotto l’Italia in guerra SI oppure NO ? La conseguenza, oltre a lutti, dolori, tragedie, distruzioni è l’asservimento che dura da 78 anni ai vincitori, Si o NO ? Di questo dovrebbero vergognarsi, non delle menzogne che raccontano e che lasciano il tempo che trovano. Aggiungo che dovrebbero essere grati a quelli del CLN per aver insistito che ” lui” venisse fucilato da Italiani, evitandogli l’infamia di essere impiccato dagli stranieri trionfatori, come accadde ai suoi colleghi nazisti.
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