
(di Carmine Gazzanni – lanotiziagiornale.it) – L’ultimo allarme è stato lanciato dal sempre puntuale Osservatorio sulle spese militari Milex: “Sarà di almeno 25 miliardi di euro il costo degli investimenti straordinari in nuovi armamenti se il ministro della Difesa Guido Crosetto recepirà le proposte che i Capi di Stato di maggiore di Esercito, Marina e Aeronautica hanno avanzato nelle loro audizioni programmatiche alle Commissioni Difesa di Camera e Senato”.
IL GOVERNO PRONTO A SPENDERE 7 MILIARDI PER AEROPORTI E VEICOLI MILITARI. MA IL CONTO DELLE SPESE PER LA DIFESA PUÒ ARRIVARE A 25 MILIARDI
Un vero e proprio programma di riarmo che quantomeno spiazza anche perché, evidentemente, avrebbe un notevole impatto sui bilanci statali, giustificato dai militari con il rischio concreto di una guerra determinato dal conflitto in Ucraina, ma che suscita più di una perplessità. Anche in considerazione del record di approvazioni di programmi di procurement militare avvenuto nella scorsa legislatura. E a cui – si presume – ne seguiranno altri a breve.
4,2 MILIARDI DI EURO LA SPESA COMPLESSIVA PREVISTA SOLO PER L’ESERCITO. ALTRI 8,7 MILIARDI PER L’AERONAUTICA E OLTRE 12 PER LA MARINA
Secondo i conti dell’Osservatorio, infatti, si contano almeno 4,2 miliardi di euro la spesa complessiva prevista per l’Esercito, circa 8,7 miliardi quella per l’Aeronautica Militare e addirittura oltre i 12 miliardi il costo dei programmi di procurement militari proposti dalla Marina. Per un totale, come detto, spaventoso. E il rischio che da parte del governo ci sia apertura è più che concreto. Non stupisce, infatti, che già alcuni atti del governo sottoposti a parere parlamentare siano stati consegnati, in attesa di approvazione, alle commissioni competenti rispettivamente di Camera e Senato.
IL GOVERNO INTENDE ANCHE AMMODERNARE LE BASI EGLI AEROPORTI DELL’AERONAUTICA MILITARE
Tra gli altri, tanto per dire, è stato consegnato lo schema di decreto ministeriale di approvazione del “Programma pluriennale di A/R SMD 28/2022, denominato “Aeroporti Azzurri”, relativo all’ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell’Aeronautica Militare”. Un programma piuttosto ampio e diffuso che prevede “sia l’ammodernamento di strutture esistenti, che la realizzazione di nuove strutture”, per raggiungere i seguenti obiettivi: “maggiore rispondenza delle infrastrutture ai requisiti degli attuali e futuri sistemi d’arma”; efficientamento energetico e resilienza, riduzione dei costi di manutenzione; digitalizzazione e telecontrollo delle reti impiantistiche; miglioramento degli ambienti di lavoro e delle infrastrutture logistiche per personale e famiglie; e già che ci siamo anche “resilienza cyber”.
Il punto è il costo. Stellare. Secondo il documento informativo depositato in Parlamento, “il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale, di previsto avvio nel 2023 e della durata complessiva di undici anni (2023-2033). La fase iniziale è rivolta alla ricognizione dello stato d’uso delle infrastrutture, alla progettazione preliminare degli interventi, oltre che all’esecuzione dei lavori le cui progettazioni sono già disponibili”.
Basta questo per capire perché si arrivi a un onere previsionale complessivo dell’impresa stimato in 5 miliardi e 952,1 milioni. Ma non è tutto. Altro programma è quello relativo al “rinnovamento e al mantenimento dell’Autovettura da Ricognizione e del Veicolo Multiruolo dell’Esercito”. Costo previsto: 1.103,6 milioni di euro. A cui si aggiunge un ulteriore miliardo per il programma “Caserme Verdi” che, si legge anche qui nella scheda tecnica, “discende dalla necessità di disporre, in un’ ottica di lungo respiro, di immobili completamente rinnovati ed efficienti, alla luce dell’attuale situazione del parco infrastrutturale, vetusto e territorialmente frammentato, costituito in larga maggioranza da immobili realizzati da più di 70 anni e non più rispondenti alleesigenze di una Forza Armata moderna ed efficiente”.
Spese su spese, dunque. Che potrebbero ancora aumentare. Quel che pare, in effetti, è che il settore armato sia vissuto – ieri come oggi – come un settore d’investimento. E allora ecco che anche le tante fiere ed esposizioni diventano occasione di confronto, contatti, scambi sia per le aziende e le multinazionali, che per le stesse istituzioni. Non stupisce, allora, che erano presenti anche esponenti del governo negli Emirati Arabi Uniti al salone International Defence Exhibition & Conference 2023 (Idex) di Abu Dhabi.
Nonostante i tanti dubbi che associazioni internazionali come Amnesty International hanno in merito alla tutela dei diritti umani. In quell’occasione presenti erano anche il Capo di stato maggiore della Difesa – ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone – e il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti – generale di Corpo d’armata Luciano Portolano. Ma non è finita certamente qui. Anche ai prossimi appuntamenti non mancheranno, verosimilmente, incontri, appuntamenti, confronti.
GIRANDOLA DI FIERE NEL MONDO. L’ITALIA IN PRIMA FILA A FARE BUSINESS SULLA GUERRA
E chissà affari. Partiamo dal nostro Paese. Dal 5 all’8 giugno si terra a La Spezia SeaFuture, SeaFuture, il maxi salone dell’arsenale militare. Basti pensare che tra gli organizzatori c’è Aiad (la Federazione delle aziende italiane per l’aerospazio e la difesa), di cui lo stesso Crosetto è stato presidente. Ma anche la Direzione nazionale degli armamenti della Difesa. E tra gli operatori principali presenti, oltre alla stessa Marina militare, numerose aziende del settore militare tra cui Leonardo, Mbda e Fincantieri. E tra i visitatori già risultano iscritti rappresentanti della Marina di Paesi anche in questo caso “al limite” per quanto riguardo la tutela dei diritti umani, come Arabia Saudita e, ancora, Libia.
Una partecipaziona non di poco conto visto il caos sul fronte dei migranti. Finita qui? Certo che no. È molto probabile, sebbene non ancora ufficiale, che il nostro governo invierà rappresentanti anche a un’altra fiera che si porterà strascichi non di poco conto: parliamo di Edex, la più grande fiera “armata” del Medio Oriente che si terrà dal 4 al 7 dicembre in Egitto. Terra di al-Sisi. E che riporta alla mente Giulio Regeni.
A pensare che questa “Strega Ignorante” si è presentata come una “der poppolo”, ed infatti lo era, e molti “der poppolo” l’hanno votata viene da sbattere la testa contro un muro!!! Se lo stanno prendendo in c… e non hanno ancora capito “dove” andranno a trovare tutti ‘sti sordi (tagli a sanità, istruzione, pensioni…)!!!
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Governo previdente, pensa già alle guerre future.
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Che dice la Schlein? Scommetto che approverà ogni spesa. Ma con tanti, tanti… “ma anche”… A parole, ovviamente…
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La Schlein? La zietta Sam? https://www.youtube.com/watch?v=CizuFFLjtUM
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Notare la fetta per la marina.
Cosa vogliono farci con 12 mld?
Non gli sono bastati i 6 datigli da Renzi per ammodernare la flotta?
Con 12 mld potresti comprarci un paio di portaerei tipo Nimitz migliorate.
Tanto per dire la follia di questi farabutti guerrafondai.
E nel mentre le entrate statali verranno abbattute da condoni e riforme tipo Salvini. Che faranno? Toglieranno anche le pensioni pur di far contento Crosetto?
Buffoni maledetti.
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Non è mica per fare “contento Crosetto”. Va bene il furore antigovernativo, ma è del tutto evidente che dobbiamno accontentare qualcun altro…
Suvvia, ragazzi…
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Ah no ! ?Sti c.. Le armi a Crosetto e le spiagge alla Santanche e i ponti etc .a Salvini sono solo giochini da ragazzini un pochino viziatelli , ma si dai !lasciamoli giocare e giovare dei loro campetti : si annoiavano a giocare per finta alla guerra con i soldatini di piombo , e sulle spiagge ad abbronzarsi , e giocare con il lego dei ponti .. diamo ai Cesari tutto il necessario “per non perdere nemmeno un minuto di non amore ” ( cit.) per la loro mission !!
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Secondo lei se non ci fosse Crosetto le armi non le manderemmo?
Ma veramente pensa che siamo in guerra ( da oltre un anno) e mandiamo armi ( da oltre un anno) per fare un favore a Crosetto? E secondo lei, per “posizionarsi” dato che agli US Dem era certamente più gradito Draghi o un Governo a guida “sinistra”, ( che avrebbe ugualmente ubbidito agli ordini e continuato ad armare) la Meloni non sia stata caldamente “consigliata” da Oltreoceano ( come certamente prima di lei Draghi o chiunque altro fosse lì) sulla figura di Crosetto dato che la guerra ( e relative ricadute : gas,…)è la cosa che ora ai Dem USA al potere interessa più e noi siamo un Paese – anzi, a questo punto un Continunte, occupato?
Pensa che i Tedeschi siano stati tanto contenti di perdere la partnership con la Russia sul gas e quant’ altro proprio quando era stato deciso di dismettere il nucleare? E noi di comprare gas da fraking dagli US a prezzo altissimo o legarci a doppio filo all’ Algeria e altri Paesi assai meno “democratici” della Russia col risultato di una inflazione da paura?
Sui fondamentali, chiunque governi, non siamo noi a decidere: ci lasciano fare i capponi di Renzo su chi ha detto cosa, via Rasella, il 25 Aprile, i cosiddetti “diritti civili”( solo alcuni, quelli provenienti dagli US: il “diritto alla pace” non è “civile”, evidentemente…).
E noi, tutti contenti, facciamo opposizione così: quella è nana, quello eè fascista, quell’ altro è puttaniere… E intanto il tempo passa, ed il Paese affonda.
Contenti voi…
Quanto alle spiagge: ragazzi, non scherziamo, come sono state gestite le spiagge fino a pochi mesi fa? Da quanto tempo l’ Europa protestava? Da quanti anni tanti stabilimenti proibivano persino l’ accesso al litorale e si allargavano indisturbati a dismisura pagando concessioni ridicole? Mai stati al mare?
Ma scherziamo?
Se questo è il modo di fare opposizione, avremo la “nana” o chi per lei per secoli.
La gente non è scema, quello che è successo – anzi, non è successo – fino a pochi mesi fa se lo ricorda. non a caso in pochissimi sono andati a votare: stufi di essere presi per…
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