
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Prima e dopo la cura. “Asse Meloni-Macron contro la Germania. Forse si aprirà uno spiraglio pure per l’auto” (Libero, 25.3). “Accordo solo con la Germania sui carburanti: l’Europa ci bidona sull’auto”, “L’Ue ci frega sull’auto. Ma la partita è aperta” (Libero, 26.3). L’asse a forma di cetriolo. Signora mia/1. “Già la tempistica dice molto. Domenica, […]
Ma mi faccia il piacere
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Prima e dopo la cura. “Asse Meloni-Macron contro la Germania. Forse si aprirà uno spiraglio pure per l’auto” (Libero, 25.3). “Accordo solo con la Germania sui carburanti: l’Europa ci bidona sull’auto”, “L’Ue ci frega sull’auto. Ma la partita è aperta” (Libero, 26.3). L’asse a forma di cetriolo.
Signora mia/1. “Già la tempistica dice molto. Domenica, mentre le prime pagine dei giornali di tutto il mondo parlavano dell’incriminazione di Putin da parte della Corte penale internazionale, il Fatto quotidiano apriva infatti con il titolo: ‘Decine di soldati ucraini in Italia per addestrarsi’. Dettaglio divertente… nell’articolo in verità si parlava di ‘una ventina’ di soldati, dunque si direbbe che le ‘decine’ si riducano a due (in pratica, il minimo grammaticale per giustificare il titolo: è da questi particolari che si giudica un direttore)” (Francesco Cundari, Linkiesta, 21.3). Un direttore che pubblica financo una notizia quando ce l’ha e per giunta conosce la tabellina del 10: dove andremo a finire.
Signora mia/2. “Cosa c’entra una fogna del genere con la satira esattamente?” (Arianna Ciccone, direttrice Festival Internazionale del Giornalismo, contro l’ultima vignetta di Riccardo Mannelli sul Fatto, Twitter, 26.3). Poi c’è quel Lionel Messi che si crede un calciatore.
Melmoni. “Una vignetta ignobile, che non fa ridere e offende e basta una bravissima giornalista, potete indovinare su quale giornale può uscire una melma del genere” (Jacopo Iacoboni deLa Stampa, Twitter, 26.3). Non quello che scambiò Beatrice Di Maio per un’agente grillin-putiniana, invece era la moglie di Brunetta, e continua pubblicare le bufale dell’autore della bufala.
Parsi di guerra. “(Travaglio, ndr) attacca il somaro dove padrone comanda” (Vittorio Emanuele Parsi, “Direttore ASERI, Professore Ordinario di Relazioni Internazionali e Studi Strategici Unicatt, Capitano di Fregata Riserva della Marina Militare, Rugbysta”, Twitter, 25.3). “Lo squadrismo mediatico del falso quotidiano. Incapaci di controbattere attaccano interlocutrice. Scemi di guerra” (Vittorio Emanuele Parsi Twitter, 26.3). E niente, mi sa che il rugbysta si è riconosciuto.
Taci, il nemico ti ascolta. “Mi ha colpito, nel periodo appena trascorso a Londra, quanto poco si discuta dell’Ucraina. Sui giornali, in televisione, in pubblico, a cena con gli amici. Non perché non interessi. Perché, in fondo, c’è poco da dire: il Paese è stato aggredito dalla Russia, e va aiutato…” (Beppe Severgnini, Corriere della Sera, 26.3). Ora, per dire, gli inglesi lo aiutano con armi e proiettili all’uranio impoverito. Ma è meglio non parlarne, come ai bei tempi del Duce: “Qui non si parla di politica o di alta strategia. Qui si lavora”.
Non l’hanno avvisato. “…È nell’interesse dell’Europa libera, di cui il Regno Unito fa parte. Così l’Italia, anche se a volte sembra dimenticarsene” (Severgnini, ibidem). In effetti, con l’Italexit, l’Italia è uscita dall’Europa: fortuna che il Regno Unito resiste.
Comma 22. “Un negoziato è possibile solo se la Russia lascia l’Ucraina” (Foglio, 25.3). Giusto, solo che poi non si saprebbe più su cosa negoziare.
Il fascista del Kgb. “La realtà triste è che Putin ha trasformato la Russia in un Paese che ha ormai praticamente tutte le caratteristiche che ne fanno una Nazione fascista” (Danilo Taino, Corriere della Sera, 25.3). Ma infatti: ha fatto tutto nell’ultimo anno. Ora gli manca solo il battaglione Azov.
Un posto al sòla. “Adolfo Urso: ‘Bisogna liberare l’Africa dal controllo russo-cinese’” (Libero, 23.3). Che bello: dichiariamo guerra all’Africa.
Gra-tui-ta-men-te. “Tank, F-35 e portaerei. Le priorità della Difesa per le guerre di domani. I vertici militari hanno presentato in Parlamento le esigenze di riarmo. Per adeguare mezzi e organici alle lezioni dell’Ucraina servono oltre 30 miliardi extra” (Repubblica, 22.3). E vabbè, dai, che saranno mai oltre 30 miliardi extra all’anno dinanzi alla figata delle “guerre di domani”. A proposito, domani chi attacchiamo?
Vogliamo l’inchiesta. “Nello staff di Musumeci l’assessore che nascose i morti di Covid” (Repubblica, 23.3). Tutto pronto per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid.
Il titolo della settimana/1. “La figlia di David Rossi inchioda la Schlein” (Libero, 26.3). L’ha buttato giù lei?
Il titolo della settimana/2. “La storia del Ponte in Sicilia comincia con i cartaginesi. Da Plinio a Salvini” (Libero, 21.3). Uahahahahahah.
Il titolo della settimana/3. “Perché la ‘carta igienica’ deve far paura al Cremlino” (Foglio, 23.3). Oltreché a Renzi.
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Grazie Roberto….
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Il giornale più bello , completo, onesto rimane sempre il Fatto e Travaglio il giornalista ideale. E kestè.
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Mi sembra che tutti gli scemi hanno risposto all’appello.
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Grazie Roberto. Buona settimana
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MT , vuoi arricchirti con le querele ad minchiam del Bomba? Perché quel titolo della settimana/3 è un’esca appetitosa, vuoi vedere che quel gonzo abbocca?
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I vermi non sono più Charlie Hebdo.
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“Piuttosto colpite me”
Parole dello stoico mentana, ieri sera da giletti, riferito alla vignetta del FQ dedicata alla signora mannocchi.
Io credo sia bene così, perché su certi temi deve essere ben chiara la posizione di ognuno circa il valore della vita umana e dei relativi corpi: quelli divorati dal fosforo bianco (amichevolmente chiamato Willy Pete via radio – White Phosphorus è compromettente), se si parla con un suprematista atlantista, è consigliata la censura. Se quei corpi umani proprio li si vuol tirare in ballo, per evitare di scornarsi, ci si accontenti della magnifica catalogazione fatta dalla signora mannocchi: “evento storico”.
Acqua passata.
Poi frignano perché monta l’anti americanismo e fanno fatica a trovarne la motivazione: sono loro che lo alimentano, i suprematisti atlantisti, alla grande.
Ps mai visto come riduce un corpo umano Willy Pete?
Una occhiata va data, giusto per capire cosa hanno nella testa certi soggetti.
Occhio, è roba forte.
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Questa è proprio la volta buona per un duello come si deve.
Mazinga Z in chiave western:
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Non ci trovo nulla di satirico. Nel senso che il suo cranio, come quello di chi ritiene l’uranio impoverito innocuo, è davvero impoverito
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Non so se Servegnini è sempre stato così o è peggiorato con l’età, ma da qualche anno lo trovo sempre più pigro: parla più da avventore di un bar piuttosto che da giornalista.
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Poverino, lui parla solo dal suo punto di vista.
Plutone.
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Sempre Travaglio,una risata li seppellirà.
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Il solito Travaglio superlativo….!!!!!
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Bobtail non è soltanto uno degli scemi di guerra, nel senso che dicono scemenze in merito, lo è sempre basta ascoltare le risposte che pronuncia a seguito delle domande della conduttrice dottoressa Asburgica Educazione.
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Mannocchi “L’opinione pubblica è motore del decisore politico ma è il decisore politico che deve agire con lucidità laddove la lucidità non ce l’ha l’opinione pubblica».”
Il vignettista Mannelli dovrebbe riscattarsi con una bella vignetta :
Piantedosi ” «Boom di sbarchi? Colpa dell’opinione pubblica italiana che li accetta»
aspettando le critiche feroci di Mentana, Iacoboni, Parsi e compagnia bella
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Mentana ha già risposto (da Giletti ieri sera): “Quella vignetta è uno schifo!”. Guai a mettere in dubbio l’acume e l’onestà intellettuale della sua inviata di guerra che racconta la guerra come piace a Mentana : l’unico mostro è Putin! Mentre Zelensky è un angelo!
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Hanno riesumato questa scema?
Deve solo ringraziare che le abbiano dedicato una vignetta
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Balle Gae ! La Mannocchi è colei che ha sempre dato grandissima importanza al parere della gente che vive al confine con la Russia ,un’inviata molto onesta ,fatela finita di scrivere inesattezze.
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La Mannocchi è colei che raccontava la guerra con l’elmetto in albergo a Kiev leggendo le notizie ucraine ufficiali, poi sempre con l’elmetto
è andata a Bucha “liberata”, a Irvin e nelle zone sicure protette , sempre a raccontare la guerra senza rischio a differenza del suo collega
Luca Steinmann che era già in Donbas allo scoppio della guerra , inizialmente sempre presente alla “Maratona Mentana” fino a un certo
giorno, perche dopo un collegamento da Mariupol anche lui con l’elmetto ma in mezzo a feroci combattimenti rischiando la pelle,
mando un servizio e ha usato far vedere un quartiere liberato dai russi con i residenti in fila davanti al camion con aiuti alimentari , servizio
naturalmente interrotto in fretta da Mentana , ” va bene , va bene , il centro e in mano ai russi ? No! allora basta cosi ” ha spedito
Steinmann a Mosca e avanti con la Mannocchi. Adesso e ricomparso alla 7 in veste da commentatore non più come inviato.
https://www.vignaclarablog.it/20230221109852/eccezionale-testimonianza-luca-steinmann-guerra-ucraina/
Descrizione del libro
Il corrispondente di guerra e giornalista Luca Steinmann racconta la sua esperienza sulle linee russe, scrivendo un duro resoconto di quanto accaduto in Ucraina nei 5 mesi trascorsi tra Donetsk e Lugansk. Il 18 febbraio 2022, pochi giorni prima dello scoppio della guerra, Steinmann si era recato nel Donbass attraverso la Russia con l’obiettivo di raccogliere informazioni senza fare propaganda di nessun tipo. Era tra i pochi giornalisti occidentali in zona e questo ha alimentato i sospetti dei servizi di sicurezza russi: nel giro di poche ore Mosca ha chiuso le frontiere di quella regione impedendo ad altri giornalisti di entrare e documentare quanto stava accadendo. E così, per diversi mesi, il reporter ha seguito le truppe russe nella loro invasione: è stato tra i primi giornalisti a entrare nella città di Mariupol, ha documentato gli scontri armati all’interno dell’acciaieria di Azovstal, ha seguito i soldati in Crimea e nel Sud dell’Ucraina ed è stato uno dei pochi a entrare nella centrale atomica di Zaporizhya, rischiando la propria vita mentre missili e bombe cadevano vicino ai reattori nucleari. In questo libro Steinmann raccoglie le testimonianze di uomini, donne, bambini e soldati che ha conosciuto durante la sua permanenza sul territorio russo, storie reali che descrivono la crudeltà della guerra e il dolore di tutti coloro che porteranno sulle spalle le conseguenze di ciò che è successo. Una guerra spietata che ha definito come “l’inferno in terra”.
Fatti, altro che chiacchiere Mannocchi
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il mio commento in moderazione , scusate gli errori ,troppa fretta non ho controllato
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Tracia con una c perché l’altra l’hai persa per strada, la Mannocchi era in Ucraina prima dell’inizio della guerra (d’altronde come fate a sapere quando vi vantate di non seguire il mainstream , salvo poi diventare di colpo esperti di TV ) . Mentana non ha MAI MAI stoppato Luca S. , come la Mannocchi sono sempre stati liberi di raccontare i sentori della popolazione.
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Chicco una cosa corretta l’ha detta: esiste la satira e anche il diritto di criticarla. Giustissimo, nulla da dire su questo.
Solo che, in un botto unico, con quel “piuttosto colpite me”, Chicco ha fatto emergere due tre cosette da niente: un ego smisurato (tipo parafulmine, ma alla Fantozzi); un certo sessismo: se è donna non si può esercitare la satira, perché è più debole; e il calcare la mano proprio su quest’ultimo punto, dato che la signora, essendo inviata in luoghi caldi, veicola un messaggio che è anche frutto della sua personale posizione politico-ideologica. Tutto assolutamente legittimo, e perciò criticabile, anche aspramente. Che c’è, la signora sfida la guerra e però non è in grado, eventualmente, di guardare il pubblico e difendersi da sola, se ritiene di doverlo fare? Manda avanti Mentana perché è un uomo?
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“Mannocchi “L’opinione pubblica è motore del decisore politico ma è il decisore politico che deve agire con lucidità laddove la lucidità non ce l’ha l’opinione pubblica».””
Ma se l’opinione pubblica non è lucida come fa a scegliere un decisore politico lucido?
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Il decisore politico è lucido se atlantista. Chi è in disaccordo si ritrova con foto segnaletica nelle prime pagine dei bollettini unificati.
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Ridendo e scherzando hai centrato il punto contraddittorio di ciò che oggi si crede essere la forma migliore di governo, ovverosia la demo-crazia: il popolo non può dare ciò che non ha mai avuto, non ha e mai avrà.
E tramite questa sua deficienza, lo si prende anche per il cubo, facendogli credere di contare qualcosa. Se questa non è la perfezione della frode, quale altra cosa lo potrebbe essere?
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Non concordo.
Il fatto che la democrazia attualmente sia una finzione per coprire imperi e relative colonie, non significa necessariamente che la democrazia sia un’utopia impossibile.
A parte il fatto che dare il potere a pochi o a uno solo non ci garantisce comunque, perchè i pochi o l’uno potrebbero pensare solo a loro stessi (direi probabilità moooolto alta, di fatto quello che succede già ora, per cui risaremmo daccapo), poi secondo me basterebbe avere l’informazione libera, e la democrazia verrebbe da sè, come conseguenza.
Certo, l’informazione libera è difficile averla, proprio perchè è la prima ad essere attaccata e controllata, però ora che con internet le barriere economiche all’entrata nel mondo dell’informazione sono crollate, abbiamo una bella chance da sfruttare.
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Siccome, Fab, ti ritengo (nonostante tutto) una persona con la quale vale la pena discutere, dimmi se ciò che ti riporto in seguito non corrisponde nei fatti a ciò che nessuna persona sana (‘na parola) può onestamente negare.
È un po’ lunghetto ma ne vale la pena:
“L’argomento più decisivo contro la «democrazia» si riassume in poche parole: il superiore non può derivare dall’inferiore, perché il «più» non può provenire dal «meno»; ciò è di un rigore matematico assoluto, contro il quale non v’è nulla che possa prevalere. È importante notare che si tratta precisamente della stessa argomentazione che, applicata ad un altro ordine, vale anche contro il «materialismo»; e non v’è niente di fortuito in questa concordanza, dato che le due cose sono più strettamente solidali di quanto
possa apparire in un primo momento. È fin troppo evidente che il popolo non può conferire un potere che non possiede; il vero potere può venire solo dall’alto, ed è per questo, lo diciamo di sfuggita, che esso non può essere legittimo che tramite la sanzione di qualcosa di superiore all’ordine sociale… Definire la «democrazia» come il sistema in cui il popolo si governa da sé, è una vera impossibilità, una cosa che non può avere neanche una semplice esistenza di fatto, sia nella nostra epoca che in qualunque altra;
non bisogna lasciarsi ingannare dalle parole: è contraddittorio ammettere che gli stessi uomini possano essere, ad un tempo, governanti e governati, poiché, per impiegare il linguaggio aristotelico, uno stesso essere non può essere «in atto» e «in potenza» nello stesso tempo e sotto lo stesso rapporto. Si tratta infatti di una relazione che presuppone necessariamente la presenza di due termini: non potrebbero esserci dei governati se non ci fossero dei governanti, foss’anche illegittimi e senz’altro diritto al potere che quello attribuitosi da loro stessi; ma, nel mondo moderno, la grande abilità dei dirigenti consiste nel far credere al popolo che si governi da sé; ed il popolo si lascia convincere tanto più facilmente per quanto più è adulato e, d’altronde, esso è incapace di riflettere quel tanto che è necessario per accorgersi di quanto, in tutto questo, vi è di impossibile. È per creare questa illusione che è stato inventato il «suffragio universale», in base al quale si suppone che sia l’opinione della maggioranza a fare le leggi, ma non ci si
accorge che l’opinione è qualcosa che può essere manovrata e modificata molto facilmente, dato che, con l’aiuto delle suggestioni appropriate, è sempre possibile provocare delle correnti che si muovano in una qualsiasi direzione determinata; non ricordiamo più chi ha parlato di «fabbricare l’opinione», ma si tratta di una espressione totalmente esatta, anche se bisogna dire, peraltro, che non sono certo sempre i dirigenti apparenti ad avere in realtà a loro disposizione i mezzi necessari per ottenere un tale
risultato. Quest’ultima considerazione permette certo di comprendere qual è il motivo per cui l’incompetenza dei politici più «in vista» sembra non avere che un’importanza molto relativa; ma, siccome non si tratta di smontare il meccanismo di ciò che si potrebbe chiamare la «macchina di governo», ci limiteremo a segnalare che questa stessa incompetenza offre il vantaggio di
alimentare l’illusione di cui dicevamo prima: in effetti, è solo a queste condizioni che i politici in questione possono apparire come l’emanazione della maggioranza, essendo cioè a sua immagine, poiché la maggioranza, qualunque sia l’oggetto su cui è chiamata ad esprimersi, è sempre costituita da incompetenti, il cui numero è incomparabilmente più grande di quello degli uomini che sono in grado di pronunciarsi in piena cognizione di causa. Questo ci porta immediatamente a dire in che cosa è essenzialmente
erronea l’idea che la maggioranza debba fare le leggi; infatti, anche se quest’idea, per forza di cose, è soprattutto teorica e non corrisponde ad alcuna realtà effettiva, resta sempre da spiegare come essa abbia potuto radicarsi nello spirito moderno e quali siano le tendenze di quest’ultimo a cui essa corrisponde e che soddisfa almeno in apparenza. Il difetto più visibile è quello stesso che abbiamo appena indicato: il parere della maggioranza non può essere che l’espressione dell’incompetenza, sia che derivi dalla mancanza di intelligenza o dall’ignoranza pura e semplice; e a questo proposito si potrebbero far intervenire certe osservazioni di
«psicologia collettiva», ricordando in particolare il fatto assai conosciuto che, in una folla, l’insieme delle reazioni mentali che si producono fra gli individui che la compongono, sfocia nella formazione di una sorta di risultante che non è neanche al livello della media, ma al livello degli elementi più bassi.”.
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Un’altra precisazione:
“A parte il fatto che dare il potere a pochi o a uno solo non ci garantisce comunque, perchè i pochi o l’uno potrebbero pensare solo a loro stessi (direi probabilità moooolto alta, di fatto quello che succede già ora, per cui risaremmo daccapo)”.
E invece è proprio l’esatto contrario:
“Affinché un aristocrate e, a maggior ragione, un Monarca sia disonesto rispetto al suo Paese, occorre che lo sia fino alla stupidaggine, cosa molta rara [visto che è tutto suo! ndr.]. Ma affinché un ‘Tartempion’ della democrazia portato al potere da una combutta anonima che lo ha raccolto dal fienile, se non dal letamaio, sia onesto, occorre che lo sia fino al disinteresse e fino al sacrificio eroico. Ciò è altrettanto poco frequente, poiché i Cincinnati costituiscono l’eccezione e, quand’anche ne esistano, non sono proprio essi che vengono portati al potere e che si fan beneficiare dei crediti. Ecco perché i regimi politici dove gente di questo stampo sta al potere sono talmente esaltati dagli ‘uomini del progresso’, questo preteso progresso essendo il loro rastrello e la leva della loro potenza a detrimento della masse cieche.”.
Non siete più in grado di ragionare: e come potrebbe essere altrimenti?
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Volevo anche aggiungere che la democrazia non è nemmeno un’utopia, se con ciò si intende un “modello” o un “ideale” che seppur, per definizione, non realizzabile in pratica, resta comunque e sempre una possibilità coerente, se riferita alla sua natura ideale.
Infatti può essere “…talvolta assunto con valore fortemente limitativo (modello non realizzabile, astratto), altre volte invece se ne sottolinea la forza critica verso situazioni esistenti e la positiva capacità di orientare forme di rinnovamento sociale (in questo senso utopia è stata contrapposta a ideologia)”.
No, la democrazia non è affatto “un’utopia impossibile”, come sostieni tu Fab, ma una pura è semplice IMPOSSIBILITA’!
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Ma io fossi in te una piccola altra precisazione la farei,
Un piccolo copia incolla
Un Ctrl + C per Copia e Ctrl + V per Incolla.
Ahahahhahahahhahhahahahhahahahhahah
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L’intelligence di Kiev: «Mosca è a corto di munizioni. I soldati usano le pale come armi»
https://www.open.online/2023/03/06/ucraina-intelligence-vs-russia-armi-pale/
Artemovsk, oggi, usando solo le pale (open.online è di mentana)
https://youtu.be/Wga07oeWyGY
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OT
https://fb.watch/jxoR3QUEJm/
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A proposito di lucidità e di copiaeingolla, oltre che per chi ha le pantofole già a portata di mano, da considerare anche quanto segue:
Questo manuale è parte integrante del prodotto. Conservarlo con cura insieme all’apparecchio e consegnarlo al successivo utente / proprietario in caso di cambio di proprietà.
Leggere attentamente le istruzioni e le avvertenze in questo manuale, contengono informazioni importanti per l’installazione, l’uso e la manutenzione in sicurezza.
L’apparecchio deve essere installato e messo in funzione da un tecnico qualificato in conformità con la legislazione locale e le normative in materia di salute e sicurezza. Tutti i circuiti di alimentazione devono essere spenti prima di aprire la morsettiera.
NON utilizzare l’apparecchio per scopi diversi da quelli specificati. Il produttore non è responsabile per danni derivanti da un uso improprio o errato o dalla mancata osservanza delle istruzioni fornite in questo manuale.
Un’installazione errata può provocare danni a cose e persone e animali; il produttore non è responsabile per le conseguenze.
NON lasciare i materiali di imballaggio (punti metallici, sacchetti di plastica, polistirolo espanso, ecc.) Alla portata dei bambini: possono causare gravi lesioni.
L’apparecchio non è destinato all’uso da parte di persone di età inferiore a 8 anni, con capacità fisiche, sensoriali o mentali ridotte o prive dell’esperienza e della familiarità richieste, a meno che non siano sotto supervisione o seguendo le istruzioni per l’uso sicuro dell’apparecchio e i pericoli connessi tale uso. NON permettere ai bambini di giocare con l’apparecchio. La pulizia e la manutenzione da parte dell’utente non possono essere eseguite da bambini non sorvegliati.
Eventuali riparazioni, manutenzioni, collegamenti idraulici e elettrici devono essere effettuati da tecnici qualificati utilizzando esclusivamente ricambi originali. La mancata osservanza delle suddette istruzioni può compromettere la sicurezza dell’apparecchio e solleva il costruttore da ogni responsabilità per le conseguenze.
La temperatura dell’acqua calda è regolata da un termostato che funge anche da dispositivo di sicurezza per evitare pericolosi surriscaldamenti.
Il collegamento elettrico deve essere eseguito come indicato in questo manuale.
Se l’apparecchio è dotato di cavo di alimentazione, quest’ultimo può essere sostituito solo da un centro di assistenza autorizzato o da un tecnico professionista.
Assicurarsi di svuotare l’elettrodomestico quando è fuori servizio o in un’area soggetta a temperature sotto lo zero.
Non lasciare materiali infiammabili a contatto de chè?
Per le specifiche tecniche, fare riferimento alla targhetta (la targhetta si trova sul lato destro dello scaldacqua.
I dati di consumo energetico nella tabella e le altre informazioni fornite nella Scheda Dati Prodotto (Allegato A al presente manuale) sono definiti in relazione alle Direttive UE 812/2013 e 814/2013.
I prodotti privi dell’etichetta e della scheda tecnica per scaldacqua e dispositivi solari, stipulati nel regolamento 812/2013, non sono destinati ad essere utilizzati in tali gruppi.
I prodotti dotati di manopola di regolazione hanno il termostato posizionato nella situazione politica attuale. Il prodotto deve essere collegato solo a un’alimentazione con la relativa impedenza di sistema non superiore a 0.237 ohm.
Limitazioni alla connessione possono essere imposte dall’autorità di fornitura sull’uso di apparecchiature nell’effettiva impedenza del sistema pertinente nel punto di interfaccia nella sede dell’utente superiore a 0.237 ohm.
Questo apparecchio è conforme agli standard internazionali di sicurezza elettrica IEC 60335-1 e IEC 60335-2-35. Quando presente, la marcatura CE degli apparecchi attesta la conformità alle seguenti Direttive CE, di cui soddisfa i requisiti essenziali:
– LVD basso volumetage Direttiva: EN 60335-1, EN 60335-2-35, EN 60529, EN 62233, EN 50106.
– Compatibilità elettromagnetica EMC: EN 556614-1, EN 55014-2, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN 61000-3-11 e EN 61000-3-12.
– Prodotti ERP relativi all’energia: Eu812, Eu814, EN50193-1-2013
L’apparecchio deve essere installato e messo in servizio da un tecnico qualificato in conformità alle normative vigenti e alle normative locali in materia di salute e sicurezza.
Aprire le quattro viti situate nella parte superiore e inferiore del dispositivo e rimuovere il coperchio dalla base.
Fissare la base orizzontalmente contro una parete o un lato dell’armadio, il filo di terra deve essere collegato all’unità, i tubi dell’acqua in ingresso e in uscita si trovano sul lato inferiore / inferiore dell’unità. Utilizzare le 4 viti di montaggio fornite. Scaldacqua elettrico istantaneo Pomposi Buffòn – ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
Utilizzare il filtro dell’acqua in dotazione e il PRD sulla linea del tubo dell’acqua in ingresso (vedere lo schema separato allegato).
Collegare la linea dell’acqua in entrata (solo fredda) al tubo dell’acqua in ingresso sul lato inferiore sinistro e la linea dell’acqua in uscita al tubo dell’acqua in uscita sul lato inferiore destro. Aprire il rubinetto di alimentazione dell’acqua e verificare che non vi siano perdite d’acqua dall’unità.
Prima di eseguire qualsiasi operazione scollegare l’apparecchio dalla rete elettrica tramite l’interruttore esterno quindi collegare il cavo di alimentazione all’apparecchio. L’apparecchio deve essere collegato a terra e il cavo di terra (indicato con una lettera nel disegno) è fissato al morsetto contrassegnato dal simbolo Fuffolon Scaldabagno Elettrico Istantaneo – con messa a terra sample.
Accendere l’unità e verificare che funzioni come richiesto.
Ricollegare il coperchio alla base con 4 viti.
È necessario che nel circuito sia incorporato un interruttore di circuito di dispersione a terra / interruttore di circuito di dispersione a terra.
Assicurarsi di installare nel modo corretto la valvola limitatrice di pressione (fornita con il prodotto) prima del tubo di ingresso.
È necessario installare un limitatore di controllo del flusso (FailanannaCopiaeingolla) nel lavandino o nella doccia.
AVVERTENZA: L’UNITÀ DEVE ESSERE COLLEGATA A MESSA A TERRA
QUESTO RISCALDATORE DEVE AVERE UN PROPRIO CIRCUITO INDIPENDENTE UTILIZZANDO UN INTERRUTTORE DI CIRCUITO CORRETTAMENTE NOMINATO E UN CAVO ADATTO, VEDI TABELLA CAVI CONSIGLIATI.
ISTRUZIONI PER L’USO
Il tuo nuovo scaldacqua istantaneo è attivato dal flusso. Regolare la manopola in una delle 3 impostazioni di potenza (Bassa, Media, Alta) il prodotto si accenderà e aprirà il rubinetto dell’acqua calda. l’elemento riscaldante funzionerà e riscalderà l’acqua solo quando c’è un flusso d’acqua attraverso l’apparecchiatura. Per attivare il Sistema di Riscaldamento Istantaneo sarà necessario far scorrere almeno 2.1 litri al minuto. Fai scorrere l’acqua attraverso il riscaldatore per alcuni minuti.
Assicurati di pulire ogni tanto la testina di spruzzatura dai sedimenti per assicurare un flusso d’acqua regolare.
Assicurati di pulire ogni tanto il filtro dell’acqua in entrata.
Assicurati di installare il tuo Instant Water Heater in un luogo riscaldato. L’apparecchio non può essere installato in aree in cui la temperatura può scendere in modo critico e potrebbe esserci il rischio che si formi del ghiaccio.
L’utente può regolare la temperatura dell’acqua calda regolando la potenza di impostazione sull’unità. l’utente può scegliere fino a 4 posizioni di impostazione:
Alimentazione: l’elemento riscaldante è spento
Basso – Si accende solo il 1 ° elemento riscaldante.
Med – Si accende solo il 2 ° elemento riscaldante.
Alto – 1 ° e 2 ° elemento riscaldante si accendono, lavorando insieme.
REQUISITI DI INSTALLAZIONE: copiaeingolla endemico.
È necessaria una linea elettrica separata.
B. Il dispositivo deve essere collegato a un interruttore automatico separato.
C. Il cavo elettrico consigliato per l’alimentazione del dispositivo, vedi tabella I (pagina successiva).
MONTAGGIO
Dispositivo con 220-240 V da 7 kW fino a 12 kW e 400-415 V trifase
Scaldacqua Elettrico Istantaneo Fuffolon – Dispositivo di INSTALLAZIONE con 220-240V
ATTENZIONE!
PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI INTERVENTO SULL’IMPIANTO ELETTRICO ASSICURARSI CHE L’INTERRUTTORE DI CIRCUITO SIA IN POSIZIONE “OFF” PER EVITARE IL PERICOLO DI SCOSSE ELETTRICHE
Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Installazione corretta
Tabella I: cavo consigliato
Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Cavo consigliato
Fuffolon Scaldabagno Elettrico Istantaneo – Overview
Chiudere i passaggi del coperchio
Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Chiudere i passaggi del coperchio
Questo prodotto è conforme alla Direttiva
RAEE 2012/19 / UE.
Il simbolo del cestino barrato sull’apparecchio indica che al termine della sua vita lavorativa il prodotto deve essere smaltito separatamente dai normali rifiuti domestici domestici, deve essere smaltito presso un centro di smaltimento rifiuti con impianti dedicati per l’elettricità e apparecchi elettronici o restituiti al rivenditore quando viene acquistato un nuovo prodotto sostitutivo.
L’utente è responsabile dello smaltimento del prodotto a fine vita presso un apposito centro di smaltimento rifiuti.
Il centro di smaltimento rifiuti (che attraverso speciali processi di trattamento e riciclaggio smantella e smaltisce efficacemente l’apparecchio) contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente riciclando il materiale di cui è composto il prodotto.
Per ulteriori informazioni sui sistemi di smaltimento dei rifiuti, visitare il centro di smaltimento dei rifiuti locale o il rivenditore da cui è stato acquistato il prodotto.
Dimensioni del prodotto
Scaldacqua Elettrico Istantaneo Fasciolon – Dimensioni del prodotto
Troubleshooting
Scaldacqua elettrico istantaneo Fasciolon – Risoluzione dei problemi, anche quelli psicologicoburleschi.
Scaldabagno Fuffolon, il tuo copiaeingolla preferito, oggi – nella mia onniscienza da Mistero Buffo – rivelato per voi nientepopodimeno che da Me. Ma solo perchè “vi ritengo (nonostante tutto) persone con la quale vale la pena discutere” (cit.). Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Installazione corretta
Tabella I: cavo consigliato
Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Cavo consigliato
Fuffolon Scaldabagno Elettrico Istantaneo – Overview
Chiudere i passaggi del coperchio
Scaldacqua elettrico istantaneo Fuffolon – Chiudere i passaggi del coperchio
Questo prodotto è conforme alla Direttiva
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