L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov: “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”.

(Davide Falcioni – fanpage.it) – Armageddon: la prima volta che questa prospettiva venne evocata era il 6 ottobre dello scorso anno e a parlare esplicitamente del rischio di un’apocalisse atomica fu nientemeno che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden riferendosi alle armi nucleari, sia strategiche che tattiche, che la Russia avrebbe potuto utilizzare in Ucraina scatenando un effetto domino dagli esiti catastrofici.
A sei mesi di distanza a evocare la fine del mondo è stato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov che, rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari USA secondo cui le munizioni all’uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato, ha dichiarato: “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”. E in merito alle rassicurazioni americane sui proiettili all’uranio impoverito Antonov ha aggiunto: “Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”.
Mosca: “Flusso continuo di armi letali in Ucraina”
“C’è un flusso continuo di armi letali verso l’Ucraina, che vengono utilizzate per annientare civili, aree residenziali, scuole, ospedali, asili”, ha continuato Antonov. “Sembra che l’Occidente illuminato, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l’umanità su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più distintamente un Armageddon nucleare”. Lunedì scorso il ministro della Difesa britannico Annabelle Goldie aveva annunciato che avrebbe inviato all’Ucraina munizioni contenenti uranio impoverito, proiettili dotati di una maggiore efficacia contro i veicoli corazzati. Il giorno seguente il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia dovrà reagire in modo adeguato al fatto che “l’Occidente inizi ad usare armi con una componente nucleare”. Si tratta, a dire il vero, di una bufala: le armi all’uranio impoverito infatti non hanno niente a che vedere con le armi nucleari.
Medvedev: “Arresto di Putin è dichiarazione di guerra alla Russia”
Nel frattempo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato che se la Germania decide di attuare la decisione della Corte penale internazionale (CPI) sull'”arresto” del presidente russo Vladimir Putin, ciò equivarrà a dichiarare guerra alla Russia. Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann aveva affermato che il mandato di “arresto” di Putin sarebbe stato valido in Germania dopo una richiesta della Corte penale internazionale. L’ordine è stato sostenuto anche dal cancelliere Olaf Scholz, che, durante la sua visita in Giappone, ha affermato che “nessuno è al di sopra della legge”. “Alcuni idioti, idioti come il ministro della Giustizia tedesco, dicono: ‘Bene, se viene, lo arrestiamo.’.. Capite cosa significa? Immaginiamo… il capo in carica di uno Stato nucleare arriva in un territorio, diciamo, della Germania e viene arrestato. Che cos’è? Una dichiarazione di guerra alla Federazione Russa!” ha detto Medvedev.
𝑆𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎, 𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑜, 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑢𝑓𝑎𝑙𝑎: 𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑢𝑟𝑎𝑛𝑖𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑛𝑢𝑐𝑙𝑒𝑎𝑟𝑖.
Ecco a voi una vera bufala spacciata per vera da ignoranti col botto e la licenza di scrivere cazzate.
Sapete cos’è una “bomba sporca”? Una bomba normale che disperde materiale radioattivo come l’uranio, di solito in forma di polvere o pellet. La detonazione causata dall’esplosivo tradizionale ha l’effetto di diffondere le polveri e i fumi radioattivi nell’area circostante. Una bomba sporca (nota anche come arma radiologica) non ha bisogno di contenere materiale radioattivo raffinato come un’arma nucleare: può essere ottenuta usando i rifiuti o i dispositivi radioattivi scartati dagli ospedali, dalle centrali nucleari o dai laboratori di ricerca. I proiettili anticarro all’uranio impoverito fanno esattamente questo: penetrano le corazze e si incendiano dopo l’impatto (l’uranio ha un basso punto di fusione, intorno ai 1400 Celsius se non ricordo male), disperdendo così pulviscolo tossico e radioattivo nell’ambiente. Esattamente come una bomba radiologica.
In Sardegna, il più grande della NATO in Europa, il Poligono di Quirra, è contaminato dall’uranio 238. In Bosnia, nel 2000 furono scaricati qualcosa come 11 mila proiettili all’uranio impoverito. Nell’operazione Desert Storm furono utilizzate oltre 350 tonnellate di uranio impoverito, con una stima di 3-6 milioni di grammi rilasciati nell’atmosfera (fonte PubMet). La contaminazione interna con l’uranio impoverito inalato è stata dimostrata dall’elevata escrezione di isotopi di uranio nelle urine dei veterani esposti 10 anni dopo la guerra del Golfo e causa preoccupazione a causa della sua tossicità chimica e radiologica e delle proprietà mutagene e cancerogene.
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Le avrà lette l’esimio gionalista, che si affretta a precisare che i russi dicono bugie, le sentenze della magistratura sui militari italiani morti di cancro nella fu Jugoslavia?
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