
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Sembra ieri, invece è il 20 marzo 2003. George W. Bush e i suoi maggiordomi Blair, Berlusconi, Aznar&C. (ma non Chirac) scatenano la guerra di aggressione all’Iraq di Saddam Hussein in base a due menzogne: le armi di distruzione di massa (inesistenti da anni, come hanno accertato gli ispettori Onu, eppure mostrate all’Onu nella falsa […]
Arrivano i buoni
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Sembra ieri, invece è il 20 marzo 2003. George W. Bush e i suoi maggiordomi Blair, Berlusconi, Aznar&C. (ma non Chirac) scatenano la guerra di aggressione all’Iraq di Saddam Hussein in base a due menzogne: le armi di distruzione di massa (inesistenti da anni, come hanno accertato gli ispettori Onu, eppure mostrate all’Onu nella falsa provetta dal segretario di Stato Colin Powell il 5 febbraio) e l’alleanza fra il tiranno di Baghdad e il capo di al Qaeda Osama bin Laden (che si odiano e si sono condannati a morte a vicenda). Naturalmente non la chiamano guerra, ma “lotta al terrorismo”, “esportazione della democrazia”, “scontro di civiltà” (quella “giudaico-cristiana”, superiore, contro quella islamica, inferiore).
La tragedia irachena, come tutte, appena varca la frontiera italiana si trasforma in farsa. Qui è pieno di americani a Roma che le “adm” sfuggite agli ispettori Onu e ai satelliti Nato le vedono a occhio nudo dalle loro terrazze. Per esempio il Foglio di Ferrara. E il Giornale di Belpietro: “Gli iracheni pronti a usare le armi chimiche” (23.3.03). “Così Saddam ha ingannato gli ispettori. A Baghdad una struttura specializzata nell’occultare armi e prove. L’Onu sapeva, ma ha taciuto” (29.3.03). “Antrace, botulino, agenti nervini e vescicanti: Saddam ha nascosto il suo arsenale in case, scuole, moschee, pronto a utilizzarlo con bombe, aerei e missili. Ha 100-5600 tonnellate di Sarin e Vx e 2500 litri di carbonchio” (30.3.03). “30 mila munizioni chimiche e migliaia di litri di nervino scoperti in una fabbrica di pesticidi” (30.3.03). “Trovate attrezzature per micidiali armi chimiche” (2.4.03). Figurarsi la frustrazione delle truppe angloamericane che dilagano per tutto l’Iraq fino a Baghdad e non trovano uno straccio di arma nucleare, chimica o batteriologica, anzi assistono alla fuga di Saddam, del suo terribile esercito e della sua feroce Guardia repubblicana che, pur dotati di cotanti arsenali, se la squagliano a gambe levate senza sparare neppure un petardo non convenzionale. Berlusconi però ha una spiegazione: le “adm” c’erano eccome, ma “sono state distrutte alla vigilia dell’attacco”. Diavolo di un Saddam: accumula per 10 anni ordigni micidiali per distruggere l’odiato Occidente e poi, quando se lo ritrova in casa, distrugge le armi di distruzione. Così lo rovesciano e lo impiccano, ma non gli trovano niente. Furbo lui. Anzi, dispettoso. Poi il 12.1.2005 la Casa Bianca annuncia en passant che “gli Usa non sono più impegnati nella ricerca delle armi di distruzione di massa”. Anche perché si scopre che in effetti in Iraq di “adm” ce ne sono, ma le han portate i “liberatori” della civiltà superiore: gli esportatori di democrazia.
Sigfrido Ranucci, inviato di Rainews 24, rivela che la città santa di Fallujah è stata rasa al suolo nella notte fra l’8 e il 9.11.2004, con migliaia di vittime civili, grazie a massicci bombardamenti di bombe al fosforo bianco, proibite da cinque convenzioni internazionali contro obiettivi civili. Il fosforo bianco è una sorta di moderno napalm che brucia la carne di chi vi entra a contatto. La Casa Bianca liquida lo scoop come “propaganda antiamericana”, poi dinanzi alle prove filmate deve ammettere la micidiale arma chimica. E così il governo Blair. B. invece non proferisce verbo, anche perché nessuno – a parte pochi cani sciolti della cosiddetta “sinistra radicale” – gli chiede niente. La grande stampa italiana snobba la supernotizia. O fa di peggio, come Massimo Teodori, che sul Giornale bolla l’inchiesta di Ranucci di “ordinaria demagogia e partigianeria filoterrorista”: al massimo “il fosforo è stato impiegato per illuminare le postazioni nemiche”. Ecco, gli Usa erano a corto di pile e riflettori e hanno illuminato la scena con un po’ di fosforo. Perché, insieme alla democrazia, stanno esportando anche l’illuminismo.
E, già che ci sono, pure la tortura. La Cbs pubblica le foto di prigionieri iracheni seviziati dai soldati Usa nel carcere di Abu Ghraib: lo stesso dove Saddam faceva torturare e sterminare gli oppositori. Sdegno e orrore in tutto il mondo: persino Bush deve scusarsi col mondo islamico. Ma Ferrara nega l’evidenza, sproloquia di “episodi circoscritti” (almeno 25 prigionieri morti ammazzati) e indica il vero virus che “ci indebolisce nella guerra”: non la tortura, ma “la voracità morbosa di dire che la colpa è dell’Occidente, di pubblicare immagini delle torture degli occidentali”. Sul Corriere, Piero Ostellino ordina: “Non chiamiamole torture”, ma “effetti collaterali” della “mancanza di professionalità, di addestramento, di controllo” delle truppe. E poi, suvvia, la “democrazia reale” è “catturare i sospetti di terrorismo, farli parlare e accumulare la maggior quantità di informazioni: l’intelligence non è un balletto”, quando ci vuole ci vuole. Basta “non farsi fotografare se si maltrattano i sospetti di terrorismo” e morta lì. Nel 2006, sempre sul Corriere, Angelo Panebianco giustifica pure il sequestro dell’imam di Milano Abu Omar targato Cia & Sismi e “l’eventuale confessione, estorta dai servizi segreti anglo-americani tramite tortura, di un jihadista” che progetti attentati, “magari anche arrestato (sequestrato) illegalmente”. Perché, quando stai con i buoni, puoi fare di tutto, anche peggio dei cattivi. Poi magari, vent’anni dopo, ti scandalizzi perché i cattivi hanno imparato dai buoni. Ogni riferimento a fatti o personaggi di oggi è puramente intenzionale.
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Grazie Roberto
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Editoriale superbo!
2 ore di applausi 👏👏👏👏👏
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Grazie Roberto
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La guerra in Iraq è stata la solita porcheria dei soliti golpisti guerrafondai esportatori di democrazia lontano dai propri confini (e dal solito codazzo a seguito), mossa per il controllo del petrolio. Saddam aveva invaso il Kuwait, sostenendo che fosse una provincia dell’Iraq e per impossessarsi dell’oro nero. Bush padre e figlio hanno tenuto in vita il fantoccio Saddam finché ha fatto loro comodo. Poi sappiamo com’è finita.
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Senza dimenticare la strage dell’autostrada Kuwait City-Bassora del 1991.
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Ostellino (trapassato nel 2018), Ferrara, Panebianco. Gente che per me può accomodarsi all’inferno. Sono anche peggio dei politici, perché dovrebbero svelare le loro merd… e e non coprirle.
Quanto al resto, ricordo il sempre valido film-documentario: Il nuovo secolo americano.
La vera storia di Donald Rumsfield:
La vera storia di Colin Powell:
E per chi ha più tempo, raccomandatissimo Il nuovo secolo americano:
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Raccontata così sembrerebbe che gli americani in Iraq non abbiano fatto niente di utile.
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Niente di utile a qualcuno che non fosse un ricco americano. BLatta.
E per chi non volesse farsi mancare niente, abbiamo anche la vera storia di J. McCain:
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In effetti…
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Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva.
– È morta, è morta – gridarono le galline. – Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
– È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.
Gianni Rodari – Il Funerale della Volpe
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Ecco tu sembri, anzi lo sri proprio, una delle galline della storiella.
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Hai la straordinaria e preziosa capacità di chiarire in poche parole cosa pensano coloro che si informano con un orecchio solo e mezzo cervello, e capiscono delle vicende solo la metà che la propaganda vuole che loro capiscano.
Sveli le strategie della propaganda, il che ti rende paradossalmente utile.
Chapeau.
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Solo una cosa: li si guardi bene in faccia i suprematisti atlantisti che infestano redazioni, direzioni e studi TV. Sono facilmente riconoscibili: parlano solo di diritti, pubblicano e mostrano corpo umani, orsacchiotti e peluches tra macerie e rottami molto ben selezionati. Li si guardi bene in faccia: hanno tessere, fondano think tank, detengono l’informazione e la regolano anche come fact checkers. Hanno la scrivania piazzata sopra montagne di morti ma in video non si può notare. Bisogna guardarli bene in faccia per capire cosa sono.
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Gli iracheni pronti a usare le armi chimiche”
“Antrace, botulino, agenti nervini e vescicanti
“30 mila munizioni chimiche e migliaia di litri di nervino scoperti in una fabbrica di pesticidi”
“Trovate attrezzature per micidiali armi chimiche”…
Adesso più o meno gli stessi imbrattacarte di allora , per l’operazione speciale che ti fanno leggere? Come manipolano le notizie?
Su Putin e la girandola delle varie malattie
Sui russi che hanno armi e uomini che finiranno non domani ma in un amen, che combattono con le pale,
Sugli ucronazi che tirano giù un aereo con una scatola di pomodoro ecc ecc
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Non c’era nessun motivo per usare il fosforo bianco, perchè già le armi convenzionali bastavano per vincere facile dopo i massici bombardamenti sulle città. L’hanno usato, come per le atomiche (Giappone) e l’uranio impoverito (Serbia), per vedere l’effetto che fa. Cioè gli servivano cavie umane.
Qualcuno dirà la solita balla/propaganda che il Giappone non si arrendeva e che quindi le atomiche hanno posto fine alla guerra.
Tutte balle. Il Giappone era già finito, ma voleva garanzie che non fosse toccato il “Dio imperatore” (ci credevano veramente), ma gli americani dissero niente condizioni e sganciarono le atomiche sui civili (la stragrande maggioranza). Prima non è che fosse tanto meglio: bombardavano con bombe incendiarie le case (tutte di legno) dei civili giapponesi.
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Chissà perché, nel 2003/2004, non si è mosso nessun “giudice Khan”.
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Marco…..CHAPEAU….!!!
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“L’avvicinamento di Cina e Russia porterà solo gli Stati Uniti ad attaccare qualsiasi paese non nucleare che sia allineato con loro. Tali attacchi possono essere di molti tipi: cibernetici, finanziari, infrastrutturali (VEDI: Nord Stream), biologici/chimici, destabilizzazione politica come è stato fatto in Ucraina e in molti altri paesi, o semplicemente il buon vecchio “shock and awe”.
Chiunque pensi che saremo detronizzati dalla nostra posizione autoproclamata di Padrone dell’Universo (noto anche come “Dominanza a spettro completo”) e scivoleremo via nell’umile introspezione deve aver perso il fatto che abbiamo versato indicibili TRILIONI di $ su molti decenni nella nostra perpetua macchina di guerra/sorveglianza/propaganda/controllo.
Abbiamo circa 800 basi militari in tutto il mondo. La febbre neocon domina entrambi i partiti politici. La convinzione che abbiamo il diritto divino di governare è l’articolo di fede più fondamentale tra l’élite di potere. Questa élite non si preoccupa dell’umanità, inclusa l’umanità americana. Adorano il potere e il capitale e questo non è qualcosa che condivideranno mai.
Tutti noi siamo solo tanti capi di bestiame per queste persone, da radunare e macellare se necessario. Hanno solo bisogno di un numero sufficiente di droni indiscussi per far funzionare i macchinari che li mantengono grassi e felici. Il resto di noi è un peso morto.
Gli Stati Uniti semplicemente non permetteranno che ci sia un mondo multipolare. Ciò significa che farà qualsiasi cosa (e intendo qualsiasi cosa) per assicurarsi che ciò non accada.
Mi viene in mente la scena di “Titanic” –
Rose: Oh mamma, taci! Non capisci? L’acqua è gelida e non ci sono abbastanza barche. Non abbastanza della metà. Metà delle persone su questa nave moriranno.
Cal Hockley: Non la metà migliore.”
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Un editoriale da introdurre nei programmi scolastici
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Ricordando Falluja
Viviana Vivarelli
La battaglia di Falluja nel novembre del 2004, fu la battaglia più imponente, sanguinosa e misteriosa della guerra irachena: 10 giorni di assedio e distruzione di una città di 350.000 abitanti. Su di essa gli USA imposero il più assoluto silenzio e ancor oggi il Pentagono nega questo crimine enorme. L’operazione rase al suolo 36.000 case e uccise con armi al fosforo 5000 persone. Dopo la strage, una squadra di medici volontari entrò per ripulire la città delle migliaia di vittime civili che nessuno ha mai contato. Si aspettavano di trovare una carneficina, visto che i bombardamenti erano stati fittissimi col divieto di acqua, cibo e soccorsi, ma quello che i medici trovarono superò ogni orrore. Di cos’era morta tutta quella gente? I ripulitori fecero dei filmati che girarono il mondo, rompendo la pesante censura americana. Il filmato fu visto dai nostri parlamentari che tacquero, come tacquero di fronte alle foto del cadavere di un imam perforato orrendamente dai buchi del trapano, strumento molto usato degli americani.
Il filmato passò su Rainews24 di Sky e su Al Jazeera che le mostrò al mondo intero. È di una ferocia senza limite. La menzogna più cinica ha coperto tutto. Hanno tentato in ogni modo di secretare la verità: il falso dossier SISMI sull’uranio nigeriano con un B complice, la battaglia dei ponti dove i nostri soldati massacrarono civili e uccisero anche una partoriente in un’ambulanza, il vero carattere di una missione umanitaria, in cui abbiamo aiutato stragi feroci, con i nostri elicotteri che indicavano alle truppe Usa dove colpire, facilitando l’avanzata delle truppe distruttive, la consegna di civili inermi, donne e ragazzi ai torturatori di Abu Graib, la complicità e il silenzio.
Bush passerà alla storia come uno dei più feroci criminali di tutti i tempi, ma governi italiani e opposizione figureranno come i suoi complici.
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SI’, BUANA-Viviana Vivarelli.
Ditemi voi se è giusto che un paese che ha perso una guerra 70 anni fa debba ancora dipendere dai decantati “liberatori”! E allora tutti i popoli che hanno avuto la sventura di governanti idioti come Mussolini e hanno perso una guerra dovrebbero essere condannati “all’infinito” a dipendere dagli abusi di chi quella guerra la vinse al tempo dei loro padri o nonni o bisnonni? In eterno? Ma persino uno schiavo a un certo punto si affranca!
Il popolo iracheno, per es., o quello afgano, che nemmeno ora sono colpevoli di nulla, dovranno dipendere dai “liberatori” americani fino ai figli, ai nipoti, ai nipoti dei nipoti? Per sempre?!
Oppure le cose non stanno così affatto e quello che ci propinano non è una sudditanza costante dei nostri governanti di dx o di sx i quali, per faccende assolutamente loro, appena eletti, schizzano a Washington per avere dal grande padrone americano aiuti finanziari e guida politica? Ma per faccende loro!! Che con i nostri interessi e diritti non hanno niente a che fare. E che per ricevere, loro, il giusto appoggio che li terrà in sella, svendono proditoriamente il territorio italiano, i nostri diritti, la nostra sovranità, la nostra libertà!
Ahi come soffriva Prodi quando Bush non gli dava l’imprimatur! Altro che questione urbanistica! Soffriva come fosse sui carboni ardenti. Perché non gli bastava il voto degli elettori, no, doveva avere l’assenso benevolo di Sua Maestà. E come soffriva D’Alema quando i suoi gli sconsigliavano di correre incontro a Bush a Roma e di onorarlo ardentemente!
E questa sarebbe la democrazia di un paese libero?
E allora si capiscono perfettamente i Farina e i Ferrara e l’altra compagnia bella di spie e spioni.
E i La Russa e i Fini e tutta l’altra manica di venduti (guarda caso anche fascisti di ritorno) che incensano Israele e si mettono la kippah e giurano il falso, da quei servi che sono.
O la Meloni ieri fiera sovversiva e rivendicante autonomia e libertà e oggi atlantista a 90 gradi, serva come tutti degli Amerikkani.
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Gentile Viviana, mi dica lei se le sembra possibile che il responsabile PRIMO dell’entrata in una guerra catastrofica per l’Italia che ci vede SERVI dopo 78 anni dalla sua fine, trovi ancora ammiratori che ne conservano i busti, la memoria, i discorsi come preziose reliquie. Già ebbe la fortuna di finire ammazzato per mano di Italiani scampando le forche degli stranieri vincitori cui furono sottoposti i suoi alleati nazisti. Chi comprende anche per un minimo lo spirito dell’onore militare capisce la differenza. Però, cosa vuole che intendano persone che hanno messo i nostri militari, imbarcati contro la pirateria in mare, agli ordini degli armatori e non dei loro legittimi superiori.
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A volte mi viene da pensare, da uomo di sinistra, pacifista e partigiano ci tengo a specificare, che se gli americani perdevano la seconda guerra mondiale forse era meglio.
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Ringrazio SM Sparviero per il video che ha mandato
Purtroppo il sistema ha censurato anche il secondo su Youtube
Ciò che non si conosce non esiste
Ed è sotterrando la verità che si cerca di far sparire la realtà
Ma i fatti esistono lo stessoe si vendicheranno.
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Ma quale censura d’Egitto, falla finita con questo ridicolo vittimismo d’accatto, che il diritto di sparare puttanate è fin troppo tutelato.
Devi semplicemente guardarlo direttamente su YT, dopo esserti loggata ed aver confermato l’età, nulla di trascendentale.
Sulle purghe staliniane non c’è nulla? Zensurate anke qveste?
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Sigfrido Ranucci
Strage di Falluja, seconda parte
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Terza parte
S.Ranucci
Falluja
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La doppia morale interessata dei fogli di regime noti come stampa mainstream è ben conosciuta (e financo capibile, conoscendone i padroni) e, in Italia, la si può ammirare all’opera da ben oltre il ventennio citato da Travaglio che, oggi come allora, rimane l’indiscusso campione dei suoi sempre troppo pochi fustigatori.
Decisamente più curioso è il fenomeno della doppia morale anche da parte di gente che, almeno apparentemente, non è organica ad alcun sistema, ma che comunque riesce a servirsi degli arcinoti ed ignobili crimini americani, perpetrati in mezzo mondo, per in qualche maniera giustificare gli analoghi orrori russi in Ucraina, dimostrando così una capacità di giudizio influenzata più dalla simpatia/antipatia verso il prevaricatore, che dall’effettivo comportamento.
Per quel che vale, personalmente ritengo che l’unica parte che valga la pena sostenere, sempre e comunque, sia quella della povera gente costretta a vivere sotto le bombe (che non fanno distinzioni di sorta), siano essi vietnamiti, afghani, iracheni, siriani, yemeniti, donbassiani, ucraini o altro, e provo un profondo ribrezzo per i tentativi da parte delle varie propagande di disumanizzarla bollandola, di volta in volta, come “terroristi” (nel caso dell’Iraq) o “nazisti” (nel caso dell’Ucraina), o altre definizioni dal fetido retrogusto di razzismo, che servono solo a distogliere l’attenzione dal fatto che si tratta pur sempre di nostri consimili: la Storia insegna che è sufficiente contrassegnarli ufficialmente tutti con appellativi dalla chiara connotazione dispregiativa (quali “negri”, “gialli”, “giudei”, mi fermo perché ho già il voltastomaco), per trasformarli automaticamente da esseri umani in una sorta di esseri inferiori, ai quali pertanto diventa implicitamente lecito perpetrare qualunque porcheria, senza troppe remore morali.
Anche no, anche basta.
Stay human.
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“Per quel che vale…”: nulla, non ti preoccupare!
“…quella della povera gente costretta a vivere sotto le bombe… e provo un profondo ribrezzo per i tentativi da parte delle varie propagande di disumanizzarla bollandola, di volta in volta, come “terroristi” (nel caso dell’Iraq) o “nazisti” (nel caso dell’Ucraina)…”: capito il volpino?
E chi mai avrebbe bollato la POVERA GENTE come terrorista o nazista? Ecco, queste sono definizioni dal fetido retrogusto di menzogna, che servono solo a distogliere l’attenzione dal fatto che si tratta pur sempre di tuoi consimili, coloro che si prestano a questi luridi giochetti dialettici.
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La propaganda angloamericana di vent’anni fa nel primo caso, quella russa attuale nel secondo (con quest’ultima di fatto supportata dai tanti che, su questo stesso blog, usano con disinvoltura il termine “ucronazi” come sinonimo di “ucraino”). E senza condizionale.
Hai anche qualcosa da dire nel merito, o sono i tuoi soliti sofismi da quattro soldi, buoni solo per sfoggiare il tuo laido accattume morale?
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Grande Jonny,
E sei stato bravo a dargli solo un buffetto.
Cosa vuoi farci, la miseria dell’umana esistenza.
Adesso mettiamoci comodi che ci insegna un po’ di italiano antico
Ahhaahahahahahahaj
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Manuale dello Scaldabagno 2
La Vendetta 😄
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“…su questo stesso blog, usano con disinvoltura il termine “ucronazi” come sinonimo di ‘ucraino’…”.
Se uno non ci arriva, non ci arriva! Su questo blog il termine “ucronazi” è sempre stato sinonimo di appartenente al Batajon Azov con annessi simpatizzanti, i quali si possono trovare anche tra la “POVERA GENTE”, come no.
Poi ci sarebbe un’altra propaganda che non hai citato, questa sì banalizzante e imbarazzante, e cioè quella per cui, tutti quelli che chiamano i nazisti ucraini (non gli ucraini tout court…), nazisti, sarebbero figli di Pootin.
Anche no, anche basta.
Come forward (cretin)!
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Non c’erano dubbi sul fatto che il redattore della TreGatti non si prodigasse in acrobatiche analisi sull’uso arcaico del termine “ucronazi”.
Del resto, come riportato sulla prefazione dell’opera, la TreGatti varia in continuazione in base alle convenienze del suo autore, per cui un domani potrebbe tranquillamente venire tacciata d’inattendibilità, perché “come i suoi sostenitori acefali, l’unica cosa che sa fare, è giocare sporco con le parole”, come ebbe a dire un laido accattone morale.
Dato che, non si sa bene a che titolo, il suddetto parla a nome dell’intero blog, ecco un esempio a caso tra le migliaia che si potrebbero fare riguardo allo squallido uso che viene fatto del termine su questi mesti lidi (probabilmente anche il Papa è un simpatizzante del “Batajon Azov”), da inserire a compendio:
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Come li chiami tu i seguaci di bandera con svastiche tatuate su totto il corpo che dopo aver violentato le loro vittime incidono con il coltello svastiche sul corpo degli sventurati?
Ucronazi
Come li chiami i nazisti che obbligano i civili a restare nelle loro abitazioni usati come scudi umani a protezione di istallazioni militari,
Ucronazi
Come li definisci nazisti che rapiscono sedicenni e sessantenni e li inviano in prima linea uccidendoli se tentano di arrendersi,
Ucronazi
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Io li chiamo criminali di guerra, ma ciò che sembri ignorare è che la necessità di “denazificare”, con relativa coniazione dei termini connessi, sia sorta PRIMA dell’inizio del conflitto.
Curiosamente, in rete non si trovano tracce dell’uso del termine “nazista”, associato all’Ucraina, antecedenti a quando Putin ha iniziato a definirli così, per giustificare le sue mosse.
L’Ucraina era piena di nazisti, ma fino al 2021 non se ne era accorto nessuno (a cominciare da chi ora non parla d’altro).
Ma ciò che più conta è l’uso che, su queste pagine, ne hai sempre fatto TU (anche se ora preferirisci passare per fesso, piuttosto che per il razzista pieno di pregiudizi che invece sei), anche se non sei certo il solo, e che non sembra affatto essere riferito solo a crimini o a criminali specifici, ma a tutta la popolazione.
Un esempio a caso: https://infosannio.com/2023/01/21/abbiamo-normalizzato-pure-la-guerra-e-le-armi/#comment-206215
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Pardon, link sbagliato: https://infosannio.com/2023/01/21/abbiamo-normalizzato-pure-la-guerra-e-le-armi/#comment-206192
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Ulteriore prova del laido FELINO;se la prende con il lupo mannaro solo ora, quando il lupo è stato bastonato e fatto scappare dallo scagnozzo(vise) della gang di Carlgen.
Prima quando il lupo imperversava nelle praterie di infosannio, il laido gattino sinascondeva dietro ai cespugli.Codardo
Ihihohih oh oh
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Chissà il Crotalo (cit.) quali seghine si tira davanti a chissà quale film… Può chiedere a chiunque qui sul blog se il sottoscritto si sia mai nascosto dietro ai cespugli, per paura di un poveraccio come Jerome B. con lo scolapasta in testa e il dito mignolo nell’orecchio.
Ma la Biscrocca dove lavori, ti ha sbattuto fuori a calci in cuxxo?
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Ahahahah
Adesso tornerà anche il lupo.
Che bel pandemonio che ho creato.
E farne le spese sarà il laido gattino che verrà sbranato da più parti.
E ne farà le spese anche vise.
Ahhahahaha
Come godo.
Sibilo via sotto la roccia a gustarmi lo spettacolo…..
Ahhahahahahaah
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Io aspetto ancora che J. iDIOta parta per il Donbass.
Evidentemente non è così iDIOta come vuole apparire.
Però è facile fare il democratico con il fondoschiena degli altri, eh, ipocrita?
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@ Mentecatto: aspetterai ancora mooooolto a lungo, credimi.
Ripetere sempre la stessa cosa, anche se ti è già stato risposto più e più volte, è un chiaro sintomo di disturbi dello spettro autistico.
Per l’apprendimento del corretto significato del termine “ipocrita” invece, vedo che non c’è più speranza (peccato, ti sarebbe bastato guardare nello specchio).
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Ma sei sc3mo di tuo o c’è qualcuno che ti suggerisce?
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Tu Jonny,
Eviti accuratamente di vedere che i responsabili dell’innesco di questa guerra sono i responsabili di quei crimini che tu stessi dici di condannare. Cioè (visto che quelle dei russi sono evidenti dal febbraio 2022) gli americani. Sui quali ti giri dall’altra parte anche non prendendo posizione sull’invio di armi del nostro Paese che rinuncia ad un possibile ruolo pacificatore.
E tutto questo rende la tua solidarietà alle vittime di tutte le bombe un espediente retorico per, nei fatti, lasciare che la guerra continui.
Con il suo contorno di morti per le bombe che dici di condannare.
Perché se non si individuano o si è omertosi su tutte le responsabilità, sai bene anche tu che non finisce.
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Ma se non faccio che ripeterlo? Qua se c’è qualcuno che evita di attribuire delle responsabilità quello non sono certo io, che vedo perfettamente quelle di entrambe le parti.
Segnatamente, mi riferisco alle responsabilità di Vladimir Putin, generalmente sottaciute, ignorate o al più considerate quasi ineluttabili , come se anche lui non fosse nient’altro che un burattino al servizio di quei diavoli d’americani (nella migliore delle ipotesi, oppure un utile idiota che non si rende conto di ciò che sta facendo, nella peggiore), da parte di chi, riguardo al conflitto ucraino, è capace di esprimere due soli concetti, ovvero no armi e quanto sono cattivoni questi americani: eventuali giudizi sulle gravi responsabilità russe, ancora non pervenuti (anzi, c’è perfino chi si permette di fare dell’ironia sulla storia dell’invaso e dell’invasore, da bravi invasati).
Se vuoi te lo ripeto, anche se dubito che serva a qualcosa: partendo dal 2014 (ma i ribelli filorussi in territorio ucraino, armati con armi dell’esercito sovietico, non sono spuntati improvvisamente dal nulla come funghi, nel 2014) e tralasciando i dettagli, le indebite ingerenze americane in Ucraina hanno causato una guerra sporca che ha fatto circa 14mila morti, tra civili e militari, in otto anni, ed io sono pienamente solidale con loro, soprattutto coi civili, che non sono altro che povera gente, che mai e poi mai può meritarsi di vivere sotto le bombe.
Come vedi, non ho nessun problema nel riconoscerlo.
Chi invece soffre di problemi di presbiopia selettiva è solito ignorare che, da un anno a questa parte, le altrettanto indebite ingerenze russe sono state alla base di una moltiplicazione esponenziale della magnitudine del conflitto, passato nel giro di una notte dall’essere di portata regionale a continentale (se non mondiale), ingerenze che hanno prodotto almeno dieci volte tanto quei morti, (in un decimo del tempo, oltretutto).
Ora, non pretendo che si giudichino le cose secondo lo stesso metro perché so bene che la coerenza non è per tutti, a questo mondo (in realtà lo pretendo, ma solo dagli interlocutori seri), però non si possono neanche ignorare totalmente le precise responsabilità di quello che, a conti fatti, è il secondo uomo con più potere individuale sulla faccia della Terra (e il primo NON è Joe Biden, che l’anno prossimo probabilmente non sarà nemmeno più della partita: problemi di democrazia).
Anche riguardo all’invio di armi italiane mi sono già espresso, ma ancora una volta non ho problemi ad accontentarti: giudico il nostro supporto bellico praticamente irrilevante, sia ai fini delle conseguenze sul conflitto che sui nostri bilanci, pertanto ritengo che la cosa più saggia non sia quella di ritirarlo improvvisamente senza ragione e rimangiandosi le promesse (con eventuali conseguenze annesse), ma quella di mantenerlo, in quanto più conveniente per il nostro Paese, anche se ammetto che la cosa mi fa alquanto schifo, da un punto di vista prettamente etico (ma ne ho digerite di ben peggiori).
Infine, se credi seriamente ad un nostro “possibile ruolo pacificatore” in questo conflitto, mi corre il dovere d’informarti che hai un’idea tra l’approssimativo e il fiabesco del reale peso e soprattutto del ruolo che l’Italia è in grado di ricoprire, sullo scacchiere internazionale.
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Beh si, Jonny,
Da chi ha a cuore le vite della povera gente mi aspetto che non scelga la seconda opzione di fronte a quel dilemma (molto in voga ad inizio guerra) secondo cui vedendo due che si stanno ammazzando devo decidere se mi metto in mezzo per separarli o se allungare un arma a quello che suppongo essere il più debole.
Le due opzioni non sono simili, sono bensì opposte tra loro e quel giudicare “tra l’approssimativo e il fiabesco il reale peso e soprattutto il ruolo che l’Italia è in grado di ricoprire” (e lascio stare le tue considerazioni sul nostro “supporto bellico praticamente irrilevante, sia ai fini delle conseguenze sul conflitto che sui nostri bilanci” su cui ci sarebbe molto da dire) mi sembrano soprattutto un alibi per giustificare la tua volontà rifiutare a priori di assumere quel ruolo di pacificatore e schierarti, invece, per un proseguimento delle ostilità nella convinzione che l’uno (il tuo preferito) annienti l’altro.
Con buona pace della povera gente (di cui ti dici preoccupato) che ci va di mezzo.
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Ok, il più pulito c’ha la rogna, questo l’abbiamo capito. Torno a dire che se pure gli USA fossero stati dei santi e Putin il demonio, la situazione rimarrebbe la stessa: c’è una guerra per pretese territoriali (giuste, sbagliate, comprensibili, assurde, non importa).
Il punto è: esistono reali possibilità che la Russia si ritiri (e magari paghi pure i danni)? A me pare di capire di no. In questo caso bisogna trattare.
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Nel novembre 2017 sembrava che la Corte dovesse mettere sotto accusa per crimini di guerra dei militari americani per gli abusi (leggi torture) su prigionieri afgani. Washington non prese la cosa molto bene e minacciò di arrestare i giudici e i funzionari della corte se questa avesse mosso accuse di crimini di guerra verso militari USA. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, definì l’organismo per la tutela dei diritti con sede all’Aia “assolutamente pericoloso” per gli Stati Uniti, Israele e altri alleati, e ha affermato che qualsiasi indagine su membri del servizio americano sarebbe “un’indagine del tutto infondata e ingiustificabile”. “Se il tribunale si scaglia contro di noi, Israele o altri alleati degli Stati Uniti, non ce ne staremo con le mani in mano”. Quindi disse: “Vieteremo a giudici e procuratori di entrare negli Stati Uniti. Sanzioneremo i loro fondi nel sistema finanziario statunitense e li perseguiremo nel sistema penale degli Stati Uniti”. “Faremo lo stesso con qualsiasi azienda o Stato che assista un’indagine della Corte penale internazionale contro gli americani”.
Ma non è finita. Bolton, notando che i palestinesi cercavano di far incriminare dei soldati israeliani, disse: “Gli Stati Uniti useranno tutti i mezzi necessari per proteggere i nostri cittadini e quelli dei nostri alleati da procedimenti ingiusti da parte di questo tribunale illegittimo”. “Non collaboreremo con la Corte penale internazionale. Non forniremo alcuna assistenza alla CPI. Di certo non ci uniremo alla CPI. Lasceremo che la CPI muoia da sola”.
Quindi la CPI ha un valore solo quando attacca i nemici degli USA, che non ne fanno parte, ma se minaccia gli USA allora diventa un nemico da combattere con mezzi anche estremi. A questo punto pensate a quanto interessi quest’inchiesta a Putin. La corte morde solo poteri decaduti o limitati, come accadde alla repubblica serba separatista della Bosnia o alla Serbia. Può poco contro un vero stato….
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Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
E gli inglesi ci riprovano
Il 20 marzo il ministro della Difesa britannico Annabel Goldie ha annunciato che il suo paese fornirà all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito come parte di un pacchetto di aiuti per rafforzare lo sforzo bellico in corso dello stato dell’Europa orientale contro la Russia. Le munizioni sarebbero state fornite insieme ai carri armati Challenger 2, di cui la Gran Bretagna si è impegnata a inviarne 14 a gennaio, con la maggior parte dell’addestramento per il personale ucraino completato da allora. L’ impegno a inviare Challenger 2 ha reso la Gran Bretagna il primo paese a offrire carri armati di progettazione occidentale a Kiev, con la Germania sotto la significativa pressione statunitense e polacca che ha successivamente concesso il permesso di fornire carri armati Leopard 2, ampiamente utilizzati in tutta Europa, anche all’Ucraina.
Quando è stato chiesto specificamente se sarebbero state fornite munizioni per armi all’uranio impoverito, Goldie ha risposto: “Oltre alla concessione di uno squadrone di carri armati principali Challenger 2 all’Ucraina, forniremo munizioni tra cui proiettili perforanti che contengono uranio impoverito. Tali proiettili sono molto efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli corazzati”. Le munizioni a cui molto probabilmente si fa riferimento sono L26A1 e L27A1, che sono compatibili con i cannoni da carro armato rigati britannici. I Challenger 2 sono stati segnalati a gennaio per essere consegnati entro la fine di marzo, il che significa che il primo utilizzo di proiettili all’uranio impoverito contro le forze russe potrebbe essere imminente a seconda di quanto siano pronti gli equipaggi ucraini a iniziare rapidamente le operazioni in prima linea.
La possibile fornitura di armi all’uranio impoverito è stata a lungo una questione molto controversa, con il capo della delegazione russa ai negoziati di Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti Konstantin Gavrilov che ha così ammonito il 25 gennaio: “Sappiamo che i carri armati Leopard 2, così come i veicoli corazzati da combattimento Bradley e Marauder, possono utilizzare proiettili all’uranio impoverito, che possono contaminare il terreno, proprio come è successo in Jugoslavia e in Iraq. Se Kiev dovesse essere fornita di tali munizioni per l’uso nell’hardware militare pesante occidentale, lo considereremmo come l’uso di “bombe nucleari sporche” contro la Russia, con tutte le conseguenze che ciò comporta”. Riguardo alle possibili risposte che la Russia potrebbe prendere, Gavrilov ha spiegato: “Se Washington e i paesi della NATO fornissero a Kiev armi per colpire le città all’interno del territorio russo e per tentare di impadronirsi dei nostri territori costituzionalmente affermati, ciò costringerebbe Mosca a intraprendere dure azioni di ritorsione. . Non dire che non ti abbiamo avvertito.
È altamente possibile che la Gran Bretagna stia cercando di creare un precedente che spiani la strada alla fornitura di armi all’uranio impoverito da parte di Stati Uniti e Germania per i propri carri armati che dovrebbero fornire all’Ucraina, poiché Londra, insieme a Varsavia e ai tre Stati baltici, ha costantemente stato molto meno cauto riguardo agli armamenti forniti al fronte. L’uranio impoverito è tra gli elementi più pesanti del pianeta e viene prodotto utilizzando scorie radioattive di basso livello rimaste dalla produzione di combustibile nucleare o testate nucleari, il che rende conveniente la produzione in grandi quantità. È ampiamente utilizzato nei proiettili anti-armatura occidentali per fornire una maggiore capacità di penetrazione: un esempio notevole è il sabot di scarto stabilizzato con pinna dell’armatura M829 che è compatibile con il M1 Abrams e Leopard 2 . L’uso di tali colpi può avere impatti ambientali disastrosi, emettendo particelle radioattive altamente tossiche emesse nell’aria che si diffondono per oltre 40 km come polvere facilmente inalabile e hanno un’emivita di oltre quattro miliardi di anni.
Gli effetti dell’uso dell’uranio impoverito furono visti nella Guerra del Golfo, con il comandante della Royal Navy britannica Robert Green che riferì: “un’ondata di malattie inspiegabili, tumori e bambini nati con deformità genetiche tra il popolo iracheno, specialmente nel sud vicino ai campi di battaglia”. Un rapporto confidenziale delle Nazioni Unite trapelato nel maggio 1999 concludeva in modo simile riguardo alle armi all’uranio impoverito: “questo tipo di munizioni è scorie nucleari e il suo uso è molto pericoloso e dannoso”. Nella successiva guerra in Iraq, nel decennio successivo, la città di Fallujah fu particolarmente pesantemente bombardata da armi all’uranio impoverito da parte delle forze statunitensi, con il professor Chris Busby, uno degli autori di un sondaggio condotto su 4.800 residenti di Fallujah, che scrisse riguardo al collegamento tra questi attacchi e il rapido aumento di tumori e malformazioni congenite che seguì: “per produrre un effetto come questo, un’esposizione mutagena molto importante deve essersi verificata nel 2004, quando si sono verificati gli attacchi. Ha concluso che una specie di arma all’uranio doveva essere la causa.
L’indagine di Fallujah condotta da 11 esperti che coprono oltre 700 famiglie, ha concluso che gli effetti sulla popolazione sono stati “simili a quelli dei sopravvissuti di Hiroshima che sono stati esposti alle radiazioni ionizzanti della bomba e all’uranio nel fallout”. Si è scoperto che le armi all’uranio impoverito hanno avuto effetti molto simili sulle popolazioni della Jugoslavia, che è stata pesantemente bombardata dalle forze della NATO nel 1999. Con gran parte dei combattimenti nella guerra russo-ucraina che si svolgono su un territorio che la Russia considera proprio, l’uso di armi all’uranio impoverito, in particolare contro i centri abitati, che metterebbero a rischio tremendo i civili di lingua russa, potrebbero portare a una risposta senza precedenti da parte di Mosca, potenzialmente portare il paese sull’orlo dell’escalation utilizzando le proprie risorse nucleari.
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Citando il grandissimo scrittore Kurt Vonnegut:
“The last thing I ever wanted was to be alive when the three most powerful people on the whole planet would be named Bush, Dick and Colon.”
Riservato a chi è in grado di cogliere il doppio senso…💋
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