FICO, Farinetti, quando il marketing non tira più e arrivano i conti da pagare. Al posto dell’Ad Stefano Cigarini si vocifera l’arrivo di Piero Bagnasco

(di Antonio Amorosi – affaritaliani.it) – Un mondo “in armonia” quello di FICO Eatalyworld, a detta del patron Oscar Farinetti. La creatura dell’Oscar nazionale, delle Coop, degli enti locali e di tutta la corte dei miracoli di sinistra che gli ha steso tappeti rossi e spalancato porte, con 3 milioni di euro di perdite che si aggiungono a quelle degli anni precedenti, viaggia verso un “futuro radioso”. Non sono servite le migliaia di ore in tv dell’Oscar nazionale per rilanciare FICO.
Il parco, che non ha funzionato è stato implementato di nuove iniziative ma anche dell’ingresso a pagamento
I risultati non si sono fatti attendere. Al posto dell’Ad Stefano Cigarini si vocifera dell’arrivo di Piero Bagnasco, attuale Ad della casa vinicola Fontanafredda, vicino a Farinetti che resta vincolato al progetto.
Fra gli investitori istituzionali le Casse previdenziali: quella dei medici, l’Enpam, e le casse dei veterinari, agronomi, avvocati, ingegneri e architetti, periti industriali, periti agrari e agrotecnici. Tutti entusiasti del progetto. Dopo aver ricapitalizzato con 5 milioni di euro e aver messo fuori la voce di un possibile cambio di vertice, smentita in queste ore da Farinetti, è chi partecipa alle Casse previdenziali che sta entrando in fibrillazione.
Ma non vedere la pensione a fine carriera potrebbe essere “un non-problema”? Mal comune mezzo gaudio.
Nel 2018, dopo le inchieste che abbiamo scritto negli anni precedenti, avvertendo l’Oscar nazionale dell’ubicazione di FICO , raccontammo dove comunque sembrava portare il progetto.
Caab, il centro agroalimentare sede di FICO, per realizzare l’opera ha costituito il Fondo immobiliare Pai (Parchi Agroalimentari Italiani), la cui gestione è stata affidata, tramite un bando pubblico, a Prelios Sgr.
Prelios è la società di risparmio immobiliare che gestisce quindi Pai, dove cioè sono gli immobili di Caab (del Comune di Bologna) e i milioni dei privati.
A casa mia, un tempo, si beveva Fontanafredda. Poco e durante i pasti. Il rapporto qualità/ prezzo, per chi amava i vini piemontesi, non sbagliava. Per Natale c’era il Barolo, a Capodanno la Contessa Rosa, per il resto, Nebbiolo, Barbaresco, Gavi in estate…
Da tempo ormai l’antica casa dei ” tenimenti di Barolo e Fontanafredda” di proprietà dei Re sabaudi è finita nelle mani di Farinetti.
Irriconoscibile.
Ma tanto adesso il vino si versa in bicchieri- piscina, le ” cantine” sono tante, il vino va ” raccontato” e siamo diventati tutti esperti.
Quindi …
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Fico? Con quella faccia un pò così? Farinetti più che a un fico assomiglia a un “bonobo” mangia banane ed esperto in “fallimenti” degli altri.Mercatone uno x es.Lui ne esce sempre bene.D’altronde l’ottimismo è il sale della vita.La sua.
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Praticamente il povero oscar sta’ con le pezze nel popo’🤔
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Oscar Farinetti mi è sempre sembrato un personaggio dei cartoni animati (anche per la voce): RIGEL di Goldrake!
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Sì. quello. Ecco Farinetti alla convescion per promuovere Fico:
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Intendevi questa roba qui? Ci sta. https://youtu.be/oTVWHUgLQt4
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Basta a entrarci, a Fico, e capivi subito che sarebbe durato poco: lontano, difficile da trovare, costi dei prodotti più alti che altrove, non si capiva il target a cui era indirizzato…
Ci sarebbe da capire dove ( e da chi) siano stati presi tutti quei soldi.
Mumble, mumble: Bologna, Farinetti piddino..
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Prelios cioè Burlington Loan Management
stiamo svendendo anche mutande
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