Antonio Tajani è una nostra antica passione. Non delude mai, specialmente ora che cammina per il mondo senza più la guida spirituale di Silvio B. purtroppo in dismissione. Assediato da così tanti sbarchi, anche il nostro Tajani […]

(DI PINO CORRIAS – Il Fatto Quotidiano) – Antonio Tajani è una nostra antica passione. Non delude mai, specialmente ora che cammina per il mondo senza più la guida spirituale di Silvio B. purtroppo in dismissione. Assediato da così tanti sbarchi, anche il nostro Tajani si è convinto che l’invasione di immigrati sia opera dei tagliagole della Wagner. Glielo ha detto Crosetto, il ministro della Difesa. E a Crosetto glielo hanno detto i nostri Servizi. I quali devono avere provato a chiederlo al telefono al trafficante di mercenari Prigozhin, che ha mandato a quel paese i Servizi e malamente pure Crosetto.

Ma il meglio lo ha aggiunto Tajani. Intervistato dal Giornale dice di “avere discusso lunghi minuti” con il premier israeliano Netanyahu della “crisi migratoria che in Italia sta finendo fuori controllo”. Netanyahu in visita a Roma per non stare in Israele dove folle inferocite vorrebbero destituirlo per attentato alla Costituzione e per corruzione, lo ha sorprendentemente istruito. Racconta Tajani: “Lui ha guardato sulla grande cartina che è sulla parete della sala riunioni i luoghi da cui provengono i flussi. Mi ha spiegato che la grande rotta di migranti irregolari che entravano in Israele passava dal deserto del Negev, al confine fra Israele ed Egitto. Lì hanno costruito una barriera e con l’aiuto delle autorità egiziane gli ingressi irregolari in Israele sono finiti. Ma poi ha detto anche: ‘Voi siete circondati dal mare, per voi è molto più difficile’”. Diavolo di un Netanyahu. Gli è bastata un’occhiata alla cartina per inquadrare il problema. Ma soprattutto, diavolo di un Tajani, che al netto della Wagner e alla bella età di 69 anni, ha scoperto che l’Italia è proprio sdraiata in mezzo al mare Mediterraneo pieno di pesci e di immigrati. Lo ha visto sulla cartina: è corso a dircelo. Perché non solo fa il ministro della Difesa, ma pure il geografo.