Presentati emendamenti al Dl Aiuti quater per 6 e 12 mesi
Emendamenti del deputato Cantalamessa e del senatore De Priamo

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, dopo che è stato più volte e ripetutamente evidenziato da tanti cittadini il grave problema, presente lungo i marciapiedi e le strade del capoluogo partenopeo, causato dall’invasione di “tavolino selvaggio” che di fatto ha privato i napoletani, e segnatamente le persone diversamente abili o con problemi di deambulazione ma anche le mamme con passeggini, di poter transitare facilmente e in tranquillità sui marciapiedi, senza dover effettuare dei veri e propri slalom o addirittura essere costretti a utilizzare la carreggiata, laddove il marciapiede sia totalmente occupato, in considerazione del fatto che, a fronte delle reiterate proteste e denunce, salite più volte alla ribalta delle cronache, non si è palesata a tutt’oggi alcuna risposta operativa da parte degli uffici competenti, ha promosso una petizione online dal titolo: “Napoli: basta con “tavolino selvaggio”! Rivogliamo i nostri marciapiedi!”, che in poco tempo ha raccolto oltre 600 firme, lanciata sulla piattaforma change.org al link: https://www.change.org/marciapiediliberi, indirizzata al prefetto e al sindaco di Napoli nonché agli assessori comunali alla polizia urbana e al welfare, con la richiesta d’interventi immediati e non più dilazionabili per debellare un fenomeno che in Città ha raggiunto livelli inaccettabili, peraltro in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti. Con l’occasione lo stesso Capodanno chiede anche che vengano avviate le indagini, ritenute opportune e necessarie, per appurare eventuali responsabilità nei ritardi sin qui accumulati, a ragione dei mancati interventi finalizzati a debellare un fenomeno che, amplificatosi a dismisura nel tempo, sta ingenerando rabbia e irritazione crescenti tra i cittadini.
” Diciamo basta a “tavolino selvaggio”! – scrive Capodanno nella presentare la petizione -. Oramai nel capoluogo partenopeo i marciapiedi hanno in gran parte perso la funzione per la quale furono realizzati, come ricorda anche la loro etimologia. Tra dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini, sedie e orpelli vari, che si vanno ad aggiungere a buche, cumuli d’immondizia, bidoncini e motocicli in sosta, per i pedoni e segnatamente per le persone diversamente abili, con problemi di deambulazione, transitare sui marciapiedi si è trasformata in un’impresa titanica, a volte addirittura impossibile. Sovente per superare gli ostacoli si è costretti a camminare sulle carreggiate correndo rischi immaginabili “.
” Non se ne può più! – sottolinea ancora Capodanno -. Per queste ragioni i sottoscrittori della presente petizione chiedono alle autorità preposte e segnatamente al sindaco di Napoli di mettere in campo, in tempi rapidi, tutti i provvedimenti necessari, attivando le azioni consequenziali per liberare i marciapiedi, con l’eliminazione, in particolare, di tutti quegli ostacoli che impediscono il normale e pacifico transito dei pedoni, in aperto contrasto con le normative al riguardo vigenti “.
Intanto, rispetto alla notizia che, nel pacchetto di emendamenti al decreto-legge Aiuti quater, compaiono due emendamenti, il primo a firma del deputato napoletano della Lega Cantalamessa, che prevede la proroga di almeno altri sei mesi, dunque fino al 30 giugno 2023, e il secondo a firma del senatore di Fratelli d’Italia De Priamo, con il quale la proroga dell’applicazione delle disposizioni decise nel 2020, in scadenza al 31 dicembre prossimo, per emergenza Covid, che hanno consentito, peraltro gratuitamente, la collocazione su piazze e strade di strutture quali dehors, pedane, ombrelloni, tavolini e sedie, in maniera selvaggia, verrebbe estesa a tutto il 2023, annuncia un serie di manifestazioni di protesta tra le quali un flash mob, valutando pure il possibile ricorso alla magistratura.
Grazie Raf
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Ma grazie Raf cosa???
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