Ora sappiamo che hanno perso tutti coloro che alla notifica di una contravvenzione stradale corrono per saldare il dovuto e che mai farebbero finta di niente perché tanto, prima poi, ci sarà una rottamazione delle cartelle e scurdammoce ’o passato. Ha perso chi non si […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Stiamo cominciando a comprenderlo chi è stato veramente sconfitto il 25 settembre. Non parliamo dei partiti, o della sinistra, o della opposizione perché come tutte le sigle e le formule abitano una dimensione astratta, metafisica misurabile con le percentuali elettorali, con le schermaglie congressuali, con le parole che si porta via il vento. Ma se parliamo delle persone in carne e ossa, della loro vita reale, dei loro comportamenti, dei loro valori ora sappiamo che a perdere sono stati tutti i cittadini che versano all’erario fino all’ultimo euro. Che considerano un dovere civico pagare le tasse, pur se inique e soffocanti, pur se tartassati e vessati da un fisco forte con i deboli e debole con i forti. Eppure essi, gli sconfitti, pagano sempre e nei tempi dovuti. E mai si sognerebbero di rifugiarsi nell’evasione contando sull’arrivo, prima o poi, di un provvidenziale condono.
Ora sappiamo che hanno perso tutti coloro che alla notifica di una contravvenzione stradale corrono per saldare il dovuto e che mai farebbero finta di niente perché tanto, prima poi, ci sarà una rottamazione delle cartelle e scurdammoce ’o passato. Ha perso chi non si azzarderebbe a mettere un tramezzo in casa senza, prima, avere richiesto (e ricevuto) le necessarie autorizzazioni. Con loro hanno perso quelli che non ci dormono la notte perché la burocrazia è lenta, esasperante, spesso vigliacca. Ma che il pensiero di una sanatoria neppure li sfiora. Hanno perso quelli che non vanno in giro col rotolone di euro in tasca, perché fanno pagamenti solo con regolare ricevuta. Quelli convinti che il pos non sia un aggeggio al servizio dei poteri forti, ma uno strumento che garantisce la tracciabilità dei pagamenti e dunque la legalità. A proposito della quale legalità subiscono la più cocente delle sconfitte tutti quei cittadini convinti che le intercettazioni siano uno strumento indispensabile per combattere la criminalità. E che le procure non siano infestate da brutti ceffi interessati a origliare nelle case degli italiani per i più loschi motivi. E che la magistratura meriti rispetto e riconoscenza e non quel desiderio come di vendetta che traspare dalle parole del nuovo ministro della Giustizia (ed ex magistrato). Quando pensiamo alla stragrande maggioranza degl’italiani che il 25 settembre ha perso su tutta la linea ci viene in mente anche la premier che del rispetto, dell’onestà e della legalità, siamo sicuri, ha fatto una scelta di vita. Ma che pure ha deciso di perdere anche lei.
Bel pezzo, tristemente veritiero. Sulle ultime due righe e mezzo ho peró un po’ di dubbi.
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Non capisco lu stupore. Lo si sapeva che, dopo la caduta del Conte II, chiunque fosse andato al governo avrebbe cancellato la legge anticorruzione (e la blocca prescrizione) e varato norme impunitarie, per cui è inutile lamentarsi oggi. PS: Io non mi sento per niente sconfitto, anzi mi considero uno dei grandi vincitori, facendo parte del 36% che ha disertato i seggi. E visto come sono andate direi di aver fatto la scelta migliore.
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Visto come sono andate le cose.
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Chi non vota accetta tutto in modo passivo senza usare il suo diritto di scegliere.
Di solito chi non vota o e’ benestante o, senza offesa, confuso dai mass media sui meccanismi della democrazia.
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Nel mio caso sono uno realista, che non si fa prendere per il c**o dai politici. Nel 2018 ci dicevano “Andate a votare per evitare l’ennesimo governissimo” o “Il prossimo governo lo dobbiamo scegliere noi”: nonostante il boom del M5s c’è stato l’ennesimo governo tecnico, nato da una congiura di palazzo, con tutti dentro. Le elezioni non sono altro che una perdita di tempo e uno spreco di soldi.
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No, Stefano, tu sei uno di coloro che, con la sua ignavia, ha fatto perdere coloro di cui parla Padellaro…
Direi che hai perso anche tu, se tu stesso non ti considerassi un VINCITORE.
Dobbiamo pensare che ti sta bene anche il RISULTATO, quindi, oltre ad essere tanto soddisfatto della tua azione…ops NON azione…che comunque È un’azione.
Purtroppo.
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@Anail No, non mi sta bene l’esito delle elezioni. Il fatto è che ho perso ogni speranza da anni (solo che nel 2018 sono andato lo stesso a votare) dal momento che quasi tutti i partiti, sulle questioni cruciali come la giustizia, la pensano allo stesso modo (tranne uno): meno legalità e più impunità. E quando uno non crede più a nulla (in quanto sfiduciato da tutto) non può far altro che astenersi o votare scheda bianca. Può piacere o non piacere ma è così.
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Stefano:
“quasi tutti i partiti, sulle questioni cruciali come la giustizia, la pensano allo stesso modo (tranne uno)…”
TRANNE UNO, Stefano…
È perché non sei andato a votare QUELL’UNO?
SAI qual è il problema di chi si astiene?
Pensare di essere SOLO uno dei tanti… ma se ognuno di questi “uno dei tanti” andasse a votare, se si sentisse COMUNITÀ , una parte importante del TUTTO, come in effetti È, avremmo avuto un 40% in più di votanti…
È magari molti di loro avrebbero votato il “tranne uno”, quell’uno” che non può essere altro che… 🌟🌟🌟🌟🌟😉
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Ovviamente, quelle due “e” NON hanno l’accento! 😫😠
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Ah beh che bella autoassoluzione! La tua diserzione delle urne ha contribuito in maniera decisiva all’affermazione di questo governo le cui misure ricadono anche su di te e sul quel 36% che a torto se n’è rimasto a casa!
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Il fatto è che quando uno non crede più a nulla (in quanto sfiduciato da tutto) non può far altro che astenersi o votare scheda bianca.
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Padellaro fa paragoni a caxxo di cane:
la contravvenzione stradale si fa se si corre oltre il limite
Si fa se metti l’auto in doppia fila e blocchi il percorso degli altri autisti
Se invadi la carreggiata
Se metti l’auto sulla zona per le carrozzine(tipo il suo collega del fq)
Se non fai passare il 118
Se passi con il rosso
Se
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E quindi?
Cosa invaliderebbe il ragionamento?
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Nulla. Era solo una lista di se postata cosí, a caxxo di cane.
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A me è arrivata la contravvenzione fantasma.
Fatta in luogo mai stato, da un poliziotto mai visto, pagata con soldi veri, i miei, per decorsi termini pure maggiorata. 500 euri. Sudati. E maledetti
Aspettano le feste, la ricorrenza, la tredicesima, l’aumento una tantum, nascosti mimetizzati in luoghi remoti, sfracelli di multe, a grappoli, la strada è piena di buche e loro che fanno?? Multe.
Non sono denaro, non sono nemmeno cose che con esso compri, ma è l’atteggiamento, scuote l’insana voglia di prendervi a schiaffi da mattina a sera.
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pure a me, più precisamente due volte per ingresso in ztl, dal momento che mi è stato possibile, pur senza raccomandazione, scaricare la foto dell auto che aveva infranto il divieto. Ebbene tale auto non era la mia, un numero della targa era diverso dalla mia, presentato reclamo alla polizia urbana, della città non di mia abitativa, in entrambe le occasioni, si sono scusati e dichiarato nullo l avviso di pagamento. Ho azzardate un pò di sarcasmo, consigliando al controllore di sostituire gli occhiali e porre più attenzione. Questo è il mio caso, vale da esempio, che forse è simile al tuo
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Quali italiani ? A dare credito ai sondaggi, questa accozzaglia (cd +calenda+pd) nel complesso godono di grande fiducia. Si, ci sono quelli che non vanno a votare ma i loro desideri non sono noti. In ultima analisi viene da dubitare sui principi morali della maggioranza dei nostri connazionali.
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La sconfitta degli italiani, ma direi del mondo a cultura occidentale ( quello che conosco meglio), è la trasformazione nella percezione degli eventi. E va di pari passo con lo sviluppo tecnologico e con le conseguenze di esso sulla socialità.
Mi spiego meglio. Se alla prima della Scala i giovani, i passanti, pensano che la loro interazione col Potente, col Politico, sia filmarlo o fotografarlo ( farsi un selfie…??) e postare su una piattaforma social la loro “conquista”, piuttosto che tirare le uova marce o i pomodori ai ricchi da passerella, la Società, le sue rabbie sono già anestetizzate. E sconfitte. Non perché auspichi novelli Capanna degli anni ’60 o ’70, ma perché credo che nessun sussulto di ribellione sia possibile in una realtà egocentrica, che non fa comunità militante, che si accontenta delle briciole dell’apparire come da insegnamento del nuovo consumismo, quello che rende merce pure te e quello che fai.
La sconfitta ai Poteri, vecchi e nuovi, è intrinseca nella modernità occidentale. Il mantra delle libertà e della democrazia non è più un valore aggiunto di una Società ma la foglia di fico che paradossalmente ti intrappola.
Oggi le persone perbene, oneste, che hanno a cuore la giustizia, non sono un modello, anzi sono una minaccia che va disinnescata lasciandole sole, separate dai simili, senza coscienza collettiva che possa farsi Movimento.
E se accade ( i 5stelle questo volevano rappresentare) vanno manganellati senza pietà.
Insomma per me la sconfitta non è delle persone che compiono gli atti raccontati da Padellaro, la sconfitta è nell’impossibilità di fare squadra di quelle stesse persone.
P.s. Sulle Contravvenzioni da codice della strada Padellaro ha idee confuse o non le ha proprio.
Potrei raccontare decine di soprusi che ho dovuto subire dalle “autorità” ( quelle che poi notificano…) per multe assurde da vessazione ingiusta e contestabile. E vai poi a perdere tempo a contestarla, vai…
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Capanna chi? Quello che anni fa frignava perché volevano ridurre i vitalizi? Bell’esempio.
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Capanna proprio no…
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Mi suonano strani il tuo commento e il tuo ragionamento.
Ti stupisce lo sconcerto di chi vede nelle azioni di questo governo i soliti favori a disonesti ed evasori.
Affermi categoricamente che chiunque avrebbe governato, dopo Conte, avrebbe cancellato le leggi spazza-corrotti e blocca prescrizione. Quindi, chi legge presume che tu le consideri leggi buone e giuste.
Poi chiudi con un non senso col precedente assunto. Visto che ha vinto chi vuole cancellarle (le predette leggi e lo sta facendo), sei soddisfatto della tua scelta di non essere andato a votare.
Non c’è alcuna coerenza. La tua scelta di non andare a votare, ha dato più forza a chi ha vinto le elezioni.
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Il commento è una risposta a Stefano. È finito come commento a se perchè il blog si “diverte” a mischiare il tutto mentre scrivi.
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