Il presidente della Commissione speciale Aree interne: “Con il senatore Castiello presenteremo emendamenti per tutelare il diritto all’istruzione”

“Le previsioni introdotte dalla legge di Bilancio nazionale penalizzano fortemente le aree interne. L’innalzamento a 900 alunni del limite minimo per garantire l’autonomia dei plessi scolastici ci preoccupa notevolmente, considerando che attualmente il limite per i territori montani è di 300. Svantaggiare in questo modo il sistema regionale dell’istruzione frenerà ogni progetto di sviluppo delle aree interne, già pesantemente colpite dal fenomeno della denatalità. Basti pensare che negli ultimi 7 anni la Campania ha perso 279 mila abitanti, una popolazione che equivale all’intera provincia di Benevento”. A denunciarlo è il presidente della Commissione speciale Aree interne Michele Cammarano.
“Nella nostra regione abbiamo chiesto e ottenuto l’istituzione di una Commissione speciale per le Aree Interne, primo caso in Italia, proprio per tutelare territori troppo spesso dimenticati dalla politica. Dalla Campania facciamo partire oggi un grido di allarme che deve essere ascoltato. Insieme al senatore Francesco Castiello siamo al lavoro per presentare una serie di emendamenti per rivedere i criteri di dimensionamento scolastico e siamo in contatto con i consiglieri regionali di altre regioni del nostro Paese. Invece di aumentare il disagio e la povertà educativa – conclude Cammarano – il governo si impegni a dare risposte concrete all’intenso processo di abbandono e desertificazione umana che colpisce i nostri territori”.
M5S, Molinaro: “Nella legge di bilancio Nazionale tagli alle scuole nelle aree interne”

L’Assessora del Comune di Vallo della Lucania Iolanda Molinaro: “Necessario mobilitarsi subito a tutela del sistema scolastico Salernitano”
“Le previsioni in materia di dimensionamento scolastico introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 destano forte preoccupazione soprattutto nel Salernitano. Nell’articolato si evince il limite minimo di 900 alunni per le Scuole di ogni ordine e grado contenuto, sopprimendo di fatto i limiti previsti nelle Leggi di Bilancio precedenti che riconoscevano in 300 il numero minimo di alunni per ogni Scuola nei territori montani. Con questi nuovi parametri rischiamo di aumentare il disagio e la povertà educativa e lo spopolamento nel momento in cui non viene garantito un diritto primario come quello all’istruzione”. A dirlo è Iolanda Molinaro Assessore al Comune di Vallo della Lucania.
“Nel mio Comune sto lavorando per ridisegnare la geografia dei circoli didattici e quindi della scuola primaria ampliando il comprensorio. Partendo da Vallo, città Territorio, che non è solo uno slogan calcistico ma un concetto condiviso a livello territoriale, si deve fare in modo che Vallo possa mantenere i servizi e in questo caso l’autonomia anche scolastica facendo un passo avanti. Per queste ragioni ho iniziato predisponendo un incontro con i sindaci dei territori limitrofi e i dirigenti scolastici per fare in modo che vengano accorpati alla primaria Aldo Moro di Vallo della Lucania. In un territorio particolarmente disagiato come quello del Cilento, tale nuova applicazione significherebbe prevedere un ulteriore incentivo all’abbandono scolastico e allo spopolamento di un territorio già messo a dura prova dalle condizioni sociali, economiche e territoriali” -conclude Molinaro-.–
Ufficio Stampa
Nicola Arpaia
Grazie Raf
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