
(ANSA/AFP) – Il Cremlino rifiuta le condizioni del presidente Usa Joe Biden per i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin.
Per la Russia è impossibile accettare la condizione posta dal presidente Usa Joe Biden per trattative sull’Ucraina, cioè che prima le truppe di Mosca lascino il territorio ucraino.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.
Secondo il Cremlino, ha detto il portavoce, la via preferita per risolvere la situazione in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse.
Il presidente russo Vladimir Putin rimane ‘aperto a colloqui per assicurare gli interessi della Russia’, ha detto Peskov, citato dall’agenzia Tass, e Mosca ‘considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi’.
Biden ieri ha aperto alla possibilità di parlare con Putin, ‘se mostra segnali di volere cessare la guerra’, per un possibile negoziato sull’Ucraina.
E nell’incontro con Macron si è parlato anche di una conferenza internazionale a Parigi il 13 dicembre per raccogliere aiuti per Kiev e non come erroneamente detto
Rimbambidet ha parlato,
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Guarda che il suffisso -bidet fa mandare in bestia Macron, perché i francesi non ce l’hanno proprio nel bagno.
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Purtroppo ne pago le conseguenze
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il Capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti Mark A. Milley e la Cia hanno senz’altro comunicato a Biden che la Ucraina non può vincere la guerra. Ciò significa che anche la cieca fedeltà atlantista dell’Europa è a forte rischio.
Ecco perché Biden fa aperture a Putin e dovrà cedere a forti compromessi. In ogni caso gli Usa usciranno perdenti.
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Prima ho incontrato un marziano che mi ha chiesto: ma se è una guerra tra Russia e Ucraina, che c’entra Biden? O è una guerra Russia-Nato e l’Ucraina vi ha aderito? E se così fosse, di nuovo, perché c’entra solo Biden? Le risposte le avevo, ma non avevo tutto il tempo necessario per spiegare bene bene.
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Punto di vista
https://asiatimes.com/2022/12/ukrainian-military-casualties-are-big-trouble-for-biden/
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Sembra il copia e incolla di quello che dice il prof Orsini.
Quindi la guerra dovrebbe finire x sfinimento spero avvenga presto.
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Un po’ off-topic, ma non guasta. Mi piace citare il Professor Barbero, qualche mese fa, durante una lezione: “Ci sono un Paese A e un Paese B. Paese A e un Paese B sono confinanti. Nel Paese A, vivono moltissimi cittadini che parlano la lingua del Paese B, hanno le tradizioni del Paese B e la cultura del Paese B. Si sentono del paese B. Al Paese A gli girano le palle, e inizia a perseguitarli pesantemente, con discriminazioni e atroci violenze. Il Paese B, prima perdona, poi ragiona e infine bastona, scatenando una guerra contro il Paese B. Sto parlando della Gloriosa Guerra per la conquista di Trento e Trieste, e della fine del dominio austriaco sui territori a sud del Brennero sancita dal Trattato del 4 novembre 2018. Ci sono molte differenze con la guerra in Ucraina?” Per me, l’unica è la politica di Nato e degli Stati Uniti, da piazza Maidan in poi.
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Pienamente ragione, dovremmo riprenderci l’Istria e la Dalmazia.
Ma stavolta, cattivi.
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Vai avanti te che a me scappa da ridere
😁🤣
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Ma perchè …in Dalmazia e in Istria stanno facendo casino per ricongiungersi a noi come nel donbass?
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GSI, c’è poco da ridere, ricordati di Tito e delle foibe, altro che il Donbass
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Frankie,
A parte che la tua mi sembrava una battuta (il finale mi sembrava quello chi una barzelletta che non ricordo ma finiva con quel “però stavolta, cattivi” -se qualcuno me la ricorda mi fa un favore)…
Ma davvero tu vorresti una guerrra per riprenderti quei territori per la vicenda delle foibe?
Ti dico subito che io non ci sono.
Non solo perché sono un pacifista convinto o perché non creda all’esistenza dei fatti delle foibe.
Semplicemente ho dubbi sulle versioni di parte di quelle vicende.
Quando di questo tema se ne parlerà su questo sito, andrò a cercare una lettera (che ho conservato) ad un giornale, scritta da un lettore che dava una versione molto accorata di quei fatti, ma esattamente uguali a quelli della narrativa fascistoide che va per la maggiore oggi in Italia.
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Scusa: NON esattamente uguali a quelli della narrativa fascistoide…
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GSI
la mia era senz’altro una battuta, la tua non mi sembrava esserlo.
Non dubitare di quello che successe in quei luoghi ed in quei tempi, neanche le foibe e la caccia genocida all’italiano lo furono, quegli italiani stritolati fra l’asservimento vero agli yankees ed ai reazionari da una parte e ad una sinistra ideologicamente sovietica e titina dall’altra, avrebbero meritato più rispetto e più attenzione da parte del nostro Stato, in ogni consesso internazionale.
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Ovviamente volevo dire 4 novembre 1918. Prof. Barbero mi scusi 😪
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No ma dovremmo bombardare i tirolesi, parlano tedesco.
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Dal fronte ucronazi,
rapporti realistici dal fronte ucraino sono rari. Ieri il British Express ha avuto questo (@7:30, anche qui ) da Bakhmut / Artemovsk nella sua diretta. Viene da chiedersi come abbia aggirato la censura:
All’interno di Bakhmut la linea del fronte è “disseminata di cadaveri” e perdite “colossali”.
Il comandante ucraino del battaglione Svoboda, Petro Kuzyk, la cui unità è una di quelle che tengono Bakhmut, ha detto che i suoi soldati stanno in trincee piene di cadaveri, combattendo in condizioni estremamente fredde e in acque profonde fino alle ginocchia contro gli attacchi della Russia.
…
“Mi scuso per aver parlato lentamente ora, perché ho molto freddo, mi fa venire le vertigini. Ora ho lasciato la prima riga (da quando sono stato chiamato). Mi sto scaldando in macchina, mi sto quasi addormentando , perché non ho dormito tutto questo tempo. Hanno caricato ieri, molto seriamente. Hanno sentito una debolezza nella nostra difesa, perché (non farò i numeri delle unità, per non rovinare il loro onore) ci sono unità che sono meno motivati dei nostri. E ieri hanno indebolito un po’ la nostra difesa nella zona proprio intorno al Bakhmut. Alcuni reparti non hanno resistito a questo assalto di artiglieria e si sono ritirati.
“Questo è il nostro principio: noi, il battaglione Svoboda, non ci ritiriamo. E per questo ci siamo trovati in una situazione semi-circondata, e avevamo molto lavoro da fare. Inoltre, è una palude piena di fango. È molto difficile evacuare i feriti o consegnare le munizioni. Le trincee si deteriorano costantemente e in questa palude devono essere costantemente ricostruite “.
Ha aggiunto: “Oggi è il primo giorno senza pioggia, ma poi e ieri, quando è caduta, tutta l’acqua scorreva nelle trincee. E il bombardamento era tale che era impossibile uscire dalla trincea, quindi i ragazzi erano costantemente bagnati per un giorno o due. Inoltre la temperatura è così. Molti sono contusi, molti con la polmonite. Ma teniamo la posizione e ci difendiamo. Vedo ragazzi giovani in piedi con i denti serrati. Vorrei davvero che qualcuno scrivesse della loro risultati, perché poche persone nel paese lo sanno.”
Quanto sopra si legge come un rapporto di Verdun.
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Biden riflette sull’espansione dell’addestramento militare statunitense alle forze ucraine
L’amministrazione statunitense sta valutando la possibilità di espandere il programma di addestramento militare statunitense che fornisce all’Ucraina, istruendo fino a 2.500 soldati ucraini al mese presso una base statunitense in Germania.
Secondo funzionari statunitensi che parlano alla CNN, “nell’ambito del nuovo programma, gli Stati Uniti inizierebbero ad addestrare gruppi molto più numerosi di soldati ucraini in tattiche più sofisticate sul campo di battaglia, incluso come coordinare le manovre di fanteria con il supporto dell’artiglieria – addestramento ‘molto più intenso e completo’ di L’Ucraina sta ricevendo in Polonia o nel Regno Unito, secondo una fonte informata sulla proposta”.
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