
(Giorgia Iovane – tvblog.it) – Propaganda Live ha ‘affrontato’ il caso Aboubakar Soumahoro nella settimana che ha visto il neo-deputato di Sinistra Italiana al centro di una bufera mediatica e politica legata ad indagini sulla condotta di una cooperativa della suocera, accusata – tra l’altro – di non pagare i propri dipendenti.
Un caso che non vede il sindacalista indagato, ma che è stato condito da foto social della moglie con beni di lusso che hanno alimentato sospetti e accuse. Una settimana di minacciate denunce e di lacrime su Instagram da parte del deputato di SI, che sono sfociate nell’intervista live a PiazzaPulita, che non ha convinto nessuno.
Neanche Diego Bianchi e la squadra di Propaganda Live che ha raccontato le azioni del sindacalista Soumahoro, che gli ha dato certo visibilità, che per qualcuno ha creato il personaggio. Ed è proprio partendo da un tweet di Gasparri in cui chiama in ‘correità’ lui e il programma che Diego Bianchi apre la pagina a lui dedicata.
Una pagina tesa, un fiume in piena. Si avverte tutto il nervosismo di Bianchi contro tutti, in fondo: contro la Destra – di cui sottolinea però la capacità di stare compatti anche di fronte a Ruby nipote di Mubarak – che però si è lasciata scappare l’occasione di scoprire gli scheletri del neodeputato; contro la Sinistra, che lo ha scaricato in un nanosecondo; in fondo sembra ce l’abbia anche un po’ con se stesso per aver sottovalutato alcuni rumors che arrivavano dalla Puglia, da Latina, dai report che sono arrivati da membri del PD, oggi impegnati a specificare che certe decisioni sono state prese da altri, all’insaputa di tutti.
Al di là della vicenda politica, si sente tutta l’amarezza e la delusione, anche il nervosismo di Bianchi nel rispondere, di fatto, al ‘convitato di pietra cui il tweet di Gasparri dà voce. La sintesi del blocco è che non ha nulla di cui scusarsi: il succo è che in tanti hanno sottovalutato le voci che arrivavano, che Soumahoro ha fatto il proprio percorso a prescindere dal programma, che lo ha ospitato in studio 2 o al massimo 3 volte e che non è colpa sua se un partito decide di candidare qualcuno perché andato a Propaganda, perché arrivata in copertina sull’Espresso di Damilano, perché ospite a Che Tempo Che Fa. Come se questi fossero i principi di garanzia sufficienti per una candidatura, come bollino di garanzia che però non è bastato.
“Stiamo parlando comunque di una persona che hanno incontrato tutti, anche quello più a sinistra di tutti, Papa Francesco… stiamo parlando di un fenomeno di questa portata…”, dice Bianchi, sottolineando che Propaganda ha una prevalente funzione di racconto, più che di investigazione. E proprio per questo ci tiene a riproporre il filmato della prima volta in cui incrociò Aboubakar, nella Piana di Gioia Tauro, all’inizio del giugno 2018, quando il Governo Conte 1 aveva appena giurato, quando il neoministro dell’Interno Salvini aveva detto che per i migranti era “finita la pacchia”, quando i braccianti protestavano per la morte di Soumayla Sacko, “ucciso da un italiano” – ricorda Zoro – perché sorpreso a rubare delle lamiere con cui costruire una capanna che non rischiasse di andare a fuoco come successo non molto tempo prima ad altri braccianti. Quel primo intervento pubblico, immortalato da Zoro sul posto, svelò un uomo dalla proprietà di linguaggio impressionante per la media nazionale -intesa come autoctona – e una presenza politica notevole. Da lì l’ospitata a Propaganda e l’attenzione dei media.
“Non lo stiamo scaricando” dice Diego Bianchi, ma quantomeno per adesso se ne prende le distanze in attesa di capire, in attesa che Abou chiarisca la propria posizione.
“Sì, ieri mi continuavano ad arrivare messaggi… lo abbiamo visto a PiazzaPulita. Ci ha convinto? No! Lui, le borse, i libri… non ci ha convinto. Deve chiarire tante cose! Perché noi siamo incazzati più di tutti su questa storia! Siamo incazzati, delusi, amareggiati, non imbarazzati!”, dice tutto di un fiato Bianchi in questo lungo segmento che sembra fatto con un’unica presa di fiato tante sono le cose da dire, tanto è difficile la posizione di dover dividere tra ‘personaggio’ e ‘battaglia’.
Perché se c’è un motivo per cui Bianchi è incazz@to è che questa storia, come spiega, ha offerto il fianco per colpire il vero bersaglio, ovvero quel che Soumahoro ha rappresentato e rappresenta. Perché, ricorda il conduttore, il sindacalista ha condotto battaglie sul campo, era stato proprio due settimane fa a Catania per seguire la vicenda del blocco della Geo Barents e dello sbarco selettivo che ne è seguito – al centro degli ultimi due reportage di Zoro.
“E’ stato uno dei pochi che in questo mese l’opposizione nelle parole e nei fatti l’ha fatta, sia contro la Meloni sia sulla questione delle Ong […] ma siamo incazzati con lui per le tante cose che deve chiarire a lui e a tutti quelli che portano avanti le lotte che lui ha rappresentato e che sono quelli che da questa storia ci stanno rimettendo e ci rimetteranno più di tutti e che sono, secondo me, il vero bersaglio dell’accanimento che c’è su quello che Aboubakar rappresenta, al di là delle responsabilità che speriamo vengano chiarite ed accertate”.
Questa storia, insomma, rischia di minare anche la credibilità del programma e immaginiamo che questa sia un’altra delle ragioni della rabbia di Bianchi e dell’intera squadra. Ecco perché si è tornati all’origine, a come tutto era iniziato, a Soumayla Sacko, il cui volto campeggia sulla maglia di Zoro. Si è partiti da quello, si è partiti dal racconto di condizioni disumane. E il racconto di Propaganda Live vuole ripartire da lì.
La propaganda non è solo o esclusivamente menzogna, ma ne è parente molto molto stretta.
Chiamare un programma così..
Qualcosa fatto da Zoro l’ho seguito all’inizio; da anni lo evito accuratamente. Ieri sera avevo un interesse particolare e ho fatto uno strappo alla regola, ho voluto sentire per qualche minuto la signora schianchi (gedi-la stampa) e le sue riflessioni sui diritti.
Ieri, 25 novembre, infatti, era la giornata che l’onu ha dedicato alla eliminazione della violenza alle donne.
Si è notato che in molti, ieri, hanno ritenuto opportuno evitare spiegoni riguardanti l’origine, il contesto storico e i protagonisti dei fatti accaduti il 25 novembre 1960 ????
La propaganda: parente molto, molto stretta della menzogna.
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Lo evito accuratamente pure io, buono solo per chi si vuole crogiolare nel suo brodo, almeno sono chiari dal titolo, potrebbe essere il nome della rete, La 7Propaganda. E comunque lo hanno scaricato eccome,
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Bianchi si sente attaccato da quello stinco di santo di Gasparri e teme conseguenze per il suo programma.
Ma Gasparri, che tanto spara sugli altri, oltre ad essere il passpartout delle leggi sulle frequenze che tanto hanno favorito il suo Capo, è anche quello che si era impossessato di 150.000 € dalle casse del suo partito (all’insaputa del tesoriere) per farsi un’assicurazione privata. Scoperto, ha dovuto rendere il malloppo per non essere denunciato…. Ma il birichino si è trattenuto gli interessi che il malloppo nel frattempo gli aveva reso. Furbo il Gasparri….
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Aspè, però Giansenio… “Propaganda” è un nome dato con ironia, perché così veniva definito il loro stile dichiaratamente di sinistra, credo dai tempi di “Gazebo” .
Purtroppo, a proposito di m5s e guerra in Ucraina, non erano più guardabili, per via della continua irrisione del primo-e dei suoi esponenti, Conte compreso- e delle menzogne da regime in merito alla seconda…
Trovo però divertenti le social top ten & five, ma non li seguo più neanche io, se non in modo mirato su queste.
Però condivido alcuni atteggiamenti in merito a questa vicenda, tratti dall’articolo:
“… quelli che da questa storia ci stanno rimettendo e ci rimetteranno più di tutti e che sono, secondo me, il VERO BERSAGLIO DELL’ACCANIMENTO che c’è su quello che Aboubakar RAPPRESENTA, al di là delle responsabilità che speriamo vengano chiarite ed accertate”.
Non condivido invece la “violenta” immediatezza con cui il tipo è stato scaricato sia da SI che dallo stesso D. Bianchi, fatto che contraddice le sue ultime parole da me riportate.
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questo succede quando si vuole trasformare delle persone in santini, è quello che spesso fanno certi programmi, non vi ricordate l’evoluzione della Polverini? Soumahoro è solo l’ultimo.
E’ uno dei motivi per cui non guardo la TV, “la scatola delle bugie”
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@ adriano ” TV scatola delle bugie”.
Ottima definizione.
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Per fare gli spiegoni bisogna sere preparati e liberi da condizionamenti editoriali.
Ne Damilano , ne tantomeno la Schianchi, lo sono.
Sumahoro l’altra sera da Formigli, ha dato l’impressione di non dire tutta la verità.
Dice bene la Iovane, alla destra si perdonano tutte le balle e i certificati penali sporchi, agli altri nemmeno omissioni e mancati controlli nel selezionare la futura classe politica.
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Il Maestrino Zoro è recidivo. Comunque questa storiaccia mi sta doppiamente sui coglioni perché i giornali la stanno utilizzando come strumento di distrazione di massa. In questo modo le porcherie gravissime che stanno combinando i briganti che ci governano passano in secondo piano o almeno l”obiettivo è chiaramente questo
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Diego Bianchi e tutta la cricca di Propaganda live ( nome azzeccatissimo, la Propaganda la fanno loro e dal vivo, tutta al servizio dei cialtroni del PD o attigui ad esso) sono dei buffoni di Corte. Quella Corte di Potere di una Sinistra imborghesita, ipocrita, fallita nella sua mission, quella Corte di Potere da abbattere. Che ora nel Paese si sostituisca con un’altra Corte di Potere è inevitabile. Ma sono fiducioso che quest’ultima sia più vulnerabile e durerà poco. I cazzari durano meno dei cinici arrampicatori falsi ma col distintivo giusto.
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Bianchi e propaganda live per me sono.una sorta di becchino della sinistra
Quelli che con loro snobismo presuntuoso hanno scavato la fossa dove seppellire la sinistra.Al pari di personaggi tipo La De Gregorio Veltroni Dalema(anche se ora facile saggio ravveduto)Fratoianni ,(rappresentante solo di sé stesso).Veri e propri baroni decaduti che insistono invece di sparire.Bianchi è il megafono di una sinistra elitaria sconfessata dai tempi che viviamo
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Diego Bianchi che dire magn’t o’ limone 🍋
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Portroppo temo che il nostro “ex bracciante” sia stato candidato perchè “nero”. Come alcuni vengono candidati perchè “omosessuali”, molte perchè “donne”… La medesima cosa è successa cion la Kyenge… Non si guarda alle persone ma a chi possono rappresentare, per qualche voto in più.. E si hanno sorprese…
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