
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il dibattito da asilo nido sulle manifestazioni pacifiste impone di ritoccare così la battuta di Churchill: “Gli italiani parlano delle guerre come fossero partite di calcio, e delle partite di calcio come fossero guerre”. Gli scemi di guerra che marciano da fermi contro le marce per la pace sono così accecati dalla loro propaganda da […]
La marcia contro la pace
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il dibattito da asilo nido sulle manifestazioni pacifiste impone di ritoccare così la battuta di Churchill: “Gli italiani parlano delle guerre come fossero partite di calcio, e delle partite di calcio come fossero guerre”. Gli scemi di guerra che marciano da fermi contro le marce per la pace sono così accecati dalla loro propaganda da non accorgersi che gli spiriti guida made in Usa li stanno scavalcando, avendo scoperto che armare Kiev fino alla vittoria finale non ha senso: quando un paese senza atomica incontra un paese con l’atomica, quello senza atomica è un paese morto. E, al posto della vittoria finale di uno, c’è la disfatta tombale di tutti. Ma vallo a spiegare ai signorini grandi firme che trattano chi vuole la conferenza di pace da anima bella o da putiniano prezzolato. Mentre governi e stampa di mezzo mondo s’interrogano su come finire la guerra dopo 225 giorni di stragi e crisi globale, questi geni sono fermi ai mantra del 24 febbraio: Putin è l’aggressore, con lui non si tratta. Strano: nella storia tutti i negoziati che interruppero guerre in corso si fecero con gli aggressori (e con chi se no?). E non partirono dalla pretesa che si ritirassero, ma dal cessate il fuoco bilaterale: il ritiro arriva dopo l’accordo, non prima della trattativa.
Poi ci sono quelli, come il famoso storico Paolo Mieli, che non si limitano a respingere l’idea stessa di negoziato. Ma non si capacitano neppure che qualcuno lo voglia, salvo nascondere qualcosa di losco: o i rubli di Mosca, o la prava volontà di alcuni pidini di “gettarsi fra le braccia del M5S” (Mieli), o le trame di “Conte ‘pacifista’ per invadere il Pd” (Giornale), insomma “la sfida per la leadership della sinistra tra grillismo e Pd” (Franco, Corriere), complici “alcune associazioni cattoliche” (così Franco chiama il Papa) che si fanno “usare dal Cremlino”. Fortuna che BaioLetta, con l’agile mossa del “sit-in all’ambasciata russa”, “brucia Conte e unisce il Pd” (Rep). Noi danziamo sull’orlo della catastrofe nucleare e quelli si occupano di chi ce l’ha più lungo fra Conte e Letta. Non riescono proprio a concepire che nessun essere senziente voglia finire brasato da un’atomica per difendere russofoni e russofili del Donbass dai russi con cui vogliono tornare e restituirli agli ucraini con cui non vogliono aver nulla a che fare. Non capiscono neppure che i sit-in all’ambasciata russa sono giusti ma inutili, perché Putin se ne infischia. Invece i cortei per un negoziato internazionale sono utilissimi, perché si appellano ai governi europei: o prendete l’iniziativa o perdete consensi. Finirà che ci penserà Biden, spiazzando i suoi servi volontari, che correranno a pavesarsi di bandiere arcobaleno con l’aria dei pacifisti antemarcia. O ficcheranno anche lui nella lista dei putiniani.
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La conversione di Biden al putinismo è evidente . Chissà quanti rubbli avrà incassato.
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Più che ai rubli (o grivnie) di Biden, io non riesco a farmi una ragione dell’imbecillità clamorosa dei nostri politici e giornalisti.
Mi spiego: Fiat et similia vendono Mezzi Corazzati e Bombe varie, ma i vari Draghi e compagnie cantanti nonché osannanti, sono proprio sicuri di guadagnarci qualcosa?
A futura memoria il celebre: “Vinceremo noi!” uscito dall’obliquo ghigno di Severgnini a LA7.
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Grazie Raf2
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Buongiorno,
Informazione di Servizio
Per il gestore del sito:
le modifiche apportate recentemente hanno “alterato” il funzionamento
Ci sono alcune evidenze che lo testimoniano e probabilmente sono la causa di ritardi presi per censura.
Posso dire anche che il load balancer di WordPress.com sta tossendo e spesso non alterna il nodo attivo, motivo per cui molti commenti “si perdono” o peggio vengono raddoppiati.
In più nella sequenza dei server DNS, non capisco perché gli ultimi sono proprio sui nodi, probabilmente per emergenza.
Per vedere cosa capita:
http://porcaucraina.porcarussia.infosannio.com
http://forzaroma.abbassolazio.infosannio.com
oppure
http://mannaggiaallasozza.infosannio.com
http://iosoromeo.ermejogatto.dercolosseo.infosannio.com
Che nel meccanismo di redirect passa per chissà quanti siti “tossici”.
Per un problema simile anche quello di Emergency ha avuto problemi.
Stendiamo un velo pietoso su quello del blogdellestelle
WordPress deve risolverlo perché è un problema per tutti i siti su quel load balancer.
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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“famoso storico Paolo Mieli”
Direi fazioso , ma non storico.
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@kayakmare
conoscendo lo stile di Travaglio, direi che fosse ironico
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@rassegnato1962.
Ironico si , ma su Mieli è bene puntualizzare.
A volte penso che sia recuperabile. ma poi rimango sempre deluso dai suoi commenti.
Direi che è più appropriato definirlo giornalista opinionista.
Lo Storico fa tutt’altro, ricerca continua e imparziale delle fonti, analisi scevra da convizioni personali, sintesi sottoposta a continua revisione.
Barbero , rispetto a Mieli. mi sembra tutt’altra cosa.
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Sicuramente! Anche se Mieli quando cambia cappello sa il fatto suo, Barbero è su tutt’altro piano.
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Chi si nutre ormai di televisione avrà la mente condita. i figurini da piccolo schermo dicono e diranno quel che si deve e nasconderanno quel che non si deve dire , intanto a uomini e donne la crema espone i suoi pezzi in vetrina e chi vuole ancora passare per serio e potrà farlo passa al sotto piano degli ascolti. Portata la televisione per strade e sale varie non resta che adattarsi. Qualche vecchio lumicino vi sarà, ma i nuovi illuminano di fitte ombre l’aria che purtroppo tutti respiriamo. I controllori dell’ombra sono in agguato come squaletti muniti di zampe e chi improvvisa la lotta all’ordine costituentesi
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Sarà perseguito come un ladro di ombra.
Della serie: un fumetto è più serio di questa parodia della pace che altro non è che guerra, odio e massicci strati sopra manovre e manovrine.
Sia mai interrompere il decoroso andazzo verso ombre sempre più oscure. Ormai siamo a telecamere spiegate e si naviga a vista.
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Deve essere compiuta qualunque azione per cercare la pace. Il buonsenso non è né di destra e né di sinistra.
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WordPress in modalità caos
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Fortuna che l’Italia conta quanto il due di coppe quando regna spade. Appena Biden siglerà l’accordo con Putin tutti i politici, da bravi servi (in)utili si accoderanno, i giornali ci diranno che loro l’avevano detto e che non si poteva fare altrimenti. E poi si stupiscono che gli italiani hanno poca o nessuna fiducia nella politica.
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“Non capiscono neppure che i sit-in all’ambasciata russa sono giusti ma inutili, perché Putin se ne infischia. Invece i cortei per un negoziato internazionale sono utilissimi, perché si appellano ai governi europei: o prendete l’iniziativa o perdete consensi”.
Utilissimi… La Meloni iper atlantista ha preso il 26% dei consensi.
Il corteo papale comunque ha questo obiettivo: chiedere ai governi europei un “negoziato internazionale”.
Daje.
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“Non riescono proprio a concepire che nessun essere senziente voglia finire brasato da un’atomica per difendere russofoni e russofili del Donbass DAI RUSSI con cui VOGLIONO TORNARE e restituirli agli UCRAINI con cui NON VOGLIONO AVER NULLA A CHE FARE. ”
E vorrei vedere, dopo anni di bombardamenti da parte del loro stesso paese (minuscolo voluto), quello che li considera schiavi subumani utili solo per scavare in miniera, e insegna ai propri figli che non è, quindi, in quanto tali, peccato ucciderli.
A INTERESSI INVERTITI, tutto il mondo occidentale si sarebbe schierato, a suon di grancassa, con le vittime, invece che con i carnefici ucronazi, che hanno ormai trasformato in eroi.
Eroi dai piedi di fango, pronti ad essere abbattuti, burattini ben presto sacrificabili, se si ostinano a credere di ESISTERE e a volerci trascinare TUTTI verso il baratro…ben oltre, quindi, lo scopo ormai raggiunto di separare Russia ed EU e distruggere la nostra economia, per i comodi USA.
Domanda: chi saranno i perfetti idioti, in tutto ciò?
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ANAIL
👏👏👏👏👏👏
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L’ho accennato ieri in un altro commento ma lo ripeto:
Marco Travaglio svolge un compito che è il contrario di quello che aveva Winston Smith in 1984 di Orwell.
Smith si occupava di andare a cercare negli archivi dei giornali le notizie che contraddicevano la versione aggiornata della propaganda (se per esempio l’Eurasia era nemica, e improvvisamente diventava alleata, Smith cercava gli articoli passati che la descrivevano come nemica e li cambiava).
Tralasciando che la realtà ha superato la fantasia e il lavoro di Smith ora sarebbe inutile, perchè basta ripetere un tot di volte la versione nuova e le persone quella vecchia non la ricordano più, e quelli che la ricordano o la vanno a rileggere non hanno voce sui media, quindi non intralciano la propaganda, ora Travaglio fa un lavoro che sostanzialmente è il contrario: va a cercare gli articoli passati in cui si descriveva una “realtà” diversa dalla “realtà” attuale e li riporta all’attenzione del pubblico.
Un lavoro prezioso.
WAR IS PEACE
FREEDOM IS SLAVERY
IGNORANCE IS STRENGHT
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E’ la sindrome del filo-americanismo a prescindere, il male cronico dell’Italietta, e non solo. Qualunque cosa dica o faccia l’Impero è oro colato a cui genuflettersi. Persino l’invito a gettarsi, non senza masochismo, nel baratro di una pesante recessione che non ci lascerebbe alcuna via di scampo. Biden dopo essersi assicurato i contratti di fornitura all’Europa di gas liquido (estratto da sabbie bituminose) a un prezzo quadruplo di quello russo, potrà permettersi di riprendere i fili di un possibile dialogo con Putin, che lascerà spiazzati i commentatori di giornaloni e relative teste d’uovo (quella di Mieli è perfetta) tutti bellicisti col culo degli altri, per giunta con armi pagate anche da noi. Forse capisce che la recessione del vecchio continente prima o poi si riverserà oltre oceano, nel mondo globalizzato e interconnesso che ci ritroviamo. Ma intanto, nel clima generale di declino della potenza Usa, non più padrona del mondo come una volta – vista la nascita e l’emergere di nuove potenze multipolari (BRICS) – il consolidamento della sottomissione militare e ora anche economica (gas liquido) dell’Ue è un’occasione da non perdere per far intendere a chi aspirava a una certa indipendenza, che saranno sempre gli STATES a comandare sul pianeta a partire dall’Europa! Anche a costo di una escalation della guerra con armi convenzionali, dal momento che la deterrenza atomica pare stia funzionando, fino a quando non si sa! Cosa rimarrà a noi?? L’onore e l’onere di… MORIRE PER IL DONBASS, benché vada solo di fame!
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Gae
✌️✌️
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Per Orwell, autore di 1984 e la fattoria degli Animali, i pacifisti erano “potenziali utili idioti a sostegno dei despoti che le guerre le scatenano.”
“George Orwell, il grande scrittore della Fattoria degli animali, in una corrispondenza privata nel 1948: «La vera distinzione non è tra conservatori e rivoluzionari bensì tra i partigiani dell’autorità e i partigiani della libertà».
” È un fatto che il pacifismo non esista se non in comunità i cui membri non credono alla possibilità reale di una invasione e di una conquista straniera… Nessun governo potrebbe operare secondo principi puramente pacifisti, poiché un governo che rifiutasse di ricorrere alla forza in qualsiasi circostanza potrebbe essere rovesciato da chiunque fosse pronto a utilizzare la forza. Il pacifismo rifiuta di affrontare il problema del governo, e i pacifisti pensano sempre come persone che non si troveranno mai in una posizione d’autorità, ed è per questo che li considero irresponsabili…».
E inoltre: «La propaganda pacifista tende naturalmente a dire che i due campi sono egualmente cattivi; ma se si studiano più attentamente gli scritti dei giovani intellettuali pacifisti, si vedrà che, lungi dall’esprimere una disapprovazione imparziale, essi sono diretti quasi interamente contro l’Inghilterra e gli Stati Uniti. Inoltre, inevitabilmente, essi non condannano la violenza in se stessa, ma solamente la violenza che è utilizzata per difendere i paesi occidentali. I russi, a differenza degli inglesi, non sono in alcun modo biasimati per il loro apparato bellico». Infine un’affermazione che risale all’epoca bellica: «Se Hitler potesse conquistare l’Inghilterra cercherebbe, ipotizzo, di favorire qui lo sviluppo di un ampio movimento pacifista, in grado di impedire qualsiasi resistenza seria e facilitargli il controllo del paese». “
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“Si può dire che la ragion d’essere essenziale della guerra, da qualsiasi punto di vista e in qualunque ambito la si consideri, è quella di far cessare un disordine e di ristabilire l’ordine; in altri termini, si tratta dell’unificazione di una molteplicità attraverso l’impiego di mezzi che appartengono al mondo stesso della molteplicità; è a questo titolo, e a questo titolo soltanto, che la guerra può esser considerata legittima. Sennonché, in certo qual senso, il disordine è connaturato con qualsiasi manifestazione che
sia intesa in sé e per sé, giacché la manifestazione, al di fuori del suo principio, perciò in quanto molteplicità non unificata, altro non è se non una serie indefinita di rotture d’equilibrio. La guerra, concepita nel modo che abbiamo detto, e non limitata a un significato esclusivamente umano, rappresenta quindi il processo cosmico di reintegrazione del manifestato nell’unità principiale; ed è questa la ragione per cui, dal punto di vista della manifestazione stessa, tale reintegrazione appare quale una distruzione, come si vede assai chiaramente da taluni aspetti del simbolismo di Shiva nella dottrina indù. Se si osservasse che la guerra anch’essa è un disordine, sotto un certo profilo la cosa sarebbe vera, e del resto le cose non potrebbero essere diverse, dal momento che essa si svolge nel mondo della manifestazione e della molteplicità; ma si tratta di un disordine che è destinato a compensare un altro disordine e – secondo l’insegnamento della tradizione estremo-orientale che in precedenza abbiamo già ricordato – è la somma di tutti i disordini, o di tutti gli squilibri, a costituire l’ordine totale. D’altro canto, l’ordine non lo si vede se non quando ci si sollevi al di sopra della
molteplicità, quando si smetta di vedere ogni cosa isolatamente e «distintivamente», per guardare tutte le cose nell’unità.”.
Altro che pacifismo, democrazia, inavasori, invasi, invasati (cit.), tutte carabattole buone per gli imbambolati moderni, Orwell compreso, che non sanno quello che fanno, dicono, pensano, né quello che sta realmente accadendo.
Putin si è schierato apertamente in proposito, il resto non conta nulla, soprattutto le veline di Mr Rosario, il difensore degli oppressi col cuxxo dei russofoni, che va a farfalle senza retìna…
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Bellissima citazione Rosario
Questo messaggio non ti arriverà ma sento comunque il bisogno di scriverlo.
Orwell Vs Di Battista 🤣🤣🤣
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Azzo è passato!
Sig. Pengue, continui a bannarmi la prego, mi diverto più a leggere che a scrivere.
Faccia il censore con la schiena dritta, suvvia.
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Se non passa, perché non passa, se passa, perché passa…
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La letteratura ufficiale sul Donbass, al di fuori di certe pseudo verità propagandiste, converge sui dati forniti dell’Onu circa i 14000
morti di quella guerra. E sono dati postati più di una volta su questo blog.
Le cronache di quei fatti per fini propagandisti ancora oggi vengono distorte.
L’articolo seguente, al pari di tanti altri delle più disparate testate, converge su quella che ormai è ritenuto l’attendibile svolgimento dei fatti di quella guerra.
“Le menzogne sul Donbass, dove fu il genocidio?
Giovanni Catelli 22 Aprile 2022 East Journal
È il caso di rispondere una volta per tutte alle menzogne che vengono ogni volta sostenute dai governanti russi per giustificare l’aggressione all’Ucraina: parlano ogni volta di un fantomatico genocidio, anche di donne e bambini, che si sarebbe svolto in questi anni nel Donbass; benissimo, ci dicano dove e quando sarebbe avvenuto questo “genocidio” e ci mostrino le prove: con la potenza della loro ossessiva disinformazione, i russi avrebbero ricoperto di denunce i media anche per la morte di un singolo piccione, nel Donbass da loro occupato con le armi nel 2014. Dei famigerati 14mila morti nel Donbass si dimentica di dire chi sono, cioè per circa un terzo militari e paramilitari ucraini, per un terzo paramilitari russofili e soldati russi, e per l’ultimo terzo civili – di lingua ucraina e russa, indistintamente. Dov’è il genocidio?
La verità conclamata è che nel Donbass non sarebbe avvenuta nessuna guerra, se non l’avesse portata con le armi e i suoi mercenari la Russia. Possiamo ripetere qui il giudizio del grande giornalista Luke Harding: “Senza la Russia, nel 2014 non ci sarebbe stata nessuna guerra. Indubbiamente ci sarebbero state le tensioni tra il governo centrale di Kiev e le sue regioni orientali a maggioranza russa: una disputa politica su autonomia, devoluzione del potere, molteplici fallimenti dello stato ucraino e status della lingua russa, ma l’Ucraina non sarebbe caduta nel caos”. Ancora Harding: “Putin scatenò una guerra in Ucraina orientale, per quanto combattuta di nascosto, con soldati camuffati e agenti clandestini. Il conflitto che gravò sull’Ucraina nel 2014 non era, come affermò Mosca, una guerra civile. Si trattava in realtà di qualcosa di artificiale, una specie di Frankenstein creato a tavolino dal governo russo e portato alla vita dal brutale shock della forza militare e dell’invasione. Il GRU ebbe in questo un ruolo cruciale.”
Ora, a tutti i propagandisti che ripetono come pappagalli le vuote formule della disinformazione russa sarebbe il caso di chiedere prova di quanto affermano. Non è sufficiente enunciare formule gradite ai tanti neneisti solo per alzare l’audience con risse da pollaio.
Sono morti i poveri coscritti ucraini mandati a difendere il paese, con scarsi mezzi, contro soldati e mercenari professionisti. I 14mila morti ufficiali hanno un volto e un nome (qui il report delle Nazioni Unite), e sono morti a causa dei bombardamenti e del tiro indiscriminato che il territorio ucraino subisce da anni.
La responsabilità di questa tragedia ricade, oltre che sull’aggressore russo, che mandò interi autobus di mercenari capeggiati da Igor Girkin, sugli uomini fedeli all’ex presidente Yanukovich, vero ras della regione: la polizia a lui fedele non mosse un dito per fermare le proteste inscenate dalla Russia. Anche l’oligarca Rinat Akhmetov avrebbe potuto fermare gli scalmanati inviati e sobillati dalla Russia ma non volle farlo. Esistono di questo centinaia di testimonianze e decine di studi
Gli ammiratori di queste repubbliche del malaffare, che le hanno variamente confuse con dei paradisi di libertà, di socialismo, di difesa della tradizione, di opposizione all’atlantismo, non si sono mai recati personalmente ad ammirare i paradisi che tanto difendono. Se lo avessero fatto, avrebbero compreso la portata delle menzogne che con falsa autorità fanno circolare nel dibattito come dati di fatto.
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Ah, ‘n’altro della compagnia dell’egida dell’ONU (Organisation NUland)… Una garanzia!
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Senti Gatto, ho capito che ti piacciono le posizioni scomode ma alla tua età rischi il colpo della strega! Mantieni il tuo proverbiale distacco, hai una tua notorietà non per le tue posizioni (non sempre chiare) ma per la tua capacità di contestare le altrui certezze.
Sembri anche tu un cazzaro da Bar Putin!
Con rinnovato affetto 😀
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Non va bene sig. Pengue, esigo la sua censura, sia coerente la prego, altrimenti mi si abbassa il fatturato.
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Fantastico, mi ha bannato!
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Ecco, i bugiardi finto-documentati sono i miei preferiti.
Fonti (a parte il grande giornalista)? Link delle centinaia di studi?
Niente, solo le tue bugie spacciate per verità.
Di solito non perdo tempo coi bugiardi a cottimo (perchè è evidente che tu lo sia), ma avevo due minuti da buttare.
“avrebbero compreso la portata delle menzogne che con falsa autorità fanno circolare nel dibattito come dati di fatto” sintesi perfetta del tuo stile, complimentoni.
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Buongiorno,
L’unico documento che riporta la conta dei morti e feriti con tutti i dettagli possibili esiste da Gennaio 2022.
Solo chi non vuol vedere non vede.
A scriverlo e pubblicarlo è l’ONHCR che è l’ufficio dell’ UNHCR che è la parte ONU che si occupato dei rifugiati, profughi, vittime di guerra.
Anche qui, io ma anche altri è stato già più volte pubblicato.
Reinserisco il link per i “cadenti dal pero”.
Conflict-related civilian casualties as of 31 December 2021 (rev 27 January 2022) corr EN_0.pdf (un.org)https://ukraine.un.org/sites/default/files/2022-02/Conflict-related%20civilian%20casualties%20as%20of%2031%20December%202021%20%28rev%2027%20January%202022%29%20corr%20EN_0.pdf?fbclid=IwAR3HfCOcCzLoABsr0ldiM2PzL47KceFiELiTK_TGyfYAMEqXHQXzRodMLLs
Il documento rinvia ad altri documenti che non sono studi ma proprio i video, foto, testimonianze con cui è stato compiuto l’insieme sintetizzato nel documento contenitore.
Nel documento vengono spiegate, ci sono i grafici, le varie fasi sia temporali sia fisiche tramite cui si arriva ai risultati finali.
Le note per ogni pagina “rimbalzano” ad altri documenti ed informazioni che bisogna cercare nell’archivio.
https://ukraine.un.org/sites/default/files/2022-02/
Che è solo il livello dei documenti relativo al mese di febbraio 2022
Nel riquadro Search inserendo la parola o la frase in Inglese o Ukraino che pilota la ricerca si ottengono i documenti cercati.
Alcuni di questi NON sono leggibili se non si si qualifica, normalmente sono accessibili ai menri dell’organizzazione stessa o delle organizzazioni qualificate per acceder (ONG, Associazioni umanitarie, autorità statali etc.)
Inserendo ad esempio MINSK si ottengono i documenti o meglio la filiera di documenti relativi agli accordi
Inserendo BUCHA si ottengono documenti ufficiali non è il racconto dei siti da disinformazione.
Alcuni tra questi NON ne consiglio la visione a meno di non essere preparati.
NON inserisco quei link.
Ognuno è maggiorenne e decide per sé.
Sarebbe bene quando NON si conosce un argomento di tacere.
E speriamo che la mattanza, almeno quello, finisca presto.
In Ucraina, ma anche in Kurdistan: dimenticavo in Palestina tanto di quelle chissenefrega.
Senior systems Engineer
Stefano tufillaro
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Gli ho dato del bugiardo a cottimo per una lunga serie di affermazioni false che ha fatto, e che inconsciamente ha spiegato con la frase finale. La cifra che riporta l’UNHCR la conoscevo e so anche che non è stata contestata, quindi direi attendibile.
Rimane il fatto che un terzo di civili sono più di 4000 (poi ci sono fra l’altro anche le milizie, cioè sempre civili, ma andati a combattere, ma lasciamoli perdere per ora), che in 8 anni fa 500 l’anno, cioè 1-2 al giorno, per otto lunghi anni, quindi direi non moltissimi. E il numero continua a crescere ancora più veloce negli ultimi 8 mesi, visto che l’esercito ucraino continua a bombardare obbiettivi civili deliberatamente, soprattutto a Donetsk direi, solo che poi afferma che sono stati i russi, e la propaganda lo certifica.
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Buongiorno,
Se legge un mio commento precedente avevo già esposto il calcolo orrido fino al mese.
Ella è andato oltre.
Però se legge non tanto il mio ma le note del documento e va a leggere i report che dettagliano, l’UNHCR che è l’ONU, NON dichiara che ha certezza della “razza di appartenenza” dei morti.
Nei report si vedono, parlano i sopravvissuti ma quelli anche se feriti sono vivi.
Gli stimati circa 4000 morti erano allora, ora sono sicuramente di più, ma all’UNHCR non è permesso entrare nelle regioni “contese”. Neanche ad Emergency è stato permesso entrare.
Purtroppo ad un morto, di cui in alcuni casi resta solo una parte, un braccio, un piede non è possibile chiedere quando era vivo se era filorusso, antirusso, ucraino, misto.
Non gli si può chiedere se ad ucciderlo è stato un Russo o un Ucraino, un militare o un mercenario.
Se però fa quella ricerca che ho indicato prima troverà i dettagli.
I russi hanno ucciso civili in Ucraina nella parte “non annessa”.
Gli Ucraini non hanno ucciso nessun civile in Russia.
Kiev è stata bombardata, assediata più volte dalla Russia.
Mosca è stata bombardata più volte dall’ Ucraina ?
Ci sono morti civili Russi a Mosca causati da attacchi militari Ucraini ?
Le fornisco un link con poche immagini “pesanti”
Ukraine: UN relief chief joins call for probe after ‘horrifying’ visit to Bucha | United Nations in Ukrainehttps://ukraine.un.org/en/177188-ukraine-un-relief-chief-joins-call-probe-after-horrifying-visit-bucha
Lo si ottiene inserendo Bucha nel riquadro Search
Lo legga. Qui parla l’ONU.
E dice che uno dei problemi è la distruzione di ospedali che non consentono le normali cure.
Legga i 100 attacchi Russi contro ospedali e non obiettivi militari.
Guardi i palazzi, alcuni sono ospedali, anche il cartello lo vede come è bucato da almeno tre fori.
Quelli se li sarebbero fatti esplodere gli Ucraini per incolpare ad uso propaganda i Russi ?
Con i malati all’interno ?
Legga il report del WHO che è l’ente mondiale che raccoglie le entità sanitarie e che organizza la salute di tutto il mondo.
WHO records 100th attack on health care in Ukrainehttps://www.who.int/news/item/07-04-2022-who-records-100th-attack-on-health-care-in-ukraine
Anche il WHO è asservito agli Americani in funzione antiRussia usando il fantoccio Ucraina ?
Ma ne fanno parte anche i medici Russi che sono di un livello elevato nel mondo.
Anche loro sono antiRussia ?
Il brutto della propaganda è che si perde il dubbio critico.
Altri, meglio di me, qui, hanno già detto che essere contro Putin NON significa essere filo-NATO,
Che fermare il massacro significhi resa alle manie di un pazzo intelligente.
Che Putin sia criminale è già conclamato.
Non per quello che sta facendo in Ucraina, ma per quello che ha fatto in Cecenia, e lì la NATO se ne è ben guardata di intervenire in difesa dei civili Ceceni.
230.000 stimati, la capitale rasa al suolo.
Provi a pensarci: più di due volte i morti immediati di Hiroshima.
Se considera per ogni corpo 1,70 mt. di altezza, distribuendoli uno dopo l’altro fanno circa 400 Km: occupa più della distanza tra Roma e Firenze, tre e mezzo volte tra Milano e Torino, quella tra Venezia e Torino.
Si immagini se sulla A4 mentre cammina vede solo cadaveri uno dopo l’altro e ad ogni cadavere per resistere è costretto a ripetersi, ma gli USA hanno fatto di peggio, Putin ha liberato il Dombass e compagnia cantante
Credo che anche Lei al 10 cadavere dopo aver vomitato l’anima, purtroppo i cadaveri hanno il difetto di puzzare, cambierebbe immantinente opinione.
Dietro una tastiera e un monitor si può “svicolare”.
Se mai Le dovesse capitare di incontrare un volontario che è stato nella Striscia di Gaza gli chieda cosa accade nelle ore successive ad un attacco israeliano con scontati morti palestinesi.
In poche ore devono essere recuperati i cadaveri e fatto il funerale.
Gli israeliani concedono al massimo sei /otto ore, Passate quelle ricominciano a sparare.
Per cui quando i morti sono di piccole dimensioni o spappolati dal fuoco cioè schifosamente bambini, neanche si recuperano nell’interezza e così la putrefazione va avanti e la gente che deve abitarci vicino vomita in continuazione oltre che essere esposta all’infezione.
A Kiev, Bucha legga i rapporti, è successo anche di peggio.
Lo sa qual è la cosa peggiore che ho letto ?
E’ il riconoscimento di una madre del suo piccolo morto eseguita attraverso uno di due piedi mostrati dal personale UNHCR.
Era quello di dimensioni minori perché l’altro apparteneva chiaramente ad uno più grande almeno a vista.
Se ci fosse stato Lei al posto di quella madre, cosa avrebbe pensato di uno che qui avesse detto le balle, menzogne, le frasi ad effetto giustificanti quella morte ?
Perché di morte si tratta, quel piccolo russo, ucraino, ibrido a casa non torna più.
La stanzetta coi giochi e le api resterà vuota.
Il lettino resterà vuoto e immacolato e profumato per illudersi che stia da qualche parte nascosto e fra un po’ torna.
Alla famiglia resterà al massimo una cornicetta di falso argento con una foto in mezzo da accarezzare per tutta la vita.
Provi a pensare se domani mattina a Lei si presentasse quella madre, ma non con l’ascia di guerra solo semplicemente piangendo.
Ella avrebbe il coraggio di dirLe che se l’è meritata perché i suoi “connazionali” avevano fatto lo stesso agli altri ?
O semplicemente come tutti i “coraggiosi” da tastiera tacerebbe ?
La mattanza va fermata perché il peggio verrà dopo e bisogna prepararsi a convivere in una tregua armata forse eterna ma almeno senza morti.
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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Stefano (do del tu a tutti, posso? Ovviamente lo accetto da tutti), l’ONU ha sede a New York, e troppe volte ha mancato ai suoi doveri nei confronti di stati deboli e a favore di stati forti: non mi da fiducia. Fonti ufficiali? Non mi danno fiducia, troppe volte hanno mentito.
Dici che non si può sapere chi abbia fatto cosa, ma se lo chiedi a chi abita in quelle zone lo sa benissimo. Sanno chi sparava a chi, chi opprimeva e chi era oppresso … lo sanno perfettamente. E per ogni morto ce ne sono una decina che hanno riportato danni o ferite. E loro lo sanno bene cosa è successo per 8 anni, ormai 9.
Se non glielo chiedi invece tutto può essere.
Io ho seguito le testimonianze di alcuni giornalisti che sono stati sul posto a lungo, e da anni, e mi hanno convinto.
Sono tutte false? Allora mi sbaglio.
Non ero là, e non posso essere sicuro di niente.
Tu ti fidi di altri e ti fai un’idea diversa.
Chi ha ragione? Lo sapremo forse in futuro, e ha poca importanza in fondo.
Bucha per esempio secondo me è il contrario di quello che dice la tv.
Secondo me gli Ucraini quando riprendono una zona che è stata sotto controllo russo ammazzano chi ha collaborato, tanti, e poi addossano la colpa dei morti ai russi. E nelle zone riprese con la controffensiva è successo di nuovo, e pesantemente.
Ho le prove? No. Anzi sì, ho anche elementi che uniti lo provano, almeno ai miei occhi, ma ognuno di essi può essere confutato, ribaltato, manipolato … niente di definitivo dunque.
Chi ha ragione? Non lo possiamo sapere, possiamo solo essere convinti di qualcosa che non necessariamene però è vero.
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No, ancora no?
Ma che devo fare sig Pengue?
Mi faccia togliere il vizio la prego.
Le sue censure sono come le Nicorette per chi tenta di smettere di fumare.
Quando voglio postare non posto.
Quando voglio astenermi dal postare, riesco a postare.
Così non va!
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Smettila di lamentarti , non succede solo a te
visto che ti diverti più a leggere che a scrivere
leggi stefano tufillaro e forse capirai
Per vedere cosa capita:
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Chi, l’informatico delle convergenze parallele?
Sono un vecchio informatico, molto arrugginito ma non abbastanza da capire che sono supercazzole con scappellamenti a destra quelle de senior che sembr un junior.
Ciao Tracia 🖖
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Ho finito di ingurgitare una fantastica Coda alla Vaccinara che mi ha rimesso al mondo.
Perdonerei chiunque, pure i parenti (come disse Oscar Wilde), figuriamoci i decerebro putiniani, poretti.
La trattoria Ivano a Ponte Galeria (per tutti il Buiaccaro) serve una Coda coi controazzi.
Sì, lo so, è un commento stupido e inutile… ma chi si abbevera alla fonte der Dibba è di bocca buona.
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Bannatemi, bannatemi, bannatemi!
Vi prego!
Altrimenti vi denuncio per il mio calo di fatturato.
È arrivato il caffè, ciao a tutti.
Ci vediamo davanti all’ambasciata di quel fantoccio di Zelensky.
Aspettatevi he, che arrivò a darvi man forte!
Promesso.
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Ma va?
E chi lo avrebbe mai detto.
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Buongiorno,
Informazione di servizio
AL gestore del sito
wordpress.com ha provveduto.
Ora c’è un altro load balancer di fronte a quello critico.
E sono stati aggiornati i record DNS di conseguenza.
Il problema della “perdita” di commenti a tratti prosegue come quella del raddoppio.
Ho notato che dietro al pulsante Rispondi il link a cui ci si riferisce ha nel mezzo “comment-page-1” mentre come è visibile in questo commento
non è necessario.
Probabilmente si accumula ritardo (delay) le cui conseguenze sono perdita o raddoppio.
In più nella gestione tramite e-mail il pulsante Reply presenta http:// e non https:// motivo per cui nell’operazione di sostituzione c’è una perdita di tempo in più.
Ma il grave è che nel tratto tra quando parte il messaggio (http) priva che venga convertito in https e quindi cifrato e crittografato
VIAGGIA IN CHIARO
cioè è attaccabile e le informazioni contenute (privacy, preferenze) potrebbero essere catturate.
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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Un esercito inconsapevole di patetici soldatini pavloviani, nella stragrande maggioranza dei casi capaci solo di sbavare (fortunatamente, solo in maniera virtuale) tutta la propria rabbia repressa addosso all’avversario (anch’esso virtuale, ça va sans dire), ogni volta che l’informazione (o la cosiddetta controinformazione) ci ricordano una delle moltissime nefandezze compiute, rispettivamente, dall’una o dall’altra parte (come se non fossero già scontate da parte di entrambe, fin dall’inizio).
Ormai è come per il Covid: si-vax contro no-vax, con la differenza che la scelta di vaccinarsi oppure no, oltreché poggiare anche su basi scientifiche e non unicamente soggettive, almeno aveva un qualche minimo impatto sulla vita reale, sia per l’individuo che per la società, mentre l’essere pro o contro Putin (o Biden, è lo stesso) non fa assolutamente nessuna differenza ai fini del conflitto, che infatti sarebbe pressoché identico perfino senza alcun invio delle famose armi italiane (che tutto il mondo ci invidia).
A tutto ciò, lo schieramento di soldatini da tastiera arruolato nella fazione filorussa aggiunge un pregiato tocco di dadaismo, giacché è impensabile immaginare come il nostro beneamato Paese possa mai liberarsi dalla sudditanza, tutt’altro che psicologica, dall’ingombrante alleato statunitense, come dimostrato dal fatto che non esiste e non è mai esistita, nell’Italia Repubblicana, una qualunque forza politica anche solo vagamente anti-Usa o anti-Nato (stendo un velo pietoso su chi “ragiona” come se gli Stati avessero tutti lo stesso peso, ovvero come se le superpotenze non esistessero), e ciò è sufficiente a rendere l’antiamericanismo (cioé la vera molla per molti presunti “putiniani”) tra l’infantile e il ridicolo: praticamente, essere antiamericani oggi equivale ad essere contrari alla pioggia (il fatto di non tenere minimamente conto delle pesanti conseguenze di un eventuale scioglimento dal giogo americano è perfino secondario, rispetto a questo, e comunque se mai questo dovrà avvenire non sarà certo su iniziativa italiana), pertanto sarebbe un tantinello più intelligente indirizzare tante energie verso qualcosa di un filino più concreto, piuttosto che sprecarle nell’invettiva contro l’ineluttabile.
A tutti costoro vorrei ricordare che sterminare i nazisti è comunque da nazisti.
Per conto mio, l’unica parte per cui ha senso schierarsi sempre e comunque, anche se non è obbligatorio, è quella delle popolazioni civili che, ammesso e non concesso che abbiano delle colpe, per quante ne possano avere in nessun caso si possono meritare la punizione di vivere sotto le bombe, tra le macerie di una società distrutta: questo vale tanto per i cittadini ucraini di oggi (tutti, regione del Donbass compresa) quanto per quelli del solo Donbass e delle altre regioni contese di ieri (solo che fino a ieri non c’era nessuno a denunciarlo, dato che una parte dei soldatini pavloviani di cui sopra non era ancora stata arruolata), e si estende a taiwanesi, yemeniti e ogni altra popolazione che vive sulla propria pelle una delle tante guerre dimenticate di questo schifo di mondo.
Stay human.
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Come al solito invidio il tuo equilibrio, Jonny.
Non riuscirei a scrivere come te neanche se prendessi il Tavor.
E me lo prendo, per dormire (adoro fare assist ai poveri figli di Putin, mi divertono le loro reazioni rabbiose all’insegna della pace 😄).
La questione, lo ripeto, non sta nel conoscere i fatti ma nel saperli soppesare.
I pitiniani fanno gli elenchi come Salvini.
Sig. Pengue, la avverto, se passa anche questo mio commento chiamo il mio avvocato e la denuncio… per cinrconvenzione di incapace.
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Tu dimentichi che io pratico esercizi quotidiani di controllo dell’umore, attraverso l’uso delle sostanze più adatte allo scopo: stesso effetto, con meno rischi.
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Io aggiungerei anche l’Iran e la Birmania.
Oltre altri Stati dove non c’è una guerra vera e propria ma è come se vi fosse per le condizioni
repressive di quei popoli.
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Stai troppo al largo J.D.
L’antiamericanismo è una definizione troppo simile al “putiniani”, cioè epiteti banali e fuorvianti.
Troppo ovvio che non sarà l’Italia a liberarsi dal giogo americano, anche perché noi ci portiamo il marchio nero del fascismo sul groppone.
Dovessimo avanzare pretese di liberarci del giogo americano per, così, accedere ad un livello di democrazia superiore all’attuale (anche se con giogo americano annesso), ci riderebbero dietro tutti.
L’antiamericanismo non centra niente.
Si tratta solo di trovare il modo di far finire questa guerra oscena e per qualcuno ci si può riuscire solo scannando putin magari insieme a tutti i russi.
Per qualcun altro la guerra finirà solo quando gli americani rinunceranno all’idea di volersi mangiare la Russia attraverso la carne di cannone Ucraina.
E questo succederà solo quando qualcuno, in occidente, avrà il coraggio di dirlo in faccia a Biden.
Antiamericanismo questo?
No. Semplicec realismo.
Che a quelli del prima opzione sta di traverso perché si rifiutano di vedere ciò che non si può NON vedere: le responsabilità della Nato e degli Usa nella genesi questa guerra.
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Ok. Ma io, non ho effettuato l’accesso e non mi sono registrato?
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L’antiamericanismo c’entra eccome, caro Gsi, è quello che fa vedere le responsabilità americane in questa guerra (che sono reali e che generalmente condivido) ma impedisce di vedere quelle russe, almeno altrettanto gravi. Quello che è successo, detto fuori dai denti, è che entrambe le superpotenze, ognuna nel modo che più gli è congeniale, hanno pensato bene di usare l’Ucraina per (perdonami il francesismo) farsi i cazzi propri, ognuna a discapito dell’altra.
L’altro giorno, tu stesso sei intervenuto in un thread nel quale, pur di non cedere terreno immaginario in questa assurda guerra da tastiera, si arrivava a sostenere che quello putiniano non è quel regime illiberale che tutto il mondo ha saputo riconoscere e chiamare col proprio nome fino all’altroieri, macché: è l’occidente libero ad essere illiberale, invece dove esistono i reati d’opinione in fondo sono altrettanto liberi, perché nella nostra testa siam tutti liberi, e poi vuoi mettere Assange? Dovresti ricordartelo, perché, per sommi capi, è quanto sostenevi tu, prima di abbandonare per evidente mancanza di argomenti: https://infosannio.com/2022/10/07/nessuna-camera-di-torture-e-i-denti-non-erano-doro/#comment-185348
E’ difficile andare lontano se non si riesce nemmeno ad ammettere quella che, fino all’anno scorso, era considerata (e non senza ragioni) una palese e universale verità, ovvero che dall’inizio del secolo in Russia è in atto un regime illiberale, per le ragioni spiegate dettagliatamente da Reporters sans frontières (e da tutte le organizzazioni che si occupano di diritti umani).
Perdonami, ma io simili capriole non le ho mai viste dai soldatini arruolati nella fazione ucraina, che in genere hanno una pessima opinione degli americani, o perlomeno della loro politica estera degli ultimi decenni (il famoso “imperialismo”), e non ho nemmeno mai visto arrivare a farne dei santi come invece avviene con Vlad l’Avvelenatore, per l’occasione anche dipinto come discretamente democratico, pur essendo trascorsi decenni dall’ultima volta che ha dovuto affrontare una vera campagna elettorale (di quelle che si ha anche la possibilità di perdere).
Inoltre, ad essere sincero, l’idea che l’unica maniera per uscire da questa crisi sia quella di “scannare Putin magari con tutti i russi”, l’ho sentita per la prima volta proprio ora da te: in ogni caso, se sentissi qualcuno proporla seriamente, non avrei problemi nel mettere in dubbio la sua sanità mentale.
Invece ho sentito spesso quella, altrettanto fuori dalla realtà, secondo cui l’Europa, gli Usa e la Nato avrebbero dovuto fare spallucce e girarsi dall’altra parte (come se la cosa potesse davvero finire lì), e l’ho sentita anche da persone autorevoli, quali lo stesso Travaglio: le armi no perché finisce come coi talebani, le sanzioni no perché il gas ci serve: non rimane che far finta di niente, così la guerra finisce in fretta (in un bagno di sangue, ma pazienza); se poi succede che in Europa ci ritroviamo con due Bielorussie anziché una, possiamo sempre fingere di cadere dal pero.
In realtà esistono tante soluzioni con vari livelli di compromesso, dipende da quali sono i valori in campo in un dato momento, ma prima o poi le superpotenze si metteranno d’accordo per forza, altrimenti continueranno a rimetterci tutti, ma di una cosa puoi star sicuro: quando questo avverrà, la volontà del popolo ucraino conterà quanto la nostra, anzi meno perché probabilmente non glielo chiederanno neppure.
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“L’antiamericanismo è una definizione troppo simile al “putiniani”, cioè epiteti banali e fuorvianti.”:
tipo “sìvax-novax”, vero G(ran)si? Eh, adesso fa comodo dire come stanno le cose veramente, ma allora era tutto un novax, sorcio, egoista, misantropo, irresponsabile, antiscientifico, paranoico… ecc., ecc…
Almeno Jonny Dio, anche se si crede un cervellino fino, fino, è rimasto coerente alle stronz4te manicheiste che gli facevano e gli fanno fare queste belle cag4tine pragmatic-moralistiche che ci elargisce, proponendoci i suoi pipponi-assioma, come fosse Antani.
Stay human.
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@jonny Dio
Leggo con piacere che cerca comunque di svincolarsi da eventuali responsabilità di comodo o di incomodi delineando quella che per lei è una saggia scelta e se , ripeto le sue parole, sterminare i nazisti è da nazisti , è un’affermazione un tantinello semplificativa di ciò che il nazismo ha compiuto nella storia del secolo scorso; dirsi antiamericani non vuol certo affermare essere filo putin come parteggiare per gli ucronazi non vuol dire essere anti Putin e filo nato. Le sfumature che lei ama sottolineare, sono carenti sia nella descrizione dei particolari che nelle varie disamine corposamente a vantaggio della posizione Nato e, in questo contesto, assenti di analisi ben strutturate che porterebbero naturalmente a ponderare al meglio le triangolazioni della guerra.
Saluti.
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@ Corn: in questa lurida faccenda, di responsabilità ne hanno tutti a iosa e io non mi devo “svincolare” proprio da niente, dato che ho unicamente espresso un mio pensiero: gli unici che non ne hanno (o comunque non tali da giustificare neppure minimamente quanto gli sta succedendo) sono la povera gente che si becca le bombe in testa.
Solo, mi urta (ma dormo lo stesso) l’atteggiamento di chi vuole vedere responsabilità solo da una parte, casualmente la parte di quelli che da sempre sono considerati come “i cattivi”, che magari è pure vero ma certamente non basta a rendere magicamente (e automaticamente) gli altri “i buoni”, il tutto ammesso (ma non concesso) che abbia un qualche senso fare una classifica delle porcherie umane (l’elenco invece è doveroso, ma è materia per gli storici).
Tra l’altro, nessuno si dice antiamericano come nessuno si dice putiniano (beh, qualcuno si), sono io che dico che quelli che vengono solitamente fatti passare per “putiniani” siano in realtà mossi perlopiù da un sentimento antiamericano, che per quanto capibile non è altro che un pregiudizio; se al posto della Russia ci fosse stata la Cina, ora verrebbero tacciati di essere jinpinghiani (se mi passi il termine, v. alla voce “Taiwan”).
Per il resto, se le mie “sfumature sono carenti”, forza e coraggio: completale tu, così vediamo come sono le tue.
Se trovi le mie disamine (esagerato, per un paio di considerazioni personali) corposamente a vantaggio della Nato non è perché io non veda le malefatte della suddetta, o peggio le giustifichi, ma solo perché, volenti o nolenti, si dà il caso che attualmente ne facciamo parte, e andare contro sé stessi è oggettivamente una delle cose più stupide che si possano fare nella vita.
Cordialmente.
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Ho parlato degli articoli, non del commento (:)); i commenti non sempre sono inferiori, anche se per certi articoli non vi è neppure bisogno di aver letto Tex per esservi sopra.
Le sfumature di pregio in ambito storico sono le disamine che frammentano i crudi fatti alla luce dell’obiettivita’ e capacità dell’autore; i sequel nostrani, carenti di retrospettive e lucide interpretazioni, portano gli stessi lettori ad assumere posizioni del tutto arbitrarie e pure illegittime in assenza di una matrice culturale di fondo. E credo che porre rimedio a tale scempio, anche se in minima parte è e sarebbe già qualcosa della stupida divisione fra il bene e il male, di varia natura, che governi illegittimi si arrogano e quindi in modo del tutto innaturale, dividendo la popolazione per uso strumentale e fomentando odio cieco.
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Jonny ti do sostanzialmente ragione, siamo tutti soldatini, omini piccoli che si schierano a comando.
Io non sapevo quasi niente del Donbass prima del 2022, e quasi niente di Maidan, nemmeno sapevo di preciso dove fosse l’Ucraina, e immagino che anche ora ne so pochissimo di tutti questi argomenti e anche di tutti gli altri fra l’altro.
Mi interesso a tratti, a periodi, di alcuni argomenti, spesso accorgendomi dopo anni, che non ci avevo capito un cazzo. Da bambino, per dire, parteggiavo per i cowboy, e giocavo a sparare agli indiani.
Quindi magari in futuro cambierò idea su questa guerra, sulle superpotenze, sulla propaganda, sul capitalismo, sulla politica ecc ecc.
Quello che penso ora in sostanza è che il pianeta sia governato da mafie, e che gli USA siano la mafia dominante, e in effetti sentir dire che sono i buoni e non hanno colpe (tutte degli altri) e ci hanno salvati e ci difendono mi fa cascare le braccia, per cui commento….
A cosa serve? Certo i miei piccoli commenti non cambieranno niente, mai, anzi magari irrigidiscono chi li sente e si è convinto di tutt’altro, e poi probabilmente nemmeno se tutto lo stato italiano volesse (ma come potrebbe mai volerlo?) probabilmente non riuscirebbe a uscire dalla NATO, come non si può uscire dal dominio delle mafie da vivi? E poi è la nostra mafia, ci da le briciole.
Però parlarne, tentare di ragionarci, almeno mi fa pensare di aver provato, di aver fatto il minimo sindacale possibile, e anche se non cambia niente, per me qualcosa cambia e ne è valsa la pena.
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Egregio Fabrizio, non sono mafie nel senso stretto e prettamente criminale del termine, sono vasti gruppi di potere senza scrupoli (e limitati solo dalla legge del più forte) che coesistono, ma non per questo si lasciano sfuggire le occasioni di strapparsene qualche lembo, quando queste si presentano (quando non si presentano si possono anche creare, ma di solito non serve perché se c’è una cosa che al mondo non manca mai, sono proprio i guai, che diventano opportunità per chi meglio li sa gestire).
Puoi immaginarli anche come dei clan preistorici che si contendono il territorio, oppure come piantagioni di schiavi dove il farla da padrone non esclude dalla competizione con le altre piantagioni, e non andrai troppo lontano dalla realtà: è la natura prevaricatrice dell’essere umano, uno degli aspetti più inquietanti dell’intelligenza come strategia evolutiva (avrei anche una teoria in merito, ma ora non mi vorrei dilungare troppo).
Gli Usa (e l’occidente in generale) sono stati e forse ancora sono il gruppo dominante, ma il sistema non è immutabile e ogni tanto capitano anche degli stravolgimenti, come ad esempio avverrà entro pochi decenni con la Cina, con ogni probabilità destinata a divenire il prossimo gruppo dominante (e che Mao ce la mandi buona).
A grandi livelli c’è poco da fare, è un destino più ineluttabile delle maree, ma nel nostro piccolo possiamo ancora scegliere di non arruolarci, e tentare di vedere le cose per quello che sono, possibilmente senza pregiudizi, per quanto sia possibile: anche se è chiaro in partenza che si tratta di un puro esercizio di stile, il solo averci provato ti fa comunque onore.
Con stima.
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Tutte queste attenzioni per un bucamuri come me?
Mi sembra un comportamento francamente eccessivo.
Aspetto con ansia di essere bannato.
Non mi deluda, la prego.
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Ciao a tutti, torno a lavorare 👋
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@Corny
“dirsi antiamericani non vuol certo affermare essere filo putin”
Sì, dal punto di vista puramente logico le due posizioni possono non essere coincidenti.
Nella realtà, sig. Tapioca come fosse Antani con o senza scappellamento a destra, gli anti Nato italioti sono putiniani al quadrato.
“We love Gazprom, Yankee$ go home” le dice nulla?
Eppure, a rigore di quella logica che sembra piacerle, sarebbe il caso di dire “Russi go home”.
Ma per i putiniani, acuti gestori della complessità orsiniana, questi sono irrilevanti dettagli.
“come parteggiare per gli ucronazi non vuol dire essere anti Putin e filo nato”
Assolutamente Sì, dovendo necessariamente scegliere tra queste due opzioni (è una alternativa limitante che a me non piace), io non ho dubbi.
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Lei, se non ha dubbi può ritenersi comunque felice? La questione Ucraina e una nuova contrafforte da guerra fredda ma, con una nuova Europa, unita nella moneta e nelle politiche, non completamente assoggettata, ma molto , alle politiche americane, sono di per sé, contestualizzazioni troppo vacue e generiche, come giustamente ha scritto @gsi. Al tempo della guerra fredda l’individuo, forse aveva un’altra misura della geopolitica e dello scacchiere mondiale, affatto diverso da oggi dove, spinti da un’informazione massiccia, quanto banale, siamo spinti a prendere posizioni comunque e con questi aggeggi, anche a farne una questione pubblica, tanto da fare smuovere il sottobosco per posizioni antigovernative e quinti in modo sconveniente e a latere con un rimando terroristico. Roba Africana!
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Secondo : arrosto di fegatelli e piccione.
Uno stato che non si occupa della sua popolazione se non in seconda o terza battuta può essere sono un fantoccio.
E quindi la serietà della questione diviene ancora più seria se eventuali posizioni anti governative, del tutto legittimi, passano come terroristiche. E questo, se lei lo chiama americanismo e né è orgoglioso, passerà anche sopra eventuali aerei per desaparasidos , fosse comune e altre sciocchezze simili?
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Ho difficoltà a capire il suo punto di vista Corny, sarà sicuramente un mio limite
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Il limite è molto il mio, che non mi spiego bene, mi infervoro e vado di palo in frasca anche per altre questioni. Le acustiche in voga non mi appartengono come le mie personali non appartengono a quelle in voga e non è neanche una questione di scelta è che l’imbecillità passeggia indisturbata a differenza di un passo dosato, misurato e felpato.
Il modello del meinstreem è appunto un modello comunicativo atto a propagandare determinate posizioni a scapito di altre, ma se osserviamo chi siede al sasso del podere e facendo debite proporzioni, la propaganda a reti e canali unificati diviene la melma che ci impantana fino ai ginicchi, fine.
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Ginocchi.
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Ne pro-Putin né filo /nato, né, o forse sì, filo-spinato. Spianato un bel colpo di cannone con una bella dose di gasolio bruciato e scoppiato, dove? Si risponda da soli.
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L’essere pro nato è di un imbec!llita senza limiti,
Solo un troll o uno che vive grazie agli introiti nato può essere un suo sostenitore,
Lo stato italiano sperpera oltre 40 miliardi l’anno del suo magro bilancio per sostenere quel carrozzone inutile e guerrafondaio, oltre chiaramente a declassarci servi scemi dello zio Sam che come si è visto con le sanzioni ci ridurremo in braghe di tela per sostenere i capricci di quattro cariatidi drogate e mummificate ammeri-cani
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Anzi, @jd i tuoi commenti sono notevoli e non lo dico per ruffianeria, ma peccano della obiettività che renderebbe giustizia a questo paese così immiserito e appoggiare gli Usa non lo renderà sicuramente migliore, anche se molte persone credono il contrario e neanche affiliarsi alla politica di Putin, visto che in realtà siamo sotto l’egida a nome Von der Leayen .
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Cordialità.
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