(Alessandro Di Battista) – “Disponibili a riconoscere la Crimea russa in cambio di un immediato cessate il fuoco e di una soluzione negoziale per il Donbass da trovare con una conferenza di Pace da realizzarsi in una città europea (magari Assisi)”. Da mesi sostengo che questa sarebbe dovuta essere la posizione europea. Tuttavia praticamente nessun leader europeo ha avuto il coraggio di avanzare la benché minima proposta di negoziato. C’è stato addirittura un premier che nelle stesse ore in cui Zelensky dichiarava che la vittoria ucraina sarebbe dovuta passare attraverso la riconquista della Crimea, ha osato dire che “la lotta per la Crimea è parte della lotta per l’Ucraina”. Una dichiarazione folle fatta da uno dei leader politicamente più sopravvalutati degli ultimi 30 anni: Mario Draghi. Oggi Elon Musk, numero uno di Tesla ha pubblicato questo tweet:

Pace Ucraina-Russia:

– Rifare le elezioni delle regioni annesse sotto la supervisione delle Nazioni Unite. La Russia se ne va se questa è la volontà del popolo.

– La Crimea fa formalmente parte della Russia, come lo è stata dal 1783 (fino all’errore di Krusciov).

– Forniture d’acqua assicurate in Crimea.

– L’Ucraina rimane neutrale.

“Ma cosa c’entra Musk con politica e diplomazia?” potrebbe obiettare qualcuno. Vero. Ma perché dei fenomeni che hanno portato l’Europa in recessione senza aver risolto nulla in Ucraina vi fidate di più?

I tweet del magnate provocano la reazione del consigliere di Zelensky

(adnkronos.com) – Elos Musk twitta il suo piano di pace, ipotizza referendum in Crimea e Donbass e fa arrabbiare l’Ucraina. Il magnate, che dall’inizio della guerra ha messo a disposizione di Kiev la rete satellitare Starlink, fa discutere con una serie di tweet e sondaggi sul tema della guerra. Per la “pace” tra Ucraina e Russia, il numero 1 di Tesla ipotizza “la ripetizione dei referendum, nelle regioni annesse, sotto la supervisione dell’Onu. La Russia se ne va se questa è la volontà del popolo” oppure “la Crimea formalmente parte della Russia, come è stato sin dal 1873 (fino all’errore di Kruscev”. E ancora “Fornitura di acqua garantita alla Crimea” e “l’Ucraina rimane neutrale”.

“Questo molto probabilmente sarà il risultato alla fine, è solo questione di quante persone moriranno prima che accada”, aggiunge, evidenziando che “un possibile epilogo del conflitto è una guerra nucleare”.

“La Russia sta attuando una mobilitazione parziale. Si avvia ad una mobilitazione totale se la Crimea è a rischio. Il numero di morti da entrambe le parti sarebbe devastante. La Russia ha una popolazione 3 volte superiore a quella dell’Ucraina, quindi una vittoria dell’Ucraina è improbabile in una guerra totale. Se avete a cuore la gente dell’Ucraina, cercate la pace”, scrive Musk, che propone ai suoi follower un sondaggio. “La volontà delle persone che vivono in Donbass e Crimea dovrebbe essere determinare se” i territori “fanno parte della Russia o dell’Ucraina”?, chiede Musk.

Tra le repliche, spicca quella di Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Sta cercando di legittimare i referendum farsa che sono andati in scena tra persecuzioni, esecuzioni di massa e tortura? Brutta strada”, scrive Podolyak. “No, suggerisco di votare sotto la supervisione dell’Onu. O indicate un’autorità o uno stato assolutamente affidabile”, dice Musk invocando un approccio “simile magari a quello del Kosovo”. Podolyak non molla la presa: “Le centinaia di migliaia di persone morte a Mariupol voteranno? Quelli finiti nei campi di concentramento? Elon Musk, lei crea razzi e sogna di colonizzare Marte. La Russia crea forni crematori mobili e sogna che l’Ucraina come nazione sparisca. Non è una questione di voto”.