
(Beatrice Tominic – fanpage.it) – Continuano le proteste contro il caro vita: stavolta a scendere in piazza, dopo gruppi di cittadini e comitati, sono i sindacati Usb, Unione Sindacale di Base, a darsi appuntamento nei grandi centri italiani per bruciare le bollette in segno di protesta. È successo anche a Roma dove, nel pomeriggio di oggi, lunedì 3 ottobre, dal Centro Depositi e Prestiti, si sono riuniti attivisti sindacali per protestare contro il caro vita. Proprio nella capitale, inoltre, è stata presentata alla Procura di Roma una “denuncia contro tutte le condotte poste in essere dalle società che commerciano gas, energia elettrica e prodotti petroliferi ai danni della collettività, speculando sulle differenze tra quanto hanno pagato le materie prime e il prezzo al quale ce le stanno rivendendo”.
A prendere fuoco, all’inizio, è stata una grande bolletta: una fiamma di rosso acceso si è allargata aprendo un foro nella carta, con i contorni scuri. Poi, a poco a poco, mentre la grande bolletta bruciava, le persone in protesta si sono avvicinate per gettare nel fuoco le proprie bollette. C’è chi le accartoccia e le butta per terra, per alimentare la fiamma. C’è chi prima le strappa o chi le posa così come sono, prima che il fuoco le divori. Intorno molte persone, invece, hanno continuato a mostrare striscioni di protesta: “Non paghiamo le vostre crisi e le vostre guerre”, si legge in alcuni. “Per fermare le speculazioni bisogna requisire gli extraprofitti” o, ancora, facendo riferimento al luogo della protesta “Centro Depositi e Prestiti = Stato speculatore”.
L’appuntamento per bruciare le bollette in piazza
L’Unione Sindacale di Base ha organizzato azioni simili anche in altre città italiane, come Milano, Schio (Vicenza), Trieste, Bologna, Firenze, Livorno, Pisa, Spoleto, Napoli, Cagliari. “Governo Dragoni e il Paese in bolletta – ha scritto Usb invitando alla mobilitazione – Non si è ancora insediata e già ha spiegato che scherzava. Giorgia Meloni sta andando disciplinatamente ogni giorno a lezione dal professor Draghi. Da quel governo che ha sempre contestato, assicurandosi la vittoria nelle elezioni, adesso vuole apprendere tutti i segreti del buon governo. Buttate alle ortiche le presunte differenze sbandierate per catturare voti”.
L’inverno si avvicina e l’arrivo delle prime bollette sta già mettendo in ginocchio cittadine e cittadini: “Si avvicina pericolosamente il momento del fallimento economico delle famiglie e delle imprese italiane e non si vede all’orizzonte un cambio di rotta sulla fiducia illimitata nelle virtù taumaturgiche del mercato e della finanza. Come al solito bisogna fare da soli, e allora cominciamo in piazza nella Giornata internazionale di lotta alla crisi e al carovita”, hanno poi concluso dal sindacato.
Bollette bruciate a Rebibbia
Non è la prima volta che nella capitale gruppi di persone si danno appuntamento e bruciano le loro bollette per protesta: è già successo, ad esempio, poco più di una settimana fa a Rebibbia, dove si sono riuniti comitati, sindacati e associazioni come Movimento per il diritto all’abitare, presenti insieme a Assemblea salute Lazio, Movimento noi non paghiamo, Asia-usb, Cambiare rotta (studenti) e Riapriamo Villa Tiburtina. Cartelloni e grida di protesta, prima di gettare le proprie bollette stampate in un bidone comune dove far partire le fiamme e bruciare la carta.
“Non paghiamo le vostre guerre” mi sembra uno slogan perfetto, magari questo popolo appecorato si sveglia
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👍
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“Non paghiamo le vostre guerre”, date le circostanze, non è atto tipico di chi non se la beve, di chi ha la schiena dritta e non si appecora.
“Non paghiamo le vostre guerre” è un atto alla Razzi o Scilipoti, della serie: “amico caro, fatte li caxxi tuoi”.
Non c’è nulla di nobile in questa tua posizione.
“Non paghiamo le vostre guerre” presuppone che la guerra in Ucraina non sia affar nostro e ciò è sbagliato sia dal punto di vista etico, sia dal punto di vista geopolitico visto che la guerra sta alle porte di casa nostra.
Se penso a chi è appecorato/a mi vieni in mente tu.
Le tue posizioni politiche sono pecorine fantastiche a uso e consumo di Putin.
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Amico caro, magari fossimo in grado di farce li caxxi nostra: sono li ammeregani che si stanno facendo li caxxi tua (e purtroppo anche di chi non approverebbe, ma vive, ahimè, in questo Paese emmerd4…) con annesso obbligo di acquisto di biancheria intima a stelle e strisce, dove nascondere le “vergogne”.
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@Gatto
La mia ostilità verso Putin e i putiniani d’Italia, soprattutto di quelli che sfilano in parata il 25 Aprile, non si traduce in un amore smodato verso gli Usa che ne hanno fatte più di Carlo in Francia.
Io li ho osteggiati nella guerra in Iraq, per dire.
Anzi, sono convinto che agli Usa non convenga avere una UE forte.
Mi piacerebbe che un giorno la Russia superi questa schifosissima fase storica ed entri nella UE.
Ci sono più cose che ci uniscono di quante ce ne siano a dividerci.
Sono anche atei, possono starmi antipatici? Certo che no 😀
Ma in questa fase, come si possa fare il tifo per Putin mi è incomprensibile.
Mi sono fatto anche un cannone lungo un palmo, niente, non c’è la faccio. Sarà un mio limite.
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“Anzi, sono convinto che agli Usa non convenga avere una UE forte. Mi piacerebbe che un giorno la Russia superi questa schifosissima fase storica ed entri nella UE.”.
Senza saperlo hai centrato perfettamente il punto: questi, e non altri, sono gli esclusivi motivi che hanno fatto scoppiare la guerra!
Sei fantastico! Non ci lasciare mai…
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“questi, e non altri, sono gli esclusivi motivi che hanno fatto scoppiare la guerra!”
No, non sono d’accordo con le tue conclusioni.
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Allunga il cannone, vedrai che ce la facciamo a capirci… 🙂
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Basterebbe che uno stato serio obbligasse i vari gestori energetici ad effettuare uno sconto del 50% sulle bollette !
Come fece lo stato per l’abbonamento TV?,,, ma è uno stato serio quello che emette dei Bonus a “schiovere” …chi prende prende su domanda , poi accorgersi che c’era qualcuno che non ne aveva diritto?
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I sindacati per me sono delle organizzazioni delinquenziali.
Si sono opposti al salario minimo per non rinunciare al loro potere contrattuale, e questo è accaduto nel Paese che vede contratti legali a 4,5 €/h.
Criticavano i voucher (10 €/h) pur facendone massicciamente uso.
Hanno tolto i voucher ma hanno lasciato in vita i contratti da 4,5 €/h.
Non pensano al lavoro, a meno che non si tratti del loro lavoro.
Io li ho conosciuti da vicino e non li toccherei nemmeno con una canna da pesca.
Ma anche da lontano fanno piuttosto schifo.
Per Cremaschi (Fiom de na mignotta, CGIL, sono stato menbro del direttivo di Roma) la guerra in Ucraina è il frutto di due sovranismi.
Hai capito la gestione della complessità alla Orsini?
Ci vorrebbero leggi per tutelare il lavoro e questi fancazzisti che vivono di chiacchiere vorrei vederli lavorare per la prima volta in vita loro.
Putiniansindacalisti.
Cantano Bella Ciao il 25 Aprile.
Più bugiardi e spregiudicati del Banana.
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Condivido la tua posizione sui sindacati che un tempo avevano dei valori e delle posizioni da difendere ora invece lo fanno solo se gli conviene,maledetti bastardi,però da qualche parte bisogna cominciare a rompere i co@@ioni se no digeriamo tutto quello che passa e se qualcuno non lo ha capito,il tallone pesterà sempre più duro con il nostro silenzio,con o senza Putin,sono convinto che tu lo sappia
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Siete capaci a leggere si parla di USB no di cigl. Il sindacato USB era per il salario minimo. Per andreaex zzzzzzzzzzzzzz le canne non ti bastano fatti un acido
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E la stessa pappa, fidati.
Non servono i sindacati, servono le leggi dello Stato.
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USB sta alla Ggil come Vendola e Bertinotti stanno a Letta e Gentiloni.
Non sono interessati ai lavoratori ma a sottrarre tessere alla Cgil.
Tutta gentaccia senza idee.
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Caro Guido,io leggo “sindacati”e le assicuro,per mia e altrui esperienza, ciò che ho affermato nel mio intervento,essendo stato anch’io nelle barricate.
Quelli muovono le coda per i diritti dei lavoratori solo quando sanno di essere protetti o non perseguibili che è più o meno la stessa cosa,ma mai se rischiamo del loro.
Poi ci saranno sicuramente ,come dappertutto,figure integerrime,che stimo per coerenza e abnegazione nella lotta ,ma non parliamo sicuramente della parte cospicua del gruppo,perché non saremmo a questi livelli di servilismo e terrore
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La guerra in Ucraina non è la nostra guerra, i motivi per niente nobili dell’America a portare guerra in giro per il mondo per il suo spregiudicato imperialismo, non ci dovrebbe rendere complici. La Russia non ci ha fatto niente, sta proteggendo il suo spazio vitale poiché è da tempo che l’America pensa di provocarla su un campo di guerra aperta solo per il suo sogno di abbatterla, non interessa agli italiani, tranne che ai fanatici, bellicosi, appecorati alla propaganda, vadano a sfogarsi con la PlayStation, o si arruolino nell’Internazionale ucraina per la sua nobile difesa, e che ci restino sul campo, da eroi
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Unione Europea(ma vera unione)+ Russia è uno spauracchio che gli Yankee temono più della Cina , soprattutto se queste due realtà anche confinanti dialogheranno commercialmente di più.
Resterebbero tagliati fuori dai nuovi commerci,invece è più facile dire che questi sbocchi commerciali sono paesi antidemocratici secondo la linea fatta solo dei loro interessi.
Non è difficilissimo né strano da capire
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Non paghiamo le vostre guerre? Le pagheremo, le pagheremo…
E grazie a gente come l’ Elemosiniere del Papa, tanto “accogliente” con i soldi degli altri, non pagheremo solo le nostre, di bollette, ma continueremo a pagare anche quelle degli abusivi, dei campi rom,…
Solo alla vecchietta con pensione minima verrà tolta la luce: vedrete…
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