
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Noi, che siamo gente semplice, non abbiamo mai compreso la pretesa dei compratori di gas dalla Russia di fissarne il prezzo e al contempo di stupirsi se il venditore voleva tenerselo e, piuttosto, lo bruciava. Un po’ come se fissassimo il tetto alle Ferrari, entrassimo in un concessionario, ne ordinassimo una a caso avvertendo però […]
SuperMario Cabriolet
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Noi, che siamo gente semplice, non abbiamo mai compreso la pretesa dei compratori di gas dalla Russia di fissarne il prezzo e al contempo di stupirsi se il venditore voleva tenerselo e, piuttosto, lo bruciava. Un po’ come se fissassimo il tetto alle Ferrari, entrassimo in un concessionario, ne ordinassimo una a caso avvertendo però che non la paghiamo più di 15 mila euro e ci meravigliassimo se il tizio chiama la neuro. Però tutti garantivano che, siccome l’aveva avuta Draghi, era un’ottima idea. Ma che dico idea: il price cap era già realtà perché il nostro portento che il mondo c’invidia, a furia di “spinte”, “accelerate”, “blitz” e “assi” con questo e quello, aveva già convinto tutti e 27 i partner Ue, in culo a Putin. “L’asse tra Draghi e Macron” (Messaggero, 30.5). “Il patto Draghi-Macron: asse sull’energia” (Stampa, 9.6), “‘Salut, Mario!’. Il premier conta sul sostegno per un Recovery bis”, “Ora in Europa il nucleo è a tre: Parigi, Berlino e anche Roma” (Corriere, 9.6). “Draghi a cena da Macron: l’asse sulle sanzioni e sul tetto al prezzo del gas” (Corriere, 9.6). “Gas, tetto sul prezzo da luglio. Asse Draghi-Macron. L’Olanda ora apre. Spinta di Italia, Francia, Spagna e Grecia” (Messaggero, 24.6). “Intesa Roma-Parigi. Pressing di Draghi sul tetto al prezzo del gas”, “Ue, un Recovery per il gas” (Rep, 24.6). “Asse con Macron, disco verde da Scholz. Draghi spinge per il summit sul gas (probabilmente a luglio)” (Corriere, 24.6). “Al Consiglio Ue di luglio il tetto al prezzo del gas voluto da Draghi” (Sole 24 Ore, 24.6).
Poi purtroppo Draghi restò senza tetto: l’Ue fece sapere che lo voleva solo lui. Ma niente paura: “Cingolani: ‘L’Italia è quasi fuori pericolo’” (Stampa, 24.6). “Gas, la frenata della Ue. Slitta il tetto al prezzo. Draghi: ‘Italia al sicuro, non sono deluso’” (Messaggero, 24.6). “Tetto al prezzo del gas e greggio: Draghi fa asse con Washington” (Stampa, 26.6). “Asse tra Draghi e Biden per il tetto ai prezzi del petrolio e del gas” (Corriere, 27.6). E Di Maio avvertì: “Se salta il governo Draghi, salta il tetto al gas” (16.7). Invece il governo saltò, ma il tetto restò questione di giorni, forse di ore grazie al celebre “asse” Draghi- Macron- Scholz. “Gas, ora Berlino apre. L’ultima partita di Draghi in Ue” (Rep, 30.8), “Europa e G7: tetto su gas e petrolio” (Corriere, 3.9), “Il tetto che può mettere alle corde Putin” (Stefanini, Stampa, 5.9). “Le bizze di Putin svegliano l’Ue: il piano Draghi prende quota. L’Unione mette in campo il price cap” (Fusani, Riformista, 6.9). “C’è la maggioranza sul price cap, nato, morto e risorto in 3 giorni” (Foglio, 10.9). Poi purtroppo è rimorto. Francia e Germania si accordano alle nostre spalle, Berlino sfodera 200 miliardi per farsi un tetto tutto suo e Draghi se ne va senza tetto: cabriolet.
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Grazie Raf2. Mi chiedo cosa faremmo senza Travaglio.
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@ Paolo consolati: sei in buona compagnia….siamo in moltissimi a chiedercelo…!!
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Paolo cosa ti sei fumato?
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Grazie Raf2…e buon week-end
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Cari amici vi è un modo relativamente semplice ,obbiettivo e anche coerente con le così amate leggi di mercato, per vedere come stanno le cose riguardanti l’economia dei paesi : il valore della loro moneta. Specialmente nel caso russo , la perdita sul mercato petrolifero e del gas comporta inevitabilmente un grave problema economico per il paese che si regge molto sulla loro esportazione. Ebbene , nonostante il sabotaggio del gasdotto in oggetto, il rublo è ai massimi storici (56 rubli per un euro, ieri) mentre l’euro e la sterlina sono ai minimi del decennio. Forse i nostri media vivono in mondo a parte o vogliono che noi viviamo in un mondo a parte.
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Capriolet
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Tripler capriolet carpiat. MORTAL, naturellement !
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Qualcuno spero mi spiegherà.
Gazprom1 è saltato.
Gazprom2 è ancora in costruzione.
In caso di trattative e poi si spera di pace, in quale cacchio di metanodotto passerebbe il gas russo?? Ce ne sono degli altri?
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Ma certo che ci sono!
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Nordstream 1 e 2 sono stati i bersagli di questi sabotaggi. Il secondo era completato ma, causa sanzioni ( pressioni USA anteGuerra) non è mai entrato in funzione. Entrambi hanno avuto danni gravissimi. Se Putin si consegnasse mani in alto all’Occidente, quei gasdotti non potrebbero trasportare per molto tempo il gas in Germania ( via Mar Baltico). Danno enorme oltre che per la Russia, per la Germania. Solo gli ipocriti fanno finta di non sapere che gli attentati su mandato USA sono opera della Polonia. L’unico Paese che ha interesse a far funzionare ( in un futuro remoto, quando finirà la guerra) solo il gasdotto Yamal che passa nel suo territorio. Inoltre i polacchi hanno inaugurato un gasdotto che parte dalla Norvegia proprio a settembre. La vera guerra è questa. Geopolitica per i soliti interessi economici. L’Ucraina è un pretesto, gli ucraini il gregge portato al macello. Gli USA, il Paese Canaglia per eccellenza, e con lui i più fidi, scaltri complici, hanno vinto.
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Paolo, come al solito, informato e logico. A Travaglio spero che gli passi presto questa bulimia da dati e ritorni a esporre idee, dal sottoscritto sempre apprezzate per la chiarezza e spesso per i contenuti
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Sì, quello che passa per l’Ucraina!
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ce ne sono altri due: Jamal che passa attraverso la Bielorussia, e Sojuz attraverso l’Ucraina
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Sicuri sicuri che a guerra (speriamo presto) finita tutto tornerà come prima? Avremo gli stessi prezzi e le stesse forniture di prima? E tra quanto tempo? No perché sarà un mio pensiero strano, ma mi sa che chi specula sull’attuale situazione non sarà contento del ritorno al passato.
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Perché dovremmo continuare a dipendere dalle dittature che, in giro per il globo, prosperano con lo spaccio di fonti fossili?
Io mi chiedo che peso abbiano, nella zucca senza semi dei fiji di Pootteen e della restante popolazione, i cambiamenti climatici in atto.
I danni provocati da fenomeni eccezionali come siccità, uragani, bombe d’acqua dovrebbero indurci a cambiare, DA IERI, il nostro modo di produrre energia.
Con il progressivo passaggio alle rinnovabili, il prezzo per le fossili lo stabilirebbe la domanda in calo.
Si spera oltretutto nel nucleare di lV generazione, basato sul principio fisico della fusione. Zero rischi ed energia illimitata. Ma forse dovrà passare qualche decennio, pur in presenza di continui e costanti progressi della ricerca.
Il bomba fiorentino era andato ad Atene, poco prima delle elezioni, per partecipare ad un incontro promosso dal governo ellenico col sanguinario principe saudita Bin Salman che ha miliardi di dollari da investire.
In quell’occasione l’Arabia Saudita ha annunciato la costruzione di immensi parchi fotovoltaici per produrre ed esportare elettricità fino in Europa a prezzi ultraconcorrenziali.
Ecco, io non vorrei passare con l’agitazione del lobbysta rignanese, dalla padella russa alla brace araba.
Vogliamo essere patriottici, sovranisti, nazionalisti e retoricamente autonomi energeticamente?
E allora aumentiamo la produzione nazionale da fonti pulite e rinnovabili.
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Gentile, la risposta è semplice. Perché le nostre fonti energetiche non soddisfano il fabbisogno nazionale e non tutti i Paesi ricchi di giacimenti sono fulgidi esempi di democrazia. Cordialità.
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Stessa sensazione, o convinzione.
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I posteri, che nell’immaginario collettivo passano per saggi, forse scriveranno sulla sua lapide: banchiere filoamericano sino al midollo, nella patria di Machiavelli, gestì lo Stato e lo trasformò in un inferno!
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C’è rimasto qualcuno che lavora per un negoziato? Oppure l’ideona è andare avanti a sanzioni e armi fino a che Putin chiude la questione come l’America col Giappone?
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Pootteen è un dead man walking.
La popolazione russa comincia a contestarlo e a disprezzarlo perché non vuole morire per le sue paranoie.
In ambito internazionale è sempre più isolato.
Il suo mexdaviglioso esercito, sulla carta il secondo al mondo, è disorganizzato, vetusto, corrotto, soprattutto incapace.
L’economia russa è in profonda crisi. I 2/3 delle entrate in valuta erano dovute principalmente all’esportazione di petrolio.
Oggi la quotazione è scesa dal picco di 125 $$ al barile di giugno agli attuali 87 $$.
E vendendolo a sconto ai paesi straccioni ci si ripaga a malapena i costi di estrazione e consegna.
La produzione industriale è crollata, la disoccupazione si allarga. Il bilancio dello stato sta virando verso un pesante ⁷ deficit a causa delle crescenti spese belliche e ancora di più per la mobilitazione parziale.
Il ricorso all’atomica certificherebbe il suo suicidio.
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Jolly Boy mi hai convinto. Putin ( perché Pootteen?) ha perso. La Russia ha perso. Il suo Esercito scalcagnato e di poveracci ha perso. Ho perso anch’io che sostenevo le ragioni russe ( poteva esserci alla guida russa che so Sokolov o Michailichenko, per me era lo stesso). Ok. Mi chiedo e ti chiedo però come finirà. Innanzitutto la perdente Russia cosa ha annesso alla sua Federazione ( concordiamo che i referendum sono farlocchi, almeno in questo contesto di guerra)? 4 aree dell’Ucraina che, evidentemente, controllano militarmente. Pertanto, al momento, qualcosa rispetto a prima del 24 febbraio hanno conquistato. Verranno ributtati a mare o in territorio russo? Probabile alla luce di ciò che dici. E presto, ne consegue, Putin umiliato e sconfitto sarà non più un Dead Man Walking ma un Dead Man…punto. Che accadrà? L’Occidente a guida USA troverà il modo di “guidare” una transizione politica simildemocratica nello sconfinato territorio russo? Troverà uno Zelensky russo che porti verso legami nuovi e affidabili Madre Russia ( madre sventrata e vedova di tutto) nell’alveo dell’Occidente? Non credo la si voglia lasciare morire diventando una sterminata terra di nessuno? O sì? Insomma, dando per scontato che nè Putin nè nessun altro in sua vece abbia la forza di premere un bottone, come l’Occidente versione Atlantica, che tu ben rappresenti, pensi possa stabilizzare l’area, l’Europa, il Mondo intero ( gli USA lo hanno a cuore) dopo che il cadavere di Putin, del suo entourage, dei suoi straccioni, sarà passato in rassegna come monito a futuri Autocrati? E le materie prime russe, pare ce ne siano, oltre il gas, come ce le prendiamo? Credo che converrai che serve una nuova Campagna di Russia. Ce la pappiamo in quattro e quattr’otto. Anzi ve la pappate voi. Io sarò già morto. E I Dead Man walking sono almeno due….
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Le aree dell’Ucraina non le controllano per niente. L’esercito è allo sbando, poveri ragazzi mandati al macello da un pazzo mitomane. E voi con gli striscioni a sostenerlo.
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(ANSA) – ROMA, 01 OTT – “Le truppe della Federazione Russa, oltre 5mila militari, di stanza nelle città orientale di Lyman sono circondate dall’esercito ucraino.
Hanno fatto appello alla loro leadership con la richiesta di ritirarsi ma la richiesta è stata respinta dai comandanti della Federazione”.
Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Sergiy Gaidai, come riporta Unian. Le truppe ucraine hanno interrotto le comunicazioni di terra a supporto dei russi nell’area di Drobysheve-Liman e preso il controllo delle strade, i russi non hanno la possibilità di ripetere il ritiro di massa come nella regione di Kharkiv. (ANSA).
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Ok Francesco, non le controllano e quindi hanno annesso territori in mano agli Ucraini (??). Visto che sei puntuale in queste precisazioni puoi replicare, se vuoi, alle mie domande sul dopo. Vorrei sapere come ne usciamo. Putin ha annesso territori non suoi e lascia intendere che non tollererà bombardamenti in territorio che definisce russo. È un bluff? E comunque quale prospettiva per il futuro di una Nazione immensa e ricca di materie prime?
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Nella prima guerra mondiale, l’esercito russo si conquistò il palmares per la carneficina subìta, causa disorganizzazione e comandanti inetti e corrotti. Senza quello scempio umano non sarebbe avvenuta la rivolta del popolo che poi sfociò nella Rivoluzione.
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Nella prima, peccato che nella seconda non andò propriamente così ,i tedeschi ne sanno qualcosa
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Incredibile come le zucche senza semi riempite di propaganda e spazzatura emettano suoni inarticolati e senza senso,
Euro rublo 59,01
Euro dollaro 0,98
Euro sterlina. 0,88
Euro yuan. 6,98
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PS per le zucche senza semi riempite di propaganda e spazzatura
Il petrolio estratto con il metodo tracking di cui oggi l’America non può farne a meno, Un prezzo del petrolio intorno ai 100 dollari al barile ha reso economicamente interessante, di recente, lo sfruttamento delle sabbie bituminose. È stimato che il costo di approvvigionamento si aggirava sui 70-85 dollari.
Pertanto gli 86 $ di oggi sono solamente una conseguenza del calo di domanda di Cina che ha temporaneamente interrotto le catene di approvvigionamento
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Metodo fracking
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Si, ho visto adesso, fracking
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Per favore, io non so di politica ma la tecnica di estrazione si chiama “FRACKING”.
Perdonate la mia intromissione a tale elevata conversazione.
Vorrei, mi piacerebbe, però che ognuno dichiarasse la propria posizione prima di esprimete una critica
Grazie
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Travaglio sei ossessionato da Draghi. Sembra quasi che ti abbia fatto un torto personale. Tra l’altro proponi esempi letteralmente balordi. Perchè il prezzo della Ferrari non è influenzato dalla speculazione, il prezzo del gas si. E mettere un tetto significa spingere il prezzo al ribasso, è un tentativo forse che non funzionerà ma sicuramente meglio di niente. Fossimo tutti d’accordo potrebbe anche funzionare considerato che Putin se smette di vendere gas è FINITO.
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Semplicemente spettacolare!!!!!
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Oggi 1 ottobre giorno di festa per gli atlantisti il gasdotto con provenienza Russia via austria ha cessato l’erogazione di gas verso l’itagglia
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Draghi è stato un tentativo fallito di Mattarella per conservare il PD al governo. Ma il diavolo fa le pentole, noni coperchi.
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