
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non puoi più fidarti di nessuno, neppure degli hacker e troll russi. Ne sa qualcosa il loro beniamino Salvini, che a furia di sentir magnificare le diaboliche imprese della propaganda putiniana, ci aveva fatto la bocca. Leggeva con l’acquolina Rep: “Putin punta su Roma per spaccare Ue e Nato”, “Feluche e marinai: l’assalto all’Italia degli […]
Dalla Russia con torpore
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non puoi più fidarti di nessuno, neppure degli hacker e troll russi. Ne sa qualcosa il loro beniamino Salvini, che a furia di sentir magnificare le diaboliche imprese della propaganda putiniana, ci aveva fatto la bocca. Leggeva con l’acquolina Rep: “Putin punta su Roma per spaccare Ue e Nato”, “Feluche e marinai: l’assalto all’Italia degli agenti di Putin”, “Di Maio: ombre sulle elezioni, il nemico è già qui, la Lega sta con loro”, “Pericolo dai server russi in Svizzera (sic, ndr). Così Mosca influenza il voto”, “Mosca punta sul 25 settembre. Non risparmierà risorse pur di raggiungere il risultato” (Di Feo), “Un fattore M scalda la campagna elettorale italiana… È la M di Mosca, del Cremlino (sic, ndr), la consapevolezza di essere entrati nel campo visivo dell’occhio di Sauron (qualunque cosa significhi, ndr)” (Bei). “Gli hacker russi nelle urne: bersaglio Pd, accuse anche a FdI”, “Hollande: ‘Putin è al lavoro per far vincere Salvini’”, “Nella centrale italiana che sfida gli hacker russi: ‘Mai così tanti attacchi’”, “Soldi da Mosca: c’è l’Italia nel dossier Usa” (poi non c’era, ma fa niente), “Così noi di Facebook scopriremo e fermeremo le ingerenze dei russi”, “L’allarme del Copasir su Mosca: ‘Guerra ibrida e ingerenze nel voto’”, “Medvedev a gamba tesa sulle elezioni italiane: ‘Non votate i governi idioti’”. Sfogliava eccitato il Corriere: “Un clima che piace a Mosca” (Mieli), “Criptovalute e società offshore per i fondi russi alla politica”. Divorava La Stampa del commissario Iacoboni: “Mosca connection”. Godeva come un riccio col Domani: “Minacce, insulti e ricatti sul gas: Mosca entra in campagna elettorale”, “Complotto del Cremlino. Il vaiolo delle scimmie è il nuovo fronte della guerra d’informazione”.
Mettetevi nei panni del Cazzaro Verde: un troll qua, un hacker là, una spia su, un falso account giù e sentiva aria di rivincita, s’illudeva di superare come minimo il 20% e racimolare pure un bel gruzzolo di rubli. Alla vigilia del voto un dettagliatissimo report su Rep dell’agente Johnny Riotta trasformò la speranza in certezza: “Draghi, il Pd e Letta, Renzi, Guerini e Speranza sono al centro di una campagna violenta di disinformazione online. A destra è invece Meloni bersaglio di un blitz di falsi account, legati alla propaganda del Cremlino, a lei ostili per il voto favorevole alle armi Nato in Ucraina”. Per la Lega era fatta, per Meloni erano cazzi. Poi, aperte le urne, l’amara sorpresa: stravince Giorgia l’Amerikana e straperde Matteo il Russo. Delle tre l’una: o gli hacker e i troll russi si sono addormentati tutti proprio l’altra notte; o sono più cazzari di lui e han fatto casino coi computer; o nemmeno loro se la sono sentita di votarlo. In ogni caso, ci sono tutti gli estremi per chiedere i danni al Cremlino.
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Grazie Raf2
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Direttore, questi elenchi stancano ,basta qualche richiamo tanto noi suoi estimatori sappiamo con chi abbiamo a che fare parlando di media . Molto più interessanti e divertenti sono le sue analisi intrise di sarcasmo .
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invece questo dimostra il livello di squallore della stampa italiana, tutta, e rivela anche chi sono i servi dei poteri forti, di cui al momento la burina sta godendo il favore.
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Grazie Raf 2 !
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Come elettore del M5*, per quanto riguarda la stampa, sono arrivato a una conclusione che voglio condividere: è inutile prendersela troppo. Di più: ritengo che il bastonamento feroce che i media riservano al movimento, solo per il fatto che esiste, sia ormai ridotto a miserabile prassi che ottiene il risultato completamente opposto. I giornalisti devono andare fino in fondo nel recitare la parte assegnata loro dal miserabile destino che li sostiene.
Prendiamo uno a caso: severgnini (cds -cairo) ieri sera a otto e mezzo (cairo) e il suo schizzo di fango velenoso su “Giuseppe Conte che si crede Giuseppe Garibaldi per il risultato elettorale raggiunto, pur (il movimento) avendo perso milioni e milioni di voti rispetto le elezioni del 2018”.
Cosa si deve pensare a fronte di una uscita del genere, che ha ragione il signor Severgnini del corriere della sera?
Ci sono migliaia di tonnellate di carta stampata fino al 24 settembre con titoli: M5* finito, polvere di 5 stelle, Conte incapace, grillini scappati di casa, il M5* non esiste più ecc ecc
Fino al 24 settembre, con maligna costanza, le trasmissioni dedicate, i talk e tutto il circo degli approfondimenti politici hanno incessantemente tentato di far credere che il voto utile era indirizzabile a un solo partito: al pd. Al limite a di maio ( trombato) o al gatto&volpe (hanno preso la somma algebrica dei rispettivi partiti, niente di più).
E invece no. Il movimento è bello vispo, vivo e vegeto e con ampi spazi di crescita, mentre il cosiddetto voto utile ha reso evidente che il pd è vivo solo perché nessuno ha il coraggio di staccare la spina che ne sta prolungando la terrificante agonia.
Ecco perché il popolo 5* può gioire, Giuseppe Conte compreso, pur avendo preso meno voti rispetto la tornata precedente.
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ieri sera sempre a ottoemezzo il falso filosofo pieno di grappa da far schifo ha fatto l’elenco di tutti i premier in un discorso delirante che ho digerito in un rutto.
Ovviamente si è scordato di nominare Conte.
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A forza di raccontare balle, i ns giornalai si rendono responsabili del rilancio continuo del fenomeno del complottismo, irrazionale e sempre più generalizzato. Come si fa a credere ai media dopo i numerosi e sistematici esempi di malcostume informativo?? E’ normale poi che la gente non creda più a niente di quello che scrivono. E il calo vertiginoso delle vendite di giornali lo sta a dimostrare. Ma quelli stanno tranquilli… ché tanto c’è lo Stato connivente a foraggiarli. Sanno di mentire e secondo me si divertono pure facendo a gara a chi la spara più grossa. Forse non se ne rendono conto, ma stanno minando le basi della democrazia. Della quale mi viene da pensare che se ne strafottano alla grande.!!!
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Infatti sono appena arrivati 90 milioni di euro per l’editoria, freschi freschi, appena stanziati per il 2022
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“Delle tre l’una: o gli hacker e i troll russi si sono addormentati tutti proprio l’altra notte; o sono più cazzari di lui e han fatto casino coi computer; o nemmeno loro se la sono sentita di votarlo”
Niente di tutto questo, il trollaio russo non aveva fatto i conti con i padani incazzati..
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Abbiamo eletto una premier neofascista, che durante la campagna elettorale è stata benedetta dallo zio Sam: non saremo mica da denazificare anche noi?
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😷
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Sicuramente Ciò che spinge un soggetto a diventare un troll, potremmo dire del XXI secolo, generalmente è la noia o la voglia di sentirsi preso in considerazione. Generalmente chi possiede un hobby e un lavoro ed ha una vita piena e soddisfacente non trova né il tempo né la passione per dedicarsi all’attività di trolling. Il fenomeno acquisisce un senso solo se c’è qualcuno che glielo attribuisce: che cade nella provocazione e reagisce.
La molla che fa scattare l’ingranaggio per cui rispondiamo al troll e gli continuiamo a rispondere, in genere finché non ci ha realmente esasperato, è la stessa per cui lui sta generando quel che sta generando: l’ego personale. Siamo esseri umani ed è naturale che non vogliamo indietreggiare con la nostra posizione nei confronti di un argomento che ci sta particolarmente a cuore ed un commento – quando è solo uno – con cui non siamo per nulla d’accordo.
È praticamente ‘impossibile’ battere un Troll sul suo stesso livello, pensare cioè di uscire vittoriosi dal confronto diretto. La strada è soltanto una: ignorarlo completamente. Il troll potrebbe interpretare la cessazione di risposta ai suoi commenti come un segnale di resa, ma certamente è una scelta che lo infastidirà molto perché non riceverà più le tue attenzioni che si aspettava.
A meno che il troll non trovi una serpe più velenosa di lui
Ahahahah
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@ Serpe: non conosco i vostri trascorsi per cui domando anticipatamente scusa se mi permetto, ma se dovessi giudicare dagli interventi degli ultimi tre giorni, almeno nei post in cui ero coinvolto anch’io, sei tu che stai trollando Gatto, e non viceversa, pertanto lo stesso ragionamento si potrebbe applicare anche a te.
Una volta si diceva “don’t feed the trolls”, mirabile sintesi di ciò che hai detto (con un fantastico tocco ironico, dato che fa il verso al noto cartello solitamente apposto sulle gabbie degli animali), ma anche non trollare i troll è comunque una pratica di buona igiene, soprattutto mentale, poi fai pure come prefersici.
Gatto, più che un troll nel senso internettaro del termine, a me sembra un vecchio rompicoglioni, di quelli pesanti che non sopporta nessuno, pertanto nel mio caso la molla è puro altruismo: dato che credo di avere un talento per sopportare la gente, quando sono in vena gli do retta in modo da alleggerire quelli che gli stanno intorno, anche se non li conosco, altrimenti guardo e passo (al massimo rischio di perdere qualche lezione d’italiano arcaico, che una qualche minima utilità ce l’ha sempre).
Cordialmente.
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😷
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Distinto Jonny,
Il tuo comportamento altruista ti fa onore,
E nulla ho da contrapporre alla tua linea di condotta,più che rispettabile.
Come ricordato da te ieri,anche io ho una grande fascinazione per “gli abissi dell’umana miseria” e con spirito critico,studio e analizzo icomportamenti indotti di tali individui,nella fattispecie il nostro comune amico.
Con spirito Galileiano,in questi giorni,sto solo cercando di smontare la tesi giustamente da te citata “don’t feed the trolls”.
Voglio vedere cosa succede se aumento in maniera esponenziale il nutrimento al Troll (sono in disaccordo con te su come lo definisci); facendogli fare indigestione posso smontarlo e distruggerlo:questa è la tesi che voglio dimostrare per una futura pubblicazione scientifica 😂.Ora,a carte scoperte,sarà più avvincente,anche perché cambierò ogni giorno strategia.
E lo porterò a reazioni da me causate e già conosciute;un po’ come una scimmietta ammaestrata da riporto;esso(il gatto),essendo limitato da scarsa intelligenza e cultura,non si accorgerà di nulla.
Buona continuazione e a presto.
P.S.:questa volta pop corn e aperitivo …per ricambiare …sono offerti dalla casa
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@ Serpe: dalle mie parti si direbbe che vuoi insegnare ad arrampicare ai gatti, beato te che hai tutto questo buontempo.
Io dico che ti stancherai prima tu, comunque di sicuro lo farai contento.
Anche se non me lo perdonerà mai (ma fa lo stesso), ti voglio dare una dritta: da queste parti è solo un oriundo, il suo habitat naturale è il Simplicissimus, o almeno così mi è parso di capire dai commenti di altri utenti (purtroppo non ho lo stomaco per poterlo verificare di persona).
Buona prosecuzione ad entrambi.
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…😷…
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@jonny
Sante parole,è uno sporco ( e stancante)lavoro,ma qui a Sociologia hanno scelto me.
D’altronde tempo ben speso…vale 20 crediti formativi e il mio curriculum non disprezza.
Dalle mie parti invece si prova un’insana invidia per te e la tua passione che ti consente di
Impiegare il tuo tempo notturno a ricamare arguti commenti qua e là sulle pagine del blog.
A una certa ora io mollo,non si vive solo di lavoro e ricerca…diamine…
Comunque non prendere tutto alla lettera(“distruggere”): ho quasi finito e prometto di lasciarti in ottime condizioni il tuo compagno di divertimento nonché insegnante di italiano arcaico😅.
Grazie per la dritta;ho letto qualche riga del blog da te indicato… e ho subito capito che quel posto è aldilà delle mie capacità e delle mie competenze:li servono psichiatri,not my business.
Buona serata e al prossimo proficuo scambio di opinioni…tutto fa brodo
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Tranquillo Johnny,
Ci pensa il nostro alleato a stelle e strisce ad impedire che ciò avvenga.
Un botto atomico simile a quello del Northstream2 moltiplicato all’ennesima potenza e l’Italia diventerà impraticabile per le mire di Putin.
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Non starai mica dicendo che la Nato (un’alleanza difensiva) serve a qualcosa, tipo a difenderci da eventualità come questa?
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Buongiorno,
purtroppo no, non è un’ alleanza difensiva.
Lo era all’inizio, ma è stata cambiata nel 1999 alla fine della guerra contro la Serbia.
Ci sarebbero da studiare molti documenti ma è importante sapere che nel vero programma elettorale del M5S alle elezioni del 2018, (beppegrillo.it) che non è quello che gira, era già tenuto in conto e venivano riportate sia l’oggetto sia la sentenza della Cassazione che l’ aveva consacrato.
La intera storia è complessa e lunga ed avuto vari protagonisti.
Il M5S per cui già allora (2017) NON chiedeva l’ uscita tout court dalla NATO ma il suo cambiamento che era una posizione “avanguardistica”.
De facto è cambiato il senso dell’ Art. 11 che nei due paragrafi finali è sostanzialmente “di bocca buona”, cioè ammette un ventaglio di possibilità escludendo nessuna.
Il combinato disposto tra “accettazione di sovranità limitata allo scopo di favorire la pace”, “promozione di organizzazioni rivolte a tale scopo” e il suddetto cambiamento, de facto consente anche l’entrata in guerra “diretta”.
Quali sarebbero le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo ?
La guerra in Serbia fu una guerra bocciata dall’ Onu e comunque fu fatta dalla NATO.
Che allora di certo non poteva essere considerata organizzazione internazionale.
Ora, grazie al cambio della mission, sì, purtroppo.
E quella frase sibillina nel secondo paragrafo dove compaiono con valore diverso Stati e Nazioni contribuisce ad allargare il potenziale campo di azione consentito.
Se l’ Art. 11 avesse avuto la semplice dizione “L’Italia ripudia la guerra tranne quella in difesa del proprio suolo” sarebbe stata chiara ma soggetta alle valutazioni internazionali di quale stato e quale nazione fosse l’ Italia.
Sarebbe bastato che un paese terzo, più forte militarmente che avesse invaso e dichiarato “proprio” il suolo annesso, che è anche il cielo, il mare non solo la terra, paese terzo appoggiato da altre nazioni non direttamente coinvolte, che in quella forma non sarebbe servito a proteggere il “suol patrio”.
Ecco perché conviene essere “confusi” con altri stati in condizioni di parità, perché da soli contiamo nulla, come Svizzera, Belgio, Danimarca, Islanda, Eire, Estonia, Bulgaria e compagnia stati cantando.
Si perde tutti insieme sovranità con l’evidente sproporzione: ma quanta sovranità perdono gli USA ?
Senior systems Engineer
stefano tufillaro
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Da quel tipo amici me ne guardi Iddio.
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Tra cinque anni, se non scoppia una guerra nucleare e se il movimento fa una opposizione seria e si terrà lontano da governi zoo del tutti dentro (con il papà di Ciro all’ospizio), Conte sarà perlomeno di nuovo al 30%. E anche se la carta stampata sarà estinta come i dodo, continueremo a vedere degli ologrammi in TV che diranno ancora che tutte le porcherie che verranno combinate nel frattempo saranno tutta colpa della Raggi e del movimento.
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Miess,
👍👍👍👍
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…E Bossi rientra in parlamento, dopo 35 anni chissà quali imperdibili contributi darà alla politica italiana
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Il Punto degli Oblivion di ieri:
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Ah ah ah!!!
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Fortissimi! E che belle voci
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Caro Travaglio, hai perfettamente ragione. Tuttavia ti faccio notare che anche tu blateravi ai quattro venti che l’invasione in Ucraina era una FAKE NEWS di Biden. Come vedi, caro Travaglio, hai fatto la tua figura di m…., alla pari di quelli che tu chiami giornaloni.
Questo è quello che succede quando si fa giornalismo sulla base del proprio tifo, o credo politico. Quindi hai poco da criticare gli altri, giacchè anche tu cadi nello stesso errore. Le vere vittime siamo noi lettori di quotidiani, che non sappiamo davvero più a chi credere.
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Prova a credere a “Dritto e rovescio” di Del Debbio.
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“Stiamo perdendo, al diavolo l’esercito”. Le telefonate a casa dei parenti dei soldati russi.
“Stiamo perdendo, al diavolo l’esercito”. Le telefonate a casa dei soldati russi
Il New York Times ha pubblicato alcune conversazioni private tra i militari e i loro parenti a casa dove emergono i fallimenti sul campo di battaglia, le atrocità di alcune esecuzioni di civili e le critiche rivolte a Putin a poche settimane dall’inizio della campagna per conquistare Kiev
telefonate soldati russi uccisioni sconfitta critiche putin
AGI – “Ciao mammina, siamo nella città di Bucha”, scrive Evgenij, “Siamo in una situazione di stallo, perderemo questa guerra”, aggiunge Sergey. “Metà del nostro reggimento è distrutto”, sottolinea Andrej. “Ci hanno dato l’ordine di uccidere tutti”, dice un secondo Sergey. “Quando ritorno a casa voglio smettere. Al diavolo l’esercito”, scrive invece Vlad mentre Alexandr confessa: “Putin è uno stolto. Lui vuole prendere Kiev, ma non c’è modo di poterlo fare”.
Sono, queste, alcune delle telefonate a casa ad amici e parenti dei soldati russi che hanno fornito prove circa i loro fallimenti sul campo di battaglia e anche delle esecuzioni dei civili, criticando il loro leader a poche settimane dall’inizio della campagna per conquistare Kiev, secondo quanto riporta il New York Times in un ampio servizio.
telefonate soldati russi uccisioni sconfitta critiche putin
Secondo il quotidiano americano dalle trincee, dai rifugi e dalle case occupate intorno a Bucha, “i soldati russi hanno disobbedito agli ordini e hanno fatto delle chiamate non autorizzate dai loro cellulari a mogli, fidanzate, amici e genitori in gran numero dalla prima linea”. “La capitale ucraina doveva cadere nel giro di pochi giorni” scrive il Times, ma “afflitto da errori tattici e dalla feroce resistenza ucraina, l’avanzata distruttiva del presidente Putin si è rapidamente bloccata e le sue forze si sono impantanate per la durata della maggior parte del mese di marzo alla periferia della città”.
Il Times ha ottenuto le registrazioni in esclusiva dalle forze dell’esercito ucraino che le ha intercettato le conversazioni per tutto il primo mese di guerra. “I giornalisti hanno verificato l’autenticità di queste chiamate – scrive il giornale – incrociando i numeri di telefono russi con le app di messaggistica e i profili dei social media per identificare soldati e familiari” e ci sono voluti “quasi due mesi per tradurre le registrazioni, che sono state modificate per motivi di chiarezza e lunghezza”, avverte la testata newyorkese.
Nel corso delle telefonate fatte da “dozzine di soldati delle unità aviotrasportate della Guardia nazionale russa”, i soldati del 331° reggimento “si lamentano di errori strategici e di una grave carenza di rifornimenti”, confessando “di aver catturato e ucciso non combattenti”, cioè civili, e ammettono apertamente “di aver saccheggiato case e aziende ucraine”. Secondo il Times, molti di loro dicono anche di “voler rescindere i loro ingaggi militari e mettono in discussione la propaganda trasmessa dai media russi con la cruda realtà della guerra che li circonda”.
Per il giornale, insomma, a due settimane dall’invasone “i soldati sembrano già rendersi conto che Kiev non è a portata di conquista” e “che la strategia militare sta fallendo” esprimendo sorpresa per le capacità “professionali” delle forze ucraine. Un soldato di nome Yevgeniy, riferisce il Times, “ dice senza mezzi termini: ‘Stiamo perdendo’”. Consiglio alle scimmiette ammaestrate di Putin che ammorbano l’aria di partire per aiutare il loro comandante nonché ammaestratore di scimmie decerebrate
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Calma amico,
I tuoi amici criminali guerrafondai a stellece strisce hanno detto che il dissanguamento dei loro nemici russi dovrà durare anni e tu vuoi vincere subito a guerra appena cominciata.
Gustati la vittoria una goccia di sangue per volta. Rilassato sul divano a guardare Beautiful.
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robyidiota se c’è uno cha ammorba l’aria è il tuo idolo americano: vecchio scoreggione e rimbambito conclamato.
vai tu in trincea visto che ormai state per vincere. Occhio al funghetto atomico, non è per niente commestibile
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io non ho idoli americani ne tantomeno russi contrariamente a te primate ammaestrato e imbevuto di propaganda bellicista. ora torna sul ramo a spulciarti (a proposito di idioti!)
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