Analisi dell’Istituto Cattaneo: il boom di consensi per Fratelli d’Italia, primo partito con il 26% delle preferenze, è dovuto principalmente al passaggio di elettori che in passato avevano votato Lega

(Stefano Benfenati – agi.it) – Il boom di consensi per Fratelli d’Italia, il partito diventato la prima forza politica in Italia con il 26% delle preferenze è dovuto principalmente al passaggio di elettori che in passato avevano votato Lega. È quanto emerge da uno studio dell’Istituto Cattaneo di Bologna sul flusso dei voti tra le diverse forze politiche.
I ricercatori Salvatore Vassallo e Rinaldo Vignati hanno stimato i cambiamenti di voto registrati dalle politiche del 2018 e dalle europee del 2019. Per i grandi comuni sono stati presi in considerazione Torino, Brescia, Genova, Padova, Bologna, Napoli, Salerno, Catanzaro, Catania.
“Il partito di Salvini – si legge nell’analisi – perde voti in varie direzioni. In particolare è ingente la perdita verso Fdi. Ma praticamente ovunque si registrano spostamenti di voti anche verso Forza Italia (rilevanti verso il Sud) e verso l’astensione”.
Meno generalizzati, ma presenti in diverse città, flussi di voti di più modesta entità che hanno come destinatari Azione e il Pd. “Questi dati – si rileva nello studio – sembrano dunque mettere in luce che la mobilità elettorale tra il 2018 e il 2022 ha attraversato due fasi abbastanza diverse. Nella prima (tra il 2018 e il 2019) vi è stato un significativo travaso di voti dal centrosinistra (in particolare dal M5s) al centrodestra (di cui ha inizialmente beneficiato la Lega). Nella seconda (dal 2019 a oggi) gli schieramenti sono rimasti stabili mentre sono avvenuti importanti spostamenti di voti al loro interno: in particolare, il centrodestra ha visto Fdi ‘cannibalizzare’ l’elettorato dei partner di coalizione, e in particolare quello – nel 2019 molto ampio – della Lega”.

Per quanto riguarda la ‘geografia del voto’ può dire che “grossomodo, nelle città del centro-nord considerate in questa analisi, l’elettorato di FdI è formato per più dell’80% da elettori che alle europee avevano scelto già centrodestra: la parte restante si divide in misura variabile tra recuperi dall’astensione e passaggi dall’elettorato di centrosinistra (generalmente, questi ultimi sono maggiori). Nelle città del centrosud considerate (ossia Napoli e Catanzaro) la fluidità elettorale è maggiore: la quota di elettori di Fdi che già nel 2019 aveva scelto centrodestra è di meno del 70%: più consistenti che al Nord sono gli arrivi dal bacino del centrosinistra”.
Da dove arriva questa grande quantità di voti che Fdi è riuscita ad aggiungere al proprio bacino elettorale? “Se guardiamo agli spostamenti dal 2018 – spiegano gli esperti – notiamo che in maggioranza si tratta di un rimescolamento interno al centrodestra: un gran numero di voti passa da Forza Italia e dalla Lega al partito oggi egemone nella coalizione”.
Di significato politico “molto più rilevante è il flusso che proviene dal bacino elettorale del centrosinistra e in alcune città soprattutto dal M5s“. Se “si osservano i flussi in entrata per Fdi dalle europee del 2019 il quadro muta: in questo caso – si sottolinea nella ricerca – si tratta in larga prevalenza di scambi interni alla coalizione di centrodestra. Gli ulteriori voti in arrivo da elettori ex M5s e ex-Pd alla Meloni sono in genere limitati, almeno al centronord. Le città del Sud (si veda in particolare Napoli), si caratterizzano per una mobilità elettorale elevata e una fedeltà partitica abbastanza debole: in questo caso i voti in arrivo dal centrosinistra sono in numero maggiore. Ancora più eclatante il caso di Catania, dove va considerato anche un effetto della candidatura al Parlamento di Nello Musumeci”.
Una grossa mano l’ hanno data i media che hanno sputtanato Salvini ( e continuano) e sostanzialmente “graziato” Meloni.
Del resto è comprensibilissimo: dietro a Meloni ci sono poteri che aspettano da tempo e da tempo “inciuciano” col PD che non li disturba (quando non è connivente e mangia alla medesima tavola, in ER molto spesso): cliniche private, scuole private, CL, Cardinaloni “neri”, costruttori, ecc…
Dietro a Salvini solo per lo più piccoli imprenditori in affanno. Il “grosso” è altrove. quindi un travaso di voti era più che auspicato.
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è solo un pensiero…
si è volutamente fare vincere la destra per beccarci un’atomica nel c.ul.o
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